RACCONTO TITOLO: Venerdi santo 
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Venerdi santo


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Venerdi santo

by BlueJack
Visto: 466 volte Commenti 2 Date: 28-01-2023 Lingua: Language


Parcheggio Esselunga della Volta, Brescia
Ore 23.00

La MINI verde chiaro entra nel parcheggio, rallenta quasi a fermarsi e, vistomi, si dirige verso lo spazio dove sono parcheggiato.
La splendida mammina ha portato le bimbe dai nonni per la notte, mentre il compagno, un dirigente d’azienda, rimarrà in Spagna per lavoro sino a Domenica.
Per tutti passerà la serata con l’amica del cuore e si fermerà a dormire a casa sua.
Curiosamente l’amica del cuore ha lasciato detto al marito ed ai figli che si fermerà a dormire da lei.
Mentre Paola parcheggia, scendo dalla macchina e vado verso di lei per aprirle lo sportello.
Buonasera bellezza le dico cordialmente.
Ciao tesoro… mi risponde lei con la voce volutamente sensuale, mentre scende dalla vettura e ci scambiamo i classici tre baci di saluto.
Il suo outfit è da urlo: abbronzatissima sfoggia un nuovo taglio di capelli con meches biondo chiarissimo, un soprabito crema cortissimo che evidenzia le gambe lunghe e tornite (che lei ama definire “killerlegs”) ed un paio di decolletè nere tacco 12. L’intensa abbronzatura sembra fatta apposta per mettere in risalto gli splendidi occhi azzurro chiaro (che durante la serata diventeranno più volte lucidi) e le fantastiche labbra naturali rosso fuoco (che lei ama definire “vere labbra da pompe”).
Ho proposto a Paola ed ad una sua amica una serata molto impegnativa che frutterà loro, tra i vari piaceri, una nuova Louis Vuitton a testa. Serate come questa, al di là del lato economico non indifferente, sono estremamente gradite dalle due donne che amano unire l’utile al dilettevole, anche se l’utile risulta essere, a loro dire, semplicemente un gradito effetto collaterale.
Io non ci giurerei.
Sei pronta?
Prontissima. Mi sono fatta due gintonic a stomaco vuoto con Valentina e ora vado di bamba.>> mi sussurra all’orecchio mordicchiandomi il lobo.
Allora possiamo andare… le dico invitandola a salire in macchina.
Chiusi gli sportelli ed avviato il motore inizio con le richieste.
Perché non inizi masturbandoti da vera troia?
Aspetta… risponde.
Da una fialetta presa dalla borsa versa un po’ di povere bianca sullo schermo dello IPhone, con la carta di credito ne fa due righe che in due colpi rapidi spariscono, ciascuna in una narice.
Cazzo… mi piace sempre di più bambarmi prima di fare la troia mi dice facendomi gli occhioni dolci. Poi, sorridendo, inclina il sedile ed inizia a slacciarsi il soprabito. Sotto indossa solo una catenina in vita.
La zoccola inizia a sgrillettarsi ignorando il mondo che la circonda.
Ti piaccio così troia, eh porco??
Beh, lo spettacolo è sublime.
Ho voglia di pubblico... aggiunge infilandosi le dita bagnate dei suoi succhi in bocca e passandosele sulle labbra, mentre con l’atra mano continua a masturbarsi.
Voglio un pubblico, cazzo! ansima eccitatissima la bella zoccola.
Piccola deviazione in zona Cameo?
Si, cazzo. Facciamo il trenino...
Tu intanto continua a sgrillettarti…

Zona cameo, Desenzano del Garda
Ore 23.20

Mentre usciamo dalla tangenziale per entrare nella zona industriale nota come Zona Cameo il troione sta continuando a masturbarsi, dibattendosi sul sedile in preda ad orgasmi a ripetizione.
Sto godendo, cazzo… sto godendoooooo!!! urla la zoccola in preda all’ennesimo orgasmo mentre si contorce sul sedile e si porta alla bocca le dita fradice.
Iniziando il “giro classico” tra le viuzze ed i parcheggi dediti alla trasgressione libero il mio cazzo, ormai durissimo, dalla prigione della patta e guido la mano della vacca ad iniziare a segarlo. E’ bello saperla con entrambe la mani impegnate.
Sega piano troia, non voglio sborrare.
La troia risponde con un mugugno.
Riconosco le auto di alcune coppie mercenarie parcheggiate con le luci di posizione accese, vedo il va e vieni in auto dei soliti singoli a caccia di qualcuno da seguire, un capannello di persone ferme nel solito posto in attesa del passaggio di qualche mezzo che valga la pena seguire.
