RACCONTO TITOLO: CarSex AMERICANO 
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CarSex AMERICANO


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CarSex AMERICANO

by MILFANDCUCK
Visto: 3206 volte Commenti 12 Date: 01-12-2020 Lingua: Language

ESPERIENZA FANTASTICA.
Premettiamo che la nostra vita sessuale ha sempre avuto un crescendo continuo... anche perché sin dall’inizio abbiamo avuto un feeling, che altre coppie forse non hanno anche dopo 20 anni di vita in comune.
Questo grazie anche alle ns personalità simili che inconsciamente si sono trovate assieme.
A noi basta uno sguardo per comprendere il desiderio o le intenzione dell’altro, ecco perché riusciamo sempre a essere ben accetti con tutti coloro con cui abbiamo giocato.
Ma come tutte le coppie, arriva il tempo in cui ci si confida, seppure al momento in cui si è sotto le coperte, i desideri reconditi e le situazioni potenzialmente più eccitanti che ognuno ha nella propria mente, e che fantastica nel momento del sesso, ma che ha paura di esternare al proprio partner.
Invece per noi questo momento è arrivato con semplicità, perché non abbiamo mai nascosto i nostri desideri che, anzi, sono diventati subito proprietà anche dell’altro .Non perdevamo mai le occasioni per fare del sano esibizionismo, o per deliziarci l’una con l’altro in luoghi anche frequentati, sempre con l’eccitazione per la “paura” di essere notati.
Una volta per esempio ne sottoportico della piazza, o l’androne di un palazzo con il portone aperto, ci hanno visti in più di un’occasione, con lei che mi faceva un pompino o io inginocchiato per terra con una sua gamba attorno alle spalle mentre le leccavo la fica, o la prendevo alla pecorina.

Quante volte abbiamo rischiato grosso, ma tant’è la voglia di “farlo strano” che non abbiamo mai preso in considerazione null’altro che non fosse la nostra eccitazione.
Una sera di ottobre abbiamo deciso di andare a mangiare cinese, senza intenzione alcuna di fare maialate.

Nel mentre entra una coppia sul 40 anni, proprio l’età che predilige Margherita che si guarda attorno e poi si dirige verso la ns zona.
Si accomodano nel tavolo alle mie spalle con lei rivolta verso di lui specularmente a noi.
Lei è una donna ATTRAENTE, vestita normalmente, lui pelato con un po’ di barbetta .Dà però la sensazione di essere un maiale.
E infatti inizia subito a fissare mia moglie, lo capisco da come lei lo guarda abbastanza intensamente e dai gesti involontari che fa quando si sente al centro dell’attenzione di qualcuno.
Con il capo le faccio un cenno e lei m risponde con un altro simile col quale capisco la situazione.
E’ bastato quello per ridestare in noi la voglia di giocare.
Colgo la palla al balzo e sotto voce le dico di togliersi le mutandine. Dapprima si apre un bottone della camicetta che le comprimeva il seno facendo notare in rilievo i due splendidi bottoncini che sono la ciliegina delle sue tette non indifferenti: una 3 ' che non ha bisogno del reggiseno per rimanere sempre dritte da quanto sono sode!
Poi, con naturalezza estrema, come se si soffiasse il naso, si alza in modo impercettibile dalla sedia e inizia a sfilarsi la mutandina prima dalla gamba destra, poi la gamba sinistra e tanto lentamente da farsi notare dal commensale di fronte.
Nel frattempo la gonna già mini che era, si riavvolge verso l’alto lasciando scoperto completamente le gambe e parte del suo basso ventre.

Lui, me lo racconterà poi mia moglie, è diventato paonazzo e non capiva più niente.
l colpo di grazie gliel’ho dato io immediatamente dopo, quando Margherita
mi ha sporto sopra la tavola le mutandine perché io le metessi dentro la sua borsa che era appoggiata sulla sedia vuota vicino a me.
Quando ho preso le slip in mano le ho portate al viso e le ho annusate profondamente, e con voce bassa ma sufficiente per farmi sentire dalla coppia del tavolo accanto , ho fatto i complimenti a mia moglie perché avevano un buon profumo.
Lui a momenti soffoca mandando giù il boccone, mentre lei lo ha richiamato a gran voce chiedendogli cosa gli stesse accadendo. Margherita intanto, liberatosi dalle slip, si era allungata sotto il tavolo e giocava ad aprire e chiudere le gambe facendo vedere la sua fessurina che si apriva e si chiudeva al tipo che non le toglieva gli occhi di dosso.
Poi, quando incrociava il suo sguardo, si passava lentamente la lingua sulle labbra , che solo a vederle ti si rizza il cazzo immediatamente e ti fa immaginare le gioie del paradiso.
La sua mano, poi scendeva sulla fica, la accarezzava, per poi portarsi il miele alla bocca e assaporarlo con vollutà verso il quasi 50 enne.


l tipo era partito letteralmente ma era bloccato da qualcosa...forse da quella bonazza di sua moglie, che ogni tanto gli chiedeva se stesse male o se non gli piacesse il cibo.
Arrivati al caffè dico che mi devo assentare per andare alla toilette, entro nell’atrio e sto per aprire quella che porta ai bagni degli uomini, quando mi sento spingere dentro, mi volto ed è M. che continua a spingere, fino a quando entro in un bagno e allora lei mi apre la cerniera della patta, e mi fa uscire il cazzo che aveva ripreso la sua consistenza non appena lei mi ha toccato.
Si inchina e comincia a prenderlo in bocca ad assaggiarlo tutto dalla punta alla radice. La porta è rimasta semi chiusa e chi entra vede solo lei chinata… non faccio a tempo a pensare così che la porta dell’antibagno si apre ed appare il ns vicino di tavolo. Vede M. chinata e si ferma stupito , meravigliato e sorpreso. Io mi chino un po’, apro impercettibilmente la porta quel tanto che basta che si veda interamente quello che sta facendo mia moglie , e nel contempo le alzo la gonna in modo da mettere in evidenza il suo lato B. M. ci mette tanta passione nel farmi il pompino, cosa che le riesce naturale, e intanto il nostro amico, fa un passo avanti e la sua mano destra scende verso il rigonfiamento che è diventato evidente in mezzo ai pantaloni e inizia a massaggiarsi lentamente ma con piacere. Marghe si alza, si dà una sistemata, ma una tetta le esce dalla camicetta, si dirige verso la porta d’uscita dove è ancora fermo stupito il ns amico, e con un sorriso malizioso gli passa accanto sfiorandolo con la tetta che non aveva ancora sistemato dentro alla camicia.
Quello rimane inebetito, poi si dirige verso un bagno e si chiude dentro. Finalmente posso fare la pipì, ma ecco che sento il tipico rumore di chi si sta masturbando e alla fine un rantolo di piacere unito alla soddisfazione di essere riuscito a svuotarsi le palle.
Mi siedo al mio tavolo e nel frattempo arriva il commensale, lancia uno sguardo a lei che glielo restituisce con un’aria da gatta e da pantera allo stesso tempo, come solo lei sa fare, e sicuramente il suo cazzo avrà avuto un momento di sollecitazione ad alzare la testa.
“ Ma cosa ti è successo?” , gli chiede la sua bellissima moglie quando arriva al tavolo, e lui farfugliando le parole le dice di alzarsi che era ora di andare.
Avvicinatosi alla cassa per pagare, involontariamente o meno, si è volto verso di noi, e Margherita gli ha spedito un bacio al volo..
Lui ha preso la moglie sottobraccio dicendogli qualcosa nell'orecchio e si è allontanato .
Anche noi siamo usciti e dopo aver pagato abbiamo sceso le scale, con io con la mano sotto la gonna che le palpavo il culetto e con un dito in fica, libera senza niente che la coprisse, e ad ogni passo il dito entrava dentro per uscirne subito al passo successivo.

Giunti alla base delle scale, M. mi prende per mano e mi porta nel sottoscala dove mi prende la testa tra le mani e mi spinge verso il basso finché arrivo all’altezza del filo di pelo che le nasconde il clitoride e lì mi spinge la faccia contro la sua fighetta , alza una gamba e me la porta attorno alle spalle, in modo di averla completamente aperta, e io lavoro di lingua finché con un urlo viene dal piacere e mi inonda la faccia con i suoi umori.
Mi rialzo giusto in tempo perché sta scendendo un’altra coppia, ci vedono uscire dal sottoscala e ci guardano in modo interrogativo, io intanto, con la mano mi pulisco il volto e ci indirizziamo verso la macchina.
Stiamo per salire quando lei mi si avvicina e mi da un bacio con la lingua che mi fa raddrizzare subito il cazzo, saliamo in auto e subito si toglie la minigonna e si apre la camicia.
Le tette, liberate, escono e appaiono in tutta la loro magnificenza: i capezzoli duri e prorompenti, il seno sodo e dritto. Si toglie la cintura di sicurezza, si alza sul sedile si mette a carponi su questo, mi sposta la mano, apre la cerniera dei pantaloni, fa uscire il mio cazzo, e si china su questo ingoiandolo tutto. Mi si aprono le porte del paradiso, ho un attimo di sbandamento per il troppo piacere, non capisci cosa ti abbia avvolto il cazzo, senti solo un gran piacere che sale dalla radice alla punta per poi fare il tragitto inverso! Sale il desiderio di lasciarsi abbandonare al piacere che sta montando dentro di te, di abbandonarsi allo sciacquio delle onde dell’oceano, ti sembra di viaggiare nello spazio verso paradisi sconosciuti… Ma sono alla guida e devo tenere saldo il volante in mano e soprattutto non devo venire, la notte è ancora lunga.
Ci dirigiamo verso casa...ma ecco che rivediamo la coppia del ristorante seduta ad un tavolino di un bar .Guardo M. e le dico: che dici andiamo a farci un caffe'?
Lei avendo gia' capito che avevo altre intenzioni, mi dice si perche' no. Parcheggiammo la macchina e ci dirigemmo verso il bar dove i tavolini erano tutti occupati.
Ci vide la coppia...
e ci disse se volete accomodarvi qui per noi è un piacere... Acconsentimmo al loro invito (intanto nella mia mente mi frugava una strana ma eccitante idea) .Ci presentammo...la sua lei con sguardo da vera signora per bene mi disse : PIACERE IO SONO RITA e lui e LINO la guardai un attimo ,esitando un po'...gli dissi spudoratamente ; lo sa che lei è davvero molto attraente ed è anche desiderabile come donna.
(Lei mi guardo' come per dire “ma questo è matto” neanche mi conosce). Io continuai a fissarla e diretto diretto gli ho detto Che guardandola bene aveva un bel fisico e che con il look da perbenista nascondeva le sue grazie. Lei mi disse :IO SONO UNA CHE NON MI PIACE APPARIRE MOLTO...ma so il fatto mio.
Io gli dissi in che senso? Lei Nel senso che e' arrivato il momento di dare senso alla serata! Iogli risposi ,ah si e come?
LeiSei fantasioso come tua moglie oppure no!
Mi disse mi sono accorta di tutto nel ristorante, mica sono scema, ho fatto la gnorri perche' in quel posto ci conoscono tutti.

IOhai capito allora sei anche tu un po troia?
Lei rispose Un po'; tanto ...come tu non oseresti neanche immaginare.
Io azz sei davvero zoccola come vorresti farmi credere oppure ci fai?
ORGOGLIOSA di esserlo.

/>Io allora parto subito con una battuta delle mie :” MA DIMMI UNA COSA, TI PIACE QUANDO TI TENGONO LA TESTA O FAI TUTTO DA SOLA?
Lei con uno sguardo fulminante da vera porca mi disse: andiamo a fare un giro in macchina io e te e lasciamo tua moglie qui con mio marito.
Io lanciai un squardo a Margherita e lei con un cenno mi disse...vai...

