RACCONTO TITOLO: Parte 21 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 21 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 21 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Visto: 447 volte Commenti 5 Date: 20-10-2021 Lingua: Language

Passarono altri due giorni di sesso tra me e Silvia ma poi la convinsi ad interrompere la nostra sessione perché dovevo risolvere la questione con Marco. Lui mi aveva scritto con una serie di scuse e io gli avevo chiesto di non farsi vedere per qualche giorno e che poi avremmo parlato. Spiegai a Silvia che il fatto della scopata mi dava fastidio perché ora io, se avessimo continuato la nostra storia, sarei passato davanti al mio coinquilino come un cornuto e la cosa mi infastidiva non poco. Così le proposi di sentirci e di vederci ma solo da lei e che per il momento non avremmo ufficializzato che stavamo insieme. Sarebbe arrivata l’estate e saremmo andati via dalla città universitaria e da Marco e quindi al ritorno a settembre le cose potevano essere diverse. Stranamente non si oppose e capì il mio fastidio. Quando vidi Marco, optai per la faccia da duro. Gli spiegai che non ero più intenzionato a vedere Silvia e che quello che era successo era una vendetta da parte mia per come si era comportata. Evitai la questione sborra leccata e lui non mi fece domande. Onestamente mi segai ripensando a ciò che avevamo fatto e a ciò che avevo visto con i miei occhi. La mia donna posseduta da un altro e io poi a ripulirla e a farla godere. Scopavamo da Silvia e scopavamo ricordando le sue porcate e inventando situazioni di lei in mezzo a tanti uomini. Gli msn erano diminuiti anche se ce ne è uno interessante che copio e incollo
18:32Silvia
Mi spiace ma davvero oggi non posso
18:32Samu
Ho capito…ma il mio cazzo è duro
18:33Silvia
Domani mi faccio perdonare con gli interessi
18:33Samu
La mia troietta si fa trovare con altri uomini???
18:34Silvia
Xkè no. A me piace
18:34Samu
Troia
18:34Silvia
E a te?
18:35Samu
A me piace la mia troia e non vedo l’ora che sia estate x esibirla
18:36Silvia
Ke hai in mente porco
18:36Samu
Nn lo so ma senza andare oltre all’esibizionismo mi piacerebbe vederti indurire qcn
18:38Silvia
Lo sai ke se mi ecciti lo faccio
18:39Samu
Allora pensa a qualche porcata da fare ma ricordati qlo ke ci siamo detti
18:41Silvia
Sono solo tua. Corpo e mente
18:42Samu
Si ma anke culo figa bocca mani tette
18:45Silvia
E piedi?
18:45Samu
Pure…ma voglio ke qualke sconosciuto si seghi x te
18:49Silvia
Mmm ma dopo mi viene voglia e magari lo aiuto
18:51Samu
Xkè sei una troia
18:51Silvia
E tu un cornuto ke verresti a leccarmi piena di sborra
18:53Samu
Ke bella sei piena di sperma da leccare
18:55Silvia
Ho voglia di tanto sperma
18:57Samu
Dai fammi sborrare
18:57Silvia
Amore devo andare
18:58Samu
Dai fammi sborrareeeee
18:58Silvia
Dai cornuto sborra velocemente nella tua mano mentre io mi faccio scopare ogni buco in una cabina del mare. Magari tu ne fai entrare uno alla volta e io li soddisfo. E poi entri tu e mi ripulisci e mentre ti seghi con la tua mano mi lecchi e mi fai venire
19:02Samu
Sei proprio una troia ma so ke lo faresti
19:03Silvia
Farei tutto x te
19:03Samu
No puttana tu faresti tutto x godere
19:04Silvia
Anke
19:04Samu
Dai ke ci sono
19:05Silvia
Pensami piena di sborra ovunque. Anzi pensa a quando mi hai vista piena di sborra e mi hai leccato e poi baciato e pensa a come il tuo cazzo era durto e voleva skizzare. Sei venuto come un cornuto xkè mi scopava un altro
19:08Samu
Ke troia ke sei e sono finito con la sborra nelle mani
19:08Silvia
Venuto?
19:08Samu
Si…te l ho scritto
19:09Silvia
Bravo cornutino mio. Domani xò godiamo insieme
19:10Samu
Certo troia ma stasera anke se siete solo donne voglio ke nn metti le mutandine
19:12Silvia
Amore ma sono a casa della lau e ci mettiamo comode
19:12Samu
Appunto. Metti un vestitino nn troppo corto e stai serena…se poi qualcuna se ne accorge spieghi ke tu stai comoda così qnd fa caldo…poi domani mi racconti
19:13Silvia
Solo xkè ti amo
19:13Samu
E xkè sei troia e nn devi dimenticarlo
19:15Silvia
Amo
19:15Samu
Dimmi
19:15Silvia
Io ci sto a giocare fino a qso punto e a farmi dare della puttana da te ma cm abbiamo detto, vale solo in qsi momenti
19:17Samu
Confermo
19:18Samu
Puttana
19:18Silvia
Ahahah. Cornuto a domani. Ti scrivo qnd sn a casa. Ti straAMO
Come dicevo gli msn erano diminuiti perché scopavamo frequentemente e perché le porcate ce le dicevamo dal vivo. In realtà però mi mancava sempre qualcosa, la fantasia mi soddisfava ma l’idea di lei ammirata o qualcosa di simile mi esaltava. Pensavo a ipotesi per l’estate dove mostrarla ma senza andare oltre. Mi piaceva che fosse troia ma senza prendere cazzi. Poi finalmente arrivò l’estate e tornammo nella nostra città d’origine dove potemmo fare gli innamorati alla luce del giorno e fare sesso il più possibile. Capitava che non le facessi mettere le mutandine ma non era mai facile mostrarla a qualcuno. Aspettavo con impazienza la nostra vacanza in sicilia dove mi ero informato su spiaggette abbastanza nascoste dove poterla mettere in mostra. Prima di partire le feci capire che la vacanza era vacanza e che quindi, anche per il fatto che non conoscevamo nessuno, avrei voluto Silvia la troia. Ovviamente, e lo sapeva benissimo, non si doveva mai oltrepassare il limite che ci eravamo dati. Io ero stato categorico: se voleva stare con me doveva assecondarmi in certi giochetti ma non andare oltre se no la nostra storia non sarebbe arrivata a settembre. Non volevo incomprensioni o situazioni come con Marco. Qualsiasi cosa succedesse lei non doveva fare di testa sua e mai e poi mai doveva eccedere. Per prima cosa mi feci un viaggio totalmente a cazzo duro visto che le avevo imposto (ma lei non aveva battuto ciglio) un vestitino bello corto e nulla sotto. In aereo era uno spettacolo. Non so se qualcuno l’abbia vista. So solo che lei era dalla parte del corridoio e che quando mi sono alzato per andare in bagno e lei era tipo rilassata, quasi dormiente, mi resi conto che bastava buttare l’occhio per vedere la sua fighetta bella liscia e fresca di estetista. Neanche il tempo di entrare nell’appartamento che avevamo affittato che stavamo già scopando con lei che ovviamente mi diceva di tipi che le avevano sorriso e che le avevano guardato tra le gambe. Non mi interessava sapere se fosse vero o no. La cosa mi eccitava e mi piaceva. Eravamo arrivata nella mattinata e quindi il pomeriggio sarebbero iniziati i nostri viaggi per le spiaggette sperdute. Avevamo affittato una macchina e ci dirigemmo verso la prima spiaggetta che avevo trovato. Silvia mi aveva mostrato il suo costume e il suo vestitino per andare al mare ma la obbligai (questa volta con più fatica) a mettere solo il vestitino. Le proposi infatti di mettersi il costume in spiaggia. Due ipotesi, se c’era poca gente si sarebbe tolta il vestitino e messa con tranquillità il costume, se invece la spiaggia era piena (non lo sarebbe dovuta essere ma mai dire mai) l’avrei aiutata io con un asciugamano. Arrivammo alla spiaggia verso le 14 e