HISTOIRE TITRE: Salviamo un amico (2) 
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Salviamo un amico (2)


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Salviamo un amico (2)

by oibo
Vu: 223 fois Commentaires 2 Date: 18-11-2024 Langue : Language

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La coprii con il lenzuolo, la vedevo rannicchiata su se stessa come se avesse freddo, effetto crema, e vidi che la gradii molto. Erano le 23.30 avevo gli occhi sbarrati e non avevo sonno, così scesi dal camper e andai nell’ufficio a sbrigare le pratiche. Misi in moto e partimmo. Dallo specchietto interno con le luci notturne vedevo come dormivano alla grande, le curve e qualche scossone li cullavano serenamente. Verso le 4 arrivai a Agropoli, trovai una piazzetta accanto alla caserma dei CC e parcheggiai. In 3 minuti ero accanto alla mia Lara a dormire. Alle 8 aprii gli occhi , dormivano ancora, tolsi il lenzuolo a >Lara e dolcemente le iniziai le applicazioni di crema, Nel cassetto insieme alla crema dopo sole c’era un’altra crema che non conoscevo, ( dal farmacista oltre alla crema dopo sole si fece dare anche un gel lubrificante per la sua patatina) dalla sua bocca uscivano lievi gemiti di piacere che svegliarono Giulio. Guardò subito fuori dal finestrino e chiese dove eravamo e lo aggiornai. Scese delicatamente dal letto e andò a farsi una doccia. Nel frattempo io avevo finito l’applicazione sia davanti che dietro e Lara aveva aperto gli occhi. La informo del viaggio notturno, avevamo guadagnato mezza giornata. Tempo mezz’ora eravamo già in centro ad Agropoli a vedere quello che ci eravamo promessi. Dopo qualche ora di rovine visitate, tra Agropoli e Palinuro, Giulio si propose alla guida direzione Scalea mentre io mi facevo un pisolino e Lara seduta al suo fianco. Intorno alle 12 parcheggiamo in una bella piazzetta, tralasciamo il mare e vaghiamo per il centro. Ristorantino, poi 1 oretta di pennichella altra passeggiata per il paese cenetta e camper. Io mi sentivo bello carico, come penso pure Giulio, ma vedendo Lara in quel modo dolorante restammo calmi, così mentre io le facevo le applicazioni con la crema, Giulio propose di andare alla guida per abbreviare la strada fino a Amantea. Guidò fino alle 4 io mi svegliai e gli diedi il cambio, alle 7 eravamo sul posto. Trovammo “riparo” presso il Lido Mediterraneo, uno stabilimento balneare con un ottimo ristorante ed un ampio parcheggio custodito. Alle 8,30 sveglio Lara e Giulio, e dopo una bella incremata con crema protettiva, scendemmo in spiaggia dopo una bella colazione al bar. Ci ritornammo anche dopo pranzo,sempre fino alle 18, Lara stava molto meglio. Tornati in camper, bella doccia fresca, poi applicazione di crema per Lara e riposino. Ma c’era una mano che vagava nel letto in cerca di qualcosa, lo trovò, anzi ne trovò 2. Scattò in ginocchio e iniziò di bocca, si sentiva la voglia arretrata, ma pose subito dei limiti, ….. Facciamo solo pecorina e smorzacandela, il missionario mi struscia troppo la schiena. Non c’è problema rispondemmo, così mentre Giulio Rimase sdraiato io la prendevo da dietro. Era una fontana, le sborrai dentro dopo una decina di minuti, dopo i suoi 3 orgasmi, Lara non fece altro che avanzare con il bacino e calarsi sul menbro di Giulio che stava succhiando. Io le ero dietro, vedevo quel bel culo fare su e giù con una voracità famelica. Venne altre volte , non so se 2 o 3 per poi prendersi la sborrata di Giulio e cadere sul letto. Dopo cena, come al solito piccola passeggiatina ritorno al camper e via per la prossima destinazione( Messina per