RACCONTO TITOLO: la verità, tutta la verità, niente altro che la verità... 
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la verità, tutta la verità, niente altro che la verità...


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la verità, tutta la verità, niente altro che la verità...

by panzer
Visto: 979 volte Commenti 2 Date: 01-10-2020 Lingua: Language

Per ogni marito cuck, c’è una moglie troia ,sembra scontato, ma nel mio caso non è così…
Che la moglie sia troia, e la mia lo , o almeno lo è stata, è infatti una condizione necessaria, ma non sufficiente, e leggendo questa storia capirete perché.
Dato che copre tanti anni, è molto lunga ,ma proverò lo stesso a sintetizzarvela precisando che è assolutamente vera.
Comincio col dire che ci siamo conosciuti da adolescenti e ci siamo messi insieme quasi da subito; poiché già era, diciamo così, alquanto vivace, spesso però ci lasciavamo perché in parallelo, già allora aveva qualche altra storiella.
Una bella zoccoletta, direte, ma poiché quando tornava condivideva con me quello che aveva imparato dai suoi partner occasionali (spesso più grandi ad uno dei quali per inciso la diede per la prima volta), la cosa mi stava bene.
Cresciuti, affinammo il nostro affiatamento sessuale, con tanta fantasia e nessun falso moralismo, e quando, giovanissimi, ci sposammo, vivemmo anni felici e trasgressivi alla ricerca sempre e comunque del piacere.
All’epoca l’idea che potessi eccitarmi vedendola scopata da un altro era strettamente legata al fatto che io contemporaneamente scopassi la sua compagna, insomma il classico scambio che andava tanto di moda.
Così di moda che pure noi avemmo un paio di esperienze, una (con una coppia di sconosciuti cercata su un giornaletto “ a tema”) senza successo per la “buca” che ci diedero, l’altra vissuta con una coppia che conoscevamo da sempre.
Anche se ci piacque (sia la scopata a “partner incrociati” nella stessa stanza d’albergo che i preliminari con le signore a cena rigorosamente senza biancheria prima dei successivi timidi approcci lesbici), la cosa non ebbe seguito.
Per diverso tempo, infatti, nei mesi a venire fummo presi entrambi da altro e giorno per giorno si creò un clima meno sereno, con frequenti scaramucce e crescenti incomprensioni.
In questo periodo riprese i suoi “diversivi” con altri uomini, forse perché le cose tra noi non andavano bene, forse perché era nella sua natura troppo a lungo repressa.
Il primo fu il personal trainer conosciuto in palestra, praticamente un ragazzo la cui dichiarata omosessualità la ostacolò non poco nell’intento di portarselo a letto.
Come seppi dopo dall’amica comune cui l’aveva confidato, per riuscirci ne coinvolse la madre disperata perché la ospitasse per consentirle di “convertirlo” alla figa mettendogli di buon grado la sua a disposizione.
Ciò avvenne in un fine settimana che passò nella loro casa in montagna dove andò avvertendomi solo poco prima di partire con un tono che non ammetteva discussioni.
Se fosse riuscita a dargliela l’amica non seppe o non volle dirmelo, con l’altro uomo che venne dopo invece la cosa, meno scabrosa ma anche tanto più concreta, andò senz’altro a buon fine come seppi poi proprio da lei.
Si trattò di uno sconosciuto incontrato con la moglie una sera a cena a casa di amici comuni.
In quell’occasione lui, incurante della presenza dei rispettivi coniugi, le fece una corte sfacciata che però non ebbe seguito immediato, salvo poi indurla ad andarci al mare l’estate successiva dopo avermi detto che ci sarebbe andata con la sorella.
Al rientro ne notai subito un atteggiamento molto più deciso ed aggressivo che al culmine dell’ennesima lite la portò a confessarmi con chi fosse stata in vacanza e come l’avesse trascorsa facendosi scopare praticamente tutti i giorni in ogni modo possibile e immaginabile, concludendo dicendomi che se ne sarebbe andata per convivere con quell’uomo.
Ed infatti se ne andò, ma non con lui, perché, come mi disse quando lo contattai non proprio amichevolmente, era stato così facile chiavarsela che non ci teneva proprio alle corna che lei gli avrebbe inevitabilmente messo se fossero rimasti insieme.