la spiaggia, con mia grande delusione, era praticamente vuota. C’era pochissima gente con gli ombrelloni accampati tutti molto distanti l’uno dall’altro. Silvia non mi disse nemmeno nulla e si tolse il vestitino e si vestì con il bikini. Nessuno la vide anche se l’immagine di lei nuda mi fece sobbalzare il cazzo. Nonostante il posto fosse fantastico ero un po’ sconfortato per il fatto che la mia idea era rimasta a metà. Silvia l’aveva fatto ma senza il gusto di vedere occhi indiscreti era come non farlo. Se ne rese conto anche lei e mi fece capire perché una donna così non potevo perderla
Lei: eddai godiamocela, mica sari incazzato perché non c’è gente
Io: ma no è che la situazione era intrigante ed è finita già
Lei: tesoro ti prometto che la prossima volta, se c’è gente lo faccio e lo faccio a rallenty
Questa frase mi mandò subito in tiro ma non glielo diedi a vedere ed anzi feci finta che mi interessasse relativamente, così lei cercò di farmi felice
Lei: accetto anche l’altra proposta
Io: quale?
Lei: mi puoi comprare il costume striminzito ma mi compri anche quella borsa che ti ho chiesto per natale
Eccola la mia troia e quanto mi faceva impazzire quando faceva così. In pratica, le avevo proposto prima di partire di comprare un bikini con il sotto in stile americano, quelli con la vita alta. Davanti praticamente coprono solo la figa e dietro una gran parte si infila nel culo. Mi avrebbe eccitato vederla così e quindi le proposi di comprarlo e in cambio mi offrii di comprarle anche una borsa. Ora era lei ad avermi dato l’ok ma dovevo trovare lì in zona un posto che vendesse costumi simili. Mi ero già ripreso immaginandomi lei con quella specie di perizoma al posto del costume, ma poi anche il destino mi diede una mano. Verso le 16 la spiaggia iniziò a ripopolarsi, non eccessivamente ma iniziava ad esserci gente e soprattutto poche famiglie e più che altro coppie o gruppetti di adulti. Non mi feci scappare l’occasione e mentre uscivamo dall’acqua proposi a Silvia di cambiarsi il costume. Nonostante la ritrosia, continuai con insistenza sulla base che ci poteva stare che si cambiasse il costume e che comunque mi aveva promesso di farlo e pure a rallenty. Trovammo un accordo. Prima di andarcene dalla spiaggia, se ci fosse stata ancora tutta quella gente, si sarebbe buttata in acqua e poi si sarebbe tolta il costume per mettersi il vestitino. Lo avrebbe fatto lì davanti a tutti e il vestitino sarebbe rimasto nella borsa anche dopo essersi tolta il costume, averlo strizzato e averlo riposto sull’ombrellone per farlo un po’ asciugare. Si sarebbe poi messa il vestitino cercandolo nella borsa e infine saremmo stati ancora lì una mezzoretta per vedere qualche sguardo. Non posso negare che il mio cazzo era duro e che le restanti ore le passai solo per aspettare il momento buono. La fortuna volle che le persone invece che diminuire, aumentarono. Così verso le 19, con aria malandrina le proposi l’ultimo bagno e lei accettò senza dire una parola. Tornammo dall’acqua e io mi sedetti sull’asciugamano in attesa dello spettacolo. Silvia in piedi, con estrema naturalezza si tolse il reggiseno e poi si voltò verso di me per appenderlo sopra l’ombrellone (i classici ombrelloni da spiaggia che si conficcano nella sabbia) e mi sorrise. Poi con estrema calma sfilò le mutandine e fece la stessa scena, a mio avviso più lenta perché ci mise di più a distendere il bikini. Io cercavo di non dare a vedere il mio interesse per gli ipotetici guardoni ma