RACCONTO TITOLO: Gianni e Alessandra 
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Gianni e Alessandra


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Gianni e Alessandra

by nickola
Visto: 1959 volte Commenti 29 Date: 15-07-2022 Lingua: Language

Siamo una coppia felicemente sposata, 56 anni io, mi chiamo Gianni e 52 mia moglie Alessandra molto giovanili e sportivi.
Dopo 25 anni di matrimonio è successo un episodio che ha letteralmente modificato la mia vita e il mio modo di pensare e giudicare il prossimo.
Premetto che non sono mai stato geloso ne possessivo nei confronti di mia moglie e che le ho sempre fatto fare quello che più le piaceva.
Era estate piena, fine luglio, vacanze al mare in Sardegna e casetta in campagna in mezzo al verde.
Rientrati dal mare, come ogni giorno, Alessandra faceva una doccia fuori dalla casa mentre io iniziavo a preparare qualche cosa da mangiare.
Mi affaccio alla finestra della cucina e vedo mia moglie completamente nuda e insaponata pronta per andare sotto la doccia e risciacquarsi ma stranamente indugiante nel continuare a passare la spugna su tutto il corpo.
Senza pensarci su due volte mi tolgo gli slip e inizio a massaggiarmi il cazzo che andava indurendosi sempre più.
è un abitudine che prelude alla scopata e che rende l’attesa molto eccitante.
Mentre ero intento ai massaggi mi accorgo che dietro un cespuglio, a circa 50 metri, tre ragazzi del vicino paese erano intenti a farsi una sega guardando mia moglie.
Il primo impulso fu quello di avvisare mia moglie e mandare via i ragazzi ma una strana eccitazione mi prese, il mio cazzo diventò ancora più duro e venni con un fiotto caldo e denso che sporcò il muro della finestra.
Nel frattempo Alessandra ripulitasi dal sapone e indossato un accappatoio si asciugava sfregando il corpo con la spugna mentre i ragazzi, si apprestavano ad allontanarsi dopo aver sborrato anch’essi (credo).
. Mentre eravamo intenti al pranzo, raccontai a mia moglie ciò che era accaduto cercando di capire che cosa provasse nel sapere che dei ragazzi si erano fatti una sega vedendola nuda.
“Lo sapevo” rispose con un sorriso tra l’eccitato per l’accaduto e il sorpreso che io sapessi.
“E tu hai visto tutto e non ti sei scomposto più di tanto, vero? Ma bravo il mio maritino! ”
“Io mi sono fatto una sega come non mi capitava da anni” risposi “mi sono eccitato da matti. ”
Ci alzammo da tavola e ci buttammo sul letto entrambi terribilmente eccitati.
“Lo farai ancora ? ” le dissi
“ho scoperto che anche tu come tante altre sei troia e la cosa non mi dispiace affatto, magari ti farai anche fottere vero? ” e così dicendo affondai sempre più violentemente i miei colpi in preda ormai ad una delirante eccitazione.
“Se ti fa piacere lo farò” rispose mia moglie
“ma adesso sfondami il culo come sai fare…. lo sai che mi piace pensare di essere presa da più uomini mentre mi inculi”.
E così mentre mia moglie si toccava con foga la fica venimmo insieme in un sconvolgente orgasmo che ci lasciò spossati sul letto e felici ci addormentammo
Il giorno dopo, mentre abbracciavo Alessandra sulla porta di ingresso della cucina, mi accorsi che dietro il solito cespuglio c’era del movimento.
Forse erano loro, i ragazzi del giorno prima che desideravano un’altra visione di mia moglie spogliata.
Senza smettere di abbracciare mia moglie le dissi in un orecchio
“se ci fossero i ragazzi di ieri ti abbasserei gli slip e gli farei vedere il tuo bellissimo culo. ” –
“Fallo ” disse mia moglie
“immagina che siano dietro il cespuglio e fai quello che vuoi, oggi mi sento particolarmente troia e tu ti ecciti nel pensare che lo sia veramente. ”
Non ci pensai due volte, con il cazzo che scoppiava dentro i pantaloncini presi ad accarezzare il suo culo e contemporaneamente abbassai il costume scoprendolo completamente.
Alessandra si strinse maggiormente a me e mi pregò di chiavarla li sull’uscio, esposta agli sguardi di chiunque fosse dietro il cespuglio.
A quel punto feci cenno ai ragazzi di avvicinarsi.
Non dovetti insistere, in un attimo si portarono dietro mia moglie e le accarezzarono il culo.
Alessandra si irrigidì per un attimo ma capì subito la situazione che si era creata e mi sussurrò
“lo vuoi davvero ? ” e prima che io potessi rispondere aggiunse
“Io lo desidero tanto, sono sempre stata attratta da queste situazioni, voglio fare la troia in tua presenza. ”
Si girò verso i ragazzi e disse
“avete mai visto una signora fare la troia? Bene eccola qua, oggi vi permetterò di fare quello che vorrete senza limiti alle sconcezze che mi chiederete di fare. ”
I tre ragazzi si strinsero intorno al suo corpo ormai completamente nudo e iniziarono ad accarezzarla da per tutto.
