RACCONTO TITOLO: Un vero superdotato per Robi (parte 1) 
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Un vero superdotato per Robi (parte 1)


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Un vero superdotato per Robi (parte 1)

by Robitroia
Visto: 835 volte Commenti 3 Date: 03-10-2024 Lingua: Language

Robi era lì davanti a lui nella grande sala della casa di Marco, con la sola camicia sbottonata fino all’ombelico, in mutandine di pizzo e senza i pantaloni con cui era entrata a casa sua, a piedi scalzi.
Era entrata con il cornuto a casa di Marco, conosciuto online e incontrato nel Loro solito bar dopo uno scambio di foto.
A lei ed al cornuto era piaciuto il fisico statuario, solido e ben definito, i capelli e gli occhi scuri e intensi e la piacevolezza della voce calma e sicura, rassicurante.
Ma l’incontro non era stato solo per conoscerci. Marco era comparso nella sala ed era un vero gigante. Alto almeno 1.95 e con il fisico di una statua. si era seduto sicuro vicino a Robi e dopo pochi minuti e poche parole le aveva preso la mano che aveva sul tavolo e l’aveva appoggiata sul membro per farle sentire l’erezione, sussurrando “sei splendida sono in tiro da quando ti ho visto, senti come ti voglio”.
Robi non era certo una verginella, per carità, ma al gesto del maschio era trasalita. Con la mano appoggiata sul membro in erezione aveva sentito attraverso i pantaloni morbidi la circonferenza impressionante (è come stringere il braccio di un ragazzino!) e la lunghezza: a mano aperta non riusciva a toccare lo scroto e a sentire la cappella doveva scorrere lungo quella grossa asta rigida.
Sì era inumidita all’istante non solo per la sensazione di vigore, ma anche per lo sguardo dell’uomo fisso nei suoi occhi.
“Andiamo da me” disse il toro “non abito lontano e tu puoi guidare mentre io e Robi ci conosciamo meglio nei sedili dietro.” Aveva detto (non proposto) il bull alla coppia.
Robi ipnotizzata aveva subito detto il suo primo “va bene” di un pomeriggio pieno di “sì”.
Anche il cornuto non aveva avuto la forza di eccepire nulla. Alla guida si era limitato a guardare nello specchietto osservando la nuova coppia composta da sua moglie ed un giovane toro, baciarsi e accarezzarsi. Marco si era seduto proprio in centro a gambe divaricate e Robi aveva passato tutto il viaggio con la testa appoggiata all’indietro o sulla testa del bull, ma costantemente con la mano destra a scorrere lungo quell’asta impressionante.
Il toro si era limitato a accarezzarle il volto (come può sapere che mi fa impazzire penso Robi) la nuca ed i capelli, appoggiandole le labbra sul collo nudo.
Insomma adesso era li, seminuda davanti a lui ancora vestito.mentre il cornuto si defilava su un sofà Marco comincio a ballare davanti a lei, spogliandosi. Rimase anche lui in boxer e nient’altro, dal tessuto morbido dei boxer si vedeva il cazzo spingere per uscire. Robi non poteva fare a meno di guardare. “Cosa guardi maialina, non ne hai mai visto uno così?” Le disse marco sculacciandola la prende in braccio. La donna si fece sollevare allacciando le gambe dietro la schiena del maschio mentre appoggiava la testa sulla sua spalla. Un solo sguardo fugace al cornuto. Niente più di un sorriso languido.
In pochi passi Marco fu con la donna sulla porta della camera da letto con il cornuto due passi dietro.
A quel punto si gira guardandolo: “aspettaci qui per adesso. Ti lasciamo la porta socchiusa per sbirciare da bravo bimbo che spia mamma e papà che fanno cose. Poi quando siamo più intimi ti facciamo entrare.” A quelle parole il cornuto sì senti il cazzo duro fino alla gola. Era tutto quel che voleva anche lui.
Il cornuto chiuse la porta alle sue spalle e con una risata appoggio Robi sul letto. Il cornuto dietro la porta senti le risatine della moglie. Era la sua reazione eccitata ad essere così vicina a quel gigante da sola con lui. Il cornuto sì sforzo di non provare ancora a socchiudere la porta. Era già entrato nel gioco anche lui. Sì sforzò di non sfiorarsi nemmeno per non venire subito, ma scoppiava di voglia.
Marco si sdraiò di fianco a lei sfilandole mutandine e camicetta. Esposta così, nuda davanti a lui e allo sguardo era emozionata come una adolescente, sotto tra le gambe sentiva un lago. Di nuovo Marco le prende la testa tra le mani. “Sei splendida Robi una dea del sesso e questo pomeriggio voleremo insieme”.

La donna stava già venendo senza che lui le avesse ancora sfiorato il sesso. Sfregava le gambe piena di voglia.
Marco le appoggia le labbra con decisione e affonda la sua lingua, la mano scende sul seno e poi sul sesso. Fradicio. L’uomo si stacca e sorride “sei bagnata come una ragazzina, ti piace questo gioco” e nel dirlo le affonda un dito tra le grandi labbra aprendole. Scende poi tra le sue gambe e la lecca in profondità e lungo tutta la lunghezza dal buco del culo al clitoride gonfio di piacere. La donna ansima, gli prende la testa tra le mani, le stringe le gambe intorno alla testa.
Il primo a vedere il membro enorme di marco è il cornuto, che ha socchiuso la porta e sta sbirciando di nascosto. “Mio dio è enorme. La spaccherà in 2” penso il cornuto frustrato dalla sua inadeguatezza.
Finito di lavorare di bocca la donna che grida la sua voglia Marco le prende la testa e la porta a conoscere il suo cazzo. Robi ci prova a prenderlo in bocca. Non è certo il suo primo pompino, ma questa volta riesce a malapena a prendere in bocca la cappella e a leccarlo tutto, dal buco del culo alo scroto lungo tutto l’asta davanti e dietro. Continua a sentirsi una adolescente alla prima volta e le piace da morire.
“Lo prenderai tutto, nel ventre ed in gola, vedrai. Ti guiderò ai tuoi limiti fisici e oltre” e Robi sentendolo sa che è vero. Tutto si ma non il culo pensa lei. Questo mi ammazza.
Sdraiata sulla schiena divaricata Marco si mette sopra di lei. È un gigante e le sorride. Il cornuto che è strisciato ai piedi del letto intravede la sua vagina piena di umori e sente i suoi sospiri.
Il maschio tranquillo con le labbra sulle sue le appoggia il membro sulle grandi labbra e lo muove lungo tutta la lunghezza della sua fessa. Il sospiro e l’ansimare di Robi cresce sempre più. I fianchi si muovono verso quel cazzo che le solletica la fica. Sta invitando il maschio a penetrarla lo vuole. Marco affonda la cappella Robi si inarca con un grido di piacere. Marco la bacia e le parla. “Aspetta è solo appoggiato muoviti tu adesso dai troietta” a scatti inconsulti la donna si apre e si struscia cercando di infilarselo dentro. Il senso di riempimento, di profondità di calore che la pervade e la inebria è incontrollabile. Quando il toro decide di essere arrivato a buon punto le ferma una mano sul letto issandosi e comincia a pomparla lentamente, guardandola godere immobilizzata sotto di lui e uncinata al suo cazzo. I colpi sono sempre più profondi sempre più frequenti sempre più pesanti.
Il cornuto sente la donna prima sospirare, poi gorgheggiare poi gridare sotto i colpi del Maschio.
“Lo senti il mio cazzo puttanella? Lo senti bene?” “Dillo troietta dimmi se lo senti”
Ormai il cazzo le affonda tutto dentro toccandola fino in fondo e lungo tutta la parete della vagina. Per quanto umida e larga si sente sfregare e riempirle a ogni colpo. Ha voglia di gridare di ridere di piangere nello stesso momento.
“Sei bellissimo. È bellissimo. Mi riempi mi allarghi Mi fai tutta tua” gli dice.
Marco si stacca da lei e si sdraia la donna si avventa sul suo cazzo pensando stia venendo. Lo vuole bere, vuole farlo venire nel calore della sua bocca, Lo lecca, lo succhia lo adora con tutto il suo amore e devozione.
ma non è ancora il m9mento di venire per il bull.
“Vieni sopra di me, impalati al mio cazzo , vacca“
Robi ubbidisce. A cavalcioni del gigante prende il membro alzandosi e inarcandosi ed il cornuto lo vede scomparire di nuovo in lei. Il cazzo del toro è un palo di carne piantanto nella fregna di sua moglie, ma anche le palle sono impressionanti.
Robi ci prova a prenderlo tutto mentre Marco le prende i seni tra le mani, ma è troppo per lei. Il toro allora la prende dai fianchi e la fa accucciare su di lui a gambe larghe come se stesse pisciando su di lui. Questa volta Il membro scompare nella fica di Robi, con un grido di piacere di entrambi. nella nuova posizione la troia ha un controllo migliore del suo ventre e riesce a farlo scorrere tutto in lei mentre lo cavalca. La mano di Marco si appoggia sul sesso dellla donna ed il pollice va ad appoggiarsi sul clitoride. La donna grida e lacrima di godimento, grida di gola e di tonsille mentre con il cazzo tutto affondato in lei si sfrega sull’inguine del suo maschio, per godere ancora di più.
Marco le mette 2 dita in bocca che lei succhia vogliosa. “Sei proprio una puttanella, non ti basta mai. Ne vorresti già un altro che ti sfondi la bocca” “un gemito più forte degli altri è la risposta della donna sfondata”.

