liberazione
by arcornutoVisto: 597 volte Commenti 2 Date: 15-05-2021 Lingua:
appena la mia compagna mi libera dalla gabbia contenitiva, in cui è stata rinchiusa la mia virilità, consentendomi finalmente di potermi masturbare ai suoi piedi, quale segno di devota sottomissione al sopraggiunto piacere di vedermi pronto ad apprendere quanto ha condiviso con il suo amante, vengo repentinamente, procurandole immensa soddisfazione nell’assistere alla mia umiliante resa.
immaginarla in compagnia di quel goffo figuro, intento a sfilarle le mutandine pronto ad affogare tra le sue cosce quel suo rubicondo faccione, andando a cibarsi avidamente della meravigliosa fessura di cui non ho più l’esclusiva, mi rende livido di gelosia ed al tempo stesso di incongrua eccitazione pensando che poi anche il suo minuto pisellino varcherà quella soglia così ambita da molti, riempiendola senza alcun ritegno del suo getto spermatico, quale diritto acquisito di poterla inseminare liberamente.
venendo di nuovo, e sfogando a mia volta tutto il represso piacere, masochisticamente desideroso di apprendere tutti i dettagli dell’avvenuto adulterio, che ferendomi nell’ego maschile non mi impedisce in maniera morbosa di volerne sapere di più, sarò poi nuovamente rinchiuso, accettando il succube ruolo che mi è stato imposto da quella sopraggiunta complicità tra i due amanti.