i miei occhi andavano ovunque. Poi si girò, regalandomi il suo culo e si piegò alla ricerca del vestitino. Tirò fuori un altro asciugamano con cui prima si asciugò e che poi ripose in borsa e alla fine si mise il vestitino. Si sedette anche lei e mi diede un bacio, accarezzandomi il cazzo per sentire la sua durezza e ne rimase chiaramente soddisfatta. Non mi fermai e le chiesi se in quella mezzora, ogni tanto poteva fare in modo che si intravedesse qualcosa, così ad un certo punto si mise a gambe incrociate, con il vestitino che tirava abbastanza e che certamente mostrava la sua patatina se si era in una certa posizione per vedere la scena. Mi sembrò di vedere sguardi su di lei ma ovviamente non ne avevo la certezza e poteva benissimo essere una mia falsa rappresentazione della realtà. Di certo qualcuno l’aveva vista perché la scena era durata abbastanza. Si fece l’ora di smontare tutto e di dirigersi verso la macchina e mentre camminavamo per riprendere il sentiero di uscita si sentii perfettamente un fischio verso di noi da parte di un gruppetto misto di ragazzi e ragazze, ci girammo e sorridemmo. Non vedevo l’ora di tornare a casa e di scopare. Il mio cazzo ormai non scendeva più ed era durissimo. Arrivati al parcheggio, salimmo in macchina e feci sentire il mio cazzo a Silvia che non se lo fece nemmeno chiedere e iniziò a succhiarmi voracemente portandomi ad una sborrata veloce nella sua bocca. Era sempre la mia troia e sapeva sempre come farmi divertire
Lei: sarà l’acqua di mare ma è salatina
Io: dopo te ne do ancora e vediamo se è meglio
Lei: pensa se me la dessero quei ragazzi del fischio
Io: lo faresti eh
Lei: se me lo chiedessi si
Fu lì che pensai come il suo essere troia mi facesse impazzire e come in realtà le sue proposte, con una come lei, fossero sempre realizzabili. Mentre guidavo e continuavamo su questi discorsi, con il risultato che all’arrivo a casa il mio cazzo era già pronto per scopare, pensai che infondo potevo anche accettare che lei facesse la troia ma fuori dai nostri confini. Poteva essere divertente pensare che finchè eravamo nella nostra città o in quella universitaria eravamo solo io e lei e le fantasie e poi, una volta lontani da lì (in vacanza) potevamo scatenare le voglie più porche. Quell’idea mi balenava ma allo stesso tempo non volevo darle la possibilità di pensare che mi piacesse se lei faceva porcate con altri e soprattutto che lo accettavo. Il pensiero era contorto: volevo divertirmi ma non volevo che lei prendesse troppo la mano con il rischio che poi si facesse scopare anche senza di me. Mi venne l’ipotesi di provare una cosa a 4 o comunque una cosa dove anche io avrei scopato un’altra. Una cosa insomma per essere pari. Arrivati a casa ci buttammo sotto la doccia ed iniziai a scoparla passando dal culo alla figa e viceversa. La cosa la faceva impazzire e devo anche dire che, a mio avviso, il culo le si era un po’ ristretto. Sentivo che adesso facevo più attrito quando la penetravo. Mentre scopavamo pensavamo a quei ragazzi del fischio e a come i loro cazzi potevano imbiancarla di sborra, ma poi io cercai di virare anche su di me e la fantasia fu più o meno così
Lei: oh si, tutti con i loro cazzi attorno a me che succhio prima uno e poi l’altro
Io: e magari poi qualcuno ti scopa
Lei: si e intanto ti guardo con il cazzo duro che mi sorridi
Io: be magari trovo qualcuna delle loro amiche che vuole provare il mio cazzo
Lei: si, te lo fai succhiare e intanto mi guardi
Io: e dove sborro?