Procedo piano e qualche cacciatore di troie inizia ad accodarsi.
Otre ad aver visto che c’è una donna sul sedile del passeggero, può essere che qualcuno abbia riconosciuto la macchina, visto che porto spesso un altro paio di esibizioniste in questo parco giochi per depravati.
Nello specchietto noto già due auto al seguito, i primi due vagoni del nostro trenino.
Giunto in uno degli spiazzi adibiti a parcheggio rallento ancora di più l’andatura in prossimità del capannello di singoli, accendo la plafoniera interna e mettendo la mano dietro la nuca di Paola le sbatto il cazzo in bocca.
Pompa, troia.
Lei sa come funziona, non è la prima volta che si esibisce in Cameo.
La luce interna accesa e l’andatura a passo d’uomo ad un metro dal capannello per evidenziare in maniera chiara la testa femminile che va su e giù in un atto inequivocabile, sortisce lo stesso effetto di una flebo di sangue dispersa in mezzo ad un branco di squali.
Ci seguono?
Ovviamente…
Quanti sono?
Una decina… abbondante.
Bendami, voglio giocare a mosca cieca.
Pensavo volessi solo esibirti – le faccio notare – Sicura di voler giocare a mosca cieca?
Sicura, cazzo… voglio uccelli… adesso… abbiamo parlato di cazzi per tutto l’aperitivo… io e Val… sono fradicia …
Prendo dal cassetto portaoggetti la mascherina della perdizione, maschera utilizzata più volte per proteggere identità femminili in “attività a forte rischio gossip”, attività come la mosca cieca.
Vai al nostro spiazzo – mi ordina la zoccola mentre indossa la mascherina – voglio iniziare a bere, cazzo…
Sicura? C’è già parecchio da bere dove ci stanno aspettando…
Sicura, cazzo… ho l’ormone a mille…
Dopo una stradina di campagna buia e stretta arriviamo allo spiazzo incriminato. E’ una piccola radura, circondata da alberi, con un unico accesso. Dietro di noi una decina di vagoni.
Entriamo, mi posiziono al centro della radura e spengo il motore.
Lascia accesa la luce... dice la vacca.
Come richiesto accendo anche la plafoniera centrale, reclino il mio sedile e do il ritmo al movimento della testa della puttana.
Tutto intorno ai finestrini una marea di cazzi intenti a segarsi che si mangiano con gli occhi la troia in azione. Giusto per non istigare troppo, la bella vacca, senza smettere di pomparmi, si mette in ginocchio a pecora sul sedile del passeggero con fica e buco del culo all’altezza del finestrino.
Adesso scendo… mi dice con quel tono di voce che solo lei sa fare – goditi lo spettacolo, traviatore del cazzo!
Così sarei io il traviatore.
Mah..
In ginocchio nuda, con la sola mascherina sugli occhi, le cappelle si alternano nella sua bocca, la sua lingua passa da un cazzo all’altro senza sosta e le sue mani segano.
Adora lavorarsi cazzi senza vederne i proprietari, la fa sentire ancora più troia.
La prima sborrata la coglie di sorpresa; accenna ad un colpo di tosse, lasciando che po’ di sperma fuoriesca dalla bocca. La seconda sborrata la investe in faccia e sui capelli; intuendo la direzione la troia spalanca la bocca intercettando gli ultimi due fiotti del secondo sborratore e prendendo in pieno l’intera sborrata di un terzo.
Non mandarla giù le impongo mentre mi sego in prima fila in mezzo agli altri singoli – ti dico io quando farlo, puttana!
In risposta un gargarismo.
Cazzo che vacca! dice qualcuno.
Prendi anche questa, troia!! dice un tizio mentre segandosi forsennatamente aggiunge sperma a quello impegnato nel gargarismo.
Bevi troia, bevi, cazzo!! aggiunge un tizio mentre in contemporanea con un altro le schizza nella bocca spalancata.
Senza smettere di gorgogliare altre tre sborrate le si accumulano in bocca ed il gargarismo inizia a generare bolle di sperma.
Adesso puoi mandare giù, puttana! le ordino godendomi lo spettacolo.
Ancora qualche secondo di gargarismo e in un unico sfrontato “gulp” la troia manda giù tutto.
Ahhh, cazzo… Ancora… ansima con la bocca vuota, sistemandosi meglio la mascherina – ancora, caz…
La zoccola sta ancora invocando sborra quando un ennesimo singolo le spinge il cazzo in gola.
