RACCONTO TITOLO: lei e l'altro 
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lei e l'altro


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lei e l'altro

by pensierostupendo68
Visto: 1414 volte Commenti 5 Date: 27-10-2023 Lingua: Language

Il telefono squillò. Erano circa le quattro di pomeriggio. Ero in macchina. Numero privato.
“Si, pronto? “
Dall’altro capo del telefono una voce di donna.
“Scusa parlo con Antonio?”
“Si sono io. Chi è?”
“Mi chiamo Maria. Non ci conosciamo di persona, mi ha fatto trovare il tuo numero mio marito, con delle tue foto anche”
“Ciao Maria, e scusami se non mi ricordo, ma se hai il mio numero allora abbiamo gia parlato?”
“Non con me. Con mio marito.”
“non capisco scusa”
“Ha messo un annuncio su un sito per adulti”
“ma io non cerco uomini”
“si, si lo so. E meno male. Cercava per me”
“Ah! Ok, capisco, hai visto le mie foto allora”
“si”
“ti sono piaciute?”
“altrimenti non ti avrei chiamato”
senti Maria, mi piacerebbe vederti anche subito. Tu dove sei?
“adesso a casa”
“da sola?”.
“si”
“vengo da te. Dove sei?”
“Latina”
“io sono a Roma ma in un’oretta dovrei essere a casa tua”
“no,no, a casa no. Incontriamoci fuori”
“ok, senti io conosco l’iper mercato garofani. Possiamo vederci li tra un’ora, che dici? “
“si, va bene”
“senti Maria puoi rimanere al telefono?”
“si, certo”
“hai foto sul sito?”
“si”
“mi dai il nick che ti voglio vedere?”
“pensierostupendo68”
“questo nome non mi e nuovo, mi ricorda qualcosa, aspetta che apro la pagina”
“wow!!! Adesso mi ricordo. Sei bellissima, sensualissima, molto sexi e tuo marito si chiama Alberto se non sbaglio.”
“si è lui”
“si mi ricordo tutto. Ho trovato in lui una persona diversa da tutte quelle del sito. Naturalmente abbiamo parlato molto. E molto di te: mi ricordo di essermi molto eccitato al pensiero di noi tre insieme. Ma lui ora non c’è?
“adesso no”
“e non sa della telefonata?”
“ancora no”
“ma siete ancora alla ricerca per il primo incontro?”
“si”
“quindi sono il primo che chiami?”
“si”
“mmmmmhhhhh sono molto lusingato Maria”
“senti io sono quasi arrivato”
“tra dieci minuti sono li. Che auto hai”
“un monovolume blu, ti aspetto all’ingresso del parcheggio”
Nell’attesa riguardai le foto di Maria. Molto sensuale ed eccitante. Scesi dall’auto e mi misi ad aspettarla fuori abbastanza impaziente. Dopo alcuni minuti la vidi arrivare a piedi. Sola. Gonna sopra il ginocchio con lo spacco, camicetta bianca molto scollata, soprabito aperto e stivali al ginocchio con il tacco. Sorridente, bionda capelli molto vaporosi che ondeggiavano al suo andamento. Al pensiero che il marito ci osservasse azzardai un abbraccio. La cinsi con il braccio stringendola a me, la baciai sulle guance e le sussurrai all’orecchio;
”sei meravigliosa Maria sono felice di incontrarti”.
“grazie”
“Vieni saliamo in auto fa un po’ freschino”
“sai ho riguardato le tue foto, e non ti nascondo un certo stato di eccitazione al pensiero di incontrarti. Ti da fastidio?”
“direi di no, ma sai volevo verificare di persona prima di decidere, e trovare il giusto feeling” disse
“non chiedo di meglio” le dissi, spostandomi nei sedili posteriori cominciando a spogliarmi.
sbottonai la camicia e dissi:”pettorali e tartaruga come da foto, senza peli, come piace a te, mi sembra.”; lei sorrise.
Quando iniziai ad aprire i pantaloni Maria si alzò e con un po di fatica dovuta alla gonna un po stretta che tirò su, scoprendo le belle gambe coperte da calze autoreggenti, molto sexy, passò dietro con me sedendosi sul sedile a fianco e riabbassandosi la gonna.
“ ti ho gia vista più che nuda, tesoro,non ti vergognerai adesso? Ho visto di cosa sei capace.”
“beh ma dal vivo e diverso”
Un secondo dopo ero quasi nudo. Eccitatissimo. Vidi il suo sguardo posarsi per un attimo sul mio cazzo.
“E’ da quando mi hai chiamato che è cosi, ti piace?”
Capi dal suo viso che era piacevolmente sorpresa.
“Dammi la mano, Maria” gliela porsi, lei la appoggiò sulla mia.
Mi avvicinai un po la tirai verso il mio cazzo durissimo e glielo feci prendere in mano.
“allora corrispondo alla tua richiesta?”le chiesi.
Lei rispose di si, cominciando a fare su e giu con la mano.
