RACCONTO TITOLO: Occasione Persa Prima Parte 
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Occasione Persa Prima Parte


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Occasione Persa Prima Parte

by voglia.di.lei
Visto: 233 volte Commenti 3 Date: 08-02-2022 Lingua: Language

Non so se idoneo per questo sito ma ci provo lo stesso.
Questa è una storia vera accaduta in una cittadina romagnola alcuni anni fa.
Un giorno, cazzeggiando su FB, spunta tra le persone che puoi conoscere la foto di una cugina di mia moglie che non sentivo più da oltre 15 anni, al ché decido d’inviargli un messaggio di rito con scritto ”Ciao come stai? Sei sempre una bella donna, baci” e gli lascio il mio cell. se per caso vuoi chiamarmi. Finisce lì.
Premetto che lei era molto più giovane di 10 anni, quando ero appena sposato ci ritrovavamo al mare con la sua famiglia. Lei allora poteva avere poco più di 14/15 anni ma già suscitava in me sensazioni proibite ammirando le sue voluttuose forme ancora adolescenziali, però già allora non respingeva il mio “piedino intrigante” che gli facevo mentre prendevamo il sole. Ovviamente non andai oltre perché non volevo fare, con me stesso, la figura del pedofilo.
Lei, intanto, si era sposata e aveva avuto anche 2 figli.
Torniamo a FB, passarono molti giorni e nessun messaggio e nessuna chiamata, finché un bel giorno, dopo alcuni mesi, arriva una telefonata sconosciuta, rispondo ed era Lei.
“ Ciao sono Mary, ti disturbo? – No per niente rispondo – Scusami ma volevo chiamarti prima però ho dovuto formattare il PC e quindi non trovavo più il tu messaggio, allora ho pensato di guardare il tuo profilo e fortunatamente ho visto che c’era il tuo nr. di cellulare”.
Continua la conversazione con tutti i discorsi di rito e mi dice anche che i figli, ormai grandi, vivono per conto loro, che si era separata dal marito ed era single senza nessuna relazione seria in essere.
La cosa m’intriga non poco e da quel giorno in poi ci sentimmo quotidianamente per tel. e su messenger instaurando una complice intesa di reciproco interesse.
Decidiamo di vederci e arriva finalmente il giorno fstidico, appena visti ci tuffiamo uno nelle braccia dell’altro con un bacio in bocca che durò un’eternità.
Lei era ancora una bella donna piacente anche se con qualche chilo in più, qualche tatuaggio sulle braccia e nei polsi, cosa che non ho mai sopportato né negli uomini e tantomeno nelle donne. Ci sediamo al bar consumando qualcosa tra un bacio e l’altro, pensavo che mi invitasse dopo a casa sua, visto che stava da sola, invece NO. Dissi tra me e me: “Beh non puoi pretendere che ti allarghi le gambe subito al primo incontro come se fosse una puttana!” Quanto mi sbagliavo!
Gironzoliamo in macchina, fra una pomiciata e l’altra, fino a casa sua e ci lasciamo con la promessa di vederci dopo 2 giorni perché lei l’indomani era di turno al lavoro. Fa l’infermiera, capirete poi perché lo dico. Me ne vado con il cazzo dritto a digiuno tanto che ho dovuto farmi una sega per farlo tornare a posto.
Ci rivediamo, puntualmente, dopo 2 giorni, lei in jeans e maglioncino (era inverno) dove si intravvedevano le sue giunoniche forme con un culo da sballo. Altri baci e pomiciate, il cazzo sempre in tiro, glielo davo in mano ma lei si ritraeva perché non voleva che qualche passante vedesse (com’è pudica! Pensavo!). Andiamo a pranzo in un ristorante e da perfetto galantuomo, quale sono, parliamo di noi cosa abbiamo fatto in tutti questi anni, lei conosceva abbastanza di me per voce dei parenti, io invece non sapevo nulla di lei e cercavo più di capire la sua indole, i suo interessi, i suoi desideri, ma più che altro le sue relazioni amorose. Chiedendomi: perché si è lasciata con il marito? Come mai vive da sola? Come mai non ha nessuna relazione? Forse non vuole vincoli ma solo vivere in piena libertà ? Finiamo di mangiare e chiedo il conto, quando arriva lei mette mano al portafogli per dividere il conto, ma io le dico che per me è assurdo far pagare una donna e non capirò mai questo modo di fare. Probabilmente non era abituata ad essere trattata da Signora. Pago e andiamo via in giro per bar e centri commerciali. Il pomeriggio trascorre più o meno come la mattina, io sempre con il cazzo in tiro e lei che si ritrae ad ogni avance. Verso sera l’accompagno a casa, sperando che mi faccia salire, invece mi dice che se voglio posso venirla a trovare in serata dopo le 23:00, ma di non mettermi grilli in testa. Accetto la bacio e vado via.
La sera stessa alle 23:00, inventando una scusa a casa, vado a casa sua, suono il campanello, mi apre il portone dicendomi a quale scala devo andare. Erano piccoli appartamenti a schiera attorno ad un grande spiazzo aperto all’interno.
Salgo le scale e mi accoglie vestita in pigiama in un piccolo salottino con la televisione. Ci sediamo accanto sul divanetto ed io comincio a baciarla dappertutto, gli prendo i piedi, li accarezzo, li bacio, li lecco (cosa che mi piace da matti, ritenendo che la pianta del piede delle donne sia una delle parti più erogene) per vedere se si riscalda e si lascia andare. Mi dice: “Accidenti come sei focoso!”, dopo una buona mezzoretta si decide e mi dice di andare in camera da letto così siamo più comodi. (Finalmente, era ora)
Ci spogliamo del tutto e inizio a baciarla tutta, a leccargli la figa già bella gonfia che trasbordava liquidi continui, a leccargli il culo come se la mia lingua volesse chiavarla, facciamo un bel 69 con lei che lecca e succhia il cazzo come mai avevo provato. Bocchino da favola, No come mia moglie che fa sempre e solo dei rigatoni. Gli dico che vado in bagno e torno subito, prendo una pillola di viagra, non si sa mai. Scopiamo tutta la notte in tutte le posizioni, a pecora, smorza candele, missionaria di dietro e davanti, mi son meravigliato io stesso ed anche lei sembrava soddisfatta, anche se forse ne voleva ancora. Ci appisoliamo un po’ e alla 5 di mattina dico che devo andare che mi aspettano. Rimaniamo per vederci il giorno dopo perché è libera tutto il giorno ed anche la sera. Continua...

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