RACCONTO TITOLO: il vicino di saca 2 
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il vicino di saca 2


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il vicino di saca 2

by coppiacuk60
Visto: 970 volte Commenti 8 Date: 07-01-2023 Lingua: Language

il cornuto entrò in camera e mi trovò a gambe larghe e gli dissi:
pisellino finalmente sei ufficialmente Cornuto, pulisci la sborra calda del Padrone Franco.
Nel mentre gli raccontavo con molta calma ed eccitazione la monta del padrone, mi chiese se poteva spogliarsi e gli dissi di no che da oggi in poi doveva eseguire ogni mio ordine.
Gli dissi che non poteva segarsi e che sarebbe stato in astinenza fino a quando gli lo dirò io, finito la pulizia accurata lo feci spogliare e gli parlai molto chiaramente, mi disse che mi amava e che avrebbe sottostato ad ogni mia richiesta, mi disse anche che non gli interessava partecipare importante che gli avrei raccontato tutto.L’indomani mattina il padrone si presentò a casa e mentre gli preparavo il caffè mi mise una mano sotto alla vestaglia e mi penetrò con un dito prima la fica che avevo depilato la mattina stessa come da lui ordinato e poi un dito nel culo che lo affondò fino in fondo tutto questo davanti al cornuto, il padrone, inoltre mi ordinò che da oggi in poi non dovevo più indossare intimo e dovevo sempre indossare gonne oppure vestiti corti (metà coscia), accettai senza proferire parola, quando ero seduta dovevo sempre tenere le gambe leggermente larghe oppure accavallarle; l’unica eccezione è che potevo vestire normalmente solo quando eravamo in famiglia,
Il pomeriggio andammo tutti e tre a fare spese, andammo prima in un grande negozio di calzature, indossavo un vestitino corto, il padrone mi fece acquistare 3 paia di stivali 2 di colore nero ed un uno di colore beige, mentre li provavo il commesso che mi aiutava ad indossarli si accorse che ero senza intimo e il vestito era salito fino al bordo del ferretto del reggicalze, il padrone ogni volta che provavo lo stivale mi faceva alza e mi chiedeva se le sentivo comode, nel mentre il cornuto era in disparte, dopo circa un ora deciso le tre paia di stivali andammo via, il padrone mi diede una pacca sul culo e lo ringraziai del regalo , nel mentre il cornuto portava le buste dietro di noi.
Ci recammo in un negozio di intimo per acquistare dei nuovi reggicalze, poi andammo a casa, in auto il cornuto guidava ed io ed il padrone eravamo seduti dietro, durante il tragitto il padrone mi ditillò il clito, poi mise la mano sotto il culo e con un dito mi penetrò fino ad arrivare a casa, mi obbligò a non raggiungere l’orgasmo fino a quando deciderà lui, avevo la fica che era un lago il clito gonfio…
Arrivammo a casa, il padrone ci salutò e mi disse ci vediamo lunedi, visto che la sera stessa avevamo una festa di compleanno di una cara amica che lo festeggiava in discoteca e mi disse che ero libera di fare ciò che volevo senza raggiungere l’orgasmo.
in disco mentre il cornuto era seduto su una poltroncina e con il cazzetto sempre in tiro, io mi divertivo ballando, indossavo un vestito di maglina che ogni tanto dovevo tirarlo giù perché mi saliva spesso, ad un certo punto un ragazzo che mi stava tampinando mentre ballavo mi chiese di ballare un lento, accettai e sentivo il suo cazzo che mi spingeva sul ventre, mi cingeva i fianchi e si accorse che portavo il reggicalze, dopo 5/6 balli lenti mi chiese se ero sola e gli dissi che ero con mio marito e che stavamo festeggiando il compleanno di una amica, mi chiese se potevamo uscire un attimo che mi voleva parlare, uscimmo e mi disse che lo facevo impazzire e mi diede un bacio con la lingua, ricambiai con passione e lui mi mise le mani sul culo, tastandolo con veemenza, gli dissi che avevo freddo, a quel punto andammo nella sua auto e ci baciammo di nuovo, gli misi la mano sul cazzo lui abbassò i pantaloni e iniziai a fargli un pompino, aveva un bel cazzo niente a che vedere con quello del padrone, era duro come il marmo, profumava di pulito, mentre glie lo ciucciavo gli massaggiavo i coglioni belli gonfi e lui iniziò da dietro la schiena a infilare un dito in fica che era un lago, gli feci togliere il dito e lo portai sul buchetto e mi disse che ero una troia, lo sentii ansimare velocemente e mi sborrò in gola che ingoiai con molta voracità.
