L'ALBERGO ( parte seconda)
by angelclaudVu: 73 fois Commentaires 5 Date: 01-10-2017 Langue :
L’albergo è molto bello, la hall accogliente, il ristorante è ampio, abbiamo dato una piccola sbirciata, fuori, proprio sotto al nostro balcone si estende un plateatico con ombrelloni e tavoli di legno, il parcheggio è ampio e il solarium ha dei lettini tipo quelli da spiaggia, domani ho intenzione di prendere un po’ di sole. L’albergo, come da brochure e dalla pubblicità che ho visto è fornito di sauna e di una piccola piscina, ci andremmo sicuramente, anche se non è come l’esperienza che abbiamo fatto in primavera in un altro albergo ( sarà oggetto di un altro racconto). Posteggiamo l’auto e ci rechiamo in albergo per chiedere dove è possibile fare una piccola passeggiata tanto per far trascorrere un po’ di tempo, l’impiegata ci informa che facciamo ancora a tempo di fare colazione, che è compresa nel prezzo nella parte esterna, e visto che ho un certo languorino ci dirigiamo subito, lì ci accoglie una cameriera gentilissima alla quale diamo il numero di camera e facciamo l’ordinazione: colazione a base di fette di torta, succo d’arancia e the. Sto bevendo il mio succo d’arancia quando alzando il bicchiere chi ti vedo? Il mio vecchietto di prima, quando siamo arrivati, Mi sorride e mi saluta, è accompagnato dalla moglie, una donna magra che gli cammina davanti, sarà per quello che mi ha salutata, contraccambio il suo saluto, e Claud che gli dava le spalle e non ha potuto vederlo, mi chiede chi stia salutando “ Nessuno, amore, solo una persona che era davanti alla porta della hall quando siamo arrivati e ora mi ha salutato” Non voglio entrare nei dettagli . Claud si accontenta della mia spiegazione e discutiamo del paesaggio e dell’albergo. Sono felice che mi abbia accontentato, mi innamoro di lui ogni giorno di più, peccato non averlo conosciuto prima, chissà che numeri avremmo fatto!Ci alziamo e andiamo a passeggiare nei dintorni, la strada è molto frequentata e poche centinaia di metri oltre all’albergo, la salita termina e inizia la discesa verso un paese che si vede nella vallata, noi siamo circondati da montagne… La luce del sole va diminuendo e decidiamo di tornare in albergo per riposarci un po’ e prepararci per la cena. Prendiamo le chiavi e raggiungiamo l’ascensore, e qui, fatalità, c’è il mio vecchietto, questa volta nemmeno mi saluta, Claud è dietro di me quindi lo può vedere. Il mio vecchietto è un furbone… l’ascensore si apre e lui sale per primo, poi io e Claud, l’ascensore è abbastanza piccolo e ci costringe a stare vicini, e il mio vecchietto ne approfitta per strusciare il suo braccio addosso al mio, o forse è un movimento casuale, io però, sono più maliziosa e con le dita gli afferro un pezzo di pantalone e lo tiro leggermente, lui mi guarda e io faccio finta di niente, movimento casuale, anzi gli chiedo scusa, arriviamo al ns piano, scendiamo e lo stesso fa lui, svoltiamo a destra per andare nella ns camera e lui lo stesso, la ns camera è la prima, lui prosegue, io entro dopo Claud e dopo entrata sporgo la testa all’indietro per vedere dove lui alloggia e lo vedo tornare indietro, evidentemente voleva vedere dove dormivamo noi. Chissà cosa avrà in mente…Claud si fa la doccia, mi piace guardarlo mentre si lava e quando esce ne approfitto, per vedere se si è lavato bene il cazzo, lo prendo in bocca, ancora bagnato, sa di schiuma, di docciaschiuma, sa di cazzo, mi piace il suo sapore, è unico, lo conosco ormai da tempo, ma è come se fosse la prima volta, sono innamorata di questo cazzone e del suo proprietario, lo lecco con adorazione, gli lecco le palle, le ha enormi, mi piacciono, gli altri hanno delle palline, le sue invece sono sempre enormi e piene di sborra, me ne dà a litri! Lui si asciuga impassibile, il phon in mano