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Presenze

by jennieivan
Viewed: 108 times Comments 0 Date: 22-08-2025 Language: Language

Dopo un anno di lavoro, finalmente le meritate ferie. Mio marito, amante dei viaggi, aveva organizzato un itinerario fantastico di dieci giorni in Cornovaglia. Negli ultimi tempi, a causa del lavoro, ci eravamo un po' persi di vista; niente intimità. Entrambi aspettavamo questo viaggio per liberarci dalle inibizioni e recuperare il tempo perduto.

Sognavamo di evadere in un luogo capace di regalarci nuove emozioni: posti inesplorati da visitare, culture da scoprire, nuove amicizie da accogliere.
Il giorno della partenza ero eccitatissima. L'arrivo al Cornwall Airport Newquay e l'attesa del volo interno per le isole Scilly furono l'inizio di un'esperienza di volo indimenticabile.
L’atterraggio al St Mary’s Airport fu tutt’altro che semplice, a causa delle forti turbolenze incontrate durante il volo.

Ad attenderci c’era un autista incaricato di portarci alla nostra sistemazione: una palafitta su un’isola deserta, raggiungibile solo in barca dalla terraferma. Dopo quasi sette ore di viaggio, raggiungemmo finalmente la nostra destinazione.
Niente tecnologia per dieci giorni: saremmo stati completamente assorbiti dalla natura dell’isola.

All’arrivo, l’autista ci aiutò a scaricare le valigie e se ne andò. Per i successivi dieci giorni, non avremmo visto nessun’altra persona. Il cibo a disposizione era sufficiente per sfamarci per tutta la durata del soggiorno.

Posai le valigie ed entrai nella struttura: la camera da letto aveva enormi finestre scorrevoli da cui si poteva ammirare la spiaggia.
Mi spogliai e corsi verso il mare per un bagno rigenerante.
Ma lungo la battigia intravidi una figura maschile: biondo, carnagione ambrata, occhi azzurri e una barba appena accennata.
Senza alcuna inibizione, gli corsi incontro, decisa a fargli notare che la sua presenza sull’isola era chiaramente un errore. E sicuramente, del tutto inopportuna.
Lui, con tono di voce molto pacato, mi dice che la sua presenza sull’isola era un regalo di mio marito.
Nel frattempo, mio marito ci raggiunge, visibilmente eccitato. Si avvicina e mi sussurra all’orecchio:
«È per te, amore mio.»

In quel momento, non sapevo nemmeno io cosa provassi.
Ero arrabbiata: mio marito sapeva benissimo che odio le sorprese.
Ero felice: quel regalo era pensato per me.
Ero confusa, perché lì davanti a me c’era il mio ideale di uomo.

Mio marito si avvicina, mi guarda negli occhi, poi comincia a sfiorarmi la schiena.
Le sue labbra si poggiano sulle mie, lentamente.
E, per un attimo, il tempo si ferma.
Un bacio intenso, era da anni che non mi baciava così, che provocò in me un eccitazione intensa. La MIA sorpresa si avvicinò a noi e cominciò a sfiorarmi i capelli e poi si posizionò dietro di me affondando dapprima il viso nella mia folta chioma come a catturarne l'essenza e poi spostandoli mi baciò il collo tenendo le sue braccia agganciate alla mia vita e spingendo il bacino verso di sé. Sentivo il membro piano piano indurirsi e affondare tra le mie natiche, era una sensazione bellissima. Volevo godere di questi momenti non solo fisicamente ma anche visivamente così mi girai di fronte a lui e lo baciai appassionatamente, la sua lingua era morbida e perlustrò prima le mie labbra e poi sul resto del corpo soffermandosi sulle mie parti intime, in quell' occasione io tenevo con le mie mani la sua testa spingendo ogni tanto e provando un lieve sussulto. Successivamente ci trasferimmo nel bungalow sul letto e trascorremmo così la prima giornata di vacanza, era solo l'inizio.....

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