Il matrimonio
by alchimistaVisto: 2337 volte Commenti 6 Date: 08-06-2020 Lingua:
Una calda giornata di agosto, una domenica mattina d'estate con cielo limpido e sole alto,temperatura perfetta, 30 gradi con vento leggero ad accarezzare il viso.
Fui invitato da un amico al suo matrimonio e qui ebbe inizio un avventura che mai mi sarei aspettato.
La cerimonia si svolse in una splendida chiesa a ridosso della costa abruzzese, un panorama unico per poi andare a pranzo in un antico castello adibito ad hotel con piscina, lussuoso e distinto.
Ero solo, non conoscevo gli altri invitati ma solo lo sposo,indossai il vestito di rito e mi preparai a festeggiare in allegria il suo giorno più importante.
Dinanzi la chiesa c'era un ampio prato verde dove erano radunati tutti i parenti e gli amici degli sposi, mi buttai nella mischia e iniziai a fare conoscenza con un po' di gente, quando ad un tratto fui rapito dallo splendore di una coppia o meglio della lei di coppia.
Un abito nero aderente che lasciava intravedere la schiena completamente nuda ed arrivava a metà coscia, conteneva a fatica le sue forme, una quarta di seno e un fondoschiena da urlo, tondo e sodo.
Capelli neri lisci accarezzati dal venticello che soffiava, trucco leggero ed un viso da pantera, indossava tacchi a spillo che mettevano in risalto i polpacci ed i muscoli delle gambe, sicuramente il risultato del sacrificio in palestra, insomma, non passava di certo inosservata, anzi,notai che gli occhi dei maschietti erano tutti incentrati su di lei per la felicità di tutte le consorti presenti, una visione bellissima.
Rimasi fermo ad ammirarla con qualche campari mattutino in corpo che subito iniziò a farmi pulsare la mia enorme dotazione.
La mattinata scorreva felice e la cerimonia in chiesa era quasi giunta al termine, così andammo tutti verso le macchine per spostarci verso il magnifico castello pronto ad accoglierci, camminavo proprio dietro di loro per gustarmi quella visione, un passo da felino il suo, i glutei sussultavano e potevo intravedere un sottilissimo perizoma.
La location era spettacolare, tutti tavoli ben disposti all'aperto, proprio vicino la piscina con la visione del castello a fare da cornice, cominciai a cercare il mio tavolo e decisi subito di accomodarmi aspettando di vedere chi fossero i commensali al mio tavolo.
Tolsi la giacca e rimasi in camicia e cravatta, il mio tavolo era da 8 posti e dietro di me c'era un muretto in mattoni con vista dello sconfinato terreno adiacente al castello.
Mentre distratto guardavo il cellulare sentii una voce sottile ed erotica chiedermi permesso, mi voltai e la vidi, il destino ci mise vicini di posto, proprio accanto a me, alla mia sinistra mentre il suo uomo vicino a lei.
Arrivarono tutti gli altri invitati del tavolo e iniziammo a parlare e conoscerci un po' tutti, le solite domande di rito e le varie presentazioni, scoprii il suo nome, Angela 39 anni e il marito Giulio 53, entrammo subito in confidenza, persone distinte e di cultura con cui era un piacere dialogare.
L'alcool scorreva in abbondanza, il suo profumo mi inebriava, non smettevo di lanciargli occhiatine mai ricambiate che il marito furbamente notava, un uomo distinto sulla 50 ina,forse esagerai senza nemmeno rendermene conto.
Le tovaglie erano molto lunghe a scendere dai bordi rotondi del tavolo, ed io sistemandomi un calzino dopo averla scostata con la mano, sfiorai il suo polpaccio, risalendo la testa vidi che mi guardava come se volesse dire non permetterti mai più e poco dopo sussurrò qualcosa all'orecchio del marito.
Mi ero completamente estraniato sia dalla cerimonia che dagli altri presenti al tavolo, che andavano e venivano presi dai balli e dalla festa che incombeva, io, un uomo di 38 anni alto 1,90, capelli neri rasati ai lati e fisico palestrato, con dotazione di 22 cm completamente depilata e cappella mastodontica, ero perso nel pensiero più sporco e felice.
La chiave di volta arrivò di sorpresa e posso ricordare ancora quelle parole:
Giulio:” ascolta Marco se continui a guardarla così me la consumi però eh.....!!”
arrossii e mi sentii in imbarazzo, così loro scoppiarono in una grassa risata;
Io:” Giulio ma cosa dici? Non è come credi”
Angela:” si si siii bla bla ahahaha smettila dai”
eravamo nel clou della festa, gli altri del tavolo erano andati tutti a ballare vicino al tavolo degli sposi, e noi siamo rimasti li a scherzare, di schiena a quel fantastico muretto che riparava da occhi indiscreti qualunque situazione potesse nascere, di fatti....
Giulio:” facciamo un gioco, controlla se la figa di Angela è depilata o no, infila la mano tra le gambe e fammi sapere”
quasi svenni, rimasi incredulo e felice, sentivo il mio cazzone gonfiarsi paurosamente sotto i pantaloni classici, il rigonfiamento era così evidente che stava per lacerare la zip, mi tirava da far male e lei guardando proprio li disse:
Angela:”dai Marco controlla, hihihih!”
Io:” ok vediamo un po'!”.
Iniziai a muovere la mano verso l'interno coscia, una pelle liscia e setosa, arrivai con le dita sul perizoma e piano piano lo scostai, era completamente depilata e bagnatissima, sentivo i suoi umori sulle mie dita e iniziai a massaggiare il clitoride mentre cercavo di infilare un dito dentro.