mentre io continuo a leccarlo, a fargli un pompino, cazzo possibile che abbia tutta questa resistenza?, eppure il suo cazzo apprezza le mie attenzioni, lo sento sempre più irrigidirsi, ora ci metto tutta la mia capacità, e infatti due meni mi prendono la testa e ingoio d’un colpo il cazzo, cazzo mi sta soffocando, Claud è lì lì per venire, il suo cazzo si ingrossa, la cappella assume un volume superiore a prima, sta per sborrare, le vene sono sovraccariche di sangue, è diventato un marmo , sento la lava salire, ma mi tolgo subito, lo stringo per impedire che sborri, non voglio ora, questa sera sarai mio e potrai riempirmi del tuo piacere le mie tette, la mia fica, il mio culo e la mia bocca, ti voglio dappertutto! “ Cazzo cosa fai?, stavo venendo!” “Eh no amore, questa sera, rimaniamo con la voglia!” E vado a farmi la doccia, è bello sentire il calore dell’acqua che scivola giù sul mio corpo, prendo l’intimo e mi lavo la fica, ha ancora la sborra del camionista, mi piace sentire la sborra che mi cola giù per le gambe, mi piace sentire l’appiccicaticcio che mi incolla i vestiti o la gonna, non tengo, se posso, mai lo slip appunto perché voglio sentirmi libera, sentirmi porca. Ora però una bella lavata, stasera avrò occasione di farmela riempire di nuovo e starò con il suo seme per tutta la notte. Esco dalla doccia, penso di trovare Claud, invece non c’è, esco dal bagno coperta a metà dall’asciugamano, i capelli bagnati, lui non c’è nemmeno in camera, la porta del poggiolo è aperta, lo vedo, è in silenzio che sta ammirando il paesaggio, rimango ferma non lo voglio disturbare, lui si volta, mi vede, mi chiama a sé, lo raggiungo, il suo braccio sinistro mi avvolge le spalle, mi attira a sé, sento il calore del suo corpo, sento il calore del suo amore; mi stringe con dolcezza, guarda lontano, lo imito: le montagne stanno per diventare scure, il cielo è solcato da mille colori che in parte vengono riflessi dalle cime dei monti, la natura è uno spettacolo, e io lo sto ammirando con l’unica persona al mondo con cui avrei desiderato farlo! Rimaniamo in silenzio, l’uno stretto all’altra, un unico corpo, attimi di pura gioia, di puro amore! Grazie tesoro per avermi fatto assistere a questo spettacolo, grazie per essere con te , grazie di amarmi, come io ti amo. Mi sono scordata dei capelli bagnati del mio corpo mezzo asciutto e mezzo gocciolante di acqua, è troppo bello, troppo emozionante questo momento per badare alle cose frivole della vita, mi sembra che attorno a noi si sia creato un cuore come si vedono tante cartoline dedicate all’amore, ma quello è un amore stampato, questo è un AMORE VERO!.... I colori del cielo piano piano stanno sbiadendo e la coltre nera della sera sta prendendo il sopravvento, noi lentamente ci svegliamo dall’incantesimo, ci guardiamo in faccia, un bacio spontaneo, un bacio d’amore consapevoli di far parte del meraviglioso disegno della natura… rimaniamo abbracciati e lentamente, ritorniamo in camera… Claud rompe il silenzio: “ Forza amore, vestiamoci che altrimenti arriviamo tardi alla cena e io ho una fame, che sono sicuro, riuscirò a soddisfare solamente al rientro in camera! Ehehehehe” “ Cosa mi metto?” “ Metti quel vestito nero, quello attillato che ti ho regalato il mese scorso, sai che mi piaci da morire quando lo indossi, sei una strafica ! E ovviamente il perizoma, voglio che si veda appena il filo che sparisce tra le tue natiche, che fanno immaginare dove va a celarsi, metti le scarpe quelle a tacco alto e il foulard sul collo che ti fa tanto eccitante.” “ Mi trucco, un trucco leggero e allo stesso forte che mette in risalto l’azzurro dei miei occhi e che li fa sembrare quelli di una pantera, o di una cerbiatta pronta a diventare preda del lupo. Claud esce dal bagno dopo essersi rasato e appena ,mi vede “Fiuuuuu, che fica, amore dobbiamo proprio scendere? Rimaniamo in camera, dai!” “ “Muoviti, pirla, ché ho fame!” Lo precedo alla porta quando mi raggiunge una manata sul culo, forte e allo stesso tempo eccitante, tanto che le gambe mi si flettono, anche perché un dito cerca di farsi strada per raggiungere il mio fiorellino posteriore. “ Smettila, e mi giro, lo abbraccio e lo bacio, cazzo il rossetto che avevo messo ora si sarà tolto, una corsa in bagno una sistemata alle labbra, mi guardo allo specchio: “ Cazzo che fica sono”” Dai muoviti che facciamo tardi” “ Eccomi!” Prendiamo l’ascensore, anche perché con i tacchi alti non riuscirei a scendere le scale, le porte si aprono quando siamo al pianterreno e tutti si girano a guardarmi, effettivamente sono FICA! Prendo sottobraccio il mio amore e facciamo la nostra entrata nella sala da pranzo, tutto d’un tratto il chiacchiericcio s’interrompe e tutti si girano verso di noi, eh che cazzo , siamo così diversi dagli altri? Il cameriere si avvicina e ci chiede il numero della stanza, e ci accompagna la tavolo. E chi c’è vicino a noi? Il mio caro vecchietto, chissà se è un caso o qualcosa di voluto?, assieme a lui la moglie, una donna magra, con un lungo naso, vestita con abiti sgargianti che non smette mai di parlare, anzi si zittisce appena ci sediamo e mi squadra da testa ai piedi, con una smorfia da puzza sotto il naso, eh si certo, molto probabilmente notano la differenza di età tra me e il mio amore e mi considerano la classica donnetta che sta con uno più grande di lei per i soldi, non sanno evidentemente cosa sia l’amore. Il vecchietto invece non ha altri occhi che per me, i nostri sguardi si incrociano e lo saluto con un cenno del capo e un mezzo sorriso, che non passa inosservato a Claud, infatti mi lancia uno sguardo interrogativo e prendendogli la mano sopra il tavolo e accarezzandola gli dico sottovoce: “ Poi ti racconto” Lui, lentamente si gira e vede il mio vecchietto, lo stesso dell’ascensore di quando siamo arrivati e capisce al volo anche le mie scuse rivolte la tipo in ascensore. Mi guarda e dai suoi occhi comprendo quello che vuole dirmi, ma: “ Non si era detto che non doveva esserci nessuno tra di noi in questi giorni?” Poi, ormai lo conosco e con un’aria da “vittima sacrificale” mi dice: “ Dai fallo impazzire!” Non aspettavo altro, comincio a guardare il mio vecchietto ( Aldo come saprò poi che si chiama), lo fisso intensamente, lui parla con la moglie e poi si gira per rivolgere la parola anche alla coppia vicina, si vede che sono qui da alcuni giorni, dal loro parlottio è abbastanza confidenziale, e allo stesso tempo mi guarda di nascosto. Poi prende il bicchiere per bere e si volge verso di me, mi guardo attorno, nessuno fa caso a me, e la mia lingua passa sulle mie labbra, il classico gesto del succhio del cazzo, a momenti si soffoca per il sorso di vino che gli va di traverso… la moglie gli batte le spalle e lui tossisce, scusandosi ma non sa il motivo ( che falso) per cui ha deglutito il vino tutto d’un colpo… La cena continua sempre con io che lo osservo attentamente, con Claud che si diverte immaginando la scena del tipo che sicuramente non sta nella pelle, e che si sta dannando, e io che continuo a inviargli “messaggi” erotici. Arriva il dolce, prendo il calice del prosecco che abbiamo ordinato, lo alzo per il cin cin e rivolgendomi ad Aldo lo degusto con la lingua che percorre il bordo del bicchiere, lui mi guarda inebetito, chissà se il suo cazzo si è sollevato, mi piacerebbe saperlo e vederlo…La moglie si alza, esce dalla sala, ormai siamo rimasti solo noi tre, lui, io, il mio amore: noi siamo sempre gli ultimi ad alzarci, sarà perché amiamo mangiare, e lui, Claud ad un tratto mi dice che deve andare alla toilette, capisco il motivo, vuole lasciarmi da sola