“Gianni prendi la telecamera e riprendi tutto quello che accade” mi disse
“E ti prego non intervenire se non te lo chiedo espressamente. ”
Il gruppetto si diresse verso la camera da letto dove piazzai la telecamera in modo che inquadrasse l’ampio letto sul quale fecero sdraiare quella troia di mia moglie.
“Toccami il cazzo…. Succhialo troia…. ti piace farti vedere da tuo marito mentre ti sfondano il culo”
Queste ed altre esclamazioni fecero perdere il controllo a mia moglie che da quel momento fu preda delle fantasie dei ragazzi che fecero con lei ogni sorta di giochino mentre io seduto su una sedia, mentre la telecamera riprendeva tutto, mi accarezzavo il cazzo oramai al limite del gonfiore.
Durò un oretta, esausti ed appagati i ragazzi si accasciarono sul letto e per riprendersi iniziarono a parlare con la loro troia.
“Secondo noi non è la prima volta che lo fai, dici la verità, questi giochini li hai già fatti vero ? ”
“che vi importa” rispose
“non vi basta che li abbia fatti con voi ? ”
“Abbiamo capito siccome c’è tuo marito che non sa nulla non vuoi parlare ma a noi non importa un cazzo di tuo marito anzi non vedi come è eccitato di questa situazione ? Su parla troia con chi l’hai fatto ancora ? ”
Per tutta risposta mia moglie si mise alla pecorina rivolta verso di me, mi guardo a lungo e poi disse
“e va bene siccome ho promesso di fare tutto quello che volete sperando che mio marito non si incazzi vi racconterò come e con chi l’ho fatto. Pero mentre parlo toccatemi tutta e inculatemi. E tu cambia la cassetta della telecamera e riprendi tutto, oggi saprai quanto troia e porca sono stata e sono. ”
Non ebbi il coraggio di oppormi al suo desiderio e dopo aver riavviato la telecamera mi sedetti di fronte a mia moglie che, in preda ad un piacere sconvolgente e guardandomi negli occhi iniziò il racconto.
“Devi sapere che non l’ho fatto spesso ma ho iniziato l’anno scorso in occasione di quella riunione che ci fu a Roma dove andai con il direttore. Ricordi che partii venerdì mattina e anziché rientrare la sera ti telefonai per chiederti se avessi niente in contrario se mi fossi fermata anche il sabato e la domenica ospite del presidente e sua moglie.
L’invito mi fu rivolto dalla moglie del presidente e l’idea mi piacque.
Il direttore rientrò in sede e io mi trattenni a Roma.
Olga, così si chiama la moglie del presidente, è una donna sulla cinquantina, piacente e dotata di un seno prosperoso che porta con molta disinvoltura. Il marito un bell’uomo molto raffinato ed elegante.
Arrivammo alla loro casa e Olga mi accompagno nella stanza degli ospiti, “fatti una doccia e poi scendi, saremmo a tavola tra un’ora. E mi raccomando” mi disse amicando
“metti un bell’abito da sera, ci saranno altri due ospiti molto importanti. ”
Mi feci la doccia e misi gonna una gonna al ginocchio e la camicetta di seta bianca e naturalmente sotto la camicetta niente.
Scesi e tra l’ammirazione di tutti, i due ospiti erano già arrivati, ci dirigemmo verso la sala da pranzo.
Parlammo del più e del meno, mangiammo in modo molto raffinato e naturalmente bevemmo quel tanto in più da farci perdere un po’ di inibizione e metterci in confidenza come vecchi amici.
Finito il pranzo ci alzammo e ci dirigemmo verso un salotto finemente arredato , profumato e con una bellissima musica di sottofondo.
Uno dei due invitati si avvicinò e accennò un passo di danza stringendomi alla vita forse con tropo vigore.
Mi appoggiai completamente a lui e in quel momento capii che la cosa non sarebbe finita lì.
Vidi Olga che ballava con il marito e con l’altro invitato come se si trattasse di un panino imbottito.
Era chiaro che i tre erano eccitati ed Olga si muoveva in modo da strusciarsi contro i due da vera troia.
Ad un certo punto vennero verso di me e Olga disse
“Hai capito che la serata si sta evolvendo in un certo modo e tu non sembri affatto dispiaciuta. Noi ci riuniamo spesso per regalarci qualche ora di sesso sfrenato e finora io sono stata l’unica donna del gruppo, oggi vorremmo che tu partecipassi e in un certo senso prendessi il mio posto. Però ti avverto , sei libera di andare via ma, se rimani non dovrai mettere limiti a ciò che potrebbe accadere. Decidi. ”
Una sensazione di paura mi prese, non l’avevo mai fatto, e poi senza di te… a tua insaputa… te lo avrei detto… chissà, forse no.