Considerata perciò dal suo stesso amante come una puttana in cui scaricarsi i coglioni, quando, dopo circa un anno, quello si stancò, lei mi cercò ancora proponendomi di tornare insieme.
Come era successo tante volte da ragazzi, lo facemmo, ma all’espressa e condivisa condizione che per il futuro non avremmo mai accennato a quanto accaduto.
E fu anche facile perché a quel punto la nostra vita cambiò radicalmente, dopo tanti anni di matrimonio mettemmo infatti su famiglia, ed in poco più di due anni avemmo altrettanti figli fino ad allora non cercati.
I successivi cinque anni (lei allora ne aveva circa 40 ed solo qualcuno in più) furono del tutto tranquilli, tutto andava per il meglio, solo il sesso era oggettivamente poco e noioso, ma , per entrambi , non era più una priorità.
Una mattina però un evento fortuito mi riaccese il desiderio convogliandolo verso un aspetto della mia sessualità di cui ero fino ad allora completamente inconsapevole.
Trovando dove era stato forse dimenticato un perizoma dal tassello incrostato, capii che lo aveva indossato in occasione di un incontro con l’amante ai tempi del suo tradimento, e mi eccitai rivivendolo con la fantasia.
All’inizio mi sentii un pervertito, poi però, poiché immaginarla nelle circostanze evocate da quelle mutandine mi faceva sempre lo stesso arrapante effetto, con piacere realizzai che una moglie zoccola è il più potente degli afrodisiaci.
Cominciai così a desiderare ardentemente che mi tradisse ancora, ma coinvolgendomi come un vero cuck dato che nel frattempo avevo scoperto LMO e con esso di potermi considerare tale.
Questa fase durò più o meno un paio di anni e non ne sarei mai uscito se lei, alla soglia dei 50 ,anni, non fosse entrata in un altro dei suoi periodi “caldi” in coincidenza con un avanzamento di carriera che ne comportò il trasferimento in un’altra città.
Forse semplicemente perché ne ebbe l’occasione, sicuramente sfruttando la maggiore libertà che aveva dormendo fuori casa almeno un paio di notti a settimana, iniziò infatti una nuova relazione.
In principio ne sospettai solo per l’indizio costituito dall’intimo particolarmente sexy che portava con se quando partiva, ma quando, frugandole nella borsa trovai anche dei profilattici che noi non usavamo mai, ne fui del tutto certo.
In conseguenza di questa sua nuova avventura, ora che ero di nuovo cornuto, pensai di poter diventare anche cuck come avrei voluto da quando avevo scoperto come mi eccitasse.
Ma fu proprio allora che capii, come ho già detto , che una moglie troia (e la mia si stava confermando tale) non basta a fare il marito cuck, perché cornuto e cuck non è proprio la stessa cosa….
Quando infatti trovai il coraggio di confessarle che, sapendo delle corna, ero così eccitato da desiderare più di tutto di vederla mentre me le faceva, la sua reazione a dir poco mi spiazzò.
Avevo infatti ingenuamente immaginato che, di fronte all’evidenza, messa con le spalle al muro, avrebbe accondisceso alla mia insolita richiesta, o per tacitare un eventuale senso di colpa, o per timore di un mio differente e senz’altro meno accomodante comportamento.
Con notevole freddezza e tanta faccia tosta, negò invece anche l’evidenza rappresentata dagli indizi, ma mi disse che se mi piaceva pensare che mi tradisse, avrebbe alimentato questa che era solo una mia fantasia raccontandomi ogni volta che fosse successo come e con chi lo aveva fatto.
Nei mesi successivi, continuò quindi ad andare con l’amante ma a me raccontava solo storie in cui era stata violentata dal benzinaio nel suo casottino, o scopata in macchina da due ragazzi cui aveva dato un passaggio, e via così…
Eccitato dai suoi racconti, ma frustrato perché consapevole che me li faceva solo per farmi desistere dalla mia richiesta di coinvolgermi nella sua storia, le proposi allora di trovarle un altro cazzo, ovviamente di suo piacimento, per non “disturbare” il suo amante.
Negando ancora una volta di avercelo, rispose negativamente anche a questa mia ulteriore richiesta perché mi ribadì che non aveva nessuna intenzione di mettere in pratica la mia fantasia cui si prestava con i suoi racconti solo per farmi un favore.
Fu a qual punto quindi che decisi di provare in un altro modo dopo averne intuito la possibilità su LMO.
