STORY TITLE: Il Gusto del Proibito 
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STORY

Il Gusto del Proibito

by MisterFive
Viewed: 130 times Comments 1 Date: 31-07-2025 Language: Language

I giorni che precedettero la cena tra Lucia e Lorenzo furono un vortice di eccitazione quasi palpabile per la coppia GiacomoLucia. Un'attesa febbrile che si insinuava in ogni gesto, in ogni silenzio. Giacomo sentiva la sua fantasia più audace, quella del cuckold, non più come un'immagine astratta, ma come qualcosa che stava prendendo forma reale, tangibile. Era una vertigine di desiderio che gli incendiava le vene, un nuovo senso di potere nel plasmare la realtà del loro amore, ma anche la sottile paura che un desiderio così inatteso potesse, in qualche modo, incrinare ciò che avevano costruito.

Sono davvero abbastanza per lei, o ha bisogno di questo per essere completa?

si chiedeva Giacomo nei suoi momenti più vulnerabili, mentre un nodo di incertezza gli si stringeva nello stomaco.
Lucia, d'altra parte, era al settimo cielo. Non era solo l'eccitazione per l'ignoto, ma un senso di potere che non aveva mai provato prima. Sentirsi al centro dell'attenzione in un modo così audace, ultradesiderata, più sexy che mai, con un brio che la rendeva quasi incandescente. Si guardava allo specchio e vedeva una nuova sé stessa, una donna che stava rompendo le catene delle convenzioni. Era probabilmente il momento migliore della sua giovane vita, una fase in cui la sua sensualità era non solo accettata, ma celebrata e amplificata dalla curiosità di due uomini.

Questo è sbagliato,

sussurrava però a volte a sé stessa, ma la voce le usciva roca, quasi un gemito di piacere, e la sensazione di trasgressione la spingeva ancora di più. Ogni sguardo di Giacomo, ogni suo tocco, era una conferma che stava facendo la cosa giusta, o almeno, la cosa più eccitante.

Finalmente, arrivò la sera della cena. L'aria era carica di aspettativa, quasi elettrica. Lucia si preparò con una cura quasi rituale, le mani che tremavano leggermente mentre sceglieva l'abito. Optò per un vestito nero che le scivolava addosso come una seconda pelle, mettendo in risalto le curve che Giacomo amava tanto. Il profumo che spruzzava sul collo e sui polsi, una fragranza che sapeva di muschio e gelsomino, le sembrava più inebriante del solito. Ogni gesto era carico di significato, di aspettativa, di pura adrenalina. Si sentiva bella, audace, diversa, quasi

armata

per la serata. Giacomo la guardava dal letto, gli occhi che la seguivano in ogni movimento, un sorriso che gli tirava gli angoli della bocca, ma anche una sottile linea di tensione sulla fronte.

Sei bellissima,

le sussurrò lui, la voce roca e piena di ammirazione.

Vai e divertiti. Ma ricorda...


L'accordo tra loro era semplice, e al tempo stesso rivoluzionario. Lucia era libera di fare quello che più le piaceva, di esplorare fin dove la sua curiosità e il suo desiderio la spingevano. Non c'erano limiti imposti, se non uno solo: avrebbe dovuto sempre, sempre, riferire ogni dettaglio a Giacomo. Ogni sguardo, ogni parola, ogni tocco. Era la loro regola, il filo invisibile che li avrebbe tenuti uniti in questa nuova, audace avventura.

Non nascondere nulla, mi raccomando,

le aveva detto Giacomo, gli occhi fissi nei suoi, con un'intensità quasi febbrile,

è questo che mi eccita di più. Voglio ogni particolare, ogni sensazione che proverai.

Lucia annuì, sentendo il peso di quella promessa, ma anche l'eccitazione che ne derivava.
Lucia arrivò all'appuntamento con Lorenzo. Era un bel ristorante, scelto con cura, situato in una via defilata, lontano da sguardi indiscreti. L'atmosfera era un'elegante fusione di luci soffuse, il tintinnio discreto dei bicchieri e un sottofondo di musica jazz che creava un'intimità avvolgente. L'aria profumava di cibo raffinato e di legno antico. Lorenzo l'aspettava già al tavolo, un sorriso luminoso ad accoglierla, e la stessa scintilla intrigante negli occhi che le aveva fatto balzare il cuore la prima volta. Si alzò per salutarla, e per un istante, la sua mano le sfiorò delicatamente la schiena mentre la accompagnava alla sedia, un piccolo, ma significativo, tocco.
La cena tra Lucia e Lorenzo fu piacevole, scivolò via tra chiacchiere leggere e sguardi sempre più intensi. Parlarono in confidenza, il vino che scioglieva le ultime riserve, e ben presto l'argomento virò su quella strana situazione che li vedeva protagonisti. Lorenzo era un ascoltatore attento, i suoi occhi fissi su di lei, quasi a voler leggere ogni pensiero.

Lorenzo, devo essere chiara,

disse Lucia, prendendo un sorso dal suo bicchiere, la voce ferma ma con un leggero tremore che tradiva l'importanza di quelle parole,

io sono qui perché il mio compagno lo sa e ne è d'accordo. È una condizione che non posso ignorare, fa parte di noi.

Lucia ribadì l'accordo che aveva con Giacomo, spiegando come per loro fosse una parte fondamentale di questo nuovo percorso.
Lorenzo la ascoltava, il suo sguardo fisso su di lei, attento, quasi avido. Era chiaramente molto attratto da Lucia, ma anche profondamente interessato a quel rapporto fuori dall'ordinario. Non sembrava sorpreso, più che altro intrigato e affascinato.

È.… affascinante, Lucia,

disse, inclinando leggermente la testa, un sorriso sottile sulle labbra,

raramente ho incontrato una coppia così aperta.

Il suo sguardo si fece più intenso, quasi a volerla spogliare con gli occhi.

Sono molto interessato a te, a quello che potremmo esplorare insieme. Sono disposto a diventare... il tuo amante, se è questo che vuoi. Ma devo essere onesto. Non mi sento ancora pronto ad avere 'spettatori' presenti ai nostri appuntamenti.

Fece una pausa, cercando le parole, quasi ponderando la sua confessione.

Non... non mi sentirei a mio agio, mi bloccherebbe. Per me, il sesso è un atto profondamente intimo tra due persone. La presenza di un terzo, anche solo come osservatore, mi annullerebbe completamente il desiderio. Per il momento, vorrei che le nostre esplorazioni fossero solo nostre, tu ed io. È un limite personale.

Lucia annuì, comprendendo. C'era una punta di delusione per il limite, ma anche la consapevolezza che era una richiesta onesta. Era una condizione che avrebbe dovuto discutere con Giacomo.
Alla fine della cena, un'aria densa di attesa e desiderio li avvolgeva. Lucia e Lorenzo si alzarono, e senza dire una parola, si baciarono appassionatamente. Le labbra di Lorenzo erano morbide, il suo corpo si strinse al suo in un abbraccio che le tolse il fiato, facendole sentire un brivido scorrere lungo la schiena. Il bacio era profondo, esplorativo, diverso da Giacomo, con una chimica inaspettata che la trasportò. Era un bacio che sapeva di promessa, di un futuro prossimo che si stava aprendo davanti a loro. C'era un senso di trasgressione elettrizzante, ma anche una curiosità insaziabile. Si diedero appuntamento ai prossimi giorni, con la promessa di trovare un momento per proseguire. Lucia era sicura che Giacomo avrebbe accettato la situazione. Quella sera, il confine tra fantasia e realtà si era assottigliato ancora di più.
Lucia tornò a casa che l'eccitazione le faceva brillare gli occhi e tremare le gambe, una sensazione di adrenalina pura e un sottile trionfo. Trovò Giacomo ancora sveglio, seduto sul divano, l'ansia mista a curiosità dipinta sul volto, in attesa, quasi fremente, del suo racconto. Senza perdere un attimo, gli si buttò addosso, un misto di desiderio e bisogno di condividere. Fecero sesso immediatamente, selvaggio, liberatorio, quasi una conferma, una celebrazione di quel primo passo. Le sue mani cercavano le sue, avide di contatto, mentre la spogliava con foga. I loro corpi si incastrarono l'uno nell'altro con una violenza che era pura passione, non rabbia.
Mentre Giacomo la penetrava, con spinte profonde e quasi brutali, Lucia cominciò a raccontare. La sua voce si mescolava ai gemiti, alle sue parole soffocate.

Lorenzo era... così attraente,

ansimò, la testa rovesciata all'indietro mentre Giacomo le prendeva i capezzoli tra i denti.

Mi ha baciata... così,

e lo baciò con la stessa intensità, portando quel sapore nuovo sulle labbra di Giacomo. Lui le sussurrava di continuare, di non fermarsi, le sue mani che le stringevano i fianchi, poi le natiche, come a volerla possedere ancora più a fondo.

Ogni dettaglio, Lucia. Dimmi cosa hai provato. Com'erano le sue labbra? Ha toccato...?

I loro corpi si muovevano in un ritmo frenetico, alimentato da ogni parola, ogni immagine evocata. Lucia gli descrisse il bacio di Lorenzo, la morbidezza delle sue labbra, la sua mano che le aveva sfiorato la schiena.

E poi ha detto che non vuole spettatori,

aggiunse, la voce quasi un sussurro mentre raggiungeva l'orgasmo, stringendosi a Giacomo con tutta la forza. Ogni parola era un'iniezione di adrenalina pura per Giacomo, ogni dettaglio una conferma del fatto che quella fantasia era ora una realtà condivisa, viva e pulsante.
Giacomo era stravolto, eccitato e felice. Il suo corpo tremava, le mani le accarezzavano i capelli, stringendola forte, come se volesse assorbire ogni singola sensazione di quella serata. Ascoltò attentamente la richiesta di Lorenzo. Un attimo di silenzio, un lampo di riflessione nei suoi occhi, poi un sorriso soddisfatto si allargò sul suo volto.

Va bene,

mormorò, la voce roca e piena di un'emozione quasi febbrile,

Accetto. Se è quello che vuoi tu, e se Lorenzo si sente a suo agio così. L'importante è che tu sia felice e che mi racconti tutto, ogni singola cosa, Lucia.

La sua voce tradiva un leggero sospiro di sollievo, una nuova sfida che era disposto ad affrontare per il bene della loro esplorazione, anche se significava un passo più lento, meno

esplicito

di quanto inizialmente immaginato. Quell'avventura, che sembrava impossibile, poteva avere inizio davvero, con le sue regole, con i suoi confini ancora da definire.
Qualche giorno dopo, Lucia incontrò Lorenzo nel centro estetico. Con un sorriso raggiante e uno sguardo complice, gli comunicò la buona notizia.

L'accordo è raggiunto,

disse, la voce quasi un sussurro, mentre gli sistemava il panno sul petto, la mano che si attardava un istante sul suo braccio. Lorenzo sorrise, un bagliore nei suoi occhi che le fece accelerare il battito. Ne approfittò subito, cogliendo l'occasione.

Fantastico. Che ne dici allora di una cena, e magari un dopocena, in un bel posto di mare, fuori città? C'è un locale perfetto che conosco, molto intimo, e poi magari una passeggiata...

Il gioco era appena iniziato, e questa volta, non c'erano ripensamenti.

POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar Gastone L'attesa attraverso un bacio. Ed è già piacere immenso, per tutti

    01-08-2025 11:19:05