Bevi puttana, bevi anche questa!!! quasi urla l’uomo mentre si svuota i coglioni.
Non mandare giù! le ordino estasiato dallo spettacolo.
Troppo tardi, porco… già bevuta… mi risponde con lo sperma che le cola dagli angoli della bocca – tengo la prossima…
Come fai a stare dietro ad una così? mi chiede uno dei tizi che ha già sborrato, mentre un suo vicino riempie nuovamente la bocca della zoccola.
A turno tutti i rimanenti le vengono in bocca e dopo aver ricevuto il permesso di ingoiare, la bella zoccola ingoia nuovamente il tutto.
Non ce n’è più… le sussurro all’orecchio, mentre i singoli iniziano a dileguarsi e lei è ancora in ginocchio in attesa di altre schizzate. Senza toglierle la mascherina la aiuto a rialzarsi per salire in macchina.
Che bevuta, cazzo! Ed è venerdì Santo! Mi sento molto blasfema… dice la zoccola ridendo e togliendosi la mascherina imbrattata di sperma.
Rivestiti… le dico porgendole il soprabito al momento ancora esente da macchie.
Lei lo indossa, lo chiude abbottonandolo, si lega la cintura in vita e mi chiede:
Se mi presentassi così? Mi ritoccherei soltanto il rossetto…
Il viso non è troppo imbrattato, solo qualche schizzo destinato a seccarsi intorno alla bocca. Il trucco agli occhi è ancora perfetto, solo il rossetto è ovviamente sbavato. Più evidenti invece le due schizzate sui capelli.
Direi che saresti perfetta… le rispondo pensando a quanto sia troia e perversa.
E il traviatore sarei io…

Autostrada MIVE
Ore 24.00 circa

Squilla un cellulare. E’ quello di Paola.
E’ Valentina…
Metti in viva voce.
La zoccola inserisce l’altoparlante.

Dove sei amo?
Un fuoriprogramma…
Cazzi?
Ovviamente.
La solita troia... Ti sei già bambata?
Si, due colpi. Tu?
Appena fatto. Stiamo arrivando adesso a Soave. A stomaco come stai? Hai già fatto la bimba cattiva?
Una decina, forse qualcuna in più, ma tutto ok, niente nausea. Il pieno è lontano. Tu?
Uno scuro amico di Ale che voleva conoscermi, gran bel cazzo, due bevute, praticamente ancora vuota.
Ti piace andare di nero, eh? … A tra poco tesoro.

Chiusa la telefonata la troia mi guarda passandosi la lingua sulle labbra.
Hai voglia di vedere Val bere, eh?
Adoro guardarvi fare le troie... le rispondo appoggiandole la mano sull’interno coscia.
Porco… mi dice abbassandomi la cerniera e tirandomi fuori il cazzo dai pantaloni mi piace troppo il tuo cazzone… lasciami fare fino a Soave…
Detto, fatto e la bella testolina inizia ad andare su e giù incurante del traffico.
Paola è nata per pompare; non dice mai di no, anzi, propone spesso, come adesso.
Pompare le piace proprio, al di là di regalini vari; dipendesse da lei, per sua stessa ammissione, spompinerebbe cazzi dalla mattina alla sera.
Le piace lavorarseli a lungo, soprattutto se molto grossi, come il mio. Oppure le piace averne tanti a disposizione, per esibire le proprie doti.
E poi beve.
Tanto.
Senza ritegno.
L’amica del cuore, quella che stiamo andando ad incontrare a Soave, è uguale.
Anche lei gran bella figa con gli stessi vizi.
Entrambe mammine, con compagno l’una e marito l’altra, spudoratamente infedeli, seno rifatto e labbra da pompe (naturali Paola, rifatte Valentina), ingoiano sperma dell’età di 14 anni e dopo vent’anni non hanno nessuna intenzione di smettere.
Adorano i regali., ma soprattutto adorano il cazzo.
Siamo a Soave, puttana… le dico mentre mi avvicino alla sbarra del casello.
Cazzo, già arrivati?? dice la troia stupita, ricomponendosi sul sedile quando sono eccitata perdo il senso del tempo aggiunge ridendo e strizzandomi l’occhio.
Usciti dal casello di Soave riconosco la GLE di Alessandro, l’organizzatore della serata, passato a prendere Valentina per portarla a fare una marchetta prima della serata. Il Suv ha i vetri molto scuri, per cui mi avvicino per vedere se siano effettivamente loro.
Mentre ci avviciniamo il finestrino del passeggero si abbassa e rivela il volto di Valentina.
Anche lei più bionda rispetto a come me la ricordavo sfoggia un trucco pesantissimo agli occhi e mostra labbra rosso fuoco, come Paola.
Le due troie scendono dalle vetture e non si può non notare il look di entrambe.
Mentre limonano per eccitarci noto che anche Valentina è abbronzatissima, indossa una mini di pelle bianca inguinale, un giubbino della stessa pelle coordinato, e stivali scamosciati neri tacco 12 alla coscia.
Mentre le zoccole limonano saluto Alessandro che negli ultimi tempi ho visto molto spesso.
E’ lui il benefattore, il dispensatore di regali alle belle zoccole disponibili al gioco.
Terminati i saluti di rito saliamo tutti sulla GLE di Ale, Paola sul sedile anteriore, io e Valentina sul divano posteriore.
Fa caldo qui dentro… dice Paola slacciandosi il soprabito con nonchalance.
E’ vero le fa eco Valentina abbassando completamente la cerniera del giubbino.
Come immaginavo, anche la bella bergamasca sotto il giubbino non indossa nulla e, naturalmente, non esita dal farlo notare. Le due tette che si intravedono abbastanza bene sono decisamente eccitanti.
Abbiamo una ventina di minuti di strada dice Ale ad alta voce, mentre appoggia una mano sull’interno coscia di Paola idee?
Con lo sguardo divertito mi fa l’occhiolino dal retrovisore.
No risponde Valentina sorniona non so proprio cosa fare. Paola??
Boh… le fa eco la bresciana, mentre abbassa la cerniera ad Ale forse mi è venuta un’idea…
Mentre la testa di Paola ricomincia ad andare su e giù io infilo una mano tra le cosce di Valentina che mettendosi spalle alla portiera le spalanca impunemente.
Leccamela maiale… mi ordina la puttana che adora insultare.
La GLE e molto spaziosa e non incontro nessun problema nel trovare la posizione per dedicarmi alla fica di Valentina.
Mmmhhhhh… siiiiii… cazzo… lecca bastardo… mugugna la vacca mentre con una mano mi preme la testa in mezzo alle cosce e con l’altra si tortura i capezzoli.
La mia lingua continua a giocare con le piccole labbra mentre con la bocca succhio sia loro che il clitoride.
La vacca impazzisce.
Mmmmhhhh, che goduria… altro che spa…
Mentre le lecco la fica mi godo i sapori dei suoi succhi e la colonna sonora dei suoi ansiti corredati dei suoni gutturali di Paola impegnata a far sparire in gola l’intero cazzo di Ale, una nerchia tipo la mia.
Senza neanche avermi ancora pompato, la bella Valentina decide che è ora di scopare e con movimenti rapidi mi spinge seduto in mezzo al divano posteriore e mi si siede in braccio rivolta verso il parabrezza.
Chiavami! mi ordina puntandosi la cappella sulla fica.
Il mio cazzo viene come risucchiato dal buco della troia ed inizia con ritmo a sparire e ricomparire dall’orifizio della vacca.
Val è una troia sfondata, di quelle con le quali non servono lubrificanti, nemmeno con i grossi calibri.
La vacca si dimena sul mio cazzo attirando l’attenzione della bocchinara del sedile anteriore.
Ti piace saltare sul cazzo, eh puttana? la provoca Paola, mentre sdraiata di traverso sul proprio sedile, guardando l’amica, trastulla il cazzone di Ale.
No, mi fa schifo risponde la troia continuando a saltare e torturandosi i capezzoli non vedi come mi fa schifo??
Cazzo… scambiamoci, puttana chiede Paola all’amica mentre inizia le contorsioni per passare sul divano posteriore fai venire di bocca questo maiale e aspettami a mandare giù.
Nemmeno 30 secondi e mentre la bocca di Valentina pompa con vigore il cazzo di Ale, la fica di Paola ha già inghiottito il mio uccello. Fino alle palle.
Anche Paola è una troia sfondata ed anche per lei i lubrificanti potrebbero non esistere.
Vengo, troie… vengo, cazzo!!! urla Alessandro mentre inizia a svuotarsi le palle in bocca a Valentina.
Mentre lo sperma le riempie la bocca, la bella bergamasca continua a succhiare la cappella, segando con vigore l’asta e guardando l’amica negli occhi.
Sei proprio troia, cazzo… ansima Paola roteando il bacino con l’uccello infilato sino alle palle, con le mani appoggiate all’indietro sul divano in pelle.
In tutta risposta, reclinando la testa all’indietro, la bella zoccola mostra sia a me che all’amica del cuore la bocca piena di sperma, intonando un gargarismo che fa impazzire entrambi.
Voglio assaggiare… ordina Paola sporgendosi in avanti, infilando la testa tra i sedili anteriori, afferrando l’amica per i capelli e ficcandole la lingua in bocca.
Mmmhhhhhh… mugugnano le vacche mentre limonano a bocca piena, una delle due con il mio cazzo sempre infilato in figa e l’altra con la mano a coppa sotto il mento ad intercettare la sborra che cola dalle bocche.
Che gran vacche… sospira Ale strizzando le tette di Valentina mentre la troie limonano due Louis Vuitton spese bene… continua alludendo ai regali della serata.
Adesso bevi tu, puttana… ordina Valentina a Paola proponendole lo sperma raccolto nella mano a coppa.
Sento aspirare rumorosamente la sborra e lo spettacolo mi fa venire voglia di smettere di trattenermi.
Dove la vuoi, zoccola? chiedo a Paolina sfilandomela dal cazzo.
In gola, porco… risponde lei con un’ennesima acrobazia per portare la bocca sulla cappella.
Gioco anch’io… le fa eco l’altra infilandosi tra i sedili, quasi scontrandosi di testa con l’amica.
Sborro, cazzo… sborro…
Mentre la cappella comincia ad eruttare, le due troie fanno a gara ad intercettare gli schizzi.
La sborrata è potente.
Gli schizzi centrano entrambe, sino a quando la bocca di Valentina si impadronisce della cappella.
E’ la mano di Paola a segarmi con forza l’asta a spremere gli ultimi fiotti in bocca all’amica.
Una goduria.
Le due troie ridono limonandosi la mia cappella, facendo sparire ogni traccia di sperma sia dalle loro bocche e dai loro visi che dal mio cazzo.
Una libidine.
Entrambi svuotati con le troie invece riempite, usciti dal casello di Vicenza, arriviamo al parcheggio del Kristall.
Siamo arrivati ragazze avvisa Ale ricomponetevi che adesso si scende. Ricordatevi che si gioca duro...
Adoro il temine “duro”. scherza Paola di rimando.
Anche a me piace… le fa eco Valentina.

Parcheggio del Kristall, Vicenza, ore 01.00
Parcheggiata in una zona poco illuminata del parcheggio c’è la limousine bianca che ben conosco, ma che entrambe le ragazze non hanno mai visto.
La vettura può ospitare comodamente una decina di persone nel salotto dei passeggeri ed altre due al posto di giuda, vano separato dal resto della vettura.
Le ragazze scendono dalla GLE con trucco rifatto, capelli in ordine, soprabiti e giubbini parzialmente allacciati con solco dei seni ben in vista, Paola con le killerlegs nude a rubare la scena e Valentina con la microgonna incapace di coprire la parte inferiore delle natiche.
Le due troie, a braccetto tra di loro, sculettano vistosamente sui tacchi in direzione della limousine.
Sembrano due puttane d’alto bordo.
Forse lo sono.
Io e Ale camminiamo dietro di loro.
Che due vacche.
Arrivati alla limousine qualcuno dall’interno apre lo sportello ed ad accogliere le due zoccole c’è un intero divano ad angolo di cazzi duri in sega.
Wow! esclama Paola mentre piegata in avanti entra a carponi nel salottino.
Apperò! esordisce Valentina entrando immediatamente dopo di lei.
L’interno è basso e le due ragazze si mettono a quattro zampe, mettendo in evidenza i fondoschiena scultorei.
Vieni bella… dice il tizio seduto più vicino allo sportello, prendendo Paola per i capelli e ficcandole senza complimenti il cazzo già duro in bocca.
Caz… non riesce nemmeno a finire la parola Paola che oltra al cazzo in bocca si sente sollevare il soprabito e penetrare in fica a pelle.
Stessa sorte per Valentina che trascinata appena oltre Paola si ritrova in ginocchio a pompare un paio di cazzi seduti sul divano mentre un toro inzia a sbatterla a pecora da dietro.
Nel giro di un paio di minuti le troie si ritrovano nude e circondate da cazzi che si alternano nelle loro bocche e nelle loro fiche.
In culo, cazzo… lo voglio in culo… ansima Val tra una cappella e l’altra.
Ti piace in culo, eh troia? si sente chiedere la zoccola mentre le violano l’orifizio.
Secondo te??
Bevi troia, bevi tutto, cazzo……. sento dire ad uno dei tre tizi che Paola sta pompando, mentre anche lei viene sbattuta a pecora.
