RACCONTO TITOLO: L’incanto della Luna nuova 
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L’incanto della Luna nuova


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L’incanto della Luna nuova

by dom
Visto: 41 volte Commenti 2 Date: 28-08-2015 Lingua: Language

Ora come allora. Serata buia, calda. La pelle è appena rinfrescata da una brezza leggera. Nel cielo scuro a mala pena si intravedono grosso nuvoloni che lentamente scivolano gli uni sugli altri come spinti da mano invisibile. Ed all’improvviso fa capolino lei…uno spicchio bianco brillante…è la Luna nuova e pian pianino inizia a deporre la sua luce tutto intorno. Si materializza il balcone davanti a me, le volute di fumo della mia sigaretta, la mia pelle nuda ed abbronzata. Ora come allora. Dodici anni fa. La tua figura nuda si materializzò sulla piccola terrazza e per il timore di essere vista ti accovacciasti subito davanti a me. Avevamo scopato alla grande. Avevi goduto una infinità di volte. Mai così tanto, mi confessasti. Lo avevi scritto a tuo marito per sms mentre io ero uscito fuori a fumare. Accovacciata davanti al mio cazzo non avesti dubbi. Il mio cazzo scivolò tra le tue labbra e rapidamente riprese vita. Lo succhiavi con calma, fermandoti all’improvviso per leccarlo tutto intorno per poi riprendere a lavorare solo di labbra. Eri una bocchinara fantastica e questo già lo sapevo. Continuasti a lungo…..tanto a lungo. Mi portasti alla fine al punto del non ritorno. Te lo feci capire con un gemito e tu la capisti. Affondasti il capo e cominciasti a roteare la lingua intorno tutto intorno al mio cazzo per metà nella tua bocca. Gli spasmi del mio orgasmo si succedevano incontrollabili ormai. Ti senti deglutire e poi continuare il bocchino e poi deglutire di nuovo. Ti lasciai continuare completamente perso nelle mie sensazioni. Avvertii infine la tua lingua che detergeva le ultime gocce, le più preziose. Continuasti ancora a giocare col mio cazzo ed io lasciai che tu lo facessi. Avevo le mani tra i tuoi capelli arruffati e che sembravano di seta colorati dalla luce della luna a spicchio. Mentre mi accendevo una sigaretta, dopo, e ti guardavo seduta a terra sulla terrazza, mi dicesti che era la prima volta che ingoiavi. Sapevo che non lo avevi mai fatto per una ritrosia con radici antiche. Ti chiesi solo se ti era piaciuto. Mi rispondesti….hai un buon sapore. Ora come allora. Ho spento la sigaretta. L’sms è partito. Voglio un pompino ora. Vieni, è la tua risposta. I 20 minuti che mi separano da te volano. Mi stai aspettando. Ora tuo marito non c’è più, vi siete separati. Il tuo nuovo compagno sa di noi e sa che nulla può per evitare che saltuariamente ci incontriamo. Stasera lui non c’è, ha il turno di notte. Salgo io da te. Mi spogli nell’ingresso di casa tua. Dalle finestre aperte filtra la luce di quello spicchio sottile di luna. Il mio cazzo è già scomparso nella tua bocca. Ti lascio fare. So come finirà. Ormai sei diventata una maestra. Ora come allora. Sarà stata la magia della Luna nuova…..è la magia della Luna nuova. Allora come ora.

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