l’imbarco). Presi il posto di guida, con Giulio al mio fianco, mentre Lara si era sistemata dietro sul divanetto . Sonnecchiava per nostra fortuna, avevamo bisogno di un po' di tregua. Arrivammo all’alba, botta di fortuna, ci saranno state 50 auto, così mentre io manovravo, Giulio corse a prendere i biglietti che l’imbarco era imminente. Saliti sul traghetto, svegliammo Lara per invitarla al bar, ci guardò in modo strano, come se si aspettasse qualcos’altro, tre cappuccini con maritozzo con la panna e ci facemmo incartare i famosi arancini. Pronti per lo sbarco, io alla guida, Giulio al mio fianco e Lara dietro di noi in piedi che con le mani sulle nostre teste ci disse: ragazzi vi sento un po' stanchini, ma che avete bisogno di aiuto? Pensammo che si riferisse alla nottata che abbiamo passato alla guida, ma seguendola con lo sguardo dallo specchietto mentre ritornava a letto con una camminata provocante, capimmo a cosa si riferiva. ( Era proprio cambiata, affamata di sesso e sborra, e pluri orgasmica) . Sbarcati, decidemmo di puntare verso Catania. Chiacchierando con Giulio mi ricordò quella coppietta di ragazzi con lo zaino in spalla che incrociammo al bar del traghetto, lei un tipino magrolino ,1,60 cannottierina che a malapena copriva il seno ( senza reggiseno, ) e che dire del suo fondoschiena, non ci sono parole. Lui ricciolino 1,85 fisico atletico, una bella coppietta, erano partiti da Milano e si stavano girando l’Italia in autostop. Ci eravamo fatti una bella chiacchierata con i ragazzi. Dopo circa 2 ore siamo a Catania, parcheggiammo nelle vicinanze della piazza del Duomo e scendemmo per la nostra gita. Camminammo molto, c’era molto da vedere, e verso sera ritornammo al camper nel frattempo in lontananza vedemmo i due ragazzi scendere da un camioncino aperto dietro che trasportava verdure con loro in mezzo. Doccia rigenerante e alla ricerca del ristorante che per fortuna non dovemmo camminare tanto, girato l’angolo ci fu l’imbarazzo della scelta. Tra una chiacchiera e l’altra si fece mezzanotte e optammo di rimanere a Catania per la notte visto che accanto al nostro camper si erano fermati altri 6, e il luogo dava sicurezza. Come sdraiati sul lettone, mettemmo subito Lara in mezzo pronti a riscattarci della battutina che ci fece la sera prima. Quella notte Lara si fece fare di tutto, ( tranne il suo culetto che custodiva gelosamente) godeva in continuazione e dopo le 1,30 circa si prese la sua doppia dose di vitamine. La mattina mi svegliai intorno alle 6, passai al posto di guida lasciandoli dormire e come meta scelsi Punta Cannone , un po' prima di Siracusa. Tutta costa rocciosa, con qualche caletta. Ne trovammo subito una, per il momento deserta, vista l’ora. Svegliai il resto della ciurma, Dai su che abbiamo anche il bar dall’altra parte della strada. Così , asciugamano in spalla usciamo. Il posto era stupendo, il mare calmo e liscio come l’olio, la sabbia un po' granellosa che non ti restava attaccata ci incremammo a turno e poi tutti a fare come le lucertole. Io mi faccio le mie 2 orette si sonnellino. Verso le 10 apro gli occhi, Lara e Giulio erano intenti al cellulare a scegliere la prossima tappa, quando vedo che stava arrivando qualcuno in spiaggia, riconobbi le sagome, erano i ragazzetti di Milano, gli autostoppisti. Si posizionarono dall’altro lato della caletta ad una decina di metri da noi, non ci hanno riconosciuti pensai, o erano troppo intenti a spogliarsi e correre in acqua. Anche Lara e Giulio fermi sul bagnoasciuga li riconobbero. Li salutarono e fecero 2 chiacchiere per poi indicargli dove ci eravamo accampati. Li vidi