RACCONTO TITOLO: ero cuckold e non lo sapevo 
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ero cuckold e non lo sapevo


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ero cuckold e non lo sapevo

by Telemacoandwife
Visto: 1905 volte Commenti 12 Date: 31-05-2023 Lingua: Language

Voglio raccontare quello che mi successe quando avevo ancora 33 anni, mi chiamo Angelo, persona introversa, ma aperto alle novità, vivevo una vita tranquilla e serena con mia moglie, 30 anni, mora, snella, estroversa, ma molto recalcitrante alle novità e tradizionalista, lei si chiama Gemma, ciò che la contraddistingue è decisamente il lato B, rotondo, alto e sodo, poi ha due tette piccole e ben fatte, occhi scuri.
Ancora eravamo senza figli, sposati da due anni e avevamo già convissuto da altri 4, per cui la nostra intesa era perfetta, anche sessuale, soprattutto da parte mia, facevamo l’amore per lo più posizione tradizionale. Gemma ha avuto da sempre una ritrosia ai pompini, me li praticava, ma mai volentieri e fino in fondo, in genere capitava durante i preliminari, in posizione di 69 fino a quando io una volta non le dissi niente e venni, in quella posizione non capì esattamente dove, se in bocca o in faccia o in entrambe, li per li non disse niente, ma poi non si avvicinò più al mio cazzo, che per dimensioni è sempre stato ottimale.
Sono stato io a sverginarla, e penso di essere stato il suo unico uomo. I nostri rapporti continuavano tranquilli, senza particolari pretese. L’unica cosa era che avevo come l’impressione che sessualmente a lei mancasse qualcosa. Accadeva che nei rapporti provavamo l’orgasmo insieme, ed era l’apoteosi, ma c’erano anche le volte che io particolarmente eccitato, non perdevo molto tempo nei preliminari e arrivavo prima di lei, con conseguente perdita della mia libido e lei avvertendolo non voleva più continuare, avendo come conseguenza la sua insoddisfazione, cosa che però non mi ha fatto mai pesare.
Quel bellissimo sederino che si ritrovava era ancora vergine, durante i preliminari cercavo di massaggiare l’ano cercando di infilarle un dito dentro, certe volte ci riuscivo, altre diceva di farsi male, ma questa azione aveva più successo quando la sua eccitazione aveva raggiunto livelli preorgasmici. Una volta dopo aver lavorato col mio cazzo la sua passerina, lo estrassi e lo puntai verso l’ano, e stranamente mi lasciò fare, cominciai a pressare dopo averla lubrificata per bene e dopo averci già infilato per un po’ il dito, ma l’operazione diversamente da come si fa capire nei vari racconti, non è semplice. Forzai ancora, forse stavo per entrare la cappella, ma purtroppo abbiamo anche che fare con le emozioni, e resomi conto che le stavo per fare quello splendido sederino, cominciai a sentire le contrazioni del mio piacere e venni con la mia sborra su quel culo.
In quel periodo decidemmo di fare una vacanza di relax in Marocco, doveva essere di completo relax, tranquilla e fuori dai giri turistici troppo frequentati, così decidemmo di andare in una località di mare, in un villaggio di pescatori a sud di Casablanca, sull’atlantico. Prendemmo una casa con un piccolo giardino che dava proprio sulla spiaggia, dove c’erano delle barche di pescatori. Era proprio ciò che cercavamo. Passammo dei giorni spensierati, chiaramente con molto sesso.
Eravamo praticamente soli, nella spiaggia non c’era mai nessuno, a parte qualche pescatore che sistemava la barca o le reti. Ho chiesto diverse volte a Gemma di togliere il costume di sopra per evitare i segni dell’abbronzatura, ma lei molto moralista diceva sempre di no. Una volta cominciammo a baciarci sdraiati nel giardinetto di casa, ci lasciammo prendere la mano e restammo nudi, io ero alle prese con la sua passera, la leccavo, a lei piace molto, e ad un tratto la sento irrigidirsi e io le chiedo cosa le fosse successo. Gemma, non interrompendomi, mi sussurra che c’è qualcuno che ci osserva tra le siepi di fronte. Guardando meglio notiamo che si tratta di Karim, il figlio di un pescatore di circa ventanni che ci guarda amoreggiare. Io dico a Gemma che avevo già notato che la guardava con desiderio e sicuramente gli piaceva era evidente anche adesso, così le chiesi se le dava fastidio e lei rispose di lasciarlo guardare allora perché il villaggio non è che offrisse molto a quei ragazzi, così continuai a leccare e succhiare il clitoride di Gemma che cominciò ad inarcare la schiena ed inclinare indietro la testa dal godimento. Intanto Karim abbassatosi i pantaloni uscì fuori un arnese di tutto rispetto, Karim era un tipo scuro di carnagione, magro con i muscoli scolpiti sul corpo, era adatto a studiarci l’anatomia in quanto si potevano individuare i singoli muscoli con i tendini prominenti, senza un filo di grasso, dal ventre piatto e petto glabbro, compresi i glutei erano scultorei, per cui anche il membro non poteva essere diverso, con un bel fusto liscio e una cappella appena più larga del tronco, ma la cosa particolare era la durezza, perché nonostante fosse in piedi quel cazzo gli stava eretto sempre a toccare la sua pancia, vedevo che guardava estasiato Gemma che mugolava e si menava quello splendido membro. Notai che quell’arnese aveva fatto anche un certo effetto su morigerata Gemma che non distoglieva lo sguardo da Karim.
