RACCONTO TITOLO: Parte 28 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 28 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 28 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Visto: 278 volte Commenti 7 Date: 04-11-2021 Lingua: Language

Ci rimettemmo nelle stesse posizioni della sera prima: io, Silvia, Anna e Filippo. Guardavamo il film e dopo un po’ sarei stato pronto mentalmente per scopare, la voglia era tornata ma notai che nessuno degli altri tre sembrava avere quell’interesse e quindi decisi di lasciare stare. Alla fine del film ero quasi dispiaciuto perché pensavo che avremmo fatto un’ultima scopatina ed invece non era successo nulla. Decisi quindi di fumarmi una sigaretta e poi di andare a vestirmi. Venni raggiunto da Filippo che mi ringraziò per la bella giornata e soprattutto mi disse che erano un po’ tesi perché non sapevano cosa sarebbe potuto succedere. Mi spiegò che il fatto che fossimo giovani e alle prime armi li metteva a disagio perché mai avrebbero voluto ritrovarsi in scene di gelosie o addirittura in dispute o cose del genere. Invece mi confidò che ormai ci ritenevano una coppia fidata e che a questo punto di coppie fidate ne avevano tre e non più due. Mentre le due donne salivano a vestirsi, continuammo la chiacchierata e quindi gli dissi che mi sarebbe piaciuto provare il cialis e vedere l’effetto che fa. Mi spiegò che l’effetto non era per tutti uguale ma che, senza dubbio, il cazzo diventa più grande in quanto irrorato da un’alta quantità di sangue. Poi mi spiegò che lui poteva scopare per quasi tre ore e venire senza problemi ed il cazzo rimaneva sempre duro, mentre il loro amico, quello che gli ha fatto scoprire il cialis, aveva il momento refrattario, anche se breve ma poteva scopare senza problemi anche per 4 o 5 ore. Ovviamente mi spiegò anche che dopo quei tour de force, il cazzo e il fisico ne avevano abbastanza per un bel po’. In realtà era una cosa perfetta perché permetteva di avere una serata estenuante di sesso e poi di avere il giorno dopo senza troppe voglie e quindi godersi anche l’amicizia. Mi aveva fatto venire troppa voglia di provare il cialis e quindi gli chiesi di darmi una pillola che avrei fatto le prove a casa ma mi disse che ne aveva sempre pochissime perché le portava il suo amico dell’altra coppia fidata. Vedendo il mio dispiacere mi propose di ritrovarci appena dopo capodanno visto che si sarebbero visti per il capodanno con quella coppia e che ne avrebbe tenuta una per me. Decidemmo allora di avvisare le nostre donne del fatto che, tempo due settimane, ci saremmo rivisti. Io andai in camera per vestirmi ed avvisare Silvia e lui fece lo stesso. Dopo un secondo ci ritrovammo entrambi fuori dalle camere, constatando che nessuna delle due era nella propria camera. Allungammo le orecchie e sentimmo dei mugolii venire dalla stanza che era rimasta esclusa dalle nostre scorribande sessuali. Entrammo e le due troiette erano distese sul letto a baciarsi mentre, con in mano due vibratori, giocavano una con la figa dell’altra. Era una scena molto porno ma anche molto dolce perché i baci erano carichi di intensità. Filippo mi diede una pacca sulla spalle e mi invitò a buttarci nel letto ma appena ci appoggiammo, Anna si tolse dalla bocca di Silvia e ci disse.
Anna: se volete guardate ma lasciateci salutarci
Filippo mi trascinò a prendere due sedie e ci appostammo per una visione in prima fila. Mi piaceva e mi eccitava vedere Silvia godere sotto l’effetto delle mani, della lingua e del vibratore di Anna. Ogni volta che poi era il turno di Silvia a prendere le redini del gioco, mi lanciava sempre qualche sguardo malandrino che mi faceva impazzire. Il mio cazzo ormai era fuori dalla vestaglia e me lo accarezzavo dolcemente. Con stupore ma anche piacere notai che anche Filippo era sulla buona strada. Anna ci guardò e poi cercando il consenso di Silvia disse
Anna: no miei cari, ho detto guardare non farvi le seghe
Quel gioco era intrigante e quindi entrambi lasciammo i nostri cazzi continuando a guardare. Filippo provò anche a suggerire qualche giochetto tra le due donne ma venne zittito da Anna. Solo in certi momenti Anna parlava con Silvia con frasi del tipo “guarda come hanno i cazzi belli duri e come rimangono all’asciutto”. Io accettavo e mi godevo la scena mentre Filippo sembrava più irrequieto. Rispettava il fatto di non toccarsi ma chiedeva quasi continuamente ad Anna il permesso di farlo. Quando dico che le donne sono mentalmente superiori non sbaglio.
