HISTOIRE TITRE: Parte 4 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 4 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 4 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Vu: 1003 fois Commentaires 10 Date: 24-09-2021 Langue : Language

Mi fa molto piacere che la mia/nostra storia (nella sua piena realtà) vi stia piacendo. Vi confesso che ho tanti racconti e che per fortuna la mia passione per la scrittura ha fatto sì che nel tempo abbia sempre scritto di quello che mi capitava di eccitante. Così, ora, mi basta qualche aggiustatina e posso proseguire velocemente. Ovviamente per mettere i copia/incolla di msn devo andare pari passo con la storia per far comprenderne appieno il senso. Mi perdonerete se mi dilungo
Rimanemmo ancora in camera a guardare la tv distesi sul letto, lei si stringeva a me ed era dolce. Il problema è che più lei era dolce più mi saliva la rabbia per quello che aveva fatto col direttore. Il mio era un saliscendi di emozioni contrastanti. Verso le 19 era arrivata l’ora di pensare alla cena e così ci siamo diretti verso la sala. Ovviamente non permisi a Silvia di infilarsi le mutandine e di mettersi addosso qualcosa di più comodo del vestitino (un cassetto della mia stanza era dedicato alle sue cose per quando si fermava) perché volevo che restasse esattamente come si era presentata in mattinata. L’imbarazzo fu subito spazzato via dal mio intervento con Marco ed il suo amico. Dissi:
Io: non voglio sapere ciò che possa essere successo. Prima regola della casa, non si parla di quello che succede in casa
La risata di tutti ci mise subito tranquilli ed iniziammo a discutere sul cibo. Marco voleva una cosa veloce perché poi avrebbe raggiunto Chiara, la sua fidanzata, per andare al cinema ed il suo amico sarebbe andato con loro per incontrare una amica di Chiara. Optammo per farci portare una pizza e mangiammo in tutta allegria. Alla proposta del cinema, nonostante la riluttanza di Silvia, accettai e così ci dirigemmo tutti all’appuntamento con Chiara e l’amica. Silvia con il suo bel vestitino e null’altro. Arrivammo davanti al cinema e Chiara ci presentò Veronica, una ragazza davvero carina molto somigliante per darvene una idea a Natalie Imbruglia (non come è ora ma com’era più di 10 anni fa). Era evidente il tentativo di far conoscere l’amico di Marco, Alberto, a Veronica ma il primo incontro tra i due non sembrava ingranare. Il film iniziò e io non potei fare a meno di accarezzare velocemente l’interno coscia di Silvia. Mi faceva impazzire che fosse senza mutandine ma ancor di più adoravo sentire il liscio delle sue labbra. A fine primo tempo si accesero le luci ed oltre alle prime impressioni del film, chiacchierammo di più con Veronica che si era trasferita da poco e che aveva appena iniziato i corsi in università. Nonostante la gentilezza di Veronica, notai che Silvia rimaneva sulle sue. Tra Alberto e Veronica, nonostante la vicinanza dei posti, non sembrava scattare quell’alchimia che invece era scattata subito tra me e lei. Finito il film ci salutiamo ed Alberto riesce ad avere la meglio per accompagnare Veronica a casa. Io, Silvia, Marco e Chiara, ci dirigiamo verso casa facendo un itinerario differente perché Veronica abitava abbastanza vicino a casa mia e di Marco ma per lasciarli soli pensammo bene di allungare la strada. Silvia si sentiva tranquilla, lo percepivo da come si appoggiava alla mia spalla mentre camminavamo, ma non sapeva che la mia vendetta era solo incominciata quel pomeriggio.
Arrivati a casa, le solite due chiacchiere e poi i saluti tra le coppie che andavano a guardarsi un po’ di televisione nelle rispettive camere, la realtà è che nessuno diceva che si andava a scopare ma era lampante.