Sborrami in bocca, cazzo… risponde Paola un attimo prima che la cappella le schizzi in bocca una serie notevole di fiotti.
La troia li manda giù man mano che arrivano ed ancora prima che il tizio smetta di schizzare anche quello vicino a lui viene.
Anche queste schizzate finiscono nello stomaco della vacca.
Che sborratoio… sentenzia uno dei tori che si sta menando l’uccello godendosi la scena.
Vediamo come beve questa, cazzo… dice il tipo che si sta inculando Valentina girandole attorno e sbattendole il cazzo in gola un attimo prima di iniziare a sborrare.
Valentina non è diversa da Paola e, come l’amica, manda giù tutti gli schizzi senza problemi.
Ancora, cazzo… ancora sborra… ansima mentre deglutisce ciò che resta della sborrata ed un altro toro inizia ad incularla nuovamente.
Un cazzo enorme la prende in parola e 67 fiotti densi ed abbondanti finiscono prima nella bocca spalancata e poi nello stomaco della puttana.
Vedere ingoiare sperma in questo modo fa impazzire gli altri cazzi.
Fammi assaggiare, amo… dice Paola mentre sbattuta di brutto, senza smettere di farsi inculare, avvicina la sua bocca a quella dell’amica.
Il limone allo sperma tra le due troie è inevitabile e questo rende la situazione ancora più incandescente.
Inculate a pecora con foga, una vicino all’altra, mentre limonano a bocca piena, i due sborratoi sono uno spettacolo.
Sia io che Ale siamo già pronti a sborrare ancora, ma godersi lo spettacolo da eccitati, in attesa di venire un’altra volta, è sublime.
Mentre il tizio di turno in culo a Paola esce per venirle in bocca, rubo il posto ad uno dei ragazzi ed inizio ad incularmela a pelle.
Inculandola con vigore sino alle palle sculacciandola pesantemente, sentire i versi che fa guardando l’ennesimo cazzo svuotarsi nella bocca da pompe che si ritrova e contemporaneamente vedere la faccia dell’altra lei in ginocchio, mentre non riesce a capire come fare per prendere in bocca due sborrate in contemporanea, è veramente una sensazione di goduria inennarabile.
Con il buco del culo dilatato dal prendere cazzi, le natiche arrossate dalle manate, la figa fradicia e sborrate dappertutto, le due troie cominciano ad essere provate.
Cazzo, mi sta venendo da sboccare… si lascia sfuggire Paola mentre la sto chiavando seduta a gambe spalancate sul divano.
Valentina, in ginocchio, è impegnata a pompare uno degli ultimi fortunati.
Sulla limousine siamo rimasti in quattro e sono ormai le 02.30 del matttino.
Le troie stanno bevendo da una decina di minuti prima della una.
Il tizio in bocca a Valentina sussulta e lo stomaco della troia incassa l’ennesima serie di schizzi.
Anche l’ultimo ospite rimasto si appresta a sborrare in bocca a Paola, ma lei rifiuta e lo indirizza dall’amica.
Va da lei, cazzo… sono piena…
Si, vieni da me tesoro, il mio amore è piena… schernisce Valentina accogliendo in bocca la nuova serie di schizzi.
Io mi godo la scena a cazzo costantemente durissimo grazie agli spettacoli offerti dai due sborratoi.
Valentina con la bocca piena di sperma si propone provocatoriamente a Paola un ultimo limone, ma lei rifiuta.
Devo sboccare, cazzo…
In tutta risposta Valentina si riempie il palmo della mano con la sborra tenuta in bocca e, facendone percepire l’odore all’amica in crisi, la risucchia nuovamente in bocca di fronte a lei.
Io e Ale siamo estasiati.
Guardami puttana… dice Valentina all’amica guarda come fanno quelle vere… .
Paola è visibilmente nauseata, ma accetta la sfida e fissa i suoi occhioni blu tutti arrossati in quelli dell’amica del cuore.
Valentina, con il viso a dieci centimetri da quello dell’amica, spalanca la bocca piena di nettare e si fa vedere a giocare di lingua con lo sperma prima di ingoiarlo platealmente.
In tutta risposta Paola scatta verso la portiera della limousine ed una volta apertala vomita sull’asfalto del parcheggio tutto il contenuto dello stomaco.
Anche vederla vomitare, sapendo che è stato lo sperma a provocarle il tutto, è oltremodo eccitante.
Queste si che bevono, cazzo…
Finito di sboccare, il bello sborratoio chiude la portiera e si lascia cadere esausta sul divano.
Siamo rimasti io, Ale e l’autista della limousine, l’ultimo a sborrare in bocca a Valentina.
