RACCONTO TITOLO: 83 - DANY E L’EX CARCERATO 
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83 - DANY E L’EX CARCERATO


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83 - DANY E L’EX CARCERATO

by SlutDany
Visto: 155 volte Commenti 3 Date: 06-06-2023 Lingua: Language

In un pomeriggio freddo e uggioso Dany stava facendo una passeggiata per le vie del centro della città per vedere le vetrine dei negozi, le piaceva cercare vestiti particolari da indossare nelle serate di sesso con i ragazzi che le procurava Max.
All’improvviso la sorprese uno scroscio di pioggia, era senza ombrello, si trovava in un punto dove non c’erano negozi ne portoni, non sapeva come ripararsi, la sua camicetta bianca si era bagnata, il suo seno traspariva e i suoi capezzoli turgidi spuntavano dalla stoffa, cercava di correre ma i tacchi alti e la minigonna aderente glielo impedivano.
Da dietro un angolo buio spunto un uomo con un ombrello e lei istintivamente si mise sotto quel riparo inaspettato mettendosi sotto braccio a quello sconosciuto.
L’uomo non si mostrò sorpreso, la pioggia era insistente e quello era l’unico posto dove quella stupenda donna poteva ripararsi. La guardava insistentemente sul petto, aveva il seno praticamente a vista.
Dany si rivolse all’uomo scusandosi per quel disturbo che gli stava recando e mentre gli parlava lo guardava negli occhi, gli aveva azzurri, si sentiva abbagliata da quello sguardo che risaltava nel buio da sotto l’ombrello.
Dopo pochi minuti la pioggia smise e lei lo ringraziò per l’aiuto che le aveva dato, ma era tutta zuppa e le sue condizioni non le permettevano di andare in giro, la camicetta era diventata trasparente, l’uomo senza dire una parola si levò il giacchetto e la coprì, prendendola sotto braccio continuarono a camminare fino al primo bar che trovarono.
Si sedettero ad un tavolino e dopo aver ordinato una bevanda calda, parlando del più e del meno Dany venne a sapere che quell’uomo si chiamava Aldo ed era un ex carcerato, era uscito di prigione da tre giorni, aveva scontato una pena di cinque anni per furto, ma lo aveva fatto per bisogno, non aveva soldi e doveva mantenere i genitori malati che ormai erano morti.
Dany lo ascoltava con un senso di pietà, ma nel tempo stesso osservava il suo viso segnato dalla vita, barba lunga, occhiaie, capelli poco curati, vestito in maniera modesta, ma con quegli occhi che affascinavano.
Era il momento di tornare a casa, ma Dany aveva ancora la camicetta bagnata e l’uomo non voleva lasciarla andare via in quello stato, decisero di prendere un taxi e lui si offrì di accompagnarla fino a casa.
Arrivati a destinazione Dany per gratitudine lo invitò ad entrare per offrirgli da bere, accettò volentieri e lei come arrivò nel salone gli restituì il giacchetto e scappò ai piani superiori per cambiarsi.
Mentre saliva le scale si levò la camicetta, la minigonna e le scarpe bagnate rimanendo nuda, l’uomo la guardava, non riusciva a levare lo sguardo da quel corpo bianco avorio con quel culetto a mandolino che sovrastavano due gambe lunghe con caviglie strette e piedini da bambina, per non parlare di quel seno con i capezzoli turgidi sfiorati dai lunghi capelli biondi e la figa rosea depilata.
Aldo era seduto su un divano e quando la vide tornare rimase di sasso, era in babydoll nero senza niente sotto, era bellissima.
Dany gli offrì un whisky e si sedette accanto a lui accavallando le gambe e giocando con la pantofolina nera, lui le guardava il piedino che si muoveva.
Gli occhi di quel uomo erano una calamita, lei non riusciva a distaccarsi da quello sguardo penetrante.
Mentre parlavano Aldo le sfiorò con la mano una gamba complimentandosi con lei per la bellissima pelle bianca, Dany istintivamente la sollevò mettendola sulle sue gambe e dicendogli di sentire che era anche liscia e morbida, facendo così il babydoll si sollevò lasciandola con la figa rasata in vista.
L’uomo a quella vista non capì più niente, allungò una mano e gliela toccò carezzandole il clitoride, Dany, già affascinata dai suoi occhi, subito si eccitò e lo baciò con impeto.
Il gioco delle lingue durò per svariati minuti mentre lui aveva inserito le dita nella sua figa masturbandola, ma proprio in quel momento arrivò Max che li trovò avvinghiati uno all’altra mentre erano intenti a scambiarsi quel bacio.