Anna: vuoi sborrare eh
Filippo: si voglio schizzarvi
Anna: peccato che non puoi. Vero Silvia che non può?
Silvia: vero non può toccarsi
Filippo: dai ragazze, pensate al mio schizzo su di voi e anche a quello di Samu
Anna: intrigante ma proprio non si può. La regola è che non ci si può toccare
Filippo: e quindi? Rimaniamo così a cazzo duro?
Le nostre donne sembravano capirsi a meraviglia e mentre Silvia raggiungeva un orgasmo,molto soft e dolce con la lingua e le dita di Anna, ci guardava ridendo. Anna si scostò dalla figa di Silvia e continuando a muovere il pollice sul suo clitoride disse
Anna: ingegnatevi
Filippo mi guardò e mi propose di alzarci e di andare vicino al letto
Filippo: non ci avete detto dove stare per guardare quindi possiamo stare anche qui nudi.
Anna: vero ma non ti puoi toccare il cazzo. questa è la regola
Ora era il turno di Anna sotto la lingua e le mani di Silvia. Vedevo la scena da vicino e mi piaceva da morire come leccava con la sua lingua il clitoride e come si infilava nella figa di Anna. Mi sembrava che ripetesse certi miei movimenti che le piacevano parecchio. La scena era eccitante e avevo una gran voglia non solo di segarmi ma anche di baciarla ma era troppo impegnata a far godere Anna. Filippo invece continuava una sorta di discussione con Anna perché voleva segarsi ma lei era perentoria.
Anna: se ti tocchi, non te la do più per un mese
Filippo: voglio schizzarti così mentre vieni
Anna: inventati qualcosa
Filippo: cosa mi invento
Anna: non ti puoi toccare il cazzo
Ero preso dalla visione di Silvia che leccava e che con una mano si toccava quando sentii il mio cazzo stretto nella mano destra di Filippo. Anna tra un sospiro e l’altro disse
Anna: vedi che se ti ingegni forse ci arrivi
Poi rivolgendosi a Silvia e toccandola sulla testa
Anna: tesoro ti da fastidio se arrivano gli schizzi?
Silvia continuava e nemmeno rispondeva, la mano di Filippo non si fermava e schizzai colpendo spalla di Silvia e pancia di Anna. Vidi la mia donna avvicinarsi alla pancia e ripulire il mio schizzo. Poi allungai la mano e segai Filippo che mi chiedeva di andare più piano ma invece aumentavo la velocità fino a farlo schizzare, anche con un bel quantitativo sulle tette di Anna che iniziò a giocarci con le dita
Anna: sono tutta sporca
Vidi Silvia che stava risalendo per pulirla con la lingua e la seguii con lo sguardo.
Anna: guarda come mi ripulisce bene
Mi abbassai per guardare la lingua di Silvia che giocava con la sborra di Filippo e sentii la mano destra di Anna che cercava di spingermi la testa. Mi resi conto di avere il cazzo moscio e un po’ gocciolante di Filippo a pochi centimetri. Anna con l’altra mano tirò su la testa a Silvia e le disse
Anna: chi lo ripulisce quel cazzo?
Silvia: io no ma qualcuno deve farlo
Anche la mano sinistra di Silvia mi spinse e mi ritrovai il salsicciotto mezzo duro di Filippo in bocca con ancora dello sperma. Lo succhiai e poi baciai Silvia che tornò giù e regalò un ultimo orgasmo ad Anna.
Ci ricomponemmo e spiegammo alle due donne che ci saremmo visti dopo capodanno e che ci saremmo divertiti ancora di più. Anna, seppur contenta, mostrò alcune remore per il fatto che avrebbero già trasgredito a capodanno e che non era mai buona cosa esagerare. Ovviamente il riferimento era alla pillolina di Filippo che però cercò di stemperare la cosa e di non farci caso. Ci salutammo con passione e ripartimmo. Durante il viaggio eravamo sereni e avevo anche l’impressione che fossimo più innamorati di prima. Ne parlammo ma decidemmo che quello che si faceva nelle trasgressioni doveva rimanere là. Giusto se avessimo voluto eccitarci ma nulla di più. La realtà era che ci eravamo divertiti ed eravamo stati bene e adesso entrambi volevamo la nostra routine e normalità. Passammo il natale in serenità e poi mi sentii con Filippo per organizzare il nostro nuovo incontro. Doveva capire le date per organizzarsi, almeno così mi disse, e ci salutammo. Poi ricevetti uno strano sms
Filippo: amico mio diventa difficile dopo capodanno
Io: perché?