Leggendo decine di profili, appresi infatti dei tanti che non riuscendo a coinvolgere le mogli si rivolgono a bull specializzati nel corteggiamento di quelle ignare perché gliela diano inconsapevoli del favore che così fanno ai mariti.
Ricordando la sua reazione alla corte dello sconosciuto quella sera a cena con gli amici, e le corna che in conseguenza mi aveva messo, decisi quindi anche di cercare uno di quei bull.
La ricerca fu lunga e difficile, perché ebbi tanti contatti, ma tutti con gente che, vedendola nuda in foto scattate e postate nel frattempo a sua insaputa, mi proponeva di scoparsela come se lei non aspettasse altro.
Tra i tanti però alla fine ne trovai un paio che in base ai feedback positivi di mariti cui avevano risolto situazioni simili alla mia mi sembrarono quelli giusti, e li contattai separatamente e in momenti diversi.
Dei due il primo (un tipo che tra le altre aveva postato una carrellata di foto di moglie mentre faceva loro il culo intitolando l’album “a me piace incularle così”) si disse anche disposto ad aiutarmi, ma solo quando lei non avesse avuto più l’amante perché, in base alla sua esperienza, in costanza di una relazione difficilmente ne avrebbe intrapresa un’altra.
L’altro, che da un po’ scopava solo mogli consenzienti non avendo tempo per corteggiare le ignare, nel riferirmelo aggiunse che non tutte quelle che tradiscono i mariti sono disposte ad assecondarli se cuck o virtualmente tali.
Questa affermazione, fondata anche in tal caso sulla consolidata esperienza del bull, mi fece l’effetto di una doccia gelata anche perché, riportata al mio caso, mi sembrò particolarmente calzante.
Appurato che continuava a darla alla grande, ma, parimenti, che le stava bene che io lo sapessi, ma non anche che partecipassi alle sue monte nel mio ruolo di cuck, capii che era proprio questo che non accettava.
Che fosse inconsciamente infastidita dalla sua carica trasgressiva (… corna sì, ma mentre mi guardi… per chi mi hai preso. per una puttana?...) , o cos’ fedele all’amante da non volerlo tradire facendosi scopare da un altro, di certo la situazione era quella e non si sbloccava.
Perciò mi rassegnai, e continuai a godere (sapendo che ogni volta che dormiva fuori si faceva montare) e a soffrire (immaginandola in quelle situazioni senza poterla vedere) limitandomi alle grandi seghe che spesso mi tiravo (annusandone senza vergogna quando tornava le mutandine per sentire l’odore dei suoi umori mischiati alla sborra di cui era stata riempita) per tutto il tempo per cui continuò a cornificarmi.
Cosa che successe per un bel pezzo, ma poi finì, come intuii, più che dalla mancata reiterazione degli indizi, avvertendolo in maniera indistinta dal nuovo mutamento del suo stesso comportamento in generale.
Per un po’ tentai infatti ancora di convincerla a realizzare le fantasie condivise in base alla mia ormai datata confessione, ma la sua reazione sempre più distratta ed indifferente mi indusse alla fine a non insistere.
Poiché il primo bull aveva subordinato il tentativo di sedurla alla fine della sua relazione, provai però a ricontattarlo senza riuscirci perché ne avevo nel frattempo perso il numero di telefono, e lui aveva cancellato il suo profilo su LMO.
Deluso da questo ennesimo insuccesso, iniziai a quel punto a dubitare di poter riuscire nel mio intento, e condussi le ulteriori ricerche di qualche altro ipotetico bull con sempre minor voglia e convinzione mentre gli anni passavano.
E ne sono passati tanti che il sesso ora è ale nella nostra vita di coppia, e ho perciò ridotto i miei accessi al sito dove entro di rado per invidiare i mariti che “ce l’hanno fatta” vedendo le foto delle loro mogli alla monta.
Un cuck, infatti, anche se solo virtuale lo è per sempre, così come se una moglie nasce troia non muore santa, però che nostalgia, a quasi 60 anni è ancora bella, è diventata una vera milf, chi sa, in fondo la speranza è l’ultima a morire…
… perché se qualcuno, scelto ancora da lei a mia insaputa, o invogliato a provarci dopo aver letto questo racconto, se la scopasse di nuovo, ed io trovassi ancora qualche altra sua mutandina con il tassello incrostato… altro giro, altra corsa!

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