La bergamasca è ancora in canna.
La guardiamo mentre cerca la borsa, tira fuori un po’ di polverina e tira altri due colpi.
Poi guarda me ed Ale e dice.
Ancora…!
Vieni qui tesoro le dico menandomi il cazzo sempre duro per l’eccitazione vieni a bere ancora…
A carponi la vacca raggiunge la mia posizione ed inginocchiata in mezzo alla mie gambe ricomincia a pompare.
Che puttana che sei… le dico mentre labbra e lingua scorrono dallo scroto nuovamente pieno, lungo l’asta, sino alla cappella, fissando lo sguardo nel mio.
Anche Ale si unisce al gioco.
Due è meglio di uno… dice alla vacca.
La troia continua a sbocchinare, passando da un cazzo all’altro, riempendoci le orecchie di oscenità graditissime ed eccitanti, fissando lo sguardo, sempre a bocca piena di carne dura, ora in uno, ora nell’altro.
Un po’ di bamba per una bambina cattiva? chiede Paola che inizia a riprendersi dopo un quarto d’ora dallo sboccamento.
Vieni amo… le risponde Valentina abbandonando i nostri cazzi ci penso io a farti resuscitare…
In sega, a cazzi duri, Io e Ale guardiamo Valentina preparare due strisce di coca sulla seduta del divano e, immediatamente dopo, Paola tirarle in due colpi.
Brava la mia bimba… chiosa Valentina ora guarda la tua amica all’opera…
Soccorsa l’amica, la bella troia ricomincia la pompata in stereo, ritrovando i cazzi da dove li aveva lasciati.
Sei instancabile… dice Ale a Valentina mentre gli sta ingoiando l’uccello sino alle palle.
Mi piace il cazzo gli risponde lei e mi piace bere…
Piano piano il cazzo sta tornando duro anche all’autista, sino ad ora tenutosi in disparte.
Ho bisogno di mandare giù qualcosa… sentiamo dire dalla bocca di Paola mentre a gattoni scosta l’amica dalla sua posizione, nel tentativo di sostituirla nelle mansioni.
Bentornata amo… le risponde Valentina cedendole il posto secondo me qui c’è ancora qualcosa da mandare giù…
Dieci minuti di pompa e mentre Valentina si occupa dell’autista il primo a venire in bocca a Paola è Ale.
Sborro, cazzo, sborro ancora…
Lo sperma finisce tutto in bocca alla bella Paolina che, ripresasi dalla gettata, ingoia tutto senza problemi continuando a segare il mio cazzo
Buona … commenta.
Prendi anche questa, vacca… le dico afferrandola per i capelli e sbattendole la cappella in bocca.
La troia ingoia e mentre ci sta pulendo le cappelle l’autista schizza in bocca a Valentina che con loo sperma in bocca e propone un nuovo limone all’amica.
Stavolta Paola accetta e le troie continuano a limonare sino all’ultima goccia, mentre i nostri cazzi gettano la spugna.
Ricompostesi le due vacche sono sempre un bel vedere.
Valentina ha gli occhi arrossati, i capelli incrostati di sperma e lo stomaco pieno.
Paola invece, nonostante gli occhi arrossati, lo sperma nei capelli e le ginocchia sbucciate si sente pronta per continuare la serata.
Beh, io ho lo stomaco praticamente vuoto… un giretto dentro al Kristall?
Proposte di questo tipo mi eccitano all’istante e dopo 5 minuti io ed una Paolina come nuova, con le pupille parecchio dilatate siamo dentro nel locale.
Nonostante l’ora il privè è ancora abbastanza pieno.
Passiamo dal gloryhole e diamo un’occhiata da una delle feritoie.
Dentro c’è una ragazzina di massimo 2022 anni, con una mascherina, impegnata in ginocchio a succhiare uno dei 5 cazzi disponibili.
Caschetto moro, sui 45 chili, indossa una giacca nera completamente slacciata che mette in evidenza una quarta di seno che non può essere naturale; sotto solo perizoma nero, autoreggenti a rete e scarpe nere tacco 12.
Appoggiato da dietro al culo di Paola, intento a godermi lo spettacolo palpando le zucche della troia, sento il cazzo tornare a crescere.
Lei se ne accorge e mi lancia uno sguardo invitante.
Sono vuoto le sussurro all’orecchio posso scoparti, ma non so se esce ancora sborra…
La sborra sgorga invece dal cazzo che la ragazzina stava succhiando e riempie la bocca della piccola che lo lascia colare dagli angoli della bocca, uno spettacolo per il compagno intento a segarsi un cazzo enorme accanto a lei.
