RACCONTO TITOLO: Una serata al cinema 
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Una serata al cinema


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Una serata al cinema

by carloanna
Visto: 1137 volte Commenti 6 Date: 02-09-2022 Lingua: Language

Una serata al cinema
STORIA VERA
Era il 1991 mentre ritornavo da lavoro, stavo nel traffico in auto, nei pressi delle Poste centrali a Napoli, c’era una sala cinematografica che proiettava un film di Tinto Brass: COSI’ FAN TUTTE.
La cosa mi colpì perche qualche anno prima avevamo comprato un gioco di società che si chiamava proprio così; per chi non lo conosce era un gioco con dadi chi aveva il numero più basso pescava una carta che raffigurava un indumento, una posizione o un atto, ad esempio un reggiseno, una persona a pecora o un bocchino, chi prendeva la carta doveva fare quello indicato nella carta ovvero o togliersi il reggiseno o mettersi a pecorina o prendere un cazzo in bocca, questo per le donne, per gli uomini con carte di colore diverso c’erano quasi le stesse cose ma riferito alle donne. Lo avevamo usato diverse volte, poi iniziammo a giocare prevalentemente con singoli e quindi stava li abbandonato.
Quando tornai a casa dissi ad Anna del film e che il titolo mi aveva incuriosito: La cosa incuriosì anche lei e chiedeva cosa poteva essere e pensammo di andarci.
Nei giorni successivi le dissi il genere di film che produceva Tinto Brass e le proposi di andare a vedere il film ma anche di giocare a provocare un poco. Lei ovviamente subito disse di si: Provocare e fare arrapare la faceva impazzire.
Arrivò il venerdì e decidemmo di andare, ovviamente guardavo lei che si preparava. Indossò calze nere autoreggenti, una gonnellina corta e larga sotto nera a fantasia, perizoma nero, reggiseno a balconcino ed una camicetta in seta trasparente sempre nera. Uscimmo verso le otto, era tra novembre e dicembre, lei con un soprabito lungo arrivammo al cinema ed andammo a parcheggiare davanti alle poste. Mentre scendevamo le scale che ci portavano davanti al cinema la fermai e le dissi ”Facciamo una cosa facciamo i biglietti, entriamo però io mi fermo e tu prendi posto poi io ti raggiungo, devi dare l’impressione che stai sola, voglio vedere cosa succede?” Lei capì cosa volevo fare ed ovviamente subito acconsentì perché comunque ama questo tipo di situazioni. Facemmo i biglietti ed entrammo, ci fece strada la maschera quindi io dico a lei, facendo sentire alla maschera che andavo in bagno e lei iniziava a prendere posto.
La sala era semivuota, poche persone qua e là. Le andò sulla sinistra e si sedette alla terza poltrona di una fila tutta vuota. Certamente non era passata inosservata perché entrando si era tolta il soprabito.
Io ero andato verso i bagni però mi ero seduto alla prima poltrona davanti ai bagni dove potevo vederla bene. Il film proiettava le solite scene di Tinto Brass MOLTO ECCITANTI, dopo 4/5 minuti vedo che si alza uno e si va a sedere lateralmente a lei alla fila di dietro e vedevo che la sua testa si muoveva non per il film ma per guardare lei. Dopo poco si alza un altro e si va a sedere alla prima poltrona della stessa fila. A questo punto mi alzo e mi vado a sedere vicino a lei facendo finta di non conoscerla. Lei stava tutta composta con il soprabito sulle gambe e quei due cercano di capire in quanto una bella donna sola in una sala che proiettavano quel genere di film tutta composta era strano o aspettavano che si riscaldasse di più. Io da parte mi facevo finta di niente non la guardavo e ne gli rivolgevo parola. Nel frattempo finì il primo tempo si accesero le luci e lei ebbe gli occhi puntati addosso da tutti, molti iniziavano ad alzarsi passando vicino alla nostra fila per vedere e capire, ma lei aveva il solito viso pubblico, serio, austero, senza dare confidenza, tutte le gambe molto coperte dal soprabito, l’unica cosa che si vedeva era il reggiseno sotto la camicia trasparente. Si spensero le luci e dopo nemmeno un minuto iniziai a toccarle la coscia, infilai la mano sotto al soprabito, aveva la gonna tutta alzata con la balza dell’autoreggente fuori. Enza mai guardarla le spostai lo slip e iniziai a sditalinarla. Lei piano piano allungò la mano e iniziò a toccarmi il cazzo. Quello seduto ad una poltrona da lei, vide i movimenti e si avvicinò a lei guardando solo. L’aiutai a sbottonare il pantalone e cacciai il cazzo fuori, appena lei lo prese in mano spostai il soprabito dalle sue gambe e le allargai le gambe per toccarla meglio. Quello seduto vicino a lei caccio il cazzo fuori e mentre guardava iniziò a farselo in mano così le dissi di aiutarlo. Lei si ritrovò con il mio cazzo in mano da un lato ed un altro dall’altro lato. Quello dietro che stava guardando tutto allungò la