Filippo: per qualche giorno io non posso doparmi e poi abbiamo un po’ di giri da fare nelle settimane dopo la befana. Che ne dici se ci organizziamo per febbraio?
Ero molto dispiaciuto e spiegai a Silvia la situazione. In realtà pensavo che anche lei fosse dispiaciuta invece notai che prendeva la cosa così come veniva e che forse era quello il modo giusto. Le spiegai che ero curioso di provare il cialis e di scopare e venire senza fermarmi e, solo a quel punto notai un po’ di disappunto anche da parte sua per non vederci dopo capodanno
Lei: ma scusa non possiamo beccarci a capodanno?
Io: sono con l’altra coppia
Lei: vabbè invece che capodanno in 4, facciamo capodanno in sei
La guardai e cercai di farle capire che se avessi chiesto a Filippo una cosa del genere e avessi ottenuto risposta positiva, sarebbe finita in un orgia e sarebbe sicuramente stata al centro di grandi attenzioni essendo la più giovane e senza dubbio la più carina. La cosa la disturbò talmente tanto che scopammo tutta la sera immaginandola in mezzo a cazzi che schizzavano e rimanevano duri per ore ed ore.
Il giorno dopo ero dubbioso se scrivere o chiamare Filippo. Decisi per un approccio leggero via sms spiegandogli che mi dispiaceva soprattutto perché con loro ci trovavamo molto bene e che quindi non era solo per il sesso. Notai da parte sua una certa freddezza anche se con sms è sempre difficile capire fino infondo le vere sensazioni. A quel punto chiusi il nostri discorso epistolare con la domanda “possiamo chiamarvi per gli auguri di capodanno o sarete troppo impegnati?” lui mi rispose in modo affermativo ed allora aggiunsi “noi non faremo nulla e quindi avremo già finito le porcate prima del nuovo anno”. La conversazione si chiuse così e spiegai a Silvia che avevo lanciato un amo ma che non sapevo se avremmo ottenuto qualcosa. Allo stesso tempo continuavo a sperare e quindi non avevo preso alcun impegno per capodanno e l’avremmo davvero passato da soli, probabilmente nella città universitaria.
Il giorno dopo giochicchiavamo con Silvia ma nessuno dei due aveva voglia di una scopata di quelle impegnative. Lo capisco subito quando c’è quel leggero frizzantino ma non abbastanza per iniziare a scopare per bene. Diciamo che la cosa capita più nei mesi invernali che in quelli estivi, quando i pochi vestiti aiutano ad arrivare subito al punto. Silvia iniziò un pompino magistrale e mentre me lo succhiava mi diceva
Lei: pensa avere tre bocche che si combattono il tuo cazzo
Io: bellissimo e tu che lo indirizzi nella bocca di una e poi dell’altra e poi nella tua
Lei: e magari intanto qualcuno mi scopa e poi lascio il tuo cazzo alle altre due per dedicarmi ai due cazzi lasciati soli
Mi eccitava e l’immagine nella mia mente era fissa nel salotto di Filippo ed Anna. Dopo poco le sborrai in bocca e non feci in tempo a baciarla che mi spingeva verso la sua figa. Le tirai giù i jeans lasciandoglieli ai piedi insieme alle scarpe. Iniziai a leccare e lei che continuava con immagini di una cosa a sei. Dopo poco sentii che in alto si stava dimenando ma non era un movimento da orgasmo. Eravamo sul divano e stava cercando di prendere il cellulare. La guardai ma ottenni solo un ordine “continua e non fermarti”. Leccavo piano perché non volevo un suo orgasmo e soprattutto perché volevo capire cosa stesse per fare. Chiamò Anna e sentii solo le sue parole
Lei: ho saputo che non ci vedremo
Lei: si un vero peccato. Pensa che ho qui tra le gambe Samu e ci stavamo immaginando di avere altre quattro persone intorno.
Lei: si tutti insieme
Lei: davvero si
Dopo poco sentii il suo orgasmo salire ma non lasciò il cellulare. Con una mano mi teneva la testa e con l’altra il telefono. Anche se dopo mi disse di no, sono ancora convinto che esagerò l’orgasmo per eccitare Anna. Quando mi fermai vidi che stava chiudendo il cellulare. Risalii da lei e le chiesi se avesse convinto Anna
Lei: dobbiamo fare tutto noi donne. Mi richiama fra un’ora ma vuole che ci sia anche tu.

Continuo?

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