RACCONTO TITOLO: la prima volta.... 
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la prima volta....


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la prima volta....

by arcornuto
Visto: 3379 volte Commenti 18 Date: 04-05-2021 Lingua: Language

un conto sono le fantasie condivise nell’intimità, nella quali la mia compagna, posseduta anche da altri, gode senza alcun ritegno di avermi reso cornuto, ben sapendo quanto tutto ciò sia per entrambe estremamente ecitante.
molto diversa la realtà, in cui, l’ineludibile senso di gelosia, all’idea che un altro corpo estraneo si unisca al suo in amplesso, fa decisamente impazzire pur nella complice condivisione di totale passività.
se al tutto si aggiunge l’umiliazione, che a godere di un tale privilegio, non sarà un aitante individuo, che renderebbe forse anche più comprensibile un adulterio, bensì un suo vecchio amico d’infanzia, grassottello e minidotato, ecco che se da un lato l’evento potrebbe apparire più digeribile, il solo pensiero che verrà posseduta da una persona siffatta accresce il mio succube ruolo di autentico cornuto.
inutile aggiungere che, il vederla predisporsi in maniera assai sofistiaca, per il primo incontro, al quale per ovvie ragioni sarò totalmente escluso, esaspera ancor più il senso di indescrivible gelosia che attanaglia la mente.
osservarla uscire così, più attarente che mai, rende il tempo dell’attesa spasmodicamente frustrante, facendomi immaginare, nell’infinito frattempo che intercorre, tutto ciò che inevitablmente accadrà….
vederla poi tornare, come se nulla fosse avvenuto, snervatamente ansioso di poter apprendere dalle sue labbra la confessa verità, ferendomi nell’ego masschile rendendomi ancor più ambiguamente succube della sua prorompente bellezza, sicuramente, in quell’infinità temporale, di sicuro usurpata da una persona che diversamente da tutto ciò non avrebbe mai potuto ambire ad una simile meraviglia.
apprestandosi, con sfrontata meticolostà, a descrivermi dell’incontro presso la casa dell’amico, eccola raccontare del come, dopo i convenevoli di rito, hanno iniziato baciandosi con voluttuosa compartecipazione.
Al seguito è stato come ricevere una stilettata diretta al cervello la dove, ben consapevole di quanto lei reputi massimo privilegio un rapporto orale, immaginarmela prendere l’iniaiziativa abbassandogli i pantaloni e condurre tra le proprie labbra il pene di lui, apparentemente reso ancor più minuto da una assai prominete flaccidità addominale.
iniziare a stimolarlo in tal modo, senza la minima reticenza, confermandogli della propria assoluta dispinibilità, suggendone per intero la repentina eiaculazione spermatica senza alcuna repulsione.
Concedendo all’amante il tempo adeguato alla completa ripresa, eccola spogliarsi integralmente di fronte a lui, conservando, quale unico orpello, le elevatissime calzature a conferirle un aspetto ancor più statuario, ben conscia di quanto ciò ecciti feticisticamente ogni passione maschile.
per nulla frenata da quella particolarissima fisicità, per molte donne forse considerata aberrante, la dove il suo piacere trova origine nella mente, eccola autostimolarsi sulla clitoride invitandolo spudoratamente ad infilarsi tra le sue cosce oscenamente divaricate e pronta a riceve le effusioni dell’amico al culmine dell’eccitazione.
immaginarmela sotto la mole dell’uomo, e da lui percorsa intimamente sino all’orgasmo,
non poteva che risultare decisamente umiliante ed al tempo stesso eccitante nella maniera più incongrua.
desiderare di vedere quella fessura appena profanata da un pene non mio, masturbandomi con frenesia, ed osservando quelle intime labbra che non lasciavano alcuna traccia apparente dell’avvenuto incontro, era la conferma di ciò che avevamo sovente già condiviso sino a quel frangente che lo aveva reso tangibile oltre tutte le reciproche fantasie.









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