dirigersi verso di me, mentre Lara da dietro mi faceva notare il rigonfiamento del ragazzo. Come erano a 2 metri, mi alzai per stringergli la mano, in effetti il suo arnese faticava a stare dentro quel costumeslip, ma anche la fidanzata non scherzava, il pezzo sopra era fatto da 2 triangolini 3x2cm e il pezzo sotto un 4x6cm che lasciava intravedere il ciuffetto di peli nella parte alta dove iniziavano le grandi labbra, e filo interdentale dietro. Bellissimo fisico. Dopo 2 minuti si congedarono mentre stavano risalendo Lara e Giulio. Quest’ultimo mentre saliva scuoteva la testa mente Lara gli schiaffeggiava la spalla. Lara non era da meno con i suoi 40 anni. Sdraiati accanto a me iniziarono i commenti nell’attesa che i costumi si asciugassero. La ragazza era più nuda che vestita, Giulio aveva quasi la bava alla bocca, mentre Lara si ripeteva: chissà come è grosso, povera ragazza, mentre si leccava le labbra. I costumi si erano asciugati e così ci incamminammo verso il camper. Come imbocchiamo la statale, troviamo bordo strada i 2 ragazzi che facevano l’autostop, subito Lara ci disse di caricarli, aggiungendo a voce un po' più bassa: così allarghiamo i giochi e ci si diverte di più. Lara fece gli onori di casa, facendoli accomodare nei 2 divanetti frontali dietro il posto guida. Mentre il ragazzo andò un attimo in bagno, Lara cambiò subito discorso e a voce un po' bassa chiese alla ragazza: scusa , ma il tuo ragazzo quanto ce lo ha grosso. Lei sorridendo e per niente imbarazzata rispose: abbastanza grande, lungo con una bella circonferenza che ti dilata tutta, ecco perché noi facciamo sesso solo in una posizione, il missionario, le altre, si ci abbiamo provato, ma mi fa troppo male, figurati dietro, non se ne parla proprio, anche se con un suo amico spesso giochiamo, glielo faccio usare, Il mio ragazzo ha insistito nell’inserire ogni tanto qualcuno, visto che secondo lui non potendo provare altre posizioni, resto insoddisfatta. Lara rimase a bocca aperta. Il discorso era interessante e Giulio prese posto accanto a Lara. Come uscì il ragazzo dal bagno, si chinò sugli zaini a sistemare un po' di cose e liberare il corridoio. La ragazza lo chiamò dicendogli di venire qui davanti a lei, come fu lì, gli calò lentamente i pantaloncini mostrando a tutti il membro. Disse: così non è niente, e lo prese a spompinare, ma riusciva solo a prendergli la cappella. Accostai il camper al ciglio strada per potermi voltare, non avevo mai visto un obelisco in quella maniera, un po' più di 20 cm ma il diametro è come un polso, mentre le ragazze lo stavano portando in tiro, vidi la cappella, era un fungo, fuoriusciva dall’asta un centrimetro abbondante tutto intorno. Lara saltò sul divano di fronte accanto alla ragazza offrendo la sua bocca. Io mi gustavo lo spettacolo e con meraviglia vidi che riusciva a prenderne una metà abbondante. Il ragazzo prese il viso di Lara tra le sue mani e lentamente iniziò a scoparla in bocca, mentre il suo cazzo entrava sempre di più, la ragazza, Alice accarezzandosi le tette disse: è bello prenderselo tutto in bocca e hai il naso che si schiaccia sulla sua pancia, ma non ci riesco. Giulio scattò subito in piedi davanti a lei dicendo: se posso essere utile. Alice non si fece pregare senza preliminari se lo inghiotti strofinando il naso sulla pancia di Giulio. Dovetti intervenire, dicendo: ragazzi siamo arrivati nel centro di Siracusa, conviene rimandare, visto che è anche ora di pranzo. In 10 minuti trovai parcheggio in una piazzetta accanto a 2 camper e tutti erano pronti a scendere. Strada facendo i ragazzi cercarono di svincolare, una vacanza a zaino non prevede certi ristoranti, ma Giulio ponendosi tra loro con le sue braccia sulle spalle dei ragazzi, disse: guai a voi se non venite oggi siete tutti miei ospiti. Il pranzo fu ottimo e ancor di più, non solo per la compagnia ma per l’ottimo cibo che ci consigliò lo chef. Il vino scendeva giù che era un amore bianco frizzantino come piace a noi. Saltammo la solita passeggiata per il centro, e ci dirigemmo al camper, avevamo gli occhi annebbiati dal vino. Ci tuffammo direttamente sul lettone, Alfio si era sdraiato sul divanetto, ma lo chiamai per farlo sistemare al mio fianco. Ci addormentammo in un baleno tutti quanti. La dislocazione sul lettone era “strategica” , premesso che è un letto fuori misura, 3 metri largo per 2,30 di lunghezza. Lara alla sx seguita dal ragazzo, poi io , Alice, ed infine Giulio. Io aprii gli occhi per primo, spostai di lato il mini perizoma di Alice iniziando una succulenta leccata, mi sentii subito la sua mano sopra la testa che premeva, nel suo dormiveglia disse: siiiii ora un cazzo in bocca fino a toccarmi le tonsille, poi tutte le posizioni soprattutto a pecora e alla fine una doppia penetrazione. Ci invitava a nozze. Esaudimmo tutti i suoi desideri, mentre lei ripeteva: si devo fare il pieno, quando mi ricapita, mentre apre gli occhi anche Lara che non perde tempo e si fionda sul cazzo del ragazzo. Ne sparisce ¾ in bocca , non l’avevo mai vista così famelica e vogliosa. Alfio freme, ha voglia di penetrarla, ma Lara sapientemente come lo sente bello duro, gli sale sopra e dopo averlo ben strofinato all’imbocco della fica , si impalò lentamente emanando un forte gemito, Alfio non credette ai suoi occhi, Lara se lo è preso tutto. Alfio la tira forte a se dai fianchi dicendogli: io ti sposo, cercando di aumentare il ritmo della penetrazione. Lara lo vedeva troppo su, calò la sua mano sui testicoli strizzandoli leggermente ritardando così la sborrata di Alfio. Alice stava ultimando il suo primo giro, pecorine e smorzacandela ma sempre a bocca piena, io e Giulio eravamo prossimi ed ecco che Alice si inginocchia davanti a noi dopo i suoi numerosi orgasmi per prenderci in bocca, come fece a bere quelle due sborrate quasi simultanee senza perderne una goccia me lo chiedo tutt’oggi. Mentre io e Giulio ci riposavamo per ritemprarci la vedemmo sgattaiolare verso Lara che continuava a cavalcare Alfio. Le poggiò le mani sulla schiena invitandola a piegarsi, scese con la bocca sul fiorellino di Lara che ebbe una bella scossa che la porto ad un’altro orgamo. La sua lingua era veloce, arrivava a leccare e inumidire anche l’asta del suo ragazzo. Lara con quella lingua li sotto stava impazzendo dal godimento. A vedere quella scena, i nostri membri erano di nuovo irti e vogliosi, pronti a ripetere le fasi precedenti ma alla piccola Alice mancava ancora qualcosa, ci chiese la doppia penetrazione con successiva sborrata in bocca. È come dire al topo ecco questo è il formaggio. Lara appizzò le orecchie , non voleva perdersi la scena che ha sempre voluto evitare per paura ma che le sarebbe piaciuta fare. Assecondò Alfio nel cambio posizione, la mise a pecora e godette, a sponda e godette missionaria e godette, ma alla fine lei si mise sdraiata a pancia in giù con lui sdraiato sulla sua schiena e così che accolse la sborrata. Alfio cadde di lato esausto. Mentre Lara glielo teneva in mano, con il corpo prendeva la posizione per gustarsi lo spettacolo. Noi eravamo in tiro, Alice fece sdraiare >Giulio e lo iniziò a cavalcare.

( continua )






















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