RACCONTO TITOLO: La coppia di vicini 
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La coppia di vicini


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La coppia di vicini

by oibo
Visto: 1420 volte Commenti 7 Date: 01-01-2025 Lingua: Language

Non era avvezza al bere, ma quanto succedeva erano cose turche.
Li conobbi nel parcheggio sotto casa dove lui gentilmente mi chiese se potevo accostare un pò di più a lato l’auto così sarebbe entrato pure lui, cosa che feci. Arrivato davanti all’ascensore, me li trovai dietro, li feci accomodare per primi e gli chiesi a che Piano, lei tutta peperina allungò la mano per stringere la mia……. Piacere sono Marta lui è luca e abitiamo al quinto piano. Stesso piano risposi. ci rincontrammo anche l’indomani stessa ora dal rientro dal lavoro, si chiacchiera un po', mi dicono che son arrivati da 4 giorni e sono il loro primo conoscente. Mi chiedono notizie sul mare, la distanza , quale è il posto migliore ecc ecc così arrivati al pianerottolo li invitai ad entrare per continuare il discorso. Gli offro un caffè e inizio dai supermercati, dove conviene e il più vicino, spiegata una po' la zone parlo del mare, abbastanza buono, sulla dx tutti stabilimenti e case, sulla sx è parco nazionale tutta spiaggia libera fino a rio martino circa 3 km, dall’altra parte del canale. porticciolo, è la zona interrotta, si chiama così xchè anni fa crollò un tratto di strada e anzichè ripararla fecero prima a chiuderla così ci si arriva solo a piedi. La domenica mattina io mi stavo preparando per andare a fare un po' di traina e alle otto di mattina li incontrai al parcheggio in tenuta da mare. Li vedo con 2 borse frigo ombrellone, sdraie asciugamani, parlammo 2 minuti e li invitai a venire con me visto che gli orari coincidevano, gli dissi che bastava portare solo assciugamani e borse frigo che si esce in barca. Accettarono, Luca rivolgendosi alla moglie……. Dai gnappetta mettiamo il resto in auto e andiamo. In mezz’ora già siamo usciti dal porticciolo, li vedo euforici, gli dico che facciamo mezz’ora di traina e poi accostiamo al centro della zona interrotta. Calo la canna e via a motore lento. La gnappetta mi chiede se son timido, gli rispondo dipende…. Vediamo allora, si toglie il vestitino ed anche il costume sdraiandosi sul cuscino prendisole. Uauuuuu corpicino da sballo un seno piccolino una seconda , una fichetta con un bellissimo triangolo bello folto, culetto atletico bionda e capelli lunghi, finita la traina, tirando su mi rimane allamata una ricciola di circa 1 kg, ottimo. Punto verso riva ancoro il gommone e sbarchiamo, 15 minuti di lucertole al sole dopo il bagnetto e vedo la gnappetta alzarsi e guardando verso luca dice…… luca che vai a farti una passeggiata o dormi? Ho capito vado, si mise il costume e si incamminò, Marta si avvicinò a me che aveva visto da tempo che ero in tiro, mi fece girare a pancia in su e in batter d’occhio chi si impalò. Era un mese buono che non scopavo, la presi per i fianchi e la accompagnavo nei movimenti, per poi passare alle chiappe e tettina. Uannnnn era tutta un gemito, io avevo timore del ritorno di Luca, ma lei mi rassicurò dicendomi che questo trattamento lo faceva anche agli amici in presenza e con Luca. La avvisai che stavo per venire e lei prontamente se lo prese in bocca. Ne feci tanta, ma tanta che si dovette aiutare con il palmo della mano per contenerla visto che gli colava dalla bocca. Subito dopo arrivò Luca che con un sorrisino sarcostico ci chiese tutto bene? Marta gli disse si e gli raccontò la quantità di sborra che gli ho dato, e nel racconto vedo che Luca si stava eccitando e a lei che non scappa nulla si cavalcò anche lui. Quando lo vidi in tiro che gli entrava e fuoriusciva da quel buchetto di fica stretta, non mi pareva vero, una bestia da paura. E anche lui le venne in bocca. Bagnetto rinfrescante e si inizia a pranzare. Timballo con polpettine al sugo e fettina panata e come vino un aglianico scelto da Marta, Luca disse che era lei l’esperta di vini. Mentre mangiavamo si chiacchierava, tu che lavoro fai mi chiese la gnappetta, le risposi un funzionario ministeriale, e voi? Abbiamo una ditta di materiale elettrico su a Padova e stiamo aprendo una succursale qui e faccio da segretaria al mio luca. Mmmm risposi, pensavo che luca lavorasse all’enel, …….. perché pensi questo……… bè.. con quel palo della luce che ha……….. e qui scoppia una risata collettiva con tanto di brindisi. Prende la parola Luca, si è un dono avere un palo così, molte donne lo vorrebbero, ma poi quando sei li, missionaria e smorzacandela, pecorina no fa male di sponda no, ovvero sei molto limitato, …… e certo dice Marta, piccolina come sono e fichetta stretta è un grande sforzo per me prenderlo ecco perché c’è il nostro accordo………… si disse Marta, io ho un’amica sfondatissima che ogni tanto ci viene a trovare e se lo prende da per tutto, e io stò di solito in cucina a fare