Mentre ci dirigevamo verso l'auto RITA mi abbraccio sui fianchi e mi disse Sai una cosa Paolo? io dissi : dimmi?
LEI possibile che un uomo come te non si sia accorto subito che anche noi siamo scambisti?
Io le dissi: Che tuo marito LINO sia un porco l'avevo capito subito, ma di te no perche' onestamente mi sembravi un po secchiona in apparenza.

Lei tra poco vedrai quando sono secchiona. A proposito mi disse: sai che mio marito di certo non si fermera' al tavolo del bar con tua moglie?
Io a si? Secondo te cosa faranno?
LEI la stessa cosa che andiamo a fare noi.
Arrivammo alla macchina ci sedemmo , tempo di mettere in moto Rita mi mise una mano sulla pacca dei pantaloni ed esclamo' : AH PERO' ti sei attrezzato per la guerra ?
Io le dissi senza pensarci un attimo , si tra poco appena giungiamo al fronte ti bombardero' quel culo da troia che hai!
Lei non vedo l'ora !

Giunti in una pineta verso il mare , mi fermo con l'auto e tempo di spegnere il motore , la porca di RITA gia' aveva meta' del mio cazzo in bocca; succhiava con grande foga ed esperienza come una pompinara da premio oscar.

Mi diceva parole nel suo dialetto salentino... che non facevano altro che eccitarmi ancor di piu'.

Mentre mi spompinava si fermo' e mi guardo' negli occhi, con il suo sguardo da perversa perbenista e mi disse in dialetto :
”EH CHI CAZZU ST'ASPETTI RUMPIMI LU CULO”

Mi eccito' talmente tanto che la presi da un braccio, la tirai fuori dalla macchina , la girai di spalle e la poggiai sul cofano dell'auto.
Iniziai a frugargli con le mani nelle mutandine....che erano dannatamente fradice e bagnate. Era molto eccitata la troia.... non aspettava altro che glielo infilassi di prepotenza dentro.
Mentre la frugavo dappertutto, fica, seno,gli infilai due dita in bocca tenendola da dietro ...si dimenava...stava implorando il cazzo a voce alta...
mi diceva in dialetto e futtimi puercu , fammilu sentu stu cazzu ce tieni...
Allora senza esitare un attimo di piu' cercai nella tasca del pantalone i preservativi... lo presi e glielo misi davanti al viso , dicendogli adesso me lo metti tu come fanno le puttane da strada, con la bocca!
Non se lo fece ripetere due volte... apri l'involcro e da brava zoccola si chino' difronte a me e con molta maestria mi mise il preservativo senza usare le mani....guardandomi intensamente in viso. CHE TROIA!
Si alzo' e si poggio sul cofano come prima... ed e' proprio in che in quell'istante mi suona il cellulare, lo prendo guardo il display ed era Margherita che mi inviava una video chiamata. Rita disse rispondi che quella troia e quel porco cornuto di mio marito conoscendolo sta gia' scopando tua moglie. Apri la chiamata e vidi Margherita che mi faceva la linguaccia tirandola fuori dalla bocca piena si sperma... tempo di guardare , ingoio' e mi disse : NOI ABBIAMO GIA' INIZIATO QUESTA PRIMA ESPERIENZA DI CAR SEX AMERICANO , dopo mi faccio scopare, rivolgendosi a me mi disse, tu a che punto sei?

Ero letteralmente eccitato il cazzo mi pulsava...e gli risposi aspetta e guarda …. tenendo il cellulare in mano inquadrai il culo accogliente di Rita che non aspettava altro che glielo ficcassi dentro...
Dissi a Margherita vai avvicinare al cel quel porco di suo marito cosi si gode lo spettacolo nel mentre la inculo sta troia peggio di te.
Aprivo il culo a RITA con una mano allargandolo con 2 dita , gli sputai sul buchetto e la inculai selvaggiamente …. lei ansimava e gridava con urla di piacere assoluto.... continuai per dieci minuti a sodomizzarla....quel culo era un burro...lo prendeva con meraviglia e grazia... ad un certo punto mi disse adesso lo voglio in fica...ti prego...(nel frattempo si era scaricata la batteria del cellulare e non potevo piu' mostrare lo spettacolo a loro 2)
Gli tolsi il cazzo da quel meraviglioso culo ed usci ancora piu' duro e profumato di com'era...odorava di chanel!