mano ed iniziò a toccarle le zizze. Non ce la facevo più mi scoppiavano le palle, quindi la presi con la testa e glielo misi in bocca. Quello a fianco si trovò il culo in bella vista e quindi riprese quello che stavo facendo io. Non ce la feci a trattenermi e la sfacciai in bocca. Lei si fermò ed ingoiò tutto, ma i due erano diventati tre, uno a fianco e due dietro, Lei dopo aver ingoiato si rimise seduta e si ritrovò mani dappertutto, in particolare i due di dietro che ormai tenevano le zizze fuori dal reggiseno e le toccavano, quello a fianco sempre con il cazzo fuori, così lei glielo prese in mano e lo fece sborrare. IN meno di un minuto ci trovammo con 5/6 di loro seduti tra dietro e vicino. Ci guardammo e ci alzammo subito, l’aiutai a ricomporsi ed uscimmo. Usciti fuori avevamo tre di loro che ci seguirono e tentavano di approcciare. Le chiesi se c’era qualcuno che più le piaceva e lei disse di si. Camminavamo seguiti da tre di loro che cercavano di farci fermare; era una situazione imbarazzante, quindi ci fermammo ed io dissi che dovevano lasciarci stare, che avevamo giocato ed il gioco era finito lì. CI girammo per andarcene ma mentre eravamo sulle scale per prendere la macchina, vidi che ci seguivano, non attaccati a noi, ma ci seguivano. C’era uno più vicino a noi quindi mi avvicinai dicendogli che doveva mandare via gli altri e di raggiungerci a piazza dante.
Andammo via facendo un lungo giro visto che piazza dante era vicinissimo. Camminando vidi che non ci seguiva nessuno quindi ci fermammo lì dove avevo indicato e dopo pochi minuti arrivò questo. Gli dissi di seguirmi che poi gli avrei dato indicazioni. Arrivammo nei pressi di casa nostra e gli proposi di parcheggiare l’auto e di salire in auto con noi che saremmo andati a casa al mare dove non c’era nessuno ( Castel Volturno) Poi dopo l’avremmo riaccompagnato. Salì in macchina e ci riavviammo. Ad un certo punto fermo la macchina e chiedo ad Anna di salire dietro vicino a lui. Riprendemmo il viaggio e vidi che iniziarono a baciarsi e mentre lui gli aveva cacciato le zizze fuori lei gli massaggiava il cazzo. Lui sembrava un polipo aveva mani dappertutto. Arrivammo alla casa al mare ed andammo direttamente in camera da letto. Lui si mise davanti a lei a baciarla, io da dietro la spogliai e mi poggiai dietro di lei. Lui mentre la baciava si spogliò. Mi spostai da dietro ad Anna e dissi che mi andavo a sciaquare. Rientrai e vidi Anna inginocchiata con il cazzo in bocca che gli stava facendo un bocchino. Al che gli chiedo “ ti piace come fa i bocchini Anna?” e lui “Cazzo se non mi trattengo subito sborro” Ed io “ dici la verità è una troia? Senti come lecca il cazzo. Anna ti piace questo cazzo?” e lei “si però voglia chiavare ora” ed io “che dici lo vuoi in culo?” e lei “ si ma dopo” Si alza da terra e si mette sul letto ed io dico a lui vai chiavatela. Lei allargò le gambe e lui glielo mise nella pucchiacca. Io mi misi vicino e glielo misi in bocca, lei dopo un poco si girò e si mise lei sopra a chiavarlo mentre mi succhiava il cazzo. Mi spostai e mi misi dietro a lei, capì subito e si fermò. Le poggiai la punta dl cazzo sul culo e lentamente glielo misi in culo. Sentivo il culo stretto ed mentre la inculavo sentivo il cazzo dell’altro nella fessa. Lei iniziò a godere e ripeteva “ che bello, due cazzi dentro, ne voglio anche uno in bocca, sono una zoccola, guarda che troia state chiavando, lo voglio in bocca, riempitemi di sfaccimma” Mi spostai dal culo mi sedetti sul bordo letto la presi la feci abbassare davanti a me e le chiesi di farmi un bocchino che volevo sfacciarla in bocca. Poi invitai lui “Dai vieni metticelo in culo, rompici il culo a sta troia” lui non se lo fece ripetere due volte che la inculò, le dava dei colpi che la sua testa mi sfondava la pancia. Poi non facendocela più a trattenermi “Dai puttana succhia che sto sfacciando, dai ti sfaccio in bocca, ingoia tutto zoccolona” e iniziai a godere, l’altro tolse il cazzo dal culo si avvicino alla sua faccia che stava con il cazzo mio in bocca e la sfacciò in faccia.
Fu una goduta bellissima e lei rimase molto soddisfatta., Ci rivestimmo, ce ne andammo, lo riaccompagnai alla macchia, voleva darci il suo recapito, ma lei disse no Chissà il mondo è piccolo se ci rincontriamo ci facciamo un’altra chiavata.
Arrivammo a casa e ci facemmo una grande scopata mentre mi raccontava quello che era successo nel cinema.
Questa è una storia vera con dettagli veri, come le altre. Sarebbe eccitantissimo avere commenti di qualche persona che ha vissuto con noi queste espereinze.
Altro desiderio è di confrontarmi con un marito per raccontarci le esperienze vissute ma con lo stesso linguaggio.
Ciao alla prossima

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