RACCONTO TITOLO: La stalla 
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La stalla


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La stalla

by CoppiaVi
Visto: 259 volte Commenti 3 Date: 29-11-2014 Lingua: Language

Eravamo tornati a casa dalle vacanze. Io felice per avere finalmente rotto l'incantesimo, lei per avere provato il brivido della trasgressione. Il sesso tra noi era molto migliorato. Lara aveva la fica molto più larga di prima e si sentiva, ma d'altra parte aveva accolto fior di cazzi. Una sera avevo provato a sodomizzarla, ma si era rifiutata, diceva di avere ancora dolore dopo la doppia fatta in riva al mare, ma avevo capito che qualche cosa stava cambiando.
Era ricominciata la scuola e Lara aveva ripreso a viaggiare tutte le mattine. Per cui rientrava stanca e il sesso era diminuito di conseguenza. Ma a me interessava capire fino a che punto sarebbe arrivata la mia dolcissima moglie. Per cui tornai a frequentare LMO. Erano tantissimi a scrivere commenti sulle sue foto e noi li leggevamo il sabato sera e mentre si scopava lei mi incitava a scegliere un paio di porci che la facessero godere davanti a me. In particolare uno dei tanti attirò la sua attenzione, via via ci scrisse che era un agricoltore e aveva una grande malga su in montagna, che aveva avuto diverse esperienza, ma la cosa che più fece bagnare Lara fu il tono e il senso delle sue mail.
Scriveva direttamente a lei, aveva cominciato a chiamarla vacca e a chiederle foto sempre più spinte. In particolare era estasiato dalle sue mammelle, aveva voluto foto da tutte le angolazioni.
In meno di due settimane si organizzò una gita in montagna. Arrivammo nel primo pomeriggio di un settembre inoltrato, con un pò di difficoltà riuscimmo a trovare il posto indicato e parcheggiammo davanti ad un grande capannone da cui usciva un forte odore di letame.
Wilmer uscì e ci venne incontro. Era un bell'uomo, sui 50 anni, alto, ben fatto, muscoloso e con un bel sorriso. Ci fece entrare in un piccolo ufficio accanto al capannone e ci offrì da bere. Lara era tesa, ma lui si dimostrò molto simpatico e cordiale. In poco tempo si ruppe il ghiacchio. Mentre loro chiacchieravano sul divano io uscì sull'aia e tornai in macchina. Gli accordi erano che li avrei lasciati solo per un pò per cui mi misi a girare per le stalle ed il cortile godendo della splendida aria frizzantina. Dopo una mezz'ora tornai verso l'ufficio e già prima di entrare ebbi una erezione. Lara mugolava piano e sentivo forti schiaffi di certo sulle sue morbide chiappe. Lara era appoggiata sul divano, solo con le calze, gambe semiaperte, mentre Wilmer con i pantaloni abbassati era dietro di lei e le schiaffeggiava le chiappe, che erano di un rosso paonazzo. Ad ogni sculacciata le tette sobbalzavano e lei mugolava. Wilmer si girò verso di me e mi disse "adesso la portiamo di la, dove deve stare. Chiama Sandro e Renato!". Io attraversai tutto il corridoio e entrai nella stalla, mentre un forte odore di sterco mi riempiva le narici. Accanto a due cavalli nel loro box c'erano due uomini che fumavano. Alla mia vista sorrisero e vennero dietro di me.
Il più aziano dei due era tarchiato, con pochi capelli, muscoloso e molto scuro di pelle. L'altro avrà avuto venti anni, esile e altissimo.
Entrarono Lara e Wilmer. Alla vista di mia moglie nuda i due la ricoprirono di complimenti e presero a palpeggiarla dappertutto. Poi la portarono verso un box vuoto. A terra c'era una coperta che i due adagiarono sopra lo steccato del box. Poi aiutarono Lara a piegarsi sullo steccato in maniera che le tette stessero fuori dal box e il resto del corpo dentro. Passate delle robuste cinghie immobilizzarono le gambe e le mani. Lara era uno spettacolo. I tre si spogliarono velocemente. Erano già in tiro. Menre Wilmer si mise davanti a Lara glielo infilò in bocca mentre la tirava per i capelli. Il ragazzo passò dietro e cominciò a scoparla. Renato invece prese da un lato uno strano strumento. Era una mungitrice automatica. Io avevo il cazzo di marmo, Wilmer mi aveva già dettagliato quello che sarebbe successo, ma vederlo era un'altra cosa.
Renato attaccò una coppetta per ogni capezzolo di Lara e accese la macchina. Le tette cominciarono ad essere risucchiate dentro la coppetta ed il capezzolo divenne paonazzo e si allungava sempre di più. Lara mugolava e forse avrebbe gridato se Wilmer non avesse approfittato per affondare di più nella sua bocca.
Cominciarono a pomparla a ritmo, Sandro le dava grandi sculacciate, sonore, sulle natiche e colpi forti col bacino, Wilmer cercava di affondare il più possibile nella sua bocca e le tirava forte i capelli. Renato si mise di lato e passò la mano tra le gambe di Lara e gli carezzò la fica, poi venne verso di me e mi fece vedere le sue dita che erano umide e appiccicose. Lara stava godendo come una cagna. Si scambiarono ancora e questa volta Sandro la prese per le orecchie e cominciò ad affondare piano, mentre Wilmer affondò ancora dentro la sua fica. Lara aveva le natiche violacee e i capezzoli ancora stirati dentro la mungitrice dovevano darle dolore. Però teneva gli occhi chiusi e mugolava forte. Evidentemente gradiva il trattamento. Io ero quasi sul punto di venire. Sandro si sistemò meglio nella sua bocca e le schizzò in gola urlando. Wilmer si sfilò da dietro e venne davanti. Si fece leccare i testicoli, cosa che Lara fece con particolare trasporto. Wilmer schizzò tanto, specie sul viso e sui capelli, mentre Lara con la lingua cercava di afferarre qualche schizzo. Toccava a Renato. La fece slegare e dopo aver tolto la mungitrice la fece sdraiare sulle spalle. Si mise a cavalcioni e mise il cazzo tra le sue tette. Le tette di Lara erano paonazze i capezzoli erano il doppio del normale e rosso vinaccia. Era uno spettacolo. Partì la migliore spagnola che avessi mai visto. Il cazzo scompariva tra le tette di Lara per poi ricomparire. Andò avanti qualche minuto, mentre Renato schiacciava le tette e sbuffava com un toro. Poi schizzò anche lui. Cinque sei schizzi che si posarono di traverso sul viso e le tette di mia moglie. Io venni a terra, mentre ripulivo la fica di Lara con la lingua. Il sapore non lo scorderò mai.
Vollero che fosse Lara a ripulire dilingentemente con la lingua i loro cazzi oramai mosci e che reggesse i loro arnesi mentre svuotavano la vescica in bagno. Lei eseguì puntuale i loro ordini, gradendo molto i loro commenti.
I tre alla fine furono davvero carini e fu davvero una bella esperienza. Oramai avevo capito che Lara, se coinvolta aveva pochi limiti. Ma mancava ancora qualcosa.

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