3 ore rubate, un pomeriggio...
by fotografodilatatoreVisto: 136 volte Commenti 0 Date: 13-09-2022 Lingua:
È stato come avevi sperato?
È nato per caso, mentre la fotografavo. Lei che a ogni scatto si scioglieva un po’ di più, prendendo confidenza del suo corpo. Prendendo confidenza con me. Da intimidita a giocosa.
Tu osservavi quella danza. Tra fotografo e modella è sempre un gioco di provocazioni, e di solito quello rimane.
Ma ad un certo punto ti è parso tutto chiaro, prima a te che a noi.
La sensazione di panico e di immensa eccitazione che sta nel sapere di poter avere una donna in esclusiva, ma di poterla condividere. Di poter lasciare che provi sentimenti per altri senza avere paura di perderla.
Sentivi che stava succedendo, o lo speravi.
Era sempre più difficile concentrarsi sulle foto, sulle regolazioni da impostare tra uno scatto e l’altro. Riconosco che ha sorpreso anche me.
Poi lei, che chiede se ho un obiettivo da macro fotografia. Io non capivo, ma sì, ne ho sempre uno con me. Lo innesto sulla macchina. Nel frattempo lei nuda, del tutto. Mi giro e non so più se guardare i suoi magnifici occhi o il suo sesso inturgidito.
Ricordo lei che mi toglie ogni dubbio, con due dita mi indica dove scattare, lo sguardo di chi è in controllo, anche mentre si girava verso di te, chiedendoti di lasciarci soli.
Non posso dirti cosa è successo dopo, cosa abbiamo fatto e cosa ci siamo detti. Vuole essere lei a rivelartelo, poco alla volta.
Ma mi ha detto che ci rivedremo, presto…
