RACCONTO TITOLO: la mia prima volta cap. 4 
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la mia prima volta cap. 4


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la mia prima volta cap. 4

by poli
Visto: 287 volte Commenti 1 Date: 02-05-2024 Lingua: Language

Allora ti è piaciuto? E' valsa la pena aspettare per conoscermi?

mi chiese lei accarezzandomi il viso, io non avevo parole, non riuscivo a dire nulla, mi limitavo a guardarle il suo corpo nudo, bagnato di sudore, umori e sborra, mentre il buon Silvano cominciava una minuziosa opera di pulitura delle sue parti intime, rosse, infiammate, aperte e gocciolanti, con la lingua (mai avevo visto un uomo fare una cosa del genere, nemmeno nei film porno).

eh, sai.... a lui piace pulirmi alla fine, e ama molto pulire anche i miei amanti, se mi hanno fatta veramente godere come hai fatto tu

e lì capii che farsi leccare e succhiare il cazzo da un uomo non era poi così male, lo lasciai fare.
Il problema era che il suo lavoro di bocca sommato ai baci, alle carezze, agli sfioramenti di lei, il mio cazzo stava pian piano riprendendo vigore.

Guarda tesoro, gli sta già tornando duro, mamma mia che toro da monta, abbiamo fatto bingo!

disse lui invitando jessica a cavalcarmi.
Il problema è che la mia seconda volta è veramente lunga e tosta, oramai rinfrancato dalle rassicurazioni che mi hanno dato, presi l'iniziativa, la girai, la misi pancia sotto e cominciai a pomparla.

Cosa vuoi da me ancora? non ti basta avermi riempita come un tacchino? vuoi montarmi ancora? amore guarda questo porco, non gli è ancora bastato!


Il cazzo scivolava dentro di lei fluido e libero, la sua carne era cedevole e bagnata, e io avevo perso ogni tabù e volevo fargliela pagare dello sherzaccio di prima, quindi sfilato il cazzo dalla sua bellissima fica spalancata (con abbondante sbuffo di un liquido bianco e denso, misto di umori suoi e sborra mia), lo puntai verso il suo sporgente e invitante buco di culo.
Non disse nulla, non si lamentò, non mi fermò, emise solo un lungo e continuo verso, mentre la mia cappella rossa si faceva strada nel suo sfintere, accompagnata dai commenti eccitati di Silvano

amore cosa succede? perché si è fermato? te lo sta mettendo nel culo? mamma mia con quella bestia ti rompe in 2, dimmi come ti senti, ti fa male?


Amore me lo ha messo nel culo, la sua cappella è entrata tutta, mi sta sfodando!
Oddio vai piano, Dio che mostro mi sento in pancia, mamma mia mi stai sfondando tutta, vai piano ti prego

.
E con un ghigno quasi sadico, a quel punto, diedi una spinta forte che si concluse quando sbattei il mio bacino contro il suo culo!

AAAAAHHHHHH brutto mastardo! figlio di puttana!

e cercava di colpirmi, ovviamente sorpresa e dolorante per il colpo ricevuto a freddo.
Ovviamente non me ne curai, e cominciai a pomparla nel culo come se fosse la sua accogliente fica, e a questo punto ero io a sfidarla

dai troia, vediamo quanto riesci a resistere prima di chiedere pietà per questo culo sfondato, ti sfido, per me non riesci a farmi sborrare col culo, sei troppo poco aperta dietro!


Non mi rispose, era troppo impegnata a non mostrare il dolore che provava, e che piano piano si stava trasformando in piacere, piano piano stava cominciando a godere, a rispondere ai miei colpi forti di bacino, e ad asciugarsi una lacrimuccia che le scendeva sulle gote.
Ormai il dolore era solo un ricordo, ormai stava gridando e non di dolore,

vaccona vuoi che lo tolgo? ti fa male? vuoi che finisco?


brutto bastardo! non toglierlo, guai a te se provi a sfilarlo!


Al suo imperativo risposi sfilandole il cazzo dal culo, e prima che cominci a rimbrottare glielo sbattei subito nella fica, e da li cominciai una staffetta ficaculo e culofica ininterrotta finché entrambi i buchi non opposero nessuna resistenza alla penetrazione brutale a cui li stavo sottoponendo.
Ormai jessica non riusciva più a contenere le grida, gli orgasmi, il tremolio del suo corpo, a forza di spinte e colpi l'avevo mandata contro la parete del camper e li bloccata in modo che non potesse più scivolare via.
Anche questa seconda ripresa stava arrivando al culmine, ormai era un sacco di tempo che la pompavo, e la stanchezza sia mia che sua si facevano sentire, lei sembrava una bambola di pezza, non sembrava più avere un muscolo funzionante, non rispondeva più a nessun colpo, non reagiva più a tirate di capelli, agli schiaffi sulle chiappe, era solo un continuo rantolare, ed emettere suoni senza senso, finché con uno sforzo finale non arrivai al culmine e svuotai i coglioni nel suo culo con un ululato in crescendo che sembrava provenire da un bosco!
Il risultato fu incredibile, sfilato il cazzo dal suo culo, lo spettacolo che si presentò agli occhi di Silvano fu spaventoso, un culo rosso (avevo paura di averglielo realmente rotto), aperto completamente, con la sborra che usciva copiosa e lei incapace di sollevare anche solo un muscolo, la lasciammo tranquilla a riprendersi e andammo a bere qualcosa di fresco, ormai il caldo nel camper era diventato soffocante, e stavo sudando come un animale.
trascorso un po di tempo, mentre noi parlavamo di tutto e nulla ecco jessica rinvenire e presentarsi davanti a noi in tutto il suo splendore, si sedette accanto a Silvano e gli disse qualcosa nell'orecchio.

sei sicura tesoro? vuoi che glielo chiedo?


E mentre lei si dissetava lui mi disse,

mario, sei stato incredibile, il mio amore qui mi ha detto di chiederti una cosa, ti va di venire in vacanza con noi? ha detto che ora che ti ha trovato non vuole lasciarti andare tanto facilmente.
La loro richiesta mi spiazzò un po'

non ho pronto nulla, dovrei avvisare che vado via, non ho nemmeno soldi per pagare la mia quota


E jessica subito,

non provare a parlare di soldi, sei nostro ospite, non parlare di vestiti, tanto è un campeggio naturista e per le vacanze che voglio non usciremo molto, adesso vai a casa, metti 3 cose in una borsa, noi ti seguiamo, quando hai fatto ti carichiamo e vieni giu con noi, non voglio sentire scuse!

, e mentre diceva questo riprese a massaggiarmi il cazzo.
Così feci, passai una settimana con loro ( che magari racconterò in un secondo momento se questo primo racconto avrà successo), 7 giorni in cui mi occupavo dei buchi di jessica almeno 3 volte al giorno, la mattina per svegliarla, la sera appena rientrati dalla spiaggia e la notte, nonostante i notevoli rimbrotti di Silvano, che era stanco e voleva dormire, e il nostro scopare glielo impedivano, passavamo molta parte della giornata a letto,  mi scaricavo abitualmente dentro di lei, sopratutto le tenevo le ovaie sempre ben innaffiate di sborra e non volle mai dirmi se in quella settimana stesse ovulando, o se il mio trattamento intensivo avesse portato nella loro coppia un nuovo fagotto.
Tuttavia pure io ero fatto di carne, e per essere sempre pronto ed efficiente mi sottoposero a qualche piccola terapia di aiuto (le famose pilloline del piacere prolungato), e jessica foveva spesso far ricorso a creme vaginali, lubrificanti e ghiaccio.
Al rientro mi lasciarono a casa, mi salutarono con un'aria di addio (ed io ero ben consapevole che sarebbe stata probabilmente l'ultima volta che li vedevo), e ripresero strada verso l'emilia romagna.
li sentii ancora via msg per qualche tempo, poi non seppi più nulla di loro.

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