Mi sdraiai meglio in modo da farglielo svettare piu vicino e chiusi gli occhi abbandonandomi al suo tocco caldo e al pensiero di lei che me lo succhiava, di lei seduta su di me che mi cavalcava e di lei a pecorina a mugolare sotto i miei colpi potenti. Ad un tratto sentii la mia cappella nella sua bocca. Calda, la sua lingua che leccava. Apri gli occhi e la fissai proprio come lei fissava me. Ero estasiato. Le piaceva il mio cazzo e si vedeva, e a me piaceva lei. Abbassai i due sedili. Non sapevo fin dove voleva arrivare. Sapevo di scoparla con il marito presente, che l’avremo fatto in una camera d’albergo molto particolare con atmosfera romantica. Adesso lei era li in macchina che mi succhiava voracemente l’uccello. La gonna di nuovo su per comodità. Bellissima e sensualissima. La presi per i bracci e la tirai verso di me facendomela sedere a cavalcioni. Ci baciammo. Le nostre lingue si contorsero tra loro. Che meraviglia di donna. Le misi le mani sulle chiappe e spostatole gli slip le toccai la fica. Fracida, morbida. La mia cappella era li. La sentivo con le dita. La presi e gliela puntai sulla fica, senza penetrarla.
“aspetta, andiamo da me” mi disse.
Quel tragitto sembrò lunghissimo. L’eccitazione saliva sempre di più.
“ma c’è tuo marito?” le chiesi.
“si”
“Sali tra cinque minuti, secondo piano a destra”mi disse.
Arrivai al portone e le feci uno squillo. Sapevo solo il suo nome. Maria. Salìi al secondo piano. Suonai. La porta si apri. Entrai. dietro c’era lei. Chiusi la porta. La luce era soffusa. La mia eccitazione era a mille come del resto tutto il giorno al pensiero di quell’incontro. Quando la vidi mi sentii attratto come da una calamita. era stupenda. Indossava un completo di intimo bianco. Vestaglia di seta. Aperta. Un corpetto che tirava su il suo bellissimo seno con i capezzoli in bella vista . Slip trasparenti e calze autoreggenti. Mi avvicinai la circondai con il braccio per salutarla. Era molto calda. Morbida. Le infilai la mano negli slip per accarezzare il sedere e spingerla verso di me per farle sentire la mia eccitazione. Le sussurai all’orecchio che era bellissima. Lei gettò la testa all’indietro e io la bacia sul collo. Le mie mani sulle sue chiappe sode, mentre spingevo il ventre verso di lei. Alzai la testa e la vidi cosi quasi abbandonata, occhi chiusi. Non resistetti e la baciai di nuovo. Lei contracambiò. Le nostre lingue si intrecciarono focosamente. Cominciò a spogliarmi. Prima la camicia. Ero a dorso nudo. Cominciò a baciarmi il petto e poi a scendere piu giu mentre mi slacciava i pantaloni. Arrivata all’altezza del mio cazzo tiro giu pantaloni e slip ed inizio a toccarlo, ad accarezzarlo. Era di marmo. Tornò sù mentre me lo menava su e giu. Lei mi aveva detto in chat che non aveva mai preso un cazzo come il mio. Questo mi eccitava ancora di piu se ce ne fosse bisogno. “allora ti piace?” le chiesi.
Non rispose. La guardai scendere di nuovo. Arrivata di nuovo all’altezza del mio cazzo alzo la testa e lo prese in bocca fissandomi negli occhi. Comincio un andamento lento. Un alternarsi di leccate e di ingoi mentre con le mani mi tastava le palle dure e gonfie. Le chiesi di leccarmele un po e lei tirato su il cazzo me le leccò e succhiò. La feci alzare e la presi in braccio facendole sentire il mio cazzo sul culo. Avevo un voglia matta di impalarla cosi li adesso. E farla urlare. Mi indico la camera da letto. Un bellissima alcova. Illuminata con candele dai colori caldi . La buttai sul letto. E mi tuffai nella sua fica. Era un burro. Fracida. Lei ebbe un sussulto e mi prese la testa fra le mani per spingermi piu verso di lei. La leccavo tutta avidamente toccandola anche con le dita e dedicandomi anche all’altro buchetto. Avevo visto il suo culo in foto e non vedevo l’ora di incularla. Mi alzai per un attimo mi misi davanti a lei e mi masturbai per farle vedere il mio cazzo grosso e duro. Lei chiuse gli occhi. Si prese le cosce con le mani per tenere ben aperte le gambe. Io le appoggiai la cappella sulla fica facendola entrare ed uscire. Vedevo le sue labbra allargarsi e chiudersi attorno al mio cazzo. Non resistetti piu. Infilai piano piano fino alle palle e mi fermai. Facendolo pulsare dentro di lei. Cominciò a muoversi ed a smaniare. Volevo vederla godere sotto i miei colpi. Ed iniziai a scoparla. Avanti e indietro e lei che ad ogni colpo gemeva. Nella stanza i mie colpi rimbombavano. Ad un tratto senti la porta aprirsi. Lei mi fece sdraiare sul letto, si tolse la vestaglia e si sedette