con il vecchietto…” Amore, scusami, ma devo andare al bagno” dice a voce alta. Al vecchietto si drizzano le orecchie, un fatto inaspettato per lui, chissà come ne sta gioendo. “Ok amore non tardare” e così dicendo mi rivolgo al mio dirimpettaio di tavolo e lo fisso negli occhi, lui diventa rosso poi mi sorride. Aspetta che Claud si allontani e poi mi fissa direttamente , vedo che vuole parlarmi, gli sorrido per invitarlo… e lui, pur rimanendo al suo tavolo: “ Signorina, non ho potuto non notare oggi quando è scesa dall’auto…” “ Cosa ha notato?” gli faccio io. “Beh, come dire, ho notato….ehm..ecco…., ho notato che non aveva biancheria intima” e nonostante l’età il suo viso si è arrossato e un leggero tremolio sulle sue mani denotavano la sua eccitazione e il suo impaccio. “Ah gli rispondo spero che abbia apprezzato quello che ha visto!” Dato che io non dimostravo alcun imbarazzo, anzi, lui si è fatto più audace, il tremolio è diminuito e il rossore ha fatto posto al colorito normale. “ Se posso permettermi, lei ha anche un bel seno, ed è una bella donna, i miei complimenti!” “Grazie, lei è molto gentile, e mi scusi se l’ho imbarazzata con il mio abbigliamento, ma sa come va il mondo oggi, io, alle volte preferisco non avere un indumento intimo, perché mi piace essere libera, almeno d’estate .” “ Comunque non mi ha messo in imbarazzo, anzi è stata una visione piacevole, era da un po’ di tempo che non vedevo una bellezza simile, e, se mi posso permettere….. anche senza alcun pelo” “ Perché la sua signora non si depila?” “ ;Mi scusi, ma questo ormai è un argomento sepolto, mentre a me piace vedere qualcosa di più giovane, carina come lei” “ Vedere e magari anche …. Provare” Lo provoco, voglio sentire fino a dove va a parare, voglio vedere se mi fa qualche avance. “ Certamente mi piacerebbe, ma sa non è facile trovare chi sia disponibile, si ci sarebbero quelle a pagamento, ma non è la stessa cosa che con una donna bella e giovane, come è lei, per esempio….” “ Chissà allora che non capiti l’occasione per dare un’altra sbirciata, no?, e poi a me piacciono gli uomini con esperienza,,,” Sicuramente il suo cazzo si sarà drizzato come non succedeva da tempo. “ Speriamo” E io gli faccio l’occhiolino dandogli così qualche speranza… Entra in sala Claud e lui si fa piccolino, come se fosse stato beccato mentre stava rubando la marmellata, non sa il poverino che il mio amore se n’è andato appunto per vedere se si fosse buttato…Claud si avvicina, mi bacia e quasi fosse un gesto normale mi stringe un attimo il seno sinistro, azione che non passa inosservata dal nostro amico, sicuramente invidioso di non poter anche lui toccare quel ben di dio. Ci alziamo per andarcene in camera, e mi giro verso il vecchietto e gli lancio un bacio pieno di significato. Raggiungo Claud, gli passo la mano dietro e gli do una palpata al suo bel culo, lo ripeto tre, quattro volte, sicura che il vecchietto ci sta osservando. Usciamo dalla sala e imbocchiamo l’ascensore nella hall, Claud non aspettava altro per interrogarmi: “ E allora? Raccontami tutto” “ No amore, dopo in camera” Lo prendo e mi avvinghio su di lui come fa un serpente attorno alla sua preda, la mia lingua lo raggiunge sulla sua bocca, disegno con la punta le sue labbra, gli afferro il cazzo, lo sento ingrossarsi nel mio pugno, sta diventando enorme, il mio bel cazzone, non ce ne sono di uguali: E’ MIO, SOLAMENTE MIO!!! Lui mi prende per le natiche, le stringe, le allarga, il mio buchino si dilata, freme, tra poco sarà servito anche lui, anche lui avrà la sua razione di lingua, di cazzo, di sborra!!! L’ascensore si ferma al ns piano, non doveva fare certamente tanta strada, le porte si aprono e noi siamo ancora avvinghiati, le nostre lingue che si incontrano al di fuori delle nostre bocche, le sue mani sul mio culo, e su una mia tetta , il vestito alzato, per consentire alla mano di raggiungere il seno, io con il suo cazzo in mano seppur attraverso i pantaloni, non ci interessano le porte aperte, perché tanto a quest’ora non c’è nessuno per i corridoi, e invece…la moglie del vecchietto che, sapremmo poi, era andata a trovare i vicini di tavolo nella loro camera…finalmente ci accorgiamo della sua presenza, anche per i borbotii che lei fa per farsi sentire e per lo “ scandalo” che stavamo facendo. Ci lasciamo e usciamo dall’ascensore sorridendole. Claud davanti a me, apre la porta e un tremolio di luce appare dal buio, non riesco a vedere, Claud mi ostruisce la visuale, finché si sposta e vedo una serie di candele accese che partono dalla camera e finiscono in bagno… ecco dov’era andato il mio amore quando si è assentato dalla sala da pranzo… quanto ti amo…lo seguo in camera, lo abbraccio, lo bacio appassionatamente… lui mi stringe e mi sussurra all’orecchio: “ Amore spogliati e vai in bagno!” Mi stacco da lui, ma non mi spoglio, vado direttamente in bagno: candele rosse a terra fanno da sentiero verso la destinazione finale: la vasca da bagno… seguo il sentiero e prima di arrivare alla vasca, mi tolgo il vestito, che scivola a terra, alzo la gamba e lo scavalco, le braccia dietro alla schiena e il reggiseno cade a terra, è ora la volta del perizoma, anche quello lascia il mio corpo nudo, mi guardo allo specchio, anche se il mio giudizio può essere di parte: sono veramente una gran fica!! La vasca è già piena d’acqua e con tanta schiuma, il primo piede affonda nella schiuma, l’acqua è calda, ma non troppo, il secondo piede lo segue, mi chino, e mi distendo dentro alla vasca, la schiuma mi avvolge, sembra la scena di un film… reclino la testa mi abbandono all’acqua, è il ritorno ai primi mesi di vita quando siamo completamente circondati dal liquido amniotico… mi sto rilassando…le candele accese sopra ai bordi della vasca con il loro sfavillio, danno una sensazione di relax massima, ti inducono ad abbandonarti allo sciacquio del liquido, di farti cullare dall’acqua come se fossi in mezzo al mare! La mente segue questi ragionamenti e sta per abbandonarsi nelle braccia di Orfeo, quando la porta del bagno si apre, entra Claud completamente nudo, si avvicina al bordo della vasca, si siede mi prende il viso tra le mani, mi bacia, la sua lingua mi dà un piacere enorme, è l’unico che sa baciare provocandomi brividi su tutto il corpo con destinazione finale il clitoride… mi massaggia la schiena, la nuca, il mio punto debole, brividi scendono lungo il mio corpo, la testa si appoggia alla sua mano, mi abbandono nelle sue mani… mi fido di lui, chiudi gli occhi, la mente percorre sentieri mai fatti, è un completo abbandono del mio corpo… lui si sposta, scavalca i bordi della vasca ed entra all’interno del liquido, sparisce nella schiuma, poi la testa emerge, sento le sue gambe contro le mie, mi circondano, le mie all’interno delle sue, piego il ginocchio, il piede esplora la sua gamba, la risale fino ad arrivare all’inguine, si sposta sulla sinistra finché non sente il suo sesso, scende verso il basso, fino ai suoi coglioni che sono enormi mi piacciono da morire, poi risale verso l’alto, il bastone è già dritto e duro, arriva fino alla cima poi l’alluce e l’altro dito circondano la cappella, il piede si abbassa, sento la pelle del cazzo che scende, poi risalgo e continuo, lui si sdraia all’indietro, evidentemente gli piace il movimento del piede, contemporaneamente sento qualcosa di duro che mi esplora direttamente sulla fica, è il suo alluce, cazzo ma cos’ha un sommergibile che vede tutto quello che c’è nell’acqua? L’alluce colpisce direttamente la ma fica, entra appena appena, quanto basta per eccitarmi da morire, è bello sentire il dito del piede che mi solletica la fica, che cerca di entrare e ci riesce, mi sta facendo un ditalino con il piede, non mi importa, a me basta godere e godere per merito del mio grande amore…poi mi alzo, il mio corpo si dirige verso il suo, le mie gambe si mettono a cavalcioni alle sue, sento il suo cazzo che si appoggia alla mia fica, non voglio toccarlo, non voglio dirigerlo, deve essere una cosa naturale , e infatti come mi siedo sopra, il suo cazzo entra nell’insenatura dove trova la pace e il piacere…sento l’acqua che si sposta all’interno per far spazio al cazzone del mio amore, lo sento penetrare al mio interno, un piacere sale assieme a lui, lo faccio arrivare fino a quando non può più andare su, poi lo faccio sfilare lentamente, finché sento che la cappella sta per uscire, allora con un colpo secco lo faccio rientrare, Claud ha un sobbalzo, mi stringe, poi le sue mani scendono sul sedere, lo stringono e mi sollevano, mi sento leggera, l’effetto delle sue mani accomunate a quelle dell’acqua, mi lascio andare, mi faccio trasportare dalle sue mani, mi sollevano mentre il cazzo sta per uscire dalla fica, poi mi spingono verso giù, il cazzo penetra e mi dà un piacere immenso, il tutto avviene prima lentamente poi sempre più veloce, mi aggrappo a lui, lui cerca la mia bocca, sto respirando affannosamente, è troppo bello il movimento, la mia testa si appoggia sulla sua spalla, lui mi sussurra parole dolci, parole d’amore, è diverso il nostro modo di fare all’amore, sì perché noi facciamo all’amore, con gli altri si può dire che non sia nemmeno sesso. E’ bellissimo, il piacere provocato dal suo cazzo, il liquido che entra ed esce all’opposto del movimento del cazzo, mi fanno mandare in paradiso, è una cosa stupenda , troppo bello e l’orgasmo arriva senza essere annunciato, godo, godo, godoooooo, un convulso si impadronisce del mio corpo e mentre godo si muove allo spasmo…Claud continua sempre più veloce, finché non grido di fermarsi, non ce la faccio più è troppo forte il godimento, fermati per favore, non ce la faccio più, è troppo bello, sei magnifico!! Godo e mi abbandono nelle sue braccia, abbandono il mio essere nelle braccia dell’unico uomo abbia amato. Passano alcuni minuti, o un’era?, Claud, mi rialza, mi distendo lungo la vasca, lui si alza, mi porge l’asciugamani, mi sollevo dall’acqua e lo prendo, lui esce, chissà cosa sta preparando, ormai ho capito il motivo delle sue assenze, mi asciugo e mezza coperta dall’asciugamani entro in camera, lui è in piedi e mi aspetta, si avvicina, un bacio lieve sulle labbra, mi prende l’asciugamano dalle mani, lo lascia cadere a terra, sono nuda davanti a lui, e lui è in costume adamitico, mi stringe a sé, e con una spinta ta mente leggera mi trovo vicina al letto, mi bacia, un bacio lieve e sensuale, mi dà un colpetto, e io cado all’indietro e mi distendo sul letto, sono sdraiata completamente nuda, le mie gambe aperte e il mio sesso davanti a lui, aperto completamente, desideroso di qualcosa, di un movimento che mi faccia godere… Lui mi guarda, è fermo , non capisco cosa stia facendo e un po’ di “vergogna” mi fa stringere le gambe, ma non faccio nemmeno a tempo di pensarlo, non solo di farlo, che lui si china, mi allarga le gambe, la sua testa si posiziona tra le mie gambe, si abbassa, la lingua sfiora il clitoride, il suo viso sulla mia fica, la lingua che mi esplora all’interno, la sento entrare fino alla fine, si solleva, trova il clitoride, lo sfiora, sento un piccolo soffio che mi fa ancora più piacere, la sua bocca si impadronisce del mio clitoride come fosse un piccolo cazzo, lo lecca, lo aspira, lo morde, poi lo lecca, e ogni suo movimento mi procura un piacere enorme, finché un calore nasce, cresce e sale dal basso ,verso il mio cervello, si fa largo e godo ancora, siiii godo. Godo, cazzo