“Allora che decidi”, disse Olga, e mi riportò subito in quella realtà che mi eccitava e mi sconvolgeva.
“Va bene – dissi – sono pronta, però sappiate che non ho mai fatto niente di simile, almeno inizialmente siate dolci con me”.
Ma certo – disse Olga – se la signora vuole dolcezza l’avrà.
Non finì quasi la frase che il marito si portò dietro di me, si appiccicò con il cazzo al mio culo, mi prese i seni a piene mani e disse
“Signori state per vedere e toccare i seni di una vera signora che per l’occasione sarà la nostra porca. ”
Mi aprì la camicetta e invitò tutti i presenti a toccare le tette.
Olga mi disse di passeggiare per la stanza con i seni nudi e di sollevare la gonna oltre gli slip.
Feci ciò che volevano mentre si spogliavano rimanendo completamente nudi.
“Come va” disse Olga, ed io che oramai ero entrata eccitatissima nel gioco risposi
– Va bene, sono diventata una vera porca, un troia cui potrete chiedere quello che volete. Mi faro chiavare e inculare contemporaneamente mentre succhierò il cazzo del terzo o la figa di Olga. ”
Sempre con la gonna oscenamente sollevata mi avvicinai a Olga e la baciai in bocca toccandole i seni e la figa, poi mi spogliai completamente e attesi.
I tre uomini mi fecero sdraiare per terra, si misero tutti intorno a me e mi diedero i loro cazzi da succhiare.
Mi chiavarono e mi incularono a turno senza tregua, obbedendo agli ordini di Olga che dirigeva la scena riprendendo tutto con una telecamera.
Quando finì, tre ore circa dopo, ci ripulimmo e ci rivestimmo e come se niente fosse accaduto ci sedemmo sui divani per conversare.
Chissà che faccia farebbe tuo marito – disse Olga – se vedesse il filmino che abbiamo girato questa sera.
Sei matta ? – risposi ridendo – guarda che il mio è un matrimonio felice, mio marito non deve saperlo.
“Chi desidera qualcosa da bere ? ” chiese il padrone di casa schiacciando un pulsante per chiamare il cameriere, – tutti credo – rispose Olga – ma prima mia cara sbottona qualche bottone della tua graziosa camicetta e tira su la gonna in modo che il cameriere possa vedere che troia sei.
Divenni rossa e con sbigottimento dissi
“ma perché, non voglio che il cameriere mi veda così esposta”.
Tu farai quello che io ti dico di fare – fu la risposta di Olga – e mi aprì la camicetta fino all’ombelico e mi fece sollevare la gonna oltre metà coscia.
Entrò il cameriere, un uomo di mezza età normalissimo e compitissimo che però non staccava lo sguardo dal mio corpo cosi oscenamente esposto. Giorgio – disse Olga – che fai, guardi la nostra ospite con molto interesse, ti piace eh! Bella vero.
Rimasi immobile non sapendo che dire ne che fare, mi sentivo imbarazzata ma nuovamente eccitata dalla situazione assurda.
– Portaci del Porto per favore – disse Olga – e che sia ben fresco. ”
Giorgio sparì per prendere il vino e Olga mi fece togliere le mutandine e mi fece sedere con le gambe larghe.
Giorgio ritornò e servi il vino fresco senza scomporsi, e mentre stava per uscire Olga lo chiamò
– Giorgio vieni qui, questa signora vorrebbe che tu le leccassi la fica mentre ti fa un pompino, noi staremmo come sempre qui a guardare.
Ci sdraiammo per terra e iniziammo un 69 sconvolgente mentre gli astanti si masturbavano intorno a noi incitandoci con frasi oscene.
Ebbi un orgasmo violento quando Giorgio mi venne in bocca e contemporaneamente venni cosparsa di sperma dei segaioli su tutto il corpo.
La serata finì li, andammo a dormire e il giorno dopo rientrai a casa senza che tu sospettassi di avere sposato una porca viziosa.
I ragazzi, che si erano fermati per ascoltare il racconto di Alessandra, si guardarono sbigottiti e dissero
“Complimenti signora, sei una vera porca” e ripresero a chiavarmi e incularmi completando l’opera interrotta.
Quando rimanemmo soli, abbracciai Alessandra e le dissi
“Ti amo troia”.
Mia moglie tirò un sospiro di sollievo e rispose
“Anch’io”.
Avevo impostato un altro tipo di rapporto con Alessandra che mi diede nuovi stimoli e interessi soprattutto, come è ovvio, nella sfera sessuale.
Che cosa accadde a mia moglie quando ritornò in ufficio dopo la trasferta romana forse ve lo dirò un’altra volta.
Ciao a tutti quelli che avranno occasione di leggere questo racconto realmente accaduto. FINE

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