il primo car sex
by angelclaudVisto: 651 volte Commenti 6 Date: 22-12-2016 Lingua:
La nostra vita sessuale ha sempre avuto un crescendo continuo, anche perché sin dall’inizio abbiamo avuto un feeling, che altre coppie forse non hanno anche dopo quarant’anni di vita in comune. Questo grazie anche alle ns personalità simili che inconsciamente si sono trovate assieme. A noi basta uno sguardo per comprendere il desiderio o le intenzione dell’altro, ecco perché riusciamo sempre a essere ben accetti con tutti coloro con cui abbiamo giocato. Ma come tutte le coppie, arriva il tempo in cui ci si confida, seppure al momento in cui si è sotto le coperte, i desideri reconditi e le situazioni potenzialmente più eccitanti che ognuno ha nella propria mente, e che fantastica nel momento del sesso, ma che ha paura di esternare al proprio partner. Invece per noi questo momento è arrivato con semplicità, perché non abbiamo mai nascosto i nostri desideri che, anzi, sono diventati subito proprietà anche dell’altro.Non perdevamo mai le occasioni per fare del sano esibizionismo, o per deliziarci l’un con l’altro in luoghi anche frequentati, sempre con l’eccitazione per la “paura” di essere notati. Il lungo lago del Garda, o il sottopasso vicino alla stazione della ns città, o il sottoportico della piazza, o l’androne di un palazzo con il portone aperto, ci hanno visti in più di un’occasione, con lei che mi faceva un pompino o io inginocchiato per terra con una sua gamba attorno alle spalle mentre le leccavo la fica, o la prendevo alla pecorina.Quante volte abbiamo rischiato grosso, ma tant’è la voglia di “farlo strano” che non abbiamo mai preso in considerazione null’altro che non fosse la nostra eccitazione.Una sera di luglio di un paio d’anni fa, abbiamo deciso di andare a mangiare cinese, senza intenzione alcuna di fare maialate. Anzi, dovevamo per una sera fare le “persone per bene”.Saliamo le scale che portano al ristorante posizionato al primo piano di uno stabile vicino al centro commerciale, e arrivati nel salone scegliamo un tavolo un po’ defilato, dove non c’è nessuno e possiamo parlare tranquillamente. Ci sediamo e iniziamo a leggere il menù per scegliere le pietanze. Nel mentre entra una coppia sulla cinquantina, proprio l’età che predilige Angel, che si guarda attorno e poi si dirige verso la ns zona. Si accomodano nel tavolo alle mie spalle con lei rivolta verso di lui specularmente a noi. Lei è una donna piacente, vestita normalmente, lui brizzolato, con un po’ di pancetta. Dà però la sensazione di essere un maiale. E infatti inizia subito a fissare Angel, lo capisco da come lei lo guarda abbastanza intensamente e dai gesti involontari che fa quando si sente al centro dell’attenzione di qualcuno. Con il capo le faccio un cenno e lei m risponde con un altro simile col quale capisco la situazione. E’ bastato quello per ridestare in noi la voglia di giocare. Colgo la palla al balzo e sotto voce le dico di togliersi le mutandine. Dapprima si apre un bottone della camicetta che le comprimeva il seno facendo notare in rilievo i due splendidi bottoncini che sono la ciliegina delle sue tette non indifferenti: una sesta che non ha bisogno del reggiseno per rimanere sempre dritte da quanto sono sode! Nemmeno il miglior chirurgo plastico può crearne di simili!!.Poi, con naturalezza estrema, come se si soffiasse il naso, si alza in modo impercettibile dalla sedia e inizia a sfilarsi la mutandina prima dalla gamba destra, poi la gamba sinistra e tanto lentamente da farsi notare dal commensale di fronte. Nel frattempo la gonna già mini che era, si riavvolge verso l’alto lasciando scoperto completamente le gambe e parte del suo basso ventre. Lui, me lo racconterà Angel poi, è diventato paonazzo e non capiva più niente. Il colpo di grazie gliel’ho dato io immediatamente dopo, quando Angel mi ha sporto sopra la tavola le mutandine perché io le metessi dentro la sua borsa che era appoggiata sulla sedia vuota vicino a me. Quando ho preso le slip in mano le ho portate al viso e le ho annusate profondamente, e con voce bassa ma sufficiente per farmi sentire dai due cinquantenni, ho fatto i complimenti ad Angel perché avevano un buon profumo. Lui a momenti soffoca mandando giù il boccone, mentre lei lo ha richiamato a gran voce chiedendogli cosa gli stesse accadendo. Angel intanto, liberatosi dalle slip, si era allungata sotto il tavolo e giocava ad aprire e chiudere le gambe facendo vedere la sua fessurina che si apriva e si