Angela:” mmmhh uu allora com'è? Hihihhi!”
Giulio:”si Marco allora? È depilata?”
Io:” mi sembra di si, un attimo ancora e vi dico meglio!”
Angela si scostò un pochino in avanti e allargò le gambe, nessuno ci stava notando anche grazie alla tovaglia che quasi toccava per terra e nascondeva ogni cosa, allungò la mano verso il mio pacco e tirò giù la cerniera dei pantaloni, vedevo la sua mano curata muoversi sul mio pacco, mi scostò le mutande e lo tirò fuori.
Aveva cambiato lo sguardo, ora mi guardava da Pantera.
Angela:” uuuu che bel cazzone che abbiamo qui, eh eh!”
Io:” ti piace?”
Angela:” ma certo che mi piace!”
iniziò a segarmi dapprima velocemente che quasi sborravo, poi di colpo fermava il ritmo e lo stringeva con la mano, mi passava le dita sul cappellone umido, diventai rosso e stavo per impazzire, mentre lei aveva 2 dita nella figa e scorrevano fiumi di umori sulla mia mano.
Giulio:” bhe adesso ricomponetevi, ho un idea!”
io:” dove andiamo??”
Giulio:” dammi il tuo cellulare, appena ho fatto ti scrivo i dettagli!”
Io:” ok, ecco tieni!”
Angela:” a presto maiale!”
Si alzarono e proseguirono verso la hall del castello passando tra gli invitati, sulle cosce di Angela si potevano intravedere ancora i suoi umori che le mie dita le avevano lasciato, mi sentivo come un Toro che si prepara alla monta.
Dopo circa 15 minuti mi arrivò un msg whatsapp:
Giulio:“sali al secondo piano, stanza 16!”
Mi apprestai ad andare, controllai che nessuno mi vedesse e finalmente arrivai dinanzi la porta di quella stanza, era socchiusa.
Aprii lentamente e vidi Angela in piedi al centro della stanza mentre Giulio seduto su di una poltroncina laterale.
Io:”eccoci!”
Giulio:” scopala!”
Angela” si dai mmmm, fammi vedere se con quel cazzone che ti ritrovi sei capace di farmi squirtare!”
Non me lo feci ripetere 2 volte, mi avvicinai e gli dissi:
Io:” tira su la gonna sopra il culo e mettiti a pecora sul letto!”
Angela:” nemmeno per sogno ahahah!”.
Furono parole di sfida, le tirai su la gonna sopra il culo e le strappai il filo interdentale che indossava ormai fradicio, la buttai sul letto di pancia e tirai fuori il mio cazzone durissimo(Giulio osservava) si dimenava come un ossessa e di colpo entrai nella sua figa con un colpo secco fino in fondo.
Le sue gambe erano larghe ed era in posizione prona sulla sponda del letto, rimasi con il cazzone dentro per qualche minuto mentre mi toglievo la camicia e la cravatta, la presi per i capelli e iniziai a sfondarle la figa.
Io:” ti piace così stronza?? eh ti piace?? lo senti questo cazzone come ti sfonda?”
e mentre le ripetevo queste parole la scopavo come un pazzo, sentivo i suoi umori uscire dalla sua figa e sbattermi sulle palle.
Angela:” mmmm siiiii porcoooo, scopami porcooo!”.
La presi di peso e la feci mettere a pecora per terra di fronte a suo marito, vedevo il mio cazzone uscire ed entrare da quella figa depilata e bagnatissima, schiaffeggiavo quel meraviglioso culo marmoreo e lei ansimava.
Iniziava a tremare, così affondavo sempre più i colpi fino a quando venne urlando e squirtando, gli schizzi mi balzarono sugli addominali,dovetti trattenermi per non sborrare tutto e subito.
Angela urlava incurante:” mmmm aaaaahhh siiii che porcoooo!”.
Ci buttamo sul letto, io sotto e lei sopra, iniziò ad impalarsi come un ossessa, una pantera dorata che cavalcava la sua preda, il rumore dei colpi era forte e bagnato, le avvinghiai le braccia attorno alla vita e la portai con il viso sul mio leccandogli la faccia come un cane,preso dalla foga aumentai il ritmo mentre sentivo che tremava, non mi fermai e per la seconda volta squirtò una quantità di umori inaudita sul mio cazzo e sulla mia pancia.
Ero al limite, sentivo la sborra che iniziava a salire dalle caviglie, la feci mettere a pecora sul letto ed io in piedi, la presi per i capelli e iniziai a scoparle la bocca come fosse una figa mentre il marito a cazzo di fuori si avvicinò e iniziò ad incularla.
Mi buttai di schiena sul letto ma lei non si staccò dalla mia cappella, mugugnava mentre il marito ben dotato la sodomizzava e la chiamava troia, stavamo per godere tutti e 3 in sincrono.
L'orgasmo stava per arrivare prepotente per tutti e tre, così Giulio fece mettere Angela di schiena sul letto con la testa fuori dalla sponda e le ordinò di masturbarsi mentre noi l'avremmo riempita di sborra sul viso e sui capelli.
Iniziarono i fiotti di sborra, il primo colpì la sua fronte e di rimbalzo finì sulla pancia, poi arrivarono quelli di Giulio, i miei non si placavano, urlavamo tutti e 3 mentre anche Angela si apprestava a squirtare per la terza volta, il suo viso era una maschera di sborra mentre io non contento ora volevo il suo buchetto.........CONTINUA.......