Dissi RITA complimenti sei una donna pulitissima oltre che sorprendente .Lei mi guardo' e mi disse IO SONO UNA TROIA DI CLASSE!
Rita Paolo ma adesso lu vogghju i fica cazzu st' asssspetti rumpimi pure lu piccione.

Gli dissi che non avevo piu' profilattici e lei ci rimase un po' male, ma non si perse d'animo. Si mise sul sedile dell'auto a gambe aperte e mi invito a chinarmi per leccargli la fica... Mi inginocchiai sul terreno umido ma mai umido come quella bellissima visione che e' la sua figa(PICCIONE COME LO CHIAMA LEI) Iniziai a leccarla con piacere ,con il piacere di un bambino quando lecca il suo gelato preferito.

LEI ANSIMAVA COME UNA CAGNA...SBRODOLAVA il suo clitoride era diventato duro e turgido come un sasso...ed ecco che mi arriva in bocca una cascata di umori dal sapore idilliaco, scarico' tutta la sua perversione in quella venuta...gridava come una matta, diceva in dialetto sugnu na zoccula , sugnu na zoccula, sugno proprio ZOCCOLA!

Arrivati a questo punto e arrivata lei , non mi restava altro che pensare ad arrivare io ! MA COME? La mia mente perversa mi suggeriva tante situazioni...ma quella che mi intrigava di piu' era quella di sborrargli in faccia mentre …..

Dovevo aspettare un po' sperando in quel che speravo io!
Parlammo un po dei nostri patner pensando a cosa stessero facendo ancora, ci fumammo una sigaretta... nel mentre lei mi disse .
Paolo ti dispiace se mi allontano un po' dall'auto che devo fare un bisognino?
Gli risposi: BISOGNINO piccolo oppure lungo?

Lei Piccolo devo fare pipi'!

(era il momento che aspettavo)
Gli dissi no fai pure...ma non c'è bisogno che ti allontani puoi farlo qui davanti a me.
LEI MA MI IMBRAZZA UN PO'!

IO MA NO NON DEVI ..ANZI MI è VENUTA UN IDEA.

LEIsentiamo?

IO DAI METTITI A FARE IL BISOGNINO CHE TE LO DICO.

LEI SI PIEGO' SENZA SLIP E MENTRE STAVA PER....MI SONO AVVICINATO A LEI COL CAZZO DURISSIMO....GLIELO INFILAI IN BOCCA...ed iniziai a scopargliela mentre pisciava.....uhhhmmm che libidine.
LEI ma sei davvero piu' porco di Lino !
Ribadi' in dialetto PUERCU .
IO SI sono un porco ed ora voglio sborrarti in faccia , tu continua a pisciare ZOCCOLA.

UMMMHHH MMMM stavo raggiungendo l'orgasmo piu' sconvolgente della mia vita....gli dissi : RITA SEI PRONTA A RICEVERLO?
RITA SI PUERCU VIENIMI SULLA FACCIA....

Siiiiii godooooooooooooooo Rita non sei troia....sei una super troia...zoccola ….mmmmhh.

Ho goduto come un maiale!

Presi un fazzolettino umidificato e da vero gentlmen iniziai a pulirle il volto... che si era trasformato....era scomparsa quella faccia da troia...che avevo notato per gran parte della serata, ora aveva un viso dolce ed amabile , sembrava una bambina curiosa ma dolce.

Erano gia' le 5 di mattina e stavamo col pensiero di Lino e Margherita, sicuramente si stavano preoccupando non potendo comunicare con il cell.
Rita mi disse : Paolo stai tranquillo li ritroveremo al Bar sicuramente.

Infatti cosi fu. Ritornammo ed erano li sconvolti forse dal troppo sesso ad aspettarci. Prendemmo un caffe' e ci salutammo...con la promessa di rivederci ancora per altre belle situazioni.



Da allora SIAMO DIVENTATI OTTIMI AMICI CON LINO E RITA.

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