su di me con il sedere rivolto verso la porta della camera. E comincio a cavalcarmi. Vidi entrare il marito. Non mi ero fatto troppe domande sul fatto che il marito non era presente. D’altronde voleva che gli scopassi la moglie davanti a lui. Non capivo se era piu eccitato alla vista della moglie scopata o sorpreso del fatto che avevamo iniziato senza di lui. Lei non fece una piega. Continuava ad andare su e giu sul mio cazzo di marmo piu che mai. Lui si avvicino a noi due ed abbassandosi verso la moglie la baciò. Poi si rivolse a me. Ciao Antonio, sono contento di vederti. E si allontanà per qualche minuto. Al ritorno era nudo. Naturalmente eccitato e con una telecamera. A quel punto presi Maria e la rimisi sul letto a pancia in su. Le misi il cazzo in mano e lei se lo indirizzo verso la fica e io glielo spinsi dentro. Forte. Potente. Lei urlò. E continuò ad urlare perche ero un treno. Lei mugolava. Le sue tette ballavano incontrollate. Maria aveva perso il controllo. Il marito le si avvicino e le mise il cazzo in bocca. Lei lo divorò. poi lui la baciò e si allontanò. A me stava andando al cervello perche non riuscivo a fermarmi. La sua fica aveva accolto bene il mio cazzo che era quasi il doppio di quello del marito almeno di larghezza. Mi staccai e gli infilai il cazzo tra le tette, belle grandi e accoglienti. Il marito appoggio la telacamera inquadrando il viso di Maria e la sua bocca con il mio cazzo che faceva avanti e indietro. Lo vidi andare dietro di me, le allargò le gambe e la penetrò. Io mi spostai a favore di telecamera per vedere come la scopava e fargli vedere come ingoiava il mio cazzo. Le alzai la testa , lei apri la bocca e lo ingoio. Lei godeva molto e si vedeva. Lui voleva il cambio. Aveva capito che lei aveva bisogno di qualcosa di più.
Si alzò e si sedette in poltrona. Io mi sedetti sul bordo del letto facendo venire Maria davanti a me. La voltai con il volto verso il marito. Le allargai le gambe e me la feci sedere sopra. Entro tutto di un colpo. E lei inizio un movimento lento ma potente. Vedevo il suo volto riflesso nel grande specchio dell’armadio. Era in estasi. Ma per me era troppo lenta. La volevo sfondare. La feci quasi sdraiare su di me alzandole le gambe. Aveva la fica spalancata a favore del marito, la presi per le chiappe e cominciai a stantuffarla per bene. La vista di noi due allo specchio mi mandava il sangue al cervello. Volevo darle il massimo del piacere e non so per quanto andai avanti cosi. Il marito ogni tanto si avvicinava per baciarla. E con mia sorpresa ad un certo punto si abbasso verso la fica e comincio a leccarla. Sentivo Maria mugolare. E l’alito caldo del marito sul mio cazzo. Ma questo fece scatenare Maria che mise la mano sulla testa del marito per spingerla di più verso di lei. A quel punto penso non pensasse al fatto che il marito stava leccando anche il mio cazzo. E nemmeno il marito. Sentivo la sua lingua. Lei urlava. Era tutto un ssssiiiiii daiiiiiii, daiiiiiii eil suo movimento si faceva più frenetico. La senti godere. La sua andatura si fece piu calma mentre il marito continuava a leccare. Quando si alzo la bacio sulla bocca e dopo aver accarezzato la fica della moglie ci infilo un dito dentro. Lei ebbe un sussulto. Comincio un movimento frenetico di bacino che io accompagnai con dei gran colpi. Lei gemeva ed urlava. Ad un certo punto tolse il dito. Si sposto davanti a lei. La prese per le gambe e punto il suo cazzo sulla fica. Sapevo cosa volesse fare. Tirai un po fuori il mio cazzo e quando lui appoggio il suo spingemmo insieme. Di scopate ne avevo fatte tante. Di donne calorose ne avevo conosciute molte. Forse lei pensava che togliessi il mio per fare posto a quello del marito. Ma quando senti i due cazzi entrare senza problemi dentro di lei penso sia stata li per svenire. Emise un grande gemito. Mi fece venire voglia di sfondarla di piu. Volevo sentirla urlare. Godere sotto i miei colpi. Sfiancarla. Feci cenno a Alberto di sdraiarsi sul letto. Gli feci sedere Maria sopra. Lui la impalo cosi. Io mi posizionai dietro di lei. Le feci inarcare la schiena aprendomi la visuale della fica quando appoggiai la cappella Alberto cerco di agevolarmi tirandolo un po fuori ma non gli diedi tempo. Spinsi forte il mio cazzo di marmo e ricominciai a scoparla cosi. Ad ogni colpo un urlo. Ad ogni urlo un colpo piu forte. La sua fica era di burro. Bella larga, calda.......................................................

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