chiudeva al tipo che non le toglieva gli occhi di dosso. Poi, quando incrociava il suo sguardo, si passava lentamente la lingua sulle labbra rosse e carnose, che solo a vederle ti si rizza il cazzo immediatamente e ti fa immaginare le gioie del paradiso. La sua mano, poi scendeva sulla fica, la accarezzava, per poi portarsi il miele alla bocca e assaporarlo con volutà verso il cinquantenne. Il tipo era fuori di sé ma era bloccato dalla moglie che ogni tanto gli chiedeva se stesse male o se non gli piacesse il cibo. Arrivati al caffè dico che mi devo assentare per andare alla toilette, entro nell’atrio e sto per aprire quella che porta ai bagni degli uomini, quando mi sento spingere dentro, mi volto ed è Angel che continua a spingere, fino a quando entro in un bagno e allora lei mi apre la cerniera della patta, e mi fa uscire il cazzo che aveva ripreso la sua consistenza non appena lei mi ha toccato. Si inchina e comincia a prenderlo in bocca ad assaggiarlo tutto dalla punta alla radice. La porta è rimasta semi chiusa e chi entra vede solo lei chinata… non faccio a tempo a pensare così che la porta dell’antibagno si apre ed appare il ns vicino di tavolo. Vede Angel chinata e si ferma stupito , meravigliato e sorpreso. Io mi chino un po’, apro impercettibilmente la porta quel tanto che basta che si veda interamente quello che sta facendo Angel, e nel contempo le alzo la gonna in modo da mettere in evidenza il suo lato B. Angel ci mette tanta passione nel farmi il pompino, cosa che le riesce naturale, e intanto il nostro amico, fa un passo avanti e la sua mano destra scende verso il rigonfiamento che è diventato evidente in mezzo ai pantaloni e inizia a massaggiarsi lentamente ma con piacere. Angel si alza, si dà una sistemata, ma una tetta le esce dalla camicetta, si dirige verso la porta d’uscita dove è ancora fermo stupito il ns amico, e con un sorriso malizioso gli passa accanto sfiorandolo con la tetta che non aveva ancora sistemato dentro alla camicia. Quello rimane inebetito, poi si dirige verso un bagno e si chiude dentro. Finalmente posso fare la pipì, ma ecco che sento il tipico rumore di chi si sta masturbando e alla fine un rantolo di piacere unito alla soddisfazione di essere riuscito a svuotarsi le palle. Mi siedo al mio tavolo e nel frattempo arriva il commensale, lancia uno sguardo ad Angel che glielo restituisce con un’aria da gatta e da pantera allo stesso tempo, come solo lei sa fare, e sicuramente il suo cazzo avrà avuto un momento di sollecitazione ad alzare la testa. “ Ma cosa ti è successo?” , gli chiede la moglie quando arriva al tavolo, e lui farfugliando le parole le dice di alzarsi che era ora di ritornare a casa. Avvicinatosi alla cassa per pagare, involontariamente o meno, si è volto verso di noi, e Angel gli ha spedito un bacio al volo.. Lui ha preso la moglie sottobraccio e si è allontanato paonazzo.Anche noi siamo usciti e dopo aver pagato abbiamo sceso le scale, con io con la mano sotto la gonna che le palpavo il culetto e con un dito in fica, libera senza niente che la coprisse, e ad ogni passo il dito entrava dentro per uscirne subito al passo successivo. Giunti alla base delle scale, Angel mi prende per mano e mi porta nel sottoscala dove mi prende la testa tra le mani e mi spinge verso il basso finché arrivo all’altezza del filo di pelo che le nasconde il clitoride e lì mi spinge la faccia contro la sua fichetta , alza una gamba e me la porta attorno alle spalle, in modo di averla completamente aperta, e io lavoro di lingua finché con un urlo viene dal piacere e mi inonda la faccia con i suoi umori. Mi rialzo giusto in tempo perché sta scendendo un’altra coppia, ci vedono uscire dal sottoscala e ci guardano in modo interrogativo, io intanto, con la mano mi pulisco il volto e ci indirizziamo verso la macchina. Stiamo per salire quando Angel mi si avvicina e mi da un bacio con la lingua che mi fa raddrizzare subito il cazzo, saliamo in auto e subito si toglie la minigonna e si apre la camicia. Le tette, liberate, escono e appaiono in tutta la loro magnificenza: i capezzoli duri e prorompenti, il seno sodo e dritto. Si toglie la cintura di sicurezza, si alza sul sedile si mette a carponi su questo, mi sposta la mano, apre la cerniera dei pantaloni, fa uscire il mio cazzo, e si china su questo ingoiandolo tutto. Mi si aprono le porte del paradiso, ho un attimo di sbandamento per il troppo piacere, non capisci cosa ti abbia avvolto il cazzo, senti solo un gran piacere