Lei: sborri dentro di lei e poi vieni da me a farti ripulire
Arrivò il suo orgasmo mentre il mio cazzo era nel suo culo e giocavo con le dita sul clitoride ma non mi fermai e dissi
Io: così assapori anche un po’ il gusto di figa
Lei: il tuo cazzo alla figa e ancora sporco di sperma
Io: brava puliscilo e senti il gusto della figa
Lei: te lo pulisco tutto ma poi tu pulisci me
Io: certo ma pulisco anche lei, anzi la puliamo insieme
Lei: tu pulisci me e io pulisco lei, a trenino
Non resistevo più e le sborrai in figa. Aspettai che si girasse per pulirmi il cazzo e le dissi
Io: lo senti il gusto di figa?
Lei: oh si ed è buono
Io: sarebbe da provare
Lei: porco hai già cambiato idea sulle regole?
Non le diedi subito risposta ma iniziai a infilarle 2 dita ed a scoparle la figa con la mano. Si fece prendere e capii che un secondo orgasmo non le sarebbe dispiaciuto
Io: potremmo fare delle deroghe alle regole
Silvia si godeva le mie dita che si muovevano alla velocità di un martello pneumatico
Lei: che deroghe?
Io: quando siamo in vacanza e non ci conosce nessuno potremmo andare oltre
Lei: mi vuoi far scopare?
Io: voglio farti leccare una figa piena di me
Lei: sei un porco
Io: pensa se davvero facessimo quello che abbiamo detto prima
La sentivo poco convinta perché farmi scopare un’altra non era come farsi scopare da altri ma la mia mano non le lasciò scampo e quando la sentii vicina a godere, rallentai per avere la risposta
Lei: continua non fermare la mano
Io: allora se riusciamo trasgrediamo?
Lei: è difficile
Io: e se riusciamo?
Poiché la risposta tardava ad arrivare, la mia mano rallentava sempre di più. Silvia allora prese la mia mano con la sua per muoverla più velocemente ma io la incalzai
Io: ci stai?
Lei: facciamo quello che vuoi ma non resisto
La mia mano riprese la sua velocità e le regalò l’orgasmo.
Ci preparammo ed uscimmo per andare a cena in qualche ristorantino tipico e intanto io pensavo a come trovare una situazione come quella appena inventata. Nel frattempo dopo mangiato decidemmo di andare a cercare il bikini da porca. La borsa l’avremmo comprata una volta tornati a casa nel negozio dove l’aveva vista prima di partire. I primi negozi che trovammo non avevano nulla che nemmeno si avvicinasse alla mia idea. Poi ne vidi uno che sembrava avere cose più interessanti ma non feci in tempo a guardare per bene che il proprietario, un tipo sulla cinquantina, mi disse che il negozio stava per chiudere. Non erano nemmeno le 11 di sera e mi aspettavo che in una località marittima i negozi chiudessero un po’ più tardi. Tornammo a casa e intanto continuai sui miei giochetti soft. Iniziammo a scopare e le proposi di andare la sera dopo in quel negozio e di andarci senza mutandine. Come sempre la prima risposta fu un no ma portata all’orgasmo si tramutò in un si che poi lasciò spazio anche ad un ipotetico forse sulla possibilità di dire al proprietario se poteva indossare il costume anche se non aveva intimo addosso. La cosa mi eccitava da morire e anche il mio cazzo riuscì a resistere ben poco. La mattina dopo mentre facevamo colazione ottenni un’altra concessione: nel caso in cui il bikini che volevo io non ci fosse stato, si sarebbe messa al mare un suo perizoma nero. Era una mutanda normalissima a perizoma e si poteva anche scambiare per un costume. Poi le proposi di rifare il giochino del vestitino all’arrivo ed al ritorno ma mi fece scegliere se quello o la frase al proprietario la sera. Capii che il forse si era tramutato in si e che lo avrebbe fatto, perciò rinunciai a farla andare nuda al mare e per tutto il giorno non aspettai altro che la sera

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