HISTOIRE TITRE: La signora 
Menu

La signora


Avatar Author

La signora

by Stuzzicami
Vu: 946 fois Commentaires 4 Date: 11-04-2024 Langue : Language

Superati i 40 anni, non mi posso di certo lamentare.
Mi sono tolto le mie soddisfazioni personali e professionali.
Noia, routine e lavoro, tuttavia, mi hanno indotto ad iscrivermi su un sito di incontri anche se, pur con molta curiosità, non ho mai riposto in tale strumento molta fiducia.
Del resto mi sono sempre connesso poco e di rado e, di conseguenza, le possibilità di imbattermi, o quantomeno di risultare interessante, in qualche donna interessante erano ridotte al lumicino.
Inizialmente, per alcuni mesi almeno, entrando una volta ogni 3/4/5 settimane, mi sono limitato a curiosare, senza grande interesse, fino a quando mi sono imbattuto nel profilo di una donna diversa.
Foto castigate, eleganti e garbate, per carità, nulla di evidente e comunque un profilo apparentemente insignificante che, in realtà, lasciava trasparire un certo pudore e finanche un poco di autorità.
“Signora in carriera, madre e moglie fedele, stuzzicata dall’idea di concedersi una trasgressione, estremamente selettiva, assolutamente decisa…”
Mi incuriosì, ça va sans dire, e cosi le scrissi, senza però riporre troppe speranze nella mia missiva…
“Uomo in carriera, molto occupato, incuriosito dalla di lei voglia di trasgredire… chissà se posso interessare?”
Ovviamente non ottenni risposta… tornai a controllare un paio di volte, ma nulla e quindi non ci pensai più…
Mi ricollegai dopo circa un mese, e nel loggarmi vidi subito un messaggio nella casella della posta che lampeggiava.
Curioso ed emozionato come un bambino mi precipitai a leggerlo e vidi che era la risposta della signora che all’incirca dopo una decina di giorni mi scrisse…
“La curiosità è femmina almeno quanto il desiderio di trasgredire”.
Sorpreso dalla replica ed emozionato per il contenuto della stessa pensai a cosa dirle senza risultare banale o, peggio, poco interessante e, alla fine, convenni che la cosa migliore sarebbe stata essere me stesso, come sempre.
Il mese intercorso tra la sua risposta e la mia replica però mi preoccupava, chissà se l’avrei ancora trovata, chissà se mi avrebbe letto, chissà se fosse ancora interessata.
Mi scusai per il ritardo, spiegai che mi connetto di rado e le dissi che si il suo profilo mi aveva colpito, incuriosito, e che mi sarebbe piaciuto conoscerla un po’. Lei non si curò del ritardo e iniziò ad aprirsi con me.
Così scoprii che si chiamava Eleonora, che era una manager di successo in un’azienda di consulenza legale, che era moglie di un marito preso dal lavoro e madre di due figli ormai grandi entrambi all’università.
Ci raccontammo un po’ uno dell’altra e, ovviamente, dopo poco la nostra conversazione a distanza arrivó al dunque: il sesso.
Mi spiegó che da giovane si era data da fare avendo avuto le sue esperienze negli anni di studio, mi disse che conobbe il marito a 28 anni, lui già in carriera aveva 15 anni piu di lei, e che nel corso dei più di 30 anni di matrimonio gli era stato fedele, totalmente dedita a lavoro e figli.
Ora però sentiva il bisogno di qualcos’altro, di un’esperienza, di un’evasione.
Di un qualcosa che la facesse sentire viva e lussuriosa.
“Beninteso, sono una donna di ottima famiglia, con una brillante carriera, sono una moglie e una madre rispettata e rispettabile, per cui se mai mi deciderò ad incontrare un uomo e a vivere con lui un’avventura sarà solo se sarò sicura e avrò fiducia della persona che avrò di fronte. E, nel caso sappi, che sarà una volta soltanto: una tantum”…
Eleonora mi piaceva e la curiosità e la voglia di lei crescevano di giorno in giorno. Dal sito eravamo presto passati a Skype che ci consentiva di conversare a qualsiasi ora del giorno e della notte, ogni qualvolta potessimo insomma…
La conoscevo, virtualmente e personalmente sempre più ma due domande mi frullavano in testa: quanti anni avrà, da un calcolo approssimativo pensavo circa 60, lei non sveló mai la sua età, e che cosa le passasse per la testa, cosi divenni improvvisamente esplicito e le domandai:
“Qualora un giorno un fortunato uomo riuscisse a solleticare la tua curiosità a tal punto da farti cedere…. Come immagini e come vorresti incontrare il prescelto?”
“Assolutamente in un hotel fuori città… la trasgressione deve essere vissuta in totale discrezione e libertà” rispose lei, aggiungendo: “non credi anche tu?”
Credevo, eccome se credevo, anche io che non vedevo l’ora di incontrare questa donna misteriosa e desiderabile che tanto mi faceva emozionare ancorché di lei, pur sapendo molto, avessi visto così poco.
Le inviai provocatoriamente i link di tre alberghi fuori città, tutti di livello, scrivendole: “scegli quello che preferisci”…
L’entusiasmo si spense un po’ quando non ricevetti risposta. In realtà trascorsero 9 lunghi giorni prima che Eleonora si decidesse a rispondermi.
Il deludente silenzio si interruppe quando una domenica mattina vidi il messaggio nella casella di posta in arrivo.
“Devero hotel, domani, avrò un paio d’ore nel primo pomeriggio, dimmi se per te può andare bene”.
Ottima scelta pensai, non avrei potuto fare meglio. Prenotai immediatamente la camera a mio nome e poi le risposi: “domani dalle 12 la camera 618 è a tua completa disposizione. Ti aspetterò dentro così da consentirti di raggiungermi direttamente senza passare dal check in. Ok?”
La sua risposta questa volta fu immediata ancorché stringata…
“A domani” mi scrisse…
La sensazione di eccitazione mista adrenalina mi pervase.
Lunedì mattina avrei preso possesso di una camera d’albergo dove avrei atteso l’arrivo di una sconosciuta (conosciuta) con la quale mi scrivevo da ormai alcune settimane…
E se non mi fosse piaciuta?
Spazzai subito via ogni pensiero quando presi possesso della camera. L’idea di vivere questa situazione inusuale mi eccitava così come mi eccitava da impazzire Eleonora e il suo modo di essere naturalmente sfuggente ancorché esplicitamente lussuriosa.
La stanza era ampia, candida e moderna. Pulita. Misi le due bottiglie di bollicine nel frigo bar e sistemai i due calici che mi ero portato sul tavolo della stanza iniziando ad elucubrare.
E se non fosse venuta?
In fondo non avevo nemmeno il suo numero.
Avrei voluto scriverle su Skype ma poi riuscì a desistere dal farlo.
Accesi la tv e mi fumai una sigaretta. Erano le 12.30 e lei nel messaggio mi accennava alle 14…
Mancava troppo tempo… decisi di fare una doccia avendo cura di non sporcare il bagno.
Rinfrescatomi mi rivestii… ma di lei ancora nessuna notizia.
Ormai erano quasi le 14 e 30, iniziai a sentirmi un cretino e dopo aver perso ogni speranza di ricevere visite decisi di andarmene… caso volle che proprio in quel momento sentii la notifica di Skype, era un suo messaggio: “sei lì, ho fatto tardi in studio ma se sei ancora li arrivo”
In un battibaleno passai da una sensazione di rabbia e di delusione ad una di rinnovata energia e nuova eccitazione.
Feci una foto ai calici e le risposi: “ti aspetto”…
Dieci, forse quindici minuti, e poi sentii bussare. Le pulsazioni crebbero esponenzialmente. Aprii la porta, era lei… che finalmente vidi dinnanzi a me in tutta la sua magnificenza.
Eleonora era bella, molto bella, una meravigliosa donna matura, elegante, vestita con tailleur grigio e camicia bianca. Fisicamente in forma, longilinea. Alta poco meno di me con un viso magnifico e, soprattutto, due occhi magnetici.
“Ciao” le dissi invitandola ad entrare.
“Ciao” mi rispose lei guardandomi negli occhi con lussuria.
“Scusami per il ritardo, spero tu non ti sia annoiato troppo”… disse sorridendo.
“Niente affatto, tranne che quando pensavo mi avessi dato buca” le risposi io.
“Bene ora mi sembra corretto premiare la tua pazienza” e così dicendo fece scivolare a terra il soprabito e avvicinandomi a me mi bacio’.
Un bacio lungo, profondo, porco… un bacio con il quale mi fece capire che voleva avere in mano le briglie e mantenere le redini le gioco…
Come allungai le mani e carezzarle i glutei mi spinse con una mano sul petto e mi fece rotolare sul letto.
“Comando io pischello” mi disse Eleonora e così facendo salì sopra le mie gambe, sovrastandomi con il suo corpo maturo ma assolutamente in formissima.
Sollevó un po’ il tailleur, quel tanto che basta a mostrarmi le eccitantissime auto reggenti e la lingerie di pizzo nero…
“Ora mi lecchi come se non desiderassi altro e dovrai essere bravo perché intendo godere di te” e così dicendo sfilò lo slip e si adagiò con il pube sul mio volto, sbattendomi letteralmente la fica in faccia… ad un palmo dai miei occhi, ad un palmo dal mio naso, ad un palmo dalla mia bocca.
Eccitato come non mai non mi feci pregare e dopo essermi deliziato della visione di quella meravigliosa vulva matura, della sua bellezza, con quel ciuffo selvatico di pelliccia scura e quelle piccole labbra sporgenti e ondulate quasi come i petali di un’orchidea preziosa e rara, dopo aver goduto della delizia dell’aroma pregiato di tale fiore, ne saggiai il prelibato sapore, distillato di ambrosia…
“Mi sono svegliata con la voglia di te e stamani in doccia mi sono toccata pensando a questo momento… ti piace la mia fica? Senti quanto ha voglia di godere?” Mangiamela dai, mangia la fica di questa madre maiala e di questa moglie fedifraga che non ha saputo resistere e ha ceduto alla lussuria e ai piaceri della carne, dai fammi godere… e così dicendo iniziò una danza di bacio sul mio viso che mi premeva sempre più la sua meravigliosa fica e i di lei effluvi nella bocca, nelle nari, sul viso…
Mi sono ubriacato i sensi di lei, leccandola, succhiandola, mangiandola e gustandola tutta… ho perso il senso del tempo e delle ragione, inebriato dalla sua incantevole e succulenta fonte del piacere.
“Mi piace si bofonchiai tra una leccata e l’altra : hai una fica deliziosa Eleonora”.
“Si? Ti piace? Dai continua che voglio godere nella tua bocca ora”. E così fece riempiendomi il viso del suo delizioso nettare di donna.
Sembrava in preda a delle convulsioni tanto era agitata al momento dell’orgasmo, strinse la mia nuca a lei, mi tirò a lei per i capelli e poi si liberò adagiandosi su di me… rimase così con la fica premuta sulla mia faccia (non era per nulla dispiaciuta, anzi…) anche dopo essere venuta…
La sola visione di tale grazia mi rendeva ancora più voglioso, comunque costantemente marmoreo.
Rinvenne e si sollevò da me adagiandosi supina sul lettone.
Una visione incantevole, sensuale ed erotica all’ennesima potenza. Camicia bianca stazzonata, giacca grigia e con la gonna sollevata in vita e la sua fica esposta come in un museo. Che meraviglia, quanta grazia.
“Scusa, da troppo tempo avevo questa voglia e non ho resistito” mi disse…
“Scusa di che? Ad avere di queste fortune” risposi io…
“Macché sei un bell’uomo, avrai vent’anni meno di me e non credo ti manchino le occasioni”.. confessó lei.
“In realtà le occasioni non mancherebbero, a mancare e’ una donna come te, a mancare finora e’ stata una situazione come questa che mi eccita da morire” replicai io…
Ora devo scappare, spero tu voglia perdonarmi ma il tempo è tiranno, sono quasi le 17 e io sono impegnatissima. Prometto che mi farò perdonare”. Mi disse lei alzandosi e prendendo le mutandine.
La fermai… “queste però le tengo io” le dissi, così potrò respirarti ogni qualvolta ti penserò aspettando con impazienza il nostro prossimo incontro. Ammesso ce ne sarà un altro”.
“Se scopi come lecchi non perderò occasione” e stampandomi un bacio sulle labbra se ne andò.
Rimani così, vestito e sbaccalito, fors’anche un poco interdetto… sicuramente eccitato e nondimeno incantato da codesta donna, che donna, e che femmina…
Rimisi calici e bottiglie di vino nello zaino e trasognante feci il check out pagai la camera e me ne tornai a casa. Prima di cena sentii vibrare il telefono. Notifica di Skype, era lei: “domani ho preso ferie, spero non ti dispiaccia”…
Secondo voi che ho risposto?

AJOUTéS 4 COMMENTAIRES: