RACCONTO TITOLO: Prime avvisaglie delle ns pulsioni nascoste. 
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Prime avvisaglie delle ns pulsioni nascoste.


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Prime avvisaglie delle ns pulsioni nascoste.

by A-man
Visto: 458 volte Commenti 1 Date: 12-12-2020 Lingua: Language

A quel tempo, anni 80, frequentavamo da sempre una coppia formata da Gian, il mio miglior amico, e Anna la miglior amica di Katy.
Io e Gian avevamo cominciato insieme la storia con le due ragazze che erano diventate le nostre morose e poi ... mogli.
Gian e Anna si sposarono nel 1984 noi qualche tempo dopo. Anna era bionda di capelli e peluria, solare, allegra e aveva sempre solleticato la mia fantasia, quante volte me la sono scopata in sogno. Gian un moro, bel fisico, carattere taciturno e un pò ombroso, ma aveva la “calamita” per le ragazze, attratte dal suo modo di essere oltre che per il fisico da macho.
Tra noi quattro si era creato un buon affiatamento, fin da “fidanzati” eravamo spesso insieme per andare in balera o a pomiciare in camporella o a casa mia quando i miei eran via. Affiatamento e complicità di convenienza altissima, al punto che durante il servizio miliare di Gian, spesso lo andavamo a trovare e stavamo in auto seminudi a pomiciare. Per cui stare nudi tra di noi non ci dava da fare, ognuno di noi stava solo con il proprio partner e non si sbriciava piu di tanto l’altra coppia. Al mare in spiagge isolate, quando si poteva, stavamo nudi al sole e a scopare ognuno la propria donna.
Gian aveva, come detto, un certo fascino macho, erano le donne a cercarlo per farsi scopare. Questa cosa infastidì Anna al punto che strappò “un accordo” con Gian cosi da avere una sera di libera uscita senza doversi giustificare sullo svolgimento della serata.
Scoprii in seguito che i ns due amici avevano una intensa attività extraconiugale, erano un coppia molto avanti per quei tempi: antesignani della “ coppia aperta”.
Nonostante Gian sposato da poco e avesse le sue avventure, spesso il sabato era a casa di Katy: si offriva gentilmente di farle compagnia mentre rassettava casa, quando i futuri suoceri erano fuori casa. In realtà forse memore della ns avventura di un paio di anni prima, tornava a puntare Katy.
Scoprii le sue intenzioni per la grande complicità ed affiatamento tra Katy e me ( creata e consolidata dopo l’avventura col suo collega Claudio ed altre avventure narrate negli altri racconti pubblicati). Lei mi teneva aggiornato di ciò che stava avvenendo dopo ogni assalto. C’era confidenza tra lei e Gian per ciò che avevamo passato insieme da morosi e fisicamente lo trovava attraente, ma nn si aspettava un corteggiamento cosi ..intenso.
Perciò un po’ lusingata ed un po’ preoccupata mi raccontava tutto nei dettagli. A me nn dispiaceva affatto che lei fosse presa di mira da Gian, in fondo a me sarebbe piaciuto molto riscoparmi Anna e se questo doveva essere la “merce” di scambio…
Ad ogni racconto la mia libidine saliva di livello, rincuoravo ed incoraggiavo Katy a lasciarlo fare, a nn sentirsi troia, a seguire il piacere che sentiva e poi in fin dei conti ero d’accordo anch’io. E cosi d’accordo con Lei cominciai a corteggiare Anna all’insaputa di Gian.
Gian, incoraggiato dall’atteggiamento sempre più disponibile di Katy, si fece piu audace. Le toccava il culo anche quando eravamo in giro tutti e quattro, le sfiorarva con nonchalance le tette, finche un sabato la baciò appassionatamente, le mise le mani sotto la gonna , le toccò la patatina … le chiese di far sesso con lui.
Katy ovviamente mi teneva sempre informato come facevo anch’io su come procedeva il corteggiamento di Anna. Che complicità avevamo, che “macchina da libidine” era la ns coppia…
Anna reagi alle mie avances subito facendo la ritrosa, mi chiese se fossi impazzito. Le risposi che non ero pazzo ma attratto da lei … mi era sempre piaciuta e volevo tornare a scoparla di piu e meglio di “quella volta” … Le dissi che nn resistevo più alla voglia di averla, doveva essere mia ancora e che il solo pensiero di lei non mi faceva dormire. “Ti voglio scopare” era la frase che concludeva i nostri “fugaci” incontri.
Questo era il piano: un’adulazione, baci a sorpresa , carezze clandestine, visite a sorpresa , quando Gian era da Katy. Le feci una corte spietata. Anche Anna ad ogni assalto opponeva sempre meno resistenza. Finchè cominciammo a pomiciare di nascosto, baci, petting, pompini, toccate rubate alla sua figa prima e leccate poi , in un crescendo di voglia reciproca incredibile
Nel frattempo Katy riceveva le stesse “cure” da Gian, cedendo alle sue avances lentamente di pari passo con le mie conquiste . Katy fu un’ottima agente segreto mi diceva per tempo gli spostamenti di Gian: ”oggi viene verso le 16…” ed io :” bene, sarò a casa sua a quell’ora”. Una organizzazione impeccabile. Dopo i pomiciamenti ci raccontavamo cosa avevamo fatto e provato fin nei dettagli piu minuti, godendo della nostra complicità e libidine, scopando come ricci infoiati mentre ci raccontavamo i dettagli.
Una sera mentre eravamo a casa di Anna e Gian, si creo una situazione fortuita fantastica, ne approfittammo subito entrambe mettendo in piedi una recita da attori consumati: alla fine della serata dopo tante chiacchere si era fatto molto tardi cosi Anna stanchissima annunciò che sarebbe andata a letto. Come suo solito come lo disse immediatamente lo fece. Noi tre (Gian, Katy ed io) rimanemmo a chiacchierare al pian terreno. Ad un certo momento il lampo di genio: strizzai l’occhio a Katy e iniziai a far finta di esser molto stanco e appoggiando testa e braccia sul tavolo mi “addormentai”. Katy capì subito che avrebbe avuto via libera per dare corda a Gian con me dormiente. E cosi fece: dopo qualche minuto del mio appisolamento, Katy fece capire a Gian che ero addormentato duro, e cominciarono a baciarsi con passione. Lei , grande porcellina, un po’ per la foga di Gian, un po’ per farmi sentire quanto fosse porcella, si appoggio alla sedia accanto alla mia, cosi che socchiudendo gli occhi potei vedere tutto quel che facevano. Lui le mise una mano sotto la gonna, premendole sulla figa, lei allargo le gambe, facilitando la mano di Gian per spostare lo slip. Una volta scostato Gian le tocco la figa e la clitoride. Il rumore che ne usciva capire quanto lei fosse eccitata e fradicia di umori.
Cazzo se era eccitata la mia Katy. La mano di Katy trafficò frenetica per sbottonare i jeans ed abbassarne la zip, il cazzo rigidissimo di Gian usci scattando come una molla. Vidi Katy impugnarlo decisa e iniziare il movimento alternato di una magnifica sega, nel farlo si sentiva un rumore strano, il rumore che fa un cazzo bagnato quando viene scappellato a dovere. La cosa durò poco, lui si inginocchio, le alzò la gonna, mise la sua faccia sull’inguine, abbasso e poi tolse lo slip e iniziò a leccarle la figa. Katy mise un piede sulla sedia per facilitarlo , nel fare questo si appoggio unpoco a me per stare in equilibrio. Oddio che libidine, che emozione, il mio cuore batteva all’impazzata ed il cazzo mi s’induri ancor di piu ... al punto da farmi male e ... continuavo nella finzione. Ma che fatica resistere così, sentire tutti i loro movimenti trasmessi dal corpo di Katy, fremente sotto la lingua di Gian, sentire il loro respiro sempre piu affannato , il rumore della figa leccata, gli scricchioli del tavolo .
Passano alcuni minuti in quel modo, con tutto quel concerto di suoni e sospiri. Poi Gian si alzò, infoiato a bestia e volle infilare il cazzo nella figa di Katy, che si stese a pancia in su sul tavolo per facilitare la penetrazione ed avere un appoggio piu stabile. Cazzo che momento… Gian le appoggio la cappella sulla figa socchiusa e poi con un gran colpo la infilzò… un gridolino usci dalla bocca di Katy, ed io potevo sentire tutti colpi di Gian che la scopava mentre Katy mugugnava e incitava Gian . Ero un lago anch’io… al punto che usciva dalla stoffa dei jeans. Qualche minuto di colpi selvaggi, poi Gian girò Katy a pancia sotto per prenderla alla pecorina, lei si scosto un poco da me appoggiandosi al tavolo in modo piu comodo.
Ottima mossa Katy! Ora potevo vedere il cazzo di lui che entrava ed usciva dalla figa, le grandi labbra bagnate all’inverosimile avvolgevano il cazzo come a risucchiarlo quando usciva, come per non farlo scappare. Ansimavano i due amanti, poi divennero rantoli mentre le spinte che lui le dava aumentavano di potenza, le mani stringevano i fianchi appena sopra l’osso sacro per fare piu presa e spingere ancora di piu. Lei mugugnava si mordeva le labbra per nn urlare il suo piacere e non svegliare Anna. Andò avanti cosi per alcuni minuti finchè lui venne , la riempi tutta, ne fece tantissima poi si sfilo dalla figa schizzando sul culo, sulla schiena sui vestiti. Alcuni schizzi arrivarono sulla mia faccia. Una goduria fortissima tanto che venni anch’io col cazzo prigioniero nei jeans . Aspettai qualche secondo che si ricomponessero, poi mi mossi facendo capire che con tutto quel trambusto stavo per risvegliarmi. A quel segnale Gian scappo in bagno, mentre Katy, una volta che Gian era scomparso dalla vista, lecco lo sperma sul mio viso. Poi con voce angelica mi chiese come mi era sembrato … le risposi che mi era piaciuto tantissimo. “ E tu, sei soddisfatta” le chiesi, mi rispose con un bacio appassionato. What else! Fantastica donna!!
Quella sera Katy mi aveva regalato una emozione fortissima. Tornati a casa scopammo ancora infoiatissimi, lei venne alcune volte, ed anche il mio cazzo rimase durissimo per molto tempo .
Ora toccava a me realizzare il mio obiettivo: Scopare Anna.
L’occasione venne qualche tempo dopo, quando decidemmo di fare una gita insieme per Pasqua. Avrebbe avuto al sua “Colomba pasquale!”
Ma questo è un altro racconto …

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