Confessioni pericolose di lei
by Andreacp32Visto: 1079 volte Commenti 13 Date: 17-11-2022 Lingua:
Ciao sono sempre io, la nuova scrittrice.
Grazie, grazie e ancora grazie.
Non pensavo potesse piacere così tanto e soprattutto non vi nego di essermi eccitata a scriverlo e poi vedere lui leggerlo ed eccitarsi.
Argo, questo racconto è di nuovo impostato sulle tue proposte (a parte l’ultima a cui se mi inciterete dedicherò un singolo racconto)
Per quanto riguarda le foto, mi sono lasciata convincere da mio marito a pubblicare quella che avrebbe voluto lui tempo fa, ma solo ad una condizione: che il mio primo racconto (o anche questo o il prossimo...si ho deciso di scrivere una trilogia) ricevano un determinato numero di commenti.
Ovviamente il numero è top secret.
Questa è una confessione recente (ed all’interno ci saranno altre risposte alle domande di Argo) ma nulla di eccesivo (mi spiace).
Samu doveva recarsi fuori città per lavoro e, cosa insolita per lui, avrebbe dormito fuori.
In realtà la cosa non mi dispiaceva per nulla, mi ero organizzata per rilassarmi guardando una serie tv che lui non gradisce.
Messi a letto i bambini, lo sento al telefono e lo saluto spiegandogli che sarò presa dalla mia serie tv.
Mi preparo una bella tisana rilassante e mi metto davanti al televisore con anche una copertina perché con il condizionatore a palla sentivo un lieve freschino.
Sarà che la serie aveva qualche scena di sesso intrigante (nulla di scabroso o altro), sarà l’effetto della tisana calda, nel giro di poco sento un caldo che mi opprime ed anche se mi ritrovo con la maglietta e i pantaloncini continuo a sentire caldo.
Quindi metto in pausa la serie e decido di farmi una doccia per rinfrescarmi.
Torno in salotto con solo l’accappatoio sentendomi già meglio.
Mentre guardo la serie la mia mano dolcemente finisce sulla mia patatina, così come trastullo e nulla di più.
Insomma sto giochicchiando con la mia figa quando sento che ho voglia di qualcosa di più.
Infilo un dito e mi sento bagnatissima e così, lì davanti alla televisione inizio a masturbarmi dolcemente con un dito che entra e poi esce posandosi sul clitoride in un ritmo blando e controllato.
La mia mente sa già che voglio l’orgasmo ma io voglio farlo durare.
Mi accorgo però che la trama della serie mi sfugge perché penso a toccarmi e allora mi dedico a me. Metto in pausa di nuovo e mi guardo attorno.
Penso
Vado in cucina e trovo uno di quei coltelli per spalmare la nutella che ha un bel manico di plastica, grosso e tondeggiante e color rosso fuoco.
Lo prendo, torno in sala, mi sdraio e me lo pianto dentro.
Mi sento riempita, lo tengo fermo così, esce solo quella specie di lama che non taglia e intanto mi massaggio il clitoride, sento bagnarmi e allora impugno il coltello e inizio a spingerlo su e giù forte come se mi stesse scopando qualcuno.
Penso al cazzo ma non ad uno in particolare, ogni colpo è un cazzo diverso, grande e nero, lungo e bianco. Penso e la mia mano va sempre più veloce. Penso a mio marito e a quanto vorrebbe godersi una scena così mentre lo chiamo cornuto.
Mi piace chiamarlo così, ho sempre avuto paura di dirglielo perchè mai e poi mai avrei voluto umiliarlo ma poi ho capito che quell’umiliazione a lui piace e a me da un senso di potere su di lui che mi fa godere ancora di più.
Non penso che sia un cornuto e anche quando mi sono fatta scopare da altri, in realtà avevo spesso e volentieri in mente lui o comunque sapevo che quella cosa poi lo avrebbe eccitato.
Per me è un uomo forte e vero che sa affrontare i suoi vizi e che non ha paura di giocare ed il sesso per me è gioco.
A me ha eccitato tantissimo vederlo succhiare un cazzo o vederlo posseduto, come mi eccita vedere che gode quando lo umilio.
Adoro la sua lingua che mi ripulisce dallo sperma, suo o di altri e mi piace quando torna da me e mi bacia con il gusto di sborra tra le labbra.
È un gioco delle parti ma che può esistere solo tra me e lui, se cambi uno dei due, si perde il gioco.
Di me ho pensato tante cose e certamente una è che sono stata una grande troia ma in realtà credo solo di essermi divertita e che tutto questo mi abbia permesso di essere quella che sono ora.
Il sesso a me piace e mi piace da sempre, amo vedere cazzi e amo essere scopata e dare tutta me stessa.
Io devo arrivare alla fine che ho il fiatone e che mi sento appagata e spesso questa cosa me l’hanno data più cazzi insieme.
La realtà è che sono una porca e mi sento tale e mi piace esserlo perché a lui piaccio così.
I pensieri vagano e i cazzi sono sempre di più, mi immagino di essere scopata uno dopo l’altro: io lì sul divano e questi sconosciuti che mi scopano selvaggiamente e i loro cazzi vanno sempre più veloce come va veloce la mia mano sul coltello.
Penso a loro che mi sborrano ovunque, sulle cosce, sul pube, il seno, la faccia e la bocca.
Si, penso che avrei voglia di bere sborra, tanta sborra: adoro quando la bocca mi si riempie di sborra.
Amo sentirne tanta e amo buttarla giù tutta insieme dopo essermi riempita la bocca.
Poi mi passo la lingua sul palato e assaporo quel gusto che mi piace tanto.
Con un’amica, anni fa, si scherzava perché mi definivo una sommelier di sborra.
Ma è vero, ne ho assaggiata tanta e di ogni tipo.
Ecco, i miei pensieri sono questi e poi sento l’orgasmo salire, sento i miei piedi tramare ma non fermo la mano, continuo a pugnalarmi fino a godere e stringere il coltello con due mani e cambiare movimento, ora lo faccio roteare dentro di me.
Sento la mia figa allargata, ci si muove bene.
Poi respiro affannosamente e lo tolgo.
Ora il manico è rosso con striature bianche, i miei umori lo hanno trasformato in un cazzo che ha sborrato. Lo guardo, sorrido e vado a lavarlo.
Mando un messaggio a Samu e gli dico che sono stanca e vado a letto e che non vedo l’ora di vederlo domani.
Fine
Spero vi piaccia anche se più intimo e meno porco come racconto.
Il prossimo racconto, se vorrete, sarà sull’ultima domanda di Argo.
La vostra Sil (da sola)