Con la sborra che cola dal mento, formando stalattiti di denso sperma, la ragazzina passa ad un altro dei cazzi che escono dai buchi.
Vista la scena altri tre cazzi duri si aggiungono a quelli già presenti.
Mi fa venire sete, cazzo… mormora Paola.
Entra… la provoco appoggiandole sempre di più il cazzo tornato duro, slacciandole il soprabito e continuando a palparle le tette.
La bella troia si lascia palpare dimenando rirtmicamente il culo marmoreo contro il mio uccello e quando anche il secondo cazzo viene in bocca alla morettina, si decide ad entrare.
In ginocchio davanti ad uno dei cazzi lo sborratoio inizia il nuovo spettacolo.
Lei e la morettina pompano una vicino all’altra.
Il compagno della ragazza comincia a menarsi l’uccellone enorme tra i visi delle due troie intente a pompare.
Mentre Paola sbocchina, la morettina si fa riempire nuovamente la bocca. Mister cazzoenorme, tirandole indietro la testa per i capelli, si gode lo spettacolo della lingua che gioca con lo sperma e trascina la bella troietta vicino alla “mia” Paola. Con il viso alla stessa altezza, invitata non troppo gentilmente dal compagno, la bimba si offre di limonare con la sconosciuta compagna di giochi. Un invito a nozze per Paola che, passando a segare il cazzo che stava pompando, accetta il bacio.
Le due zoccole limonano intensamente mischiando lo sperma nelle loro bocche, per il piacere perverso dei presenti.
Dopo un 30 secondi di limone appassionato è la troietta ad ingoiare quasi tutto lo sperma e terminato l’ingoio, molto plateale e scenografico, entrambe tornano a dedicarsi a cappelle diverse.
Il cazzo di Paola, tenuto vivo dalla sega e dallo spettacolo appena terminato inizia ad eruttare dopo due colpi di lingua ed alla bella bevitrice non resta che ingoiare tutto prima di dedicarsi al cazzone del lui della morettina.
Mentre Paola pompa quel cazzo enorme la ragazzina fa un’altra vittima ed un quarto cazzo le viene in bocca. Nonostante la giovanissima età, la bimba sembra decisamente vacca e perversa, visto che anche la quarta sborrata le finisce nello stomaco.
Entro nel Glory con il cazzo di fuori e avvicino la cappella alla bocca di Paola.
Vorrei scopare la tua troietta dico a Mister Cazzone mentre Paola è passata a sbocchinare entrambi.
Lasciale ingoiare un altro paio di sborrate, poi la scopiamo. Il Glory la fa uscire di testa… mi risponde continuando a dare il ritmo con la mano alla testa della mia troia.
Quanti anni ha?>
Ventuno, ma beve da sempre…
Cazzo…
La tua sembra della stessa pasta…
Sborratoio. Sta bevendo da mezzanotte, ha sboccato mezzora fa ed ora si è ripresa.
Azz! Si fa inculare?
Ha il buco del culo sfondato. La tua?
Non so dove lo metta, ma quando me la inculo le entra sino alle palle…
Mentre ci scambiamo informazioni sulle prestazioni delle relative troie, Paola continua a pomparci e la piccola ingoia un’altra dose di caldo nettare.
Sembra beva anche parecchio…
Le piace proprio. Siamo stati a Limena prima di venire qui. Conosci?
Si, conosco, ci sono stato qualche volta con un amica. Solo pompe o anche altro?
Solo pompe. Una dozzina. Quando la porto si fa la fila…
Immagino… Limiti?
Con i giusti stimoli dal naso non ne ha. La tua?
Stesso discorso. In questo momento è piena…
Un altro orgasmo e stavolta la sborrata e veramente enorme. La piccola troia si fa cogliere di sorpresa ed il primo fiotto le va di traverso costringendola a tossire mentre il cazzo continua a schizzare. Il tempo di tre quattro schizzate in faccia e la zoccoletta si riprende intercettando a bocca aperta il resto della sborrata.
Uno spettacolo.
Andiamo… sussurro a Paola aiutandola ad alzarsi mentre Mister cazzone recupera la troietta piena di sperma sino alle orecchie adesso si ricomincia a chiavare…
Entriamo in una stanza vuota con un enorme letto al centro.
Mentre Mister cazzone ed io tiriamo fuori gli uccelli, altri due singoli entrano nella stanza tirando fuori i loro.
Mettetevi a 90, zoccole…
E sono le tre del mattino.

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