old
by arnia2Visto: 711 volte Commenti 3 Date: 20-10-2021 Lingua:
da quando l’aveva vista esibirsi su quel palco, nel locale di burlesque dove si era recato assieme alla propria non più giovane compagna, alla ricerca di novità, era divenuto per lui una vera e propria ossesione, immaginandosela in una versione molto più spregiudicata di quanto si era concessa di fronte a quella platea.
altre volte era tornato in quel locale, anche da solo, sperando di riuscire ad ottenere un incontro nonostante fosse consapevole che non sarebbe stata cosa facile soprattutto, se nel caso, riuscire a convincerla a compiere ciò che lo faceva eccitare oltre la consuetudine di un rapporto banale.
dopo gli innumerevoli tentativi, e forse più per l’assillante insistenza che per compiacere alle sue continue lusinghe, accettò di conoscerlo sicura di non contribuire ad incoraggiarne le possibili mire sino a quel frangente celate.
scoprì che in fondo, oltre quell’aspetto senile, emergevano cerebrali interessi che in lei da sempre albergavano nella mente in maniera non poi così recondita, e riscontrabili in quel suo innato desiderio di esibizione di cui solo pochi intimi erano a conoscenza.
la curiosità che la motivava ad approfondire tutto ciò che le appariva alquanto inusuale, contribuì di certo a farle accettare una frequentazione ulteriore non potendo ancora immaginare che genere di evoluzione avrebbe avuto una simile decisione.
all’uomo non pareva ancora vero di averla finalmente accanto a se, seduta nell’auto con cui la stava conducendo verso una meta tenuta a lei del tutto ignota, e facendogli distogliere sovente lo sguardo dalla direzione di guida per posarlo su quelle gambe sapientemente inguanate in velatissime calze di nylon che ne esaltavano ulteriormente le forme ogni volta che le accavallava scoprendole in maniera del tutto naturale.
non riuscendo più a trattenersi, propendendo per qualcosa di più audace, le pose una mano sul ginocchio, avvertendola trasalire lievemente a quel fugace contatto sulla leggerissima trama che ne separava la nuda epidermide.
tuttavia non si ritrasse, lasciandolo osare ben oltre, e non impedendo che quella azione si facesse ulteriormente accentuata, con la lentissima risalita oltre l’orlo della gonna, sino alla balza dove il pizzo elasticizzato delle autoreggenti segnava il limitare di un contatto con il segreto tepore dell’epidermide.
ora non poteva certo più impedire che il desiderio del proprio anziano accompagnatore si esaurisse con quella manovra, facilitata dalla propia totale arrendevolezza, tanto da incentivarlo a che le grinzose dita potessero raggiungere altrettanto repentinamente il bordo dello slip, scosandolo con decisa autorevolezza, ormai sicuro che non avrebbe incontrato alcun possibile ostacolo quando, sentendola dischiudere del tutto le ginocchia, e reclinando il capo sul poggiatesta, lei gli si abbandonò docilemente alle libidinose mire.
ora l’esplorazione si era fatta globale, ed il piacere di avvertirne l’umidità vaginale lo autorizzava a fermare il veicolo in un punto isoltato dove poter dare seguito ancor più efficacemente a quella stimolazione clitoridea a cui non voleva certo rinunciare.
lei stessa non poteva fare altro che ammettere quanto fosse realmente esperto nel movimentare quelle grinzose dita che sapientemente sapevano come renderla già prossima ad un incredibile orgasmo, al quale si abbandonò senza remore, confermandogli quanto avesse realmente goduto priva di ogni ritegno.
dopo esssersi ricomposta ripresero la direzione di marcia, quasi che nulla di quanto avvenuto fosse stato realmente condiviso, tuttavia, ancora pervasa da un senso di inevitabile smarrimento, al pensiero di avergli ceduto in una maniera così per lei insolitamente repentina, altri pensieri le invasero la mente riflettendo nell’assoluta incertezza di quello che sarebbe stato il proseguo di una così inusuale serata….
to be continued…….