Le apre la bocca le affonda le dita in gola la esplora anche lì e lei impalata su quel cazzo fantastico può solo godere e succhiare, godere e leccare, godere e sognare che per un maschio così si donerebbe a 2 maschi insieme se lui così vuole.
Si staccano sudati per baciarsi e accarezzarsi. La vagina della donna ha bisogno di un momento di riposo.
“È ora di addestrare la tua bocca a un cazzo vero.” Le dice il bull. “Adesso vedi come te lo faccio prendere tutto anche in gola.
Lei docile si fa mettere con la testa che sporge da un bordo del letto. La testa reclinata all’indietro verso il pavimento. Il bull appoghia il cazzo duro e le palle sulla sua faccia. “Leccami lo scroto, il cazzo ed il culo, cagna, fammi sentire che sei la Mia brava cagnetta” e Robi con le palle dell’uomo sulla faccia lecca dove può e dove riesce, lo scroto, l’ano, il membro, sfrenata e mugolante. Quel cazzo è il suo dio.
Il cornuto intanto sì è accucciato bravo bravo in un angolo e vede la sua donna, la sua cara mogliettina, perdere ogni freno e Ogni dignità davanti a quel gigante. Non ha la forza di toccarsi vuole vedere cosa succede guardando muto quel cazzo enorme sulla faccia di sua moglie.
inizia l’addestramento della gola. il toro sa bene cosa fare.
Dopo aver lasciato che la femmina leccasse devota ogni centimetro del suo membro le apre la Bocca con la cappella e gliela affonda piano, tenendole una mano sulla guancia ed una sulla gola. La femmina allarga la bocca e la posizione aiuta la penetrazione della bocca e poi giù fino alla gola. Immobilizzata e eccitata spalanca la bocca oltre ogni estensione e sente il cazzo dell’uomo scivolarle dentro con facilità giù fino in gola. In quella posizione non tocca il punto del rigurgito, è dentro come non avrebbe mai pensato. Sente i suoi coglioni appoggiati sul mento “mio dio l’ho preso tutto in gola pensa cercando di respirare col naso”. “Toccati la fregna fammi sentire che sei bagnata mentre ti scopo la bocca e la testa”
Mentre il toro le scopa la gola scorrendo pian piano nella sua bocca, La mano dellla femmina corre lungo il sesso. Sotto è un lago. Sì tocca, sta godendo di bocca di gola di testa e di fica. Alza la mano verso l’uomo luccicava del suo godimento. “Brava Troia, hai visto che lo puoi prendere anche in gola? Te lo avevo detto che avresti avuto un addestramento adeguato.
Il toro guarda il marito cornuto in un angolo. Gli sorride senza dire una parola. Cosa ci sarebbe da dire? Uno è un maschio alfa che possiede una femmina l’altro è il cornuto che gliela ha portata in segno di sottomissione.
Per marcare il territorio scorre ancora nella bocca della donna poi le sfila lentamente il cazzo dalla bocca e le infila i coglioni. “Si chiama tea bag ed è L’umiliazione finale, prendi tutto lo scroto in bocca, da brava troietta”.
Le labbra della donna si schiudono per accogliere e poi si appoggiano intorno allo scroto dell’uomo in bocca mentre la sua mano si appoggia al cazzo che adora.
“Girati adesso a quattro zampe con la faccia verso il tuo maritino in poltrona”
La donna esegue subito l’ordine “sí, ma aspetta non è che vuoi…” prova a dire. È spaventata che lui le sfondi il culetto.
Marco le mette una mano intorno alla gola e con !’altra le stringe una chiappa con fermezza “non ci sono ma o aspetta. Con me puoi fare tutto”.stando in piedi a bordo del letto la Penetra da dietro in vagina. O meglio dire la sfonda. Questa volta infatti glielo mette tutto dentro al primo colpo e la donna lo accoglie fradicia con un urlo. Sta gridando il suo piacere in faccia al cornuto mentre il toro la penetra come una giumenta.
“Muoviti vacca, prendilo tutto fino in fondo. Avanti Troia”.
mette un piede sul letto e poi l’altro. Il gigante con il cazzo ben piantato nella sua figa, appoggia tutto il peso sul cazzo piantato nel ventre della donna. “Questa è la vera monta di un toro” pensa il cornuto e questa volta non resiste più. Si prende il cazzo tra le dita e si sega si sega si sega guardando sua moglie negli occhi mentre gode per quel maschio vero. “Che scena patetica” pensa il cornuto “da una parte un maschio vero con un cazzo vero che scopa una donna che grida di piacere a ogni movimento del maschio e dall’altra un cornuto che si sega davanti a loro. Robi gli grida in faccia “Godo, Godo, Godo. Ti sento sei un maschio fantastico ed io la tua troia!” Vuole sentire godere il bull. Ed il bull dopo tanti colpi e tante grida le viene dentro stringendole i fianchi e montandola come un vero toro.
La donna si accascia sul letto è devastata di orgasmi. Sì appoggia sul suo petto e crolla sul Maschio.
Il cornuto intanto si sta pulendo in bagno. Ha sborrato davanti a sua moglie scopata divinamente da un superdotato. Il suo cazzetto ha fatto una pozzetta di seme ai suoi piedi.
“Pulisci dove hai sporcato, da bravo, segaiolo” gli dice Marco.
Il cornuto esegue in silenzio.
Perché non ci vai a comprare una bottiglia di frizzante buono? Dobbiamo festeggiare l’orgasmo divino di tua moglie. Noi ti aspettiamo qui “
In un Attimo è in strada la nuova coppia è da sola… (fine prima parte)

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