i servizi, la sento godere alla grande e spesso vado a vedere e mi masturbo. Dovresti vedere Lucia dopo che se le è inculata, ha una voragine. Be certo con un palo così, si aggiunse Marta, non è la lunghezza che basta non infilarlo tutto ma è il diametro, lo abbiamo misurato, 22 cm. E visto che gli concedo la mia amica, lui mi concede qualche suo amico e scappatella. E tu non mi scapperai, e mi diede un bacio sul pisello. L’aglianico iniziava a farsi sentire, 2 bottiglie in tre, finito il pranzo ci sdraiammo accovacciati l’un l’altro con marta in mezzo, Luca a pancia in su, Marta sdraiata di lato avvinghiata a lui con la gamba sopra di lui e io a cucchiaio dietro a lei. Rimanemmo così per circa 2 ore. Verso le 4 aprii gli occhi e con un piccolo schiaffetto sulla chiappa di gnappetta la sveglia dicendogli che era tardi, così fece lei con Luca, sgrullandogli il pisello gli disse…… ueeee operaio dell’enel sveglia…. Altra risata collettiva. Caricammo il gommone indossammo i costumi e via al porticciolo. Arrivati sotto casa scarichiamo la macchina, e mi danno il loro frigo dove dentro c’è la ricciola, ma ragazzi dissi è quasi un kilo è troppo x me e non ho il congelatore, voi vi organizzate una cena con amici e vai, La gnappetta mi guardò con uno sguardo da gladiatore, prese il cell chiamò Lucia invitandola per cena che avevano un grosso pesce da mangiare, non se lo fece ripetere, ………. mi cambio e sono da voi…….. chissà cosa avrà capito. Questa sera cucino io e tutti da noi disse la gnappetta. Così lasciai le borse davanti la loro porta e li salutai con un a dopo. Doccia veloce e in mezz’ora ero a suonare il campanello. Mi venne ad aprire gnappetta con un asciugamano avvolto, aspettami in cucina….. trovai la ricciola nel lavandino così mi diedi da fare. Risuonò il campanello, ci andai io , era lucia, alta mora formosa , ciao sono Lucia e scommetto che tu sei il Marinaio, e gli altri? Sotto la doccia risposi. Si accomodò nel salone e io congedandomi ritornai in cucina. Decisi di fare la ricciola al cartoccio, Lucia incuriosita venne in cucina, …..uauuu anche cuoco……. Si rese utile, mi prese la carta forno, il limone e l’aglio, era di casa sapeva dove erano le cose, così lo mettemmo in forno spento, era presto. Tra un passaggio e l’altro ci furono un paio di strusciate di tette, uauu belle sode, esce Luca in pantaloncini e magliettina, lucia ci si avvinghia per salutarlo, dopo pochi minuti anche Marta, con una vestaglietta simpatica. Si erano fatte le 18 quando Marta disse a Luca di andare giù in cantina a prendere quel verduzzo frizzantino. Nel frattempo ci sedemmo sul divano a vedere il programma che c’era. Ma il desiderio era tanto e le mani non stavano ferme. Le ragazze andarono in cucina nel frattempo arriva Luca con le bottiglie, lo aiuto e andiamo in cucina anche noi, le troviamo in tanga brasiliano e niente più, rimaniamo a bocca aperta loro scappano in salotto e noi mettiamo il vino in frigo. Notai che lucia sia in fica che tra le chiappe era molto lucida, secondo me oleata. Si, si erano preparate prima in cucina, e tornate nel salotto si misero tutte e due a pecora mostrandoci i culetti, posammo le bottiglie e ci demmo da fare. La gnappetta mi disse subito……….. iniziamo dal culo, ho una voglia pazza, e Lucia guardando Luca aggiunse……. E tu che aspetti te l’ho preparato. Vedere quel palo entrargli nel culo è una cosa eccitatissima nonostante io mi stavo inculando Marta. Ma non la voglio usare come uno sborratoio ( così mi raccontò, gli amici di Luca la trattavano così) , come la sentii venire lo tirai fuori e lei mi venne sopra iniziando la cavalcata. La abbracciai forte in vita quasi a fermarla, gli dissi…… piano piano goditi ogni momento………….. si fermò impalata sul mio tronchetto, si limonava di continuo e sentivo la sua patata vibrare, ogni tanto un su e giù, poi si spostava a sx poi a dx sempre lentamante e queste slabbrature le piacevano molto. Luca era in cucina a bere qualcosa e lucia in bagno a pulirsi della sborrata ricevuta. Ogni tanto Marta faceva una scarica di saltelli e sentivo che godeva, gli piaceva quel giochetto, venne altre tre volte e li la riempii che non ce la facevo più. Avevamo superato le 20, chiesi a Luca visto che era lì di accendere il forno a 200 gradi e mettere l’orologio a 30 minuti. Il tempo volò , spinai la ricciola mentre Marta metteva le patate nei piatti, e Luca riempiva i bicchieri. Ottima cena, sublime vinello che ci atterrò. Una cosa notai, mi potevo trombare Marta in tutti i modi e quando volevo, ma non dovevo avvicinarmi a Lucia. La pacchia durò altri due mesi e come nelle favole, le belle cose finiscono. Si, dovettero ritornare su al nord sempre per lavoro, era indispensabile la loro presenza, così quella sera organizzarono una stupenda cena al solito ristorante per poi finire a casa in una bella ammucchiata, sempre lontano la Lucia.

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