Mentre tornavamo a casa raccontai tutto al cornuto e il padrone quando ci vedemmo il martedi a casa sua per le pulizie, la settimana passò velocemente, il padrone non mi scopò mai per tutta la settimana, mi penetrava il culetto, sculacciava e mi faceva pulire con la lingua ogni volta che faceva pipi.
Avevo il clito e le labbra della fica gonfie per la voglia che avevo, non potevo deludere il padrone, la sera mi sfogavo con il cornuto, facendolo camminare nudo a 4 zampe, sculacciandolo con la paletta di legno che usavo per il sugo e ogni volta che facevo pipi lo obbligavo ad asciugarmi la fica, accettava tutto…una sera a cena gli chiesi se gli piaceva questa situazione, rispose che avrebbe accettato tutto, per lui non era importate partecipare alle prossime future monte, la cosa che gli interessava che lui godeva anche solo sentire il racconto più dettagliato possibile, come l’altra sera quando hai spompinato in disco un sconosciuto di cui non sai neanche il nome, queste situazioni mi eccitano da morire, gli dissi che sarebbe stato il mio schiavetto per tutta la vita e che sarebbe stato il padre naturale dei nostri figli e cosi è stato.
Il venerdi avevo appuntamento dal ginecologo , dissi al cornuto che volevo rimandare per con la fica in queste condizioni….mi rassicurò e la cosa sarebbe stata eccitante se sarei andata con il mio padrone e cosi è stato, provai un umiliazione e vergogna avevo la fica che grondava soprattutto quando il ginecologo mise i guanti e mi penetrò, stavo quasi per raggiungere l’orgasmo, fortunatamente si fermò, mi fece alzare e mi tastò le tette, avevo sempre i capezzoli dritti dall’eccitazione, tutto questo davanti al padrone, al termine della visita mi disse che andava tutto e che fra sei mesi dovevo ritornare perché dovevamo fare il pap test e smettere la pillola per almeno 3 mesi.
In auto il padrone mi fece alzare la gonna fino all’inguine e prime di partire mise due dita in fica per sentire quanto ero bagnata, durante il tragitto mi obbligò a rimanere con la gonna alzata ci fermammo al distributore, terminato di fare carburante il padrone chiese di farsi pulire il parabrezza anteriore, ero impietrita anche perché era il distributore vicino casa dove io e il cornuto ci rifornivamo, il padrone poi mi diede i soldi mi fece scendere per andare a pagare, prima di scendere mi disse di abbassare la gonna fino al bordo della calze, la cosa mi torturava mentalmente, era umiliante, pagai e il proprietari dell’area di servizio mi disse mi saluti tanto suo marito.
Arrivati a casa il padrone prima di salutarmi fece pipi e oramai come di consuetudine dovetti ripulire, finito di pulire con accuratezza iniziai a ciucciare il cazzo, mi arrivò un ceffone in pieno viso e disse chi ti ha autorizzato, mi portò in cucina mi fece alzare la gonna e mi sculacciò con veemenza, poi mi portò all’ingesso dove c’era uno specchio e mi fece vedere le chiappe rosse ì, poi per concludere mi mise due dita nel culo spinse fino in fondo mi disse domani andiamo in farmacia ad acquistare dei clisteri e se ne andò.
Continua……..

GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI, ANCHE IL MIO CORNUTO EX PISELLINO OGGI PISELLINA

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