Aldo subito si staccò da lei temendo la reazione del marito, lei invece era tranquilla, si avvicinò a Max e abbracciandolo lo salutò con un bacio.
Fecero le presentazioni e Dany raccontò a Max che Aldo era appena uscito di prigione e che quel incontro casuale l’aveva salvata dalla pioggia, poi gli sussurrò in un orecchio che era affascinata dallo sguardo di quel uomo, le piace molto.
Max capì subito cosa aveva intenzioni di fare, la conosceva bene, dopo una breve chiacchierata invitò l’uomo a cenare con loro.
A tavola Aldo le faceva tanti complimenti per la sua bellezza e diceva a Max che era fortunato ad aver sposato una donna così, Max tranquillamente gli disse che se le piaceva tanto perché non la baciava.
L’uomo rimase stupito di quella domanda, non capiva, ma Dany per levarlo da quel impaccio gli si sedette sulle gambe a cavalcioni e lo baciò con passione.
Lo abbracciava stringendolo a se strusciando la sua figa nuda sulla patta dei pantaloni che si stava gonfiando.
Dany allungò una mano e gli slacciò i pantaloni prendendogli il cazzo in mano e infilandoselo nella figa.
Scoparono per un po’ sulla sedia poi si gettarono sul divano, lei allargava le gambe per farlo penetrare il più possibile e nel frattempo non staccava la bocca da quella di Aldo.
L’uomo era da tempo che non aveva rapporti con una donna e fu inevitabile che venne quasi subito, le riempì la figa di sborra e lei con un gemito di piacere gli fece colare i suoi umori sul cazzo.
Dany aveva goduto, ma non era soddisfatta, Max se ne accorse, voleva renderla felice, chiese ad Aldo dove abitava e lui rispose che non aveva dove andare, erano tre giorni che si adattava a dormire dove capitava, tanto doveva ripartire per tornare al suo paese di origine.
Max prese l’occasione al volo, gli propose di dormire da loro quella notte e partire il giorno dopo.
Aldo era indeciso, certo era una proposta conveniente, ma non voleva disturbare, Dany non gli diede il tempo di rispondere, lo prese per mano e lo portò in camera da letto aiutandolo a spogliarsi, poi lo condusse in bagno, si levò il babydoll e insieme si misero sotto la doccia.
I due corpi erano attaccati, si strusciavano, si toccavano, si baciavano e quando lei sentì che il cazzo si era armato si abbassò prendendolo tutto in bocca facendogli un pompino.
Aldo era in estasi, sentiva quella bocca morbida che le succhiava il cazzo, se lo faceva arrivare fino in gola, le teneva la testa con le mani come se avesse paura che smettesse.
L’acqua calda della doccia scorreva sui loro corpi e si mischiava alla saliva di Dany che faceva scivolare sapientemente il cazzo nella sua bocca fino a che un abbondante gettito di sborra la riempì e lei ingoiò tutto fino all’ultima goccia.
Si asciugarono e si sdraiarono sul letto fumando una sigaretta, Max si era seduto su una poltrona davanti a loro e li osservava.
Dany si era sdraiata vicino ad Aldo e strusciava una gamba sul suo corpo, quel movimento provocò una nuova erezione, lei se ne accorse e tutta sorridente gli si mise sopra infilandosi il cazzo in figa.
Max vedendo quella scena si era eccitato, gli piaceva da morire vedere la moglie che scopava con altri uomini, tirò fuori il cazzo e iniziò a masturbarsi.
Lei si muoveva su e giù facendosi arrivare il cazzo dell’uomo il più possibile in fondo.
Scoparono per molti minuti, poi Dany guardò il marito e vide che anche lui era in erezione, lo chiamò e lo fece sdraiare vicino a loro, si alzò e si mise a cavalcioni su di lui infilandosi il cazzo dentro la figa, poi con le mani si allargò le chiappe, Aldo capì subito cosa voleva, accostò il cazzo vicino all’ano e iniziò a spingere.
Con sua meraviglia le pareti del culo cedettero immediatamente e il suo cazzo entrò tutto dentro.
I due uomini la pompavano ritmicamente, ad ogni spinta lei mugolava di piacere, muoveva il bacino per aiutarli a penetrarla, li istigava a spingere più a fondo, a sfondarla tutta.
L’eccitazione dei tre era al massimo, due gettiti di sborra le invasero la figa e il culo e lei con un urlo di piacere venne sgorgando i suoi umori.
Stanchi si abbandonarono sul letto, lei abbracciata ad Aldo e si addormentarono.
Al mattino Dany si svegliò e vide che Aldo non c’era più, sul comodino trovò una lettera che la ringraziava per la splendida nottata che gli aveva fatto passare e che non la dimenticherà mai.

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