RACCONTO TITOLO: City Life 
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City Life


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City Life

by collant68
Visto: 520 volte Commenti 2 Date: 15-01-2023 Lingua: Language

Ci demmo appuntamento in un nuovo albergo di Milano, lei arrivò puntuale bellissima come sempre con i capelli sciolti e un grosso paio di lenti scure griffate.
Aveva indosso un cappotto lungo che lasciava intravedere il polpaccio e i decoltè neri con tacco altissimo.
Appena in camera con un solo gesto sciolse la cinta e aprì il cappotto rivelando sotto un corpo di donna nudo solo con un reggiseno senza coppe da cui spuntavano due capezzoli resi di marmo dal freddo di quel giorno, le mutandine non erano altro che un filo di perle che andava da avanti a dietro intrufolandosi tra le labbra del pube completamente rasato.
Le sue mani ben curate presero con decisione la mia testa guidandola verso i capezzoli, automaticamente le mie labbra si chiusero su quelle ciliegie mature stuzzicandole con la lingua e piccoli morsetti che mandavano scossettine elettriche direttamente al centro del piacere qualche decina di centimetri più in basso.
La mia mano raggiunse il ventre e poi la fica constatando già un abbondante allagamento, la spinsi con il sedere sul tavolo che era posizionato in un angolo della camera e scesi con la bocca tra le sue cosce velate, occupandomi prima del morbido interno coscia arrivando con molta calma a schiudere le labbra con la punta della lingua baciando contemporaneamente tutta la sua figa bagnata, lei gemeva inarcando la schiena rendendomi difficile stringerle i seni, ma godeva e si bagnava sempre di più fino a raggiungere un primo orgasmo.
Mentre stringeva le cosce per controllare i suoi fremiti l’ho baciata per farle sentire bene il suo sapore mentre con delicatezza la penetravo, sentivo la pelle delle scarpe sulle mie natiche e le sue unghie laccate affondare nella pelle , mentre le baciavo il collo all’attaccatura dei capelli e le facevo sentire la durezza della mia eccitazione.
Dopo un altro squassante orgasmo scese dal tavolo si è appoggiò a questo mostrandomi il culo, la schiena e la figa allagata, non c’era altro che l’imbarazzo della scelta, le presi con le mani i fianchi lei si sporse indietro per offrirsi meglio ed entrai ancora nella sua figa calda ma lo scopo era un altro a vere il suo culo stretto allora dopo qualche movimento glielo puntai sentii prima una certa resistenza ma con un movimento dolce ma deciso entrai all’inizio era duro e stretto potevo avvertire una smorfia di dolore che però dopo qualche secondo si trasformò in un gemito di piacere, sentivo che le piaceva farsi prendere così anche se non era abituata ormai l’eccitazione era al massimo i nostri profumi si mischiavano nell’aria di quella stanza d’albergo, non resistevo più così uscii e le spruzzai tutto il mio piacere sulle natiche e sulla schiena.
Lei si girò ci baciammo, andammo in bagno per una doccia veloce e uscimmo a cena.

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