RACCONTO TITOLO: Quasi un colpo di fulmine 
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Quasi un colpo di fulmine


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Quasi un colpo di fulmine

by carmeneromeo
Visto: 881 volte Commenti 0 Date: 17-03-2023 Lingua: Language

Alberto è un giovane ciclista, uno dei tanti appassionati che girano per le nostre colline. Qualche giorno prima ci aveva affiancato, noi in macchina, chiedendo indicazioni stradali. Eravamo nei pressi di casa e come colta da intuizione mia moglie lo ha invitato a rinfrescarsi e bere qualcosa. Lui accetta, spendiamo un'oretta discorrendo della sua fatica poi riprende la strada ma rimaniamo d'accordo di risentirci. Puntualmente una settimana dopo ci telefona: rispondo io offrendogli di nuovo una pausa durante le sue pedalate ed eccolo da noi. Naturalmente andare in bici fa sudare molto, Carmen gli chiede se non gradirebbe una doccia che il giovane accetta grato. Lascia gli abiti appesi e la signora provvede a stenderli: almeno asciugheranno!

scusate, la mia tuta dov'è?

l'ovvia domanda appena finito di rinfrescarsi.

non preoccuparti, l'ho messa ad asciugare, potevi quasi strizzarla tanto hai sudato. Rispondendo con queste parole mia moglie sale le scale e mi descriverà la quasi comica espressione del ragazzo che d'istinto vorrebbe coprirsi prima di realizzare, un centesimo di secondo dopo, che Carme gli si è presentata davanti completamente nuda.

fa caldo e qui tra noi ci mettiamo sempre in libertà, hai problemi?

Faticando a trovare le parole Alberto nega di scandalizzarsi, la cinquantenne signora lo prende per mano ed assieme entrano in cucina con lui che non distoglie lo sguardo dalla femmina al suo fianco. Carmen col suo 1,75, lunghe gambe, un seno della quarta misura sa di far colpo. Da sempre accuratamente depilata. Bevendo un te freddo l'ospite si complimenta per la disinvoltura di mia moglie e dichiara che non gli era mai successo di farsi accogliere tanto bene. La signora ride: il ciclista ancora non sa cosa lo aspetta! Con studiata calma, prima che l'altro possa fare una sola mossa, gli prende l'uccello con una mano, lo accarezza con l'altra e senza lasciarlo si sdraia sul tavolo sopra il quale io avevo nel frattempo steso un plaid. Incrocio lo sguardo del giovane, lo incoraggio a seguire l'istinto e inizio a scattare le prime foto dei loro baci subito intimi. Tolti gli occhiali Alberto lecca la figa alla donna con foga, quasi temesse di venire interrotto, affonda il viso fra le sue cosce allungando le mani a stringerle i seni e lei con le caviglie lo cinge come può. Alla prima pausa, bisogna pur respirare, la femmina lo attira vicino in un 69 che la vede incavare le guance nell'impeto della succhiata con tutto il glande e almeno 4 o 5 centimetri di pene in gola. Steso sulla schiena il ragazzo subisce volentieri l'iniziativa di mia moglie che continua a spompinarlo prima di aggiustarsi l'asta dura nel solco fra le tette e masturbarlo così mentre lui la tiene per i capelli. Carmen lo bacia ancora in punta poi si strofina il cazzo lungo la fessura e subito se lo infila completamente nel buco della figa scendendogli sopra. Seduta sul maschio muove il ventre di concerto alla chiavata. Mentre immortalo questo primo amplesso mi sovviene che un quarto d'ora fa lui era ancora sotto la doccia. Ora gode visibilmente con tutto il pene nella vagina della mia signora. Riescono a separarsi: Carmen rimane però sopra il nuovo amante, a cavalcioni gli mostra ora la schiena e la ammiro strofinarsi l'uccello sempre turgido sul pube, premerlo sulla clitoride aiutandosi con la mano, di nuovo prenderlo dentro, giocare in quella posizione, estrarlo per ricominciare a masturbarlo con le grandi labbra. Arriva improvviso il primo getto di sborra che la prende in pieno sul monte di venere, lei con un gridolino lo rimette velocemente nella figa e non bastassero le gambe spalancate preme sui testicoli come desiderasse in vagina anche quelli. Godono assieme un intenso orgasmo al termine del quale mia moglie si mette in ginocchio, raccoglie con la mano a coppa lo sperma che ha preso a colarle dal ventre e prima che si perda fra le dita si cosparge entrambi i seni. La signora mi sorride con le tette luccicanti; la figa perde ancora una gocciolina che scende sul pene ora esausto di Alberto. Vanno assieme sotto la doccia e dopo conveniamo che non deve questo restare un episodio isolato: alla prossima occasione sarà bello mettere in pratica tutti quei preliminari che oggi sono fuggiti di fronte al desiderio. P.S. racconto che si affianca all'album omonimo

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