che sale dalla radice alla punta per poi fare il tragitto inverso! Sale il desiderio di lasciarsi abbandonare al piacere che sta montando dentro di te, di abbandonarsi allo sciacquio delle onde dell’oceano, ti sembra di viaggiare nello spazio verso paradisi sconosciuti… Ma sono alla guida e devo tenere saldo il volante in mano e soprattutto non devo venire, la notte è ancora lunga. Ci dirigiamo verso casa, quando, in prossimità del casello d’entrata dell’autostrada mi sale il ricordo del desiderio che lei ha di avere un incontro con un camionista, allora svolto repentinamente verso il casello, tanto bruscamente che lei cade verso di me e ingoia tutto il cazzo in un sol colpo. Whaooo il piacere è ancora più intenso. “ dove vai?” , mi chiede. “ Ho voglia di correre e farti vedere dai camionisti” le rispondo immediatamente. Questo è il ns gioco preferito quando siamo in autostrada: lei nuda con le gambe appoggiate al cruscotto, aperte in modo che si vedano tutte le sue bellezze, ci avviciniamo alla cabina dell’automezzo, mentre lo sorpasso, rallento e suono il clacson, l’autista si volta verso di noi e vede Angel come mamma l’ha fatta, lei lo saluta e gli manda un bacio, oppure, se il traffico lo permette, gli fa vedere ben bene le tette o si fa un ditalino. La cosa è eccitante per noi, ma ancor più per i camionisti che alle volte rischiano anche di sbandare. Ma quella sera la mia intenzione era un’altra: avevo letto in un altro sito che nel tratto di autostrada a noi vicino vi era un park dove sostavano per la notte parecchi camion e dove coppie o gay avevano incontri con i loro conducenti. A Angel eccitavano i camionisti e durante qualche scopata si immaginava di essere all’interno della cabina di uno di questi a fare sesso, oppure essere seduta nuda in braccio al camionista mentre guidava , assicurata con lui dal cazzo dentro la fica. Volevo soddisfare in parte la sua fantasia. In autostrada abbiamo incrociato solamente due camion, e abbiamo ripetuto il solito giochetto, ovviamente con le luci dell’abitacolo accese al momento in cui eravamo sotto la cabina del camion. Il primo ha fatto lo sfarfallio degli abbaglianti e niente di più, il secondo invece ha abbassato il finestrino e si è lasciato andare a apprezzamenti tipici degli autisti. La cosa è stata di gradimento di Angel e una volta sorpassato il camion ho rallentato e mi sono fatto sorpassare di nuovo per poi ripetere l’operazione, l’autista sembrava fuori di sé mentre Angel voltandosi nella sua direzione gli faceva vedere completamente la sua fica che si stava sditalinando. Arrivati all’uscita ho girato, rallentando e accendendo le 4 frecce sperando lui mi seguisse, ma quello ha continuato per la sua strada, evidentemente non aveva tempo. Usciti dall’autostrada siamo rientrati immediatamente perché il park era poco distante. Avevo notato quando siamo passati accanto nella corsia opposta, che vi erano parcheggiati alcuni camion. Speravo che ci fosse qualche autista ancora in pedi nonostante l’ora tarda. Arrivati allo svincolo in entrata del park, ho girato per entrare, Angel, che non si aspettava questa manovra, mi chiese cosa stessi facendo, e io le risposi che avevo una necessità fisiologica. Arrivato al centro del park mi sono fermato dove prima dovevano esserci i bagni, ora c’erano solo delle macerie circondate da una griglia arancione per impedire a qualcuno di addentrarsi. La zona era in parte illuminata dalle luci arancioni tipiche delle autostrade. Fermo l’auto e scendo, dirigendomi verso le macerie per fare la pipì. Nel mentre intravedo un tipo che si sta avvicinando dal lato opposto senza essere notato. Angel scende dall’auto con la camicia aperta e tutta nuda. Si avvicina al retro dell’auto , si adagia , mi prende la mano e mi dice: “scopami”, mi avvicino, le alzo la gamba e sto per infilarle il cazzo in fica, quando appare il tizio che avevo visto un attimo prima. Lei si spaventa, non si aspettava ci fosse qualcuno, e rientra in auto, io la seguo, metto in moto e riparto, ma lentamente… “Cavoli hai preso paura? Ma quello è un camionista, non dirmi che hai timore di quello? Dov’è la maiala che dici di essere?” Dall’espressione so di avere colto nel segno. Lei mi guarda e con aria decisa mi dice: “ ritorna indietro!”. Era quello che aspettavo, faccio una decina di metri e mi fermo, lei scende tutta nuda e chiama a gran voce il tipo, stano che non si sia svegliato nessun altro. IL camionista si dirige verso di noi, ma quando era abbastanza vicino, lei risale in auto. Ripartiamo lasciando il tipo fermo a guardarci. “ E’ proprio vero che non hai coraggio” , le ripeto. “Torna indietro”, mi dice, ma io lo stavo già facendo perché avevo visto il suo sguardo da maiala. Mi avvicino con l’auto al camionista che era rimasto fermo, abbasso il finestrino lato passeggero e lei gli chiede se è un camionista. La prima cosa che fa, ancor prima di pronunciare un sì, è allungare la mano all’interno dell’auto e stringere fortemente una tetta di Angel. Lei fa un sospiro, so che è di piacere, perché lei ama che le si stringano forte le tette, si eccita da morire, però devono essere strette da chi lo sa fare e non è cosa da tutti. Questo invece ci sapeva fare lo noto dall’espressione del viso di Angel, e dal suo rilassarsi. Appena lui molla la presa, riparto e rifaccio il giretto all’interno del park. “ Ti è piaciuto?” le chiedo, lei mi guarda languida, ho capito e ritorno verso il camionista che intanto ci ha seguito con lo sguardo senza muoversi. Lui allunga di nuovo la mano e le prende il capezzolo e lo stringe, noto che il suo sguardo è rivolto verso la fica che è però nascosta dalle gambe accavallate di Angel. Lei gli chiede il nome e da dove proviene, io le tocco lievemente la gamba sinistra e lei subito la fa scendere aprendo così alla vista la sua fica. IL camionista, più veloce del baleno, lascia la presa della tetta e due sue dita entrano direttamente in fica e iniziano ad andare su e giù dentro il luogo umido e tutto bagnato. Lei si allunga sul sedile per favorire la penetrazione delle dita, la testa reclinata all’indietro, la lingua che umetta le labbra segno di piacer. Il mio cazzo diventa ancor più duro, sembra di marmo per l’eccitazione di vederla che sta gustandosi quello che le fa uno sconosciuto. Mi eccita vedere quella mano che entra nella sua fica, che entra ed esce completamente bagnata spargendo sul sedile tutto quel liquido fatto di orgasmo. Lui si avvicina ancor di più e con l’altra mano le prende una tetta, io mi fiondo su quella libera vicino a me e inizio a succhiarle il capezzolo, prendo in bocca la tetta, mi dirigo verso la sua bocca, le metto la lingua fra i denti e lei ricambia il mio bacio con la foga del piacere. La sto baciando mentre uno sconosciuto la sta facendo impazzire con le sue mani dentro al suo sesso. La mia mano scende lungo il suo corpo, riconosco ogni piega, fino a quando arrivo lì in mezzo alle gambe e trovo la mano del tipo che ha occupato tutto lo spazio, lo sento andare, e lei che asseconda i suoi movimenti. Angel, allora allunga la sua mano al di là del finestrino, sente il rigonfiamento , lo libera dai pantaloni e impugnato per bene inizia anche lei il movimento su e giù. Poi allunga la mano sx e prende possesso anche del mio bastone e comincia a fare lo stesso movimento! E’ un momento meraviglioso, tutti e tre che ci diamo piacere, e lei al centro di due uomini. E’ eccitante vedere la tua donna che ti guarda mentre sta per godere per mezzo di un altro, ma rivolge a te lo sguardo innamorato. Stiamo godendo assieme attraverso un altro che diventa un ns strumento. Lui ad un tratto si alza di scatto, sbattendo la testa contro la capote, lancia un urlo misto a un grugnito e viene inondando la mano di Angel. E’ molto vicino alla macchina e qualche schizzo di sborra raggiunge Angel vicino alla bocca. La sua lingua esce dalla bocca e come un serpente raggiunge le gocce di sperma e le fa sue portandole alla bocca e gustandone il sapore. Il camionista si ricompone, spossato e contento ci saluta e noi ci dirigiamo verso casa. Angel però non è ancora soddisfatta, è stato terribilmente bello e ancora l’adrenalina scorre nelle nostre vene. Ad un tratto mi dice: “Fermati”. Penso sia incazzata, le dico che non vi sono piazzole di sosta e che c’è solo la corsia d’emergenza. “NON IMPORTA, FERMATI!” Accosto, accendo le quattro frecce, e lei mi dice: “SCOPAMI”. Subito vado dalla sua parte, non certo facilmente su una 500, e inizio a scoparla, finché viene. Ripartiamo, arriviamo a casa, scende nuda, per fortuna l’ora è tarda e non c’è nessuno per strada. Entriamo in casa, ho appena il tempo di spingere la porta che mi trovo a letto con la mia bocca sulla sua fica. Quella notte abbiamo dormito pochissimo. La mattina, assonnati, le ho chiesto se la serata fosse stata di suo gradimento, e se l’iniziativa di portarla al park le fosse piaciuta. Lei ha tentennato la testa e poi m ha detto: “Quando ci ritorniamo ancora?”…