Io accesi sul serio la tv e mi misi a letto con solo i boxer, Silvia si tolse il vestitino e si mise accanto a me. In tutta onesta il solo pensiero di quel pube liscio mi mandava in estasi e la mia mano in men che non si dica era sulla sua dolce patatina. Silvia non disdegnava mai quel tipo di carezze e in breve la tv venne persa di vista e iniziammo a scopare. Quando in casa c’era altra gente ci limitavamo a sussurrare le eventuali porcate/fantasie ma quella sera io volevo dare un’ulteriore progressione alla mia vendetta. La misi a pecora e guardando quel culo spettacolare decisi che volevo usufruire del suo lato b. Silvia sentendo il mio cazzo che spingeva su quel buco disse
Lei: fai piano
Io: le brave troie se lo fanno scopare per bene
Lei: si però fai piano
Io: non ti sento?
Lei: c’è la tv
Mi diede la palla al balzo, misi il muto alla televisione, infilai con facilità il cazzo nel suo culo e tornai a sussurrarle
Io: troia ora puoi dirmi che vuoi fartelo spaccare questo culo
Lei: si scopami e intanto toccami
Io: allora non hai ancora capito che sono io che decido da ora in poi
Lei: ho fatto oggi quello che volevi
Io: e lo farai ancora e poi ancora
Lei: non era nei patti
Io: non era nei patti che ti facessi scopare dal direttore
Lei: si è vero
Io: cosa è vero
Lei: quello che hai detto
Io: che sei una troia?
Lei: si
Io: urlalo
Lei: dai no
Io: dai si
Lei: ci sono gli altri
Io: devono sentirti, anzi adesso mentre ti scopo, io ti suggerisco quello che devi urlare
Lei: ti prego
Mi blocco col cazzo nel suo culo
Io: scegli…o fai così o lo tolgo e per me puoi andare a casa
Lei: SONO UNA TROIA
Sì, l’aveva urlato e l’avevo urlato per bene ed a quel punto avvicinandomi al suo orecchio con la bocca, con il cazzo nel culo e una mano sul suo clitoride, inizia a sussurrarle quello che doveva dire (inutile che vi dica i miei sussurri…farò parlare solo lei)
Lei: TI PREGO SCOPAMI COME UNA PUTTANA, SII LA TUA PUTTANA, VOGLIO IL TUO CAZZO NEL MIO CULO, DAI FAMMI GODERE, GODERE COME UNA PUTTANA, SCOPAMI DAI, SCOPAMI DAI, VOGLIO BERE TUTTA LA TUA SBORRA, VOGLIO BERLA, VOGLIO BERLA, VOGLIO ESSERE INCULATA, GODO, GODO COME UNA TROIA, GODOOOOOO
Il tutto duro meno di 5 minuti, ma queste parole furono esattamente quelle che le feci urlare e quelle che si sentirono in tutta la casa. Al momento del suo orgasmo le dissi solo di urlare più volte che stava godendo e che lo faceva da troia. Il mio cazzo venne quasi esploso dal suo culo e il mio sperma scendeva verso la sua figa liscia e depilata. Non resistevo alla vista di quella figa e mi misi a leccargliela ancora nonostante lo sperma e le regalai un altro orgasmo con la lingua così con lei a pecorina che al momento dell’orgasmo si distese sul letto con la mia faccia tra le gambe. Aspettai un po’ di tempo e risalì verso il cuscino, Silvia mi strinse e mi disse
Lei: che vergogna, c’era anche Chiara, avranno sentito tutto
Io: devono aver sentito tutto ma tu domani lo scoprirai perché glielo dovrai chiedere fingendo imbarazzo ma spiegandole che eri troppo eccitata.
Silvia non disse nulla ma accettò. La mattina dopo ci ritrovammo tutti per la colazione e con mio enorme dispiacere non notai alcun imbarazzo né in Marco né in Chiara. Mi ero immaginato le loro facce nel guardare Silvia e nei loro sguardi il pensiero delle parole dette da lei la sera prima. Nulla di tutto questo, una colazione nella più totale tranquillità. Parlammo del più e del meno e della nuova coppia (Alberto e Veronica) e di quello che poteva essere successo nel corso del ritorno a casa. La mattina volò via tra un cazzeggio e l’altro finchè gli uomini non proposero di mettersi ai fornelli a patto che le donne andassero a comprare gli ingredienti. Così fu. Silvia e chiara andarono a prepararsi e noi le seguimmo nelle rispettive camere. Guardai Silvia e le imposi di tirare fuori il discorso con Chiara, fingendo di scusarsi per le urla di ieri sera ma mettendo in chiaro che in certi momenti lei non poteva fare a meno di dire certe cose soprattutto quando era all’apice del piacere. Rimasto solo con Marco, non ebbi il tempo di aprire bocca che lui mi disse:
Marco: che non capiti più una cosa del genere come ieri sera. Poi Chiara mi lascia perché non la faccio godere come una troia ah ah
Sorrisi e finsi leggero imbarazzo ma apprezzai le parole e poi gli dissi che ieri era stata una giornata particolare sin dal pomeriggio. Lui, con uno sguardo, mi fece capire che non ricordava nulla e che tutto era passato.La preparazione del pranzo e le chiacchiere ci portarono fin verso le 15, quando io e Marco avevamo appuntamento ad un bar vicino dove trasmettevano le partite di serie A. Salutammo le nostre donne, dandoci appuntamento verso le 18 e 30 lì vicino. Durante la partita, non mi sentivo a mio agio, non ero soddisfatto, per carità avevo scopato e anche tanto, l’avevo umiliata ma l’idea di lei che lo succhiava al direttore e di lei con le dita di lui in figa e in culo mi continuava ad ossessionare. Così verso fine partita scrissi un sms a Silvia dicendole che io andavo a casa dopo la partita e che ci potevamo vedere lunedì. Non disse nulla per farmi desistere e mi diede appuntamento all’indomani.
Tornato a casa con i vari pensieri nella testa, dal direttore che se la scopa, a Marco che la vede, a lei che urla, avevo il cazzo bello duro e pensai che non ci sarebbe stata cosa migliore che fare una bella chiacchierata con la mia Silvietta su msn. Le mandai un sms per sapere se poteva connettersi ma mi disse che era a fare la spesa e che non poteva. Optai per una rilettura veloce delle nostre conversazioni ed iniziai una bella sega ma sul più bello suonarono alla porta. Marco aveva dimenticato le chiavi e stava salendo con Chiara e con Veronica che avevano incontrato in giro. Appena salutati chiesi a Veronica come fosse andata a finire con Alberto e ricevetti dalle due ragazze, in maniera più lieve anche da Marco, una sorta di risolino di sberleffo. Chiara intervenne e disse:
Chiara: diciamo che se scopa come bacia non si è persa nulla
Veronica: eh dai smettila
Marco: siete delle merde
Io: aspettate non ho mica capito.
Chiara: ha provato a baciarla e non ha nemmeno messo tutta la lingua
Veronica: Chia smetti
Chiara: e poi, nel mentre, gli ha preso una mano per farle sentire il suo mini mini me
Io: mini mini me?
Marco: si dai, il suo cazzo ma non era grosso
Chiara: non era grosso? Era minuscolo vero Veronica?
Veronica: ma che discorsi sono
Chiara: e mamma mia, qui puoi stare tranquilla mica ti giudichiamo
Veronica: vabbè era molto piccolo anche se eccitato, almeno al tatto
Marco sviò la conversazione e tolse Veronica dall’imbarazzo. Restammo insieme per circa un’oretta chiacchierando di tante cose, anche se ogni tanto, come è normale che sia, scappava qualche battuta sul povero Alberto. E fu proprio durante una di queste battute che rimasi piacevolmente colpito. Si parlava di persone con piccola stima e Chiara non si fece scrupolo a dire
Chiara: non so se abbia piccola stima ma Alberto ha sicuramente qualcos’altro di piccolo ah ah
Ridemmo tutti e Veronica che ormai si era rilassata disse
Veronica: a letto con lui ce ne vuole di fantasia perché mi sa che di piacere fisico se ne sente ben poco
Marco a quei discorsi si alzò per andare in camera a prendere non so cosa e proseguì la sua camminata con la frase
Marco: adesso però basta è pur sempre un mio amico, va bene ha il cazzo piccolo ma possiamo anche smettere
Chiara allora lo seguì con il suo modo dolce chiamandolo tesorino e cercando di stemperare il suo scazzo.
Mi ritrovai un attimo solo con Veronica che guardandomi con i suoi occhioni color ghiaccio mi disse
Veronica: mi sa che con te invece di fantasia non ce ne è bisogno
Io la guardai stupito e lei continuò
Veronica: la Chia mi ha raccontato delle tue performances notturne
Ritornarono Chiara e Marco e mi salvarono dalla situazione e poi, come una gattina che sente l’odore, mi scrisse poco dopo Silvia dicendomi che era rientrata e che se volevo poteva connettersi su messenger.
Mi ritirai nella mia stanza e mi collegai (di seguito il copia/incolla di msn)
18:45Samu
quindi che cosa ha detto la Chia?
18:46Silvia
ciao eh
18:46Samu
ciao cosa che ci siamo scritti sul cel
18:46Silvia
non trattarmi male
18:46Samu
allora hai parlato?
18:46Silvia
due secondi
le ho detto che mi scusavo per ieri sera e lei non mi ha fatto finire
18:46Samu
non ci siamo
18:47Silvia
e subito mi ha detto ke non ne dovevamo nemmeno parlare
18:47Samu
e tu nn hai insistito
18:47Silvia
ma che dovevo fare
18:49Silvia
ci 6
18:50Samu
male male male
non stai facendo quello che ti dico
18:51Silvia
questo gioco mi sta stancando
18:51Samu
poverina lei..si sta stancando
ma questo nn è un gioco come non era un gioco qnd ti facevi scopare dal direttore
li ce ne hai messo x stancarti eh
18:52Silvia
e infatti mi sembra di essermi fatta perdonare
18:52Samu
nnn hai ancora iniziato e pensi di aver già finito?
cmq tranquilla ho saputo per certo che le tue urla sono state apprezzate
18:52Silvia
ke ti ha detto Marco
18:53Samu
marco nulla…è passata veronica e mi ha fatto i complimenti
18:53Silvia
cazzo vuole quella
18:53Samu
farmi i complimenti
18:54Silvia
quella vuole il tuo cazzo e l’ho capito subito ieri sera
18:54Samu
che finezza signorina
si vede che tra troie vi capite
18:54Silvia
complimenti a lei signore per la sua di finezza
18:54Samu
hai ragione non posso sapere se anche veronica è troia
18:55Silvia
passo da te così ci penso io a mettere le cose in chiaro e a prendere quello che è mio
18:55Samu
vuoi mostrarle quanto sei troia???
18:55Silvia
segno il territorio
18:55Samu
il territorio bisogna guadagnarselo e poi ho già fatto da solo
18:56Silvia
non ti basto io? devi anche masturbarti?
18:56Samu
ho lasciato andare la mente e la mia mano ha fatto il resto
18:56Silvia
a ke pensavi
18:56Samu
ai tuoi urli
18:57Silvia
solo a quelli
18:57Samu
anche a te nuda davanti a Marco e Alberto
18:57Silvia
e basta?
18:58Samu
vuoi che ti dica che pensavo a qnd ti facevi scopare…toccare e sborrare da un altro??!!si ci pensavo
18:58Silvia
speravo dicessi ke pensavi a noi
18:58Samu
con noi nn ci si fa una sega
18:58Silvia
e inve ce con la tua donna scopata si?sei un porco
18:58Samu
e tu una troia che deve abbassare la cresta
18:59Silvia
mi sono stancata
basta
non ne posso più
ho sbagliato
sono una troia
ma basta
o mi perdoni o chiudiamola qui
19:03Samu
le regole te le ho già dette
19:04Silvia
amore così non reggo
19:04Samu
meglio non sentirci per un po così mi schiarisco le idee
19:04Silvia
se questo è qlo ke vuoi
19:05Samu
un po di distanza
19:05Silvia
ho capito ma sappi che ti amo + di ogni altra cosa
Chiusi il pc e mi diressi fuori dalla mia camera e vidi Luca, l’altro mio coinquilino, che era appena tornato da casa dei suoi e che ancora prima di salutarmi chiese chi fosse quella figa che era appena uscita da casa nostra. Non so che mi prese, afferrai le chiavi di casa e urlai un “ciao a tutti” e corsi per le scale, uscì dal portone e vidi Veronica a pochi passi di distanza. La raggiunsi.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se l’interesse è ancora vivo, continuerò






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