RACCONTO TITOLO: La Vigilia col Sig. G. 
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La Vigilia col Sig. G.


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La Vigilia col Sig. G.

by Aerith
Visto: 712 volte Commenti 5 Date: 16-11-2023 Lingua: Language

Accolta in casa con un bacio da porco e col cazzo già in tiro sotto i pantaloni della tuta. Pulito, profumato e depilato tutto per me. Due convenevoli tanto per, ma c'era voglia di sperimentare, quindi parlando ha iniziato a svestirmi. Come stai, tutto bene, mi è mancato il tuo bel figone. Cose così. Ho portato con me la borsetta dei miei giocattoli come lui mi aveva chiesto. Per usarli su di me e su di lui, voleva provare, come la scorsa volta.

(Premessa: è stato un incontro pieno di CHE VACCONA CHE SEI, CHE FIGONE, SEI UNA VACCA, TI PIACE DA MORIRE FARTI INCULARE EH, QUANTO MI PIACE IL TUO BUCO DEL CULO. Inseriteli a piacere, dove volete.)

Ci spostiamo in camera. Luce accesa, vogliamo fotografarci. Lui si eccita molto per questa cosa. Io voglio vedere quello che non riesco a vedere.

Appena appoggio un ginocchio sul letto, mi blocca così, a pecora, e si tuffa sul mio culo, aprendolo e baciandolo. Dalla mia borsa prende il lubrificante e inizia a infilare le dita nei miei buchi già vogliosi all'idea di essere usati. Lecca, infila, ravana, bacia, parla. Io emetto mugolii e versetti, un SÌ, COSÌ CONTINUA, NON SMETTERE, FAMMELO ANCORA, DIO CHE BELLO.

La mano in figa non è entrata ma è rimasta quasi un'ora a ravanare sull'uscio e oltre. Sembrava un mestolo che mescolava in una pentola di brodo caldo. E lui, contento come un bambino col suo gioco preferito.

Mi sento poi le mani che mi aprono in due la figa. Per godersi lo spettacolo. E in un baleno, le dita delle sue mani sono tutte dentro di me. Mani unite, otto dita che spingono in figa. Mai provato una goduria così bella. Spingeva e allargava.

Poi è passato al cazzo, prima in figa e poi nel culo, insieme a un cazzo di gomma davanti, per fare una doppia. Piena. E sbrodolo. E godo. E mi inarco sempre più.

Lo tira fuori dal culo.VOGLIO VENIRTI IN BOCCA, SE LO VUOI. Al venirti ero già con la bocca sul cazzo, come se sapessi già cosa avrei voluto/dovuto fare, una Troia, lo sa, lo intuisce.

Lo succhio, lo meno, gode il porco, DIMMELO CHE TI PIACE IL CAZZO, BEVI VACCONA. In un attimo arriva, una vera inondazione di sborra mi riempie la bocca, un gusto pungente, pizzicoso ma buono.

MENTRE MI RIPRENDO, DIVERTITI TU. Mi spalanca le gambe e mi offre il suo culo. Adoro leccare il culo all'uomo che se lo lascia fare. Non è scontato, a non tutti piace, si sentono violati. Ma lui no, mi lascia fare. Lo bacio, lo succhio, lo lecco aperto e tutto intorno, sento che gode e sento che l'uccello si sta rialzando. Il tocco magico di due dita nel culo. Se lo prende in mano mentre io lavoro il suo buco usando dita e lingua. Mi guarda e mi trova radiosa, anch'io come lui, una bimba con il suo gioco. Lubrifico di nuovo e mi inoltro più che posso con tre dita, un po' soffre, un po' gode. Mi fermo, riprendo. Infilo un vibratore a forma allungata, piccolo in punta e via via sempre più largo. Lo prende tutto, acceso. Io gestisco quello e lui si mena. Viene di nuovo come un porcellino, dimenandosi, con me che lecco tutto quello che cola.

È stanco ma non molla. TU HAI GODUTO COME UNA VACCA MA NON SEI VENUTA E NON HAI NEMMENO SQUIRTATO. RIMEDIAMO SUBITO. Mi ritrovo a gambe per aria, cosce aperte, la sua lingua sul clitoride che gioca e le dita che entrano tutte dentro. Mi sento un gran caldo salire da dentro, inizio a squirtare, ci sa fare, colo sull'asciugamano, e subito dopo la lingua mi fa esplodere la figa facendomi dimenare e trattenendo un urlo orgasmico, ma solo perché potrebbero sentirmi i vicini. Lui continua a leccare e a bere finché gli spasmi si quietano e inizio ad avere freddo per il dopo sbornia di endorfine e adrenalina.
Rimaniamo a chiacchierare di torte e di pasticceria, scambiandoci con un bacio gli auguri di Buona Pasqua. Sì perché alla una di notte del 9 aprile è già Pasqua.
Anche a te e famiglia.

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