Poi, Gemma volle cambiare posizione e mi disse che adesso toccava a lei baciarmi, stranamente io rimasi di sasso, non me l’aspettavo e cambiammo posizione, io mi straiai al suo posto e lei inginocchiandosi e dando le spalle a Karim si abbassò sul mio membro e lo cominciò a baciare, offrendo a Karim la vista del suo bel culo e fica aperta e umida. Mentre mi baciava io cercavo di non pensarci per resistere e guardando Karim le dissi che vedendola da questa prospettiva quel cazzo stava svettando sempre più, lei sorrise, cominciando a pompare. Io dissi se stesse pensando di baciare quel cazzo e lei rispose con malizia di non fare lo scemo.
A quel punto la bloccai, dicendole che continuando così sarei venuto subito e che ancora la volevo chiavare, lei mi domandò se Karim fosse venuto, ed io Macchè si sta segando che è uno spettacolo. Gemma mi fa sdraiare e mi monta lei ma dandomi la schiena, rivolta verso Karim, comincia ad ancheggiare con il bacino, immagino che con Karim si stiano guardando negli occhi, vedo che lui la guarda ardentemente e con quei movimenti ad un certo punto blocco i fianchi di Gemma e comincio ad assestare dei colpi a fondo ritmici a cui non resistiamo entrambi, io verso tutto il mio piacere dentro lei e lei si contra involontariamente il suo ventre su di me, anche lei sfinita. Si gira e mi dice che Karim non è ancora venuto sorridendomi si butta su di me. A quel punto, stanchi chiamo Karim e gli dico di avvicinarsi, lui si alza i pantaloni e viene verso di noi, quando giunge vicino notiamo che nei pantaloni quel membro ancora svetta, ci guardiamo con Gemma e ridiamo, poi dico serio a Karim, Gemma ti piace vero? Lui, Signore è fortunato ad avere una donna come lei, è fantastica.
E’ per lai che ancora sei in queto stato? E Ridiamo tutti e tre, lui si non ho potuto farne a meno, Gemma sorridendo di tutti i complimenti ricevuti gli chiede e come mai non hai ancora goduto, Karim abbassa la testa e risponde è un mio problema, non riesco a venire facilmente, infatti mi stanno facendo male i testicoli. A quel punto, vedendo ancora la rigidità del cazzo di Karim non accennava a diminuire a Gemma è venuto spontaneo dire se vuoi ti potrei dare una mano io? Guardando me.
In quel momento, non so cosa successe dentro di me, farfalle, giramenti, mi sentii aleggiare, ma allo stesso tempo era eccitante e dissi certo, fallo venire tu. Mi alzai dalla sdraio e Gemma fece sdraiare Karim titubante. Io mi misi alla sinistra, non volevo perdermi neache un secondo di quella scena che sarebbe avvenuta. Gemma si abbassò all’altezza del bacino di Karim e con voce calma gli disse che adesso si doveva rilassare, chiudere gli occhi ed immaginarla come poco fa mentre si guardavano negli occhi, Karim si rilassò e Gemma iniziò ad abbassare quei pantaloni che restarono impigliati sul membro di Karim, li forzò fino a quando quel membro uscì fuori di scatto sbattendo sul ventre di Karim, sorridemmo tutti, Gemma afferrò il membro delicatamente, constatando la consistenza e guardandomi negli occhi lo paragonò al mio ma senza aver detto nulla, cominciò a segarlo lentamente, su e giù, scappellandolo tutto e mettendo in mostra quella cappella paonazza e larga. Nel frattempo io comincio ad avere un’erezione non indifferente, mi tocco, Gemma mi guarda, sorride e mi scaccia un occhio. Con l’altra mano la appoggiò sul ventre di Karim, accarezzando quei muscoli e sussurrò tranquillo, pensami a come ti stavo guardando, aumentando la frequenza dei movimenti sul membro, tu mi desideravi vero? Karim Siii, sei bellissima, anch’io ti desideravo in quel momento, in quel momento successe tutto, io venni abbondantemente e Karim cominciò a contrarsi tutto, Gemma accellerò ancora, l’altra mano si andò ad impossessare dei testicoli di Karim,li teneva stretti e masturbandolo veloce, Karim grugnì, alzo il busto e cominciò ad eruttare sborra a più non posso, una diecina di schizzi che adarono a finire d’appertutto, sulle mani di Gemma, persino sulle sue gambe e sul seno, arrivarono anche sul mento e sul collo di Karim, che finalmente si stava adagiando, Gemma continuò con lenti movimenti ancora, cercando di fare uscire tutto il suo piacere e finalmente quel cazzo cominciò a sgonfiarsi e riposarsi, Gemma a quel punto allentando la presa sui testicoli e guardandomi in basso soddisfatta mi sorrise.
Gemma si avvicinò al viso di Karim e gli diede un bacio sulla guancia dicendo hai visto? Sei stato bravo e lui, Grazie sei bellissima. E siamo andati in acqua tutti e tre nudi a lavarci e a giocare.

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