STORY TITLE: La parita 
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STORY

La parita

by maryfica
Viewed: 58 times Comments 0 Date: 03-07-2025 Language: Language

Essendo un racconto di pura fantasia anche i nomi delle persone coinvolte sono puramente inventati.
Ricordate la storia del ragazzo del furgone?
Bene, io e mio marito Giulio siamo appena risaliti in auto e appena acceso la macchina gli arriva il messaggio del suo amico che lo invita a casa sua a vedere la partita con altri tre amici.
Marco è il suo più caro amico sin dall’infanzia e insieme ne hanno fatte di cotte e di crude!
Giulio è legato a lui da un affetto quasi morboso e non gli sa dire mai di no, così decide che andremo da lui per la partita.
Tante volte mentre scopavamo mi stuzzicava dicendomi che sarebbe stato bello coinvolgere Marco nei nostri giochi ma sino ad ora erano rimaste solo fantasie.
Tante volte era capitato di uscire con amici e dovendo obbedire alla regola del tre cercavo di evitare di far trapelare la mia eccitazione anche se penso che Marco se ne sia certamente accorto, almeno a giudicare dalle battute che faceva.
Gli faccio notare che, a prescindere dal fatto che avevo appena finito di farmi il ragazzo del furgone in tutti i buchi, sotto ero praticamente nuda e a casa di Marco non sarei potuta restare con il soprabito tutto il tempo.
Lui mi ha ricordato che in macchina tenevamo sempre un abitino di riserva per eventuali emergenze e che mi sarei potuta cambiare prima di arrivare.
Mi piace restare seminuda e farmi vedere dagli automobilisti di Suv e dai camionisti che si affiancano alla nostra auto.
Un ragazzo sudamericano che guida un furgoncino che distribuisce la posta o consegna pacchi col finestrino aperto mi urla che sono una bellissima troia e questo quando sono eccitata mi fa impazzire.
Per non parlare dei motociclisti che, quando si affiancano, non vanno più via, spero di non far cadere nessuno prima o poi.
Un messaggio di Marco su WhatsApp ci chiede dove siamo e ci consiglia di parcheggiare in un garage privato sotto casa sua.
Arrivati al parcheggio mi sistemo il trucco e con fare disinvolto scendo dalla macchina, poso il soprabito sul sedile, indosso il vestitino di emergenza e mi rimetto il soprabito.
Due tizi che gestiscono il parcheggio vedendo la scena sono rimasti basiti ed i loro sguardi sono molto espliciti sui loro desideri e come se non bastasse inizio a bagnarmi di nuovo!

Hai visto come ti guardavano quei due?


Certo, mi hanno fatto bagnare di nuovo!”

Sono certo che avrebbero voluto un bel pompino!”

Dai, dai che Marco ci sta aspettando, oppure tu avresti preferito che glieli succhiassi?”
Non posso non notare la stupenda erezione di Giulio e gli chiedo:

Ti eccita così tanto se faccio sesso con altri davanti a te?


Lo sai

mi risponde sempre più porco.
Con la fica che è un lago e quello che mi cola ancora dal culo spero che nessuno faccia caso a quelle macchie provocate dai miei orgasmi, però penso che questa sera succederà qualcosa di particolarmente eccitante!
Marco abita al terzo piano, si apre la porta dell'ascensore, entriamo e saliamo.
Durante il viaggio in ascensore per dare a Giulio un po' di sollievo glielo tocco, glielo stringo, gli farei volentieri un pompino ma si apre la porta dell'ascensore e quindi niente!
Dopo qualche istante Marco vestito in modo sportivo ci accoglie in modo gentile, garbato e con molta familiarità.
A Giulio una stretta di mano con un “Come stai?”
A me invece un abbraccio stretto ed un bacio sul collo, ed un bel gonfiore che mi fa capire le sue intenzioni.
Mi tolgo il soprabito e glielo porgo mentre entrando la sua mano che era posata sulla schiena scivola sul culo.
Entriamo in soggiorno dove Marco ci presenta a Fabio, un suo amico del circolo sportivo, esaltando la mia bellezza e Fabio conferma subita con uno sguardo interessato.
Pensavo che gli amici di Marco dovessero essere tre ma all’ultimo minuto gli altri due amici non hanno potuto esserci.
Ci accomodiamo sul divano, Giulio si siede sulla poltrona di fronte a me, Marco alla mia destra e Fabio alla sua sinistra.
Sedendomi non possono non notare le mie gambe con le autoreggenti con il reggicalze ed i complimenti si sprecano.
Accavallo le gambe e Giulio ha la possibilità di ammirare un meraviglioso scosciamento abbinato all'eccitazione dei capezzoli.
La partita non è ancora iniziata e le possibilità di vittoria diventano fonte di conversazione tra Giulio e Fabio mentre Marco propone un aperitivo a buffet che va a predisporre in cucina.

Vengo a darti una mano

e seguo Marco in cucina.
Marco prende le bottiglie occorrenti per uno spritz e io i bicchieri ma per prenderli mi devo abbassare facendo sollevare esageratamente il vestitino mettendo così in mostra le autoreggenti con il reggicalze fino alla attaccatura del culo, cosa che non gli passa inosservata.
Mi rinnova i complimenti avvicinandosi in modo molto eccitato.

Li preparo io, tu prendi il ghiaccio.”
Ci muoviamo nello spazio ristretto della cucina e le palpate più o meno volontarie non mancano.
In un attimo mi ritrovo le mani di Marco sotto la gonna accorgendosi che sono senza intimo in un lago di umori.
La sua bocca sul collo, il mio punto debole, mi fa letteralmente impazzire sentire i suoi baci sul collo da dietro.
Le sue mani mi palpano, mi toccano, mi fa sentire il suo grosso desiderio appoggiandolo sul culo che spingo contro quel cazzo duro.
Già lo immagino dentro, la mia fica è fuori controllo.

Lo voglio dentro!


Anch'io ti desidero tanto, tuo marito lo sa che voglio chiavarti e sono anni che glielo faccio capire.


Si sì, lo so. Quando scopiamo immaginiamo che ci ssei anche tu!


Le chiacchiere provenienti dal soggiorno ci interrompono ma prima di raggiungere gli altri mi abbraccia e si lascia andare ad un bacio lingua in bocca che apprezzo e condivido, sperando che non mi sia rimasto in bocca il sapore della sborra di Giulio!

Ti vogli,

mi dice.

anch’io

gli rispondo.
Le due bocche si incollano e le lingue si rincorrono giocando a far l'amore.
Mi è sempre piaciuto limonare fin da ragazzina e sono diventata brava anche a baciare.
Gli prendo le labbra e le mordicchio, penetro la bocca come se lo stessi scopando.
Tutta la mia bocca nella sua e le lingue si accoppiano.
Sono reduce dalla scopata con l'autista nel parcheggio, ma la voglia di Marco, la voglia di scoparmi il migliore amico di Giulio davanti a lui mi prende l’anima.
Il fatto che sento colare la sborra e che sicuramente sta macchiando la stoffa di quel leggerissimo vestito, da una parte mi crea un po' di disagio, ma non è però paragonabile al piacere che provo nel far pensare ed immaginare a chi nota quelle macchie la loro origine.
Questa cosa esalta l'esibizionista che è in me!
Ed ovviamente non sono passate inosservate a Marco quando siamo arrivati a casa sua e mi sono tolta il soprabito.
Mi piaceva fargli sapere che avevo fatto felice un altro concedendo i miei due canali.
Marco mi fa notare dopo avermi baciato in bocca che ha avvertito il sapore della sborra.
La sua erezione che preme contro il mio basso ventre diventa motivo di una grande voglia di far vedere a Giulio come sono brava a fare i pompini davanti al suo migliore amico.
Marco non ha perso tempo a mettere la mano sotto il vestito per accertarsi del motivo di quelle macchie e che dopo aver messo dentro le sue dita le ha avvicinate alla mia bocca per farmele succhiare e gustare con ancora il sapore della sborra dell'autista.

Voglio gustare anche la tua di sborra” gli dico mentre lecco le sue dita.
Ci stacchiamo, la voglia di farmi sbattere sul tavolo della cucina è tanta ma dobbiamo tornare in soggiorno.
L’esibizionista che è in me sta iniziando a prendere il sopravvento, la fica è un lago ed ho deciso che quella è la volta buona perché il desiderio di Giulio, ed anche il mio, di vedermi scopare col suo amico si realizzi.
Torniamo in soggiorno dove Fabio sta chiacchierando con mio marito.
Portiamo gli aperitivi e stuzzichini per tutti, li appoggiamo sul tavolo ed in attesa che inizi la partita iniziamo a bere e mangiare.
Mi sento gli occhi addosso, le macchie sul vestitino sono ancora ben visibili, le battute si sprecano e l'atmosfera si sta riscaldando.
Anche Fabio mi sta spogliando con gli occhi e non posso non notare la magnifica erezione che esibisce attraverso i jeans.
Marco è molto ospitale e visto che la partita sta per iniziare ci invita a prendere posto.
Questa volta tu finisci in mezzo a Marco ed a Fabio, Giulio sulla poltroncina in modo da poter guardare anche me.
Il vestito sedendomi si accorcia e scopro le gambe, la sborra dell'autista ha bagnato la stoffa del vestito e la cosa mi eccita perché è evidente che Fabio si è accorto ed ha compreso che prima di entrare in casa avevo scopato.
La partita ha inizio e io ne ho iniziato un'altra fatta di sguardi, battute e di mani che si posano sulle mie gambe.
Marco mi sta toccando, accarezzando la gamba destra e Fabio si sta dedicando alla gamba sinistra. Era da tanto tempo che non scopavo con due uomini di cui uno era mio marito!
Le due mani stanno diventando audaci, accavallo le gambe, ora voglio Marco e Fabio capisce che non è ancora arrivato il suo momento.
Con una scusa mi alzo dal divano e vado in cucina con disappunto di Marco che dopo un po’ mi raggiunge chiedendomi se va tutto bene?
“Certo che va bene, non mi andava che Fabio mi mettesse le mani in mezzo alle gambe, ho voglia di te”.
Lui mi stringe a sé e mi bacia in bocca mettendo le mani sotto il vestitino.
Le sue mani mi stanno palpando il culo, le cosce e in un attimo sono in mezzo alle gambe, due dita possono verificare la mia grande eccitazione.

sei un lago!


Sento il cazzo di Marco che preme sul mio ventre e allungo la mano, glielo tiro fuori e “Uahoo che bel cazzo”, una splendida cappella, duro come il ferro.
Glielo stringo, lo scappello e lo sego.
Mi piego sulle ginocchia, è davanti al mio viso, è magnifico, lo bacio, con la punta della lingua raccolgo la lacrima

che spunta dall'occhiolino, la ingoio.
Il cazzo di Marco finalmente nella mia bocca
Comincio un favoloso pompino, lo succhio, lo lecco tutto, gli prendo i testicoli in bocca prima uno poi l'altro, li coccolo con la lingua e con la mano lo sego.
Con la lingua torno su, è un cazzo dove le vene sono ben in vista, arrivo alla cappella rosata, la lecco, apro la bocca e lo ingoio.
Mi è sempre piaciuto fare i pompini quando da fidanzati adolescenti mio marito mi ha convinto che prenderlo in bocca è stupendo.
Lo succhio, muovo la testa facendomelo arrivare fino in gola.
Marco mi tiene la testa, non vuole che possa smettere di spompinarlo e io non ci penso proprio a mollarlo.
Continuo a succhiarlo fino a quando lo sento che diventa più duro, sta per godere, aumento il ritmo su e giù, averlo in bocca mi fa impazzire.
La fica è un lago, con la mano libera mi tocco il clitoride, lo voglio in fica, voglio sentirlo dentro, ma voglio anche bere anche la sua sborra!
Con un

vengoooo,

mi sborra in bocca e io continuo a succhiare e ingoiare sborra fino a quando non smette di schizzare.
Alzo il viso verso il suo e lo vedo estasiato.
Appoggiato allo stipite c'è Giulio.

Da quando sei qui?” gli chiedo, “sei riuscito a vedere tutto il pompino?”
“Siiiii,” “sei stata bravissima!”

Confermo

dice Marco.

Lui ci teneva tanto a vedermi succhiare il tuo cazzo!


“Ma ora me lo devi mettere dentro!”
Mi alzo, vado verso mio marito, lo bacio per fargli sentire il sapore del cazzo e della sborra del suo migliore amico!
Intanto Fabio solo soletto sta guardando la partita, niente di eccitante la partita, forse si sarebbe eccitato di più a vedermi spompinare il suo amico!
Mi appoggio sul tavolo, voglio che mi scopi lì, sul tavolo della cucina.
Ho la fica gonfia, pulsante.
Marco mi apre le gambe, Giulio non sta nella pelle, finalmente può vedermi scopata da Marco.

Scopami, chiavami, sfondami con quella cappella

dico a Marco.
E Giulio “Si dai Marco, mettiglielo dentro, sbattila forte come una zoccola!”
Marco mi struscia il cazzo sulle labbra, le apre con la cappella, la fica è allagata e ci sono ancora tracce di sborra dell'autista del furgone, il cazzo di Marco entra facilmente, lo spinge dentro tutto senza alcuna difficoltà.
Lo sento bene, “cazzo è enorme”, mi riempie bene, sembra che mi stia aprendo in due.

Sfondami Marco


Giulio tira fuori il suo cazzo durissimo, lo scappella e comincia a segarsi, ma gli dico che lo voglio in bocca.
Comincio a succhiarlo mentre Marco mi sta sbattendo forte.

Hai una moglie stupenda, una vera zoccola!


Nel frattempo, essendoci l’intervallo della partita Fabio si è presentato in cucina rimanendo sconvolto da quello che sta vedendo. “C’era l’intervallo e sentendo del trambusto in cucina ho pensato di dare una mano!”, dice quasi balbettando, “Posso essere Utile?”
Mio marito gode per il pompino e per la visione del cazzo di Marco che entra ed esce dalla fica.
Con il pollice della mano destra Marco gioca con il mio buchino plissettato, mi piace, un cazzo in bocca uno in fica ed un dito nel culo, il piacere è alle stelle.

mmmmmmm. oh, mio Dio, che bellezza


“È stupendo, in tre è veramente una delizia, mi fate sentire una vera puttana


Riprendo a ciucciare, Marco sta per venire, lo sento.

Sborroooo” e inizia a spruzzare, per me è una goduria, pure Giulio gode.

Siiiii, troia, bevi troia!


Con un orgasmo devastante raggiungo vette di piacere mai provato prima, la presenza di Fabio mi ha fatto perdere ogni ritegno, continuo a godere sia mentalmente che fisicamente.
Sia Marco che Giulio sono alla fine delle sborrate, tutti e due si sfilano mentre io sto addirittura squirtando, loro si ricompongono, io mi rialzo e abbasso il vestitino e sento la sborra che cola dalla fica.
Bacio Marco lingua in bocca,

così senti il sapore del cazzo di mio marito


Ormai ho perso ogni ritegno e mi è rimasta la voglia di un cazzo nel culo!
Mi giro verso la porta guardando Fabio e noto che i suoi jeans sono tesi e sembra che i bottoni stiano per saltare.
Marco mi prende per un braccio e mi porta da parte, “Vacci piano con lui, sta passando un pessimo momento.”
“Perché cosa gli è successo?” domando.
“Il suo cazzo è fuori dall’ordinario, una volta era con la sua fidanzata che essendo vergine gli concedeva poco o niente finché volendo restare tale fino al matrimonio non hanno provato a farlo nel secondo canale!”
“E quindi?” chiedo incuriosita.
“Glielo ha praticamente rotto solo provando ad entrare, lei è scappata via urlando e piangendo e non lo ha più voluto vedere!”
“Che stronza” commento.
“Già, da allora Fabio ha un blocco e non è più riuscito ad avere rapporti con una donna!”
“Ma tu glielo hai visto?” gli chiedo con fare interessato.
“Effettivamente negli spogliatoi del club mi è capitato di vederglielo sotto la doccia e devo dire che già a riposo è quasi impressionante!”
A quel punto ho sentito uno spasmo nella fica, “Ci penso io, stai tranquillo!”
Fabio rosso in volto è rimasto inebetito vicino la porta, così passandogli vicino e sfiorandogli il pacco con la mano gli dico “Dai andiamo di là a vedere il secondo tempo, certo che puoi essere utile!”
Gli prendo la mano e portandolo con me, sculettando da vera troia, mi dirigo verso il soggiorno con le gambe fradice dei miei umori e della sborra che mi cola ancora dalla fica.
Lui mi segue come un burattino senza dire nulla, lo faccio sedere al centro del divano, mi inginocchio davanti a lui e comincio a slacciargli la cintura, poi uno ad uno libero i bottoni dei jeans.
È incredibile quello che si nasconde lì sotto!
Lui cerca di fermarmi, “No, No, ti prego!”
Alzo lo sguardo verso i suoi occhi, “Vedrai ti piacerà!”, e lo libero dei jeans e dei boxer.
In effetti davanti a me si presenta qualcosa di mai visto, ed è ancora barzotto!
Inizio a baciarlo lentamente, con delicatezza. Parto dalla base e salgo piano piano verso la cappella.
Provo a prenderlo in bocca ma ho difficoltà anche perché si sta animando velocemente. Glielo scappello e prima che diventi troppo grosso lo avvolgo con le labbra facendo con qualche sforzo e farmi entrare quella cappella in bocca!
Rischio quasi di soffocare, così lo prendo a due mani e inizio a fargli una sega alternandola con lunghe leccate!
Davanti a me mi ritrovo un totem della felicità, la mia fica sta impazzendo pulsando come non mai! Incurante degli altri mi libero del vestitino, e salgo con i ginocchi scavalcando le sue gambe e poggio le mie grandi labbra sulla sua cappella.
Lui mi guarda timoroso temendo che sul più bello io possa rinunciare, ma la mia fica tra i miei umori e la sborra di cui è stata farcita non è che sia lubrificata, di più, ed inoltre con tutti i cazzi che ho preso oggi è bella slabbrata!
Sento la sua cappella che sembra quasi chiedermi il permesso di entrare, io sono indecisa se farmelo entrare con un solo colpo o farmelo scivolare lentamente, poi considerando lo stato d’animo di Fabio scelgo la seconda opzione.
Un po' alla volta inizio a piegare le gambe e la mia fica si schiude come un fiore a primavera! A mano a mano che la sua cappella si fa largo inizio a scivolare su quel tronchetto fino a farne entrare più della meta.
Ora sento la sua cappella che insiste sul mio utero, ormai non posso prenderne di più, Fabio è immobile, il suo volto è diventato paonazzo, mi guarda fisso negli gli occhi con la bocca aperta ma non parla.
Io sto impazzendo, inizio a fare su e giù su quel membro fino a quanto posso farmelo arrivare ed un orgasmo improvviso mi sconquassa la fica.
Mi sfilo da quel cazzo squirtando sulla pancia di Fabio, che sospira dicendo “Lo sapevo che sarebbe finita così!”, ma lui non sapeva quanta voglia mi era rimasta di prenderlo in culo!
Mi giro dandogli le spalle, mi rendo conto che si sente deluso, ma non sa cosa gli aspetta!
Mi spalmo con la mano gli umori e la sborra di cui sono fradicia il mio secondo canale e sento che è ancora un po' dilatato dal trattamento ricevuto dall’autista del furgone!
Presento il mio buchetto, si fa per dire, a quella cappella che sembra pulsare come un cuore che batte, lo assesto bene al centro e inizio a calarmi lentamente mentre Fabio esclama “Qui finisce male, non puoi farcela senza farti male!”
Mi volto verso di lui e con uno sguardo da troia navigata gli dico “Non ti preoccupare, so come fare e ti farò impazzire!”
Mentre la forza di gravità sta facendo il suo lavoro sento di essermi aperta completamente e per facilitare l’introduzione apro bene le gambe mostrando la mia fica aperta agli astanti che con sguardo stravolto osservano come sono riuscita a farmelo entrare tutto nel culo.
Giulio non resiste, tira fuori il suo uccello ed esclamando “Cazzo, ancora non ti ho scopato!” melo infila nella fica senza tanti preamboli.
Marco, anche lui, sembra essersi ricaricato e tirato fuori il cazzo mi prende la testa e me lo infila in bocca fino in gola!
Mi gira la testa, non sto più in me, mi sento piena, anche troppo, e solo il pensiero di avere tre cazzi di cui uno, praticamente un tronco, piantato nel culo, che mi si stanno facendo mi fa partire un orgasmo ininterrotto. Inizio a urlare, a gemere di piacere,

oddio quanto sono zoccola!


Fabio non ce la fa più, con colpi di addominali aiutandosi con le braccia inizia a pomparmi mentre Giulio mi spara i suoi ultimi colpi di sborra nella fica!
Fabio inizia ad ansimare, penso proprio che sta per venire, inizia ad emettere suoni gutturali, si blocca, il suo cazzo inizia a fremere e mentre ce l’ho tutto piantato dentro inizia a godere!
Ma non sono semplici schizzi, mi sembra di avere un idrante nel culo che mi sta facendo un clistere di sborra che sembra non finire mai, è come se ne avesse a litri!
Anche Marco nonostante lo avessi già munto a dovere ha ancora sborra da donarmi e lo fa schizzandomi sulle labbra che io raccolgo con la lingua portandola alla bocca.
Mentre Giulio si è già sfilato sto aspettando che il cazzo di Fabio perda consistenza per facilitare l’estrazione, ma, con mio grande stupore, riesco ad alzarmi lentamente procurandomi una sensazione di goduria mai provata prima.
Mi alzo, prendo il vestitino e me lo rimetto, anche se ormai è uno straccetto. Fiumi di sborra facilitati anche dall’aria che esce dal mio intestino iniziano a colarmi da culo lungo le gambe. Io non me ne curo più di tanto, la cosa mi fa sentire troia e anche se le calze ormai zuppe mostrano chiaramente quanto ne ho presa non mi sento affatto in imbarazzo.
La partita è ormai finita, e anche se nessuno conosce il risultato finale, noi siamo consci di aver vinto la nostra.
Iniziano i saluti, Fabio mi dice “Grazie, non pensavo che sarei mai più riuscito a fare godere una donna, soprattutto nel culo!”. Lo bacio dicendogli “Grazie a te, mi hai fatto impazzire, e se ti dovessero tornare dei dubbi chiamami”.
Marco mi bacia e con una pacca sul culo esclama “Sei una troia fantastica, se penso a quei due coglioni che non sono venuti mi dispiace per loro!”.
“Non ti preoccupare,” gli dico “c’è sempre tempo per rimediare!” e facendo l’occhiolino gli do un bacio.
Giulio viene salutato con una stretta di mano e con i complimenti per aver sposato me.
Ora bisogna tornare a casa, penso ai due tizi del garage ma sinceramente non ce la farei a fare altro, per fortuna c’è stato il cambio di turno, un ragazzo nordamericano ci porta la macchina e mi squadra da capo a piedi leccandosi le labbra mentre mi tiene lo sportello per farmi salire in macchina ammirando il panorama.
“Andiamo a casa,” dico a Giulio, “però la prossima volta che veniamo da Marco arriviamo prima, perche questo garage mi sembra molto intrigante!”
Lui mi guarda dicendomi “Ti amo perché sei una zoccola eccezionale, di quelle che non pensavo potessero esistere!

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