HISTOIRE TITRE: Una domenica, lo Strip poker. 2 
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Una domenica, lo Strip poker. 2


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Una domenica, lo Strip poker. 2

by annaeantonio
Vu: 584 fois Commentaires 3 Date: 26-01-2018 Langue : Language

Salvatore allora con il viso serio propose ad Antonio una partita a carte e la penitenza era chi perdeva doveva guardare la propria moglie masturbare il vincitore. Il calore del marsala divenne un calore di eccitamento quella proposta indecente di Salvatore mi aveva eccitata, pensare che mio marito mi “giocasse”a carte mi aveva eroticamente turbata. Imma si apprestò a dire a suo marito: allora saranno in due a fare penitenza, mentre la coppia”gioca”, non è giusto Antonio rispose: tua moglie ha ragione la penitenza tocca solo a chi perde, le donne cosa centrano. Salvatore disse: siccome all’inizio abbiamo detto un gioco soft, la moglie del vincitore gli può fare un pompino, mentre la moglie del perdente lo masturba, ed è lei che lo fa sborrare. E’ il prezzo del marito perdente che deve guardare. Imma ancora non era d’accordo e ribatté: non è giusto che lui goda e noi no; cosa proponi allora le chiese il marito. Che la moglie del perdente masturba anche la moglie del vincitore, ah feci io allora sono in due a godere, e l’altra cosa fa? Si era tornati a ridere perché non c’era un accordo, in effetti, il vincitore godeva, lo sconfitto guardava la moglie che masturbava l’amico: e noi? Non dovevamo godere pure noi per il soffrimento del perdente?Troviamo un modo fa il nostro amico: di cazzo c’è né uno solo, di fiche due... giù altre risate. Ho trovato la soluzione, fa la mia amica, ricapitolando: il vincitore si mette a lato del divano, la moglie del perdente al centro, l’altra donna a fianco a lei, in modo che lei sega lui, la moglie del perdente masturba la femmina del vincitore, e l’altra che fa il ditalino alla moglie dello sconfitto; cosi godono in tre, e lui di fronte a soffrire guardandoci. Giusto fa Salvatore è la cosa esatta da fare, intanto guardavo Imma, mi era venuto un dubbio che a lei piacessero anche le donne, prima il bacio e ora le mani per arrivare al piacere; non me ne aveva mai parlato. Ci sedemmo al tavolo ognuna accanto ai nostri uomini, eravamo tutti nudi, a dire la nostra su come giocavano, era una sola partita secca senza rivincita, Imma spronava il marito a vincere, io era intenta a fantasticare su quella proposta oscena, il pensiero indecente mi faceva bere sempre di più e buttare le braccia attorno al collo di Antonio. Mi concentrai finalmente sulla partita e notavo che Antonio sbagliava a gettare le carte, mi venne da pensare che lo facesse apposta per perdere, per vedermi seduta al fianco del nostro amico mentre gli masturbavo il cazzo, lui che a carte gioca cosi bene e lo sapevano tutti. Questo pensiero mi fece sentire la fica in fiamme, anch’io volevo che perdesse. Alla fine mio marito, perse; i nostri amici esultarono quasi come fosse una finale di calcio. Salvatore prendeva in giro Antonio, lui mi disse: scusa amore, ci ho provato a vincere, ma è davvero bravo. Il gioco è gioco, fa il nostro amico e i debiti si pagano, gridando ad alta voce, sua moglie era raggiante; fa niente risposi a mio marito mica si può sempre vincere nella vita. Organizziamoci fa allora Salvatore impaziente, ognuno al proprio posto e rideva, rideva, Antonio faceva la parte seriosa, quasi per farmi capire che gli dispiaceva! Salvatore spense le luci del salotto e accese un lume accanto al divano che facesse da penombra su di noi, mise un po’ di musica da sottofondo. Antonio si sedette sulla poltrona di fronte a noi, con il capo chino come il suo cazzo senza vigore. Salvatore si sedette di fianco e allargò le gambe in modo che io avessi spazio per toccarlo, e appoggiò un braccio sulla mia spalla, lo stesso facemmo io e la mia amica di fronte Antonio a guardarci. Iniziai a toccare il cazzo di Salvatore leggermente per indurirlo, osservando mio marito, con l’altra mano toccavo la fica di Imma, cosi fece anche lei con me. Toccavo loro e vedevo mio marito: che sensazione che provavo; sentivo Salvatore dire con voce rauca: che belle mani che hai come tocchi bene il cazzo;si,lentamente cosi, mi piace,con la mano sulla spalla la faceva cadere sulle mie tette accarezzandole. Imma gli rispose: è vero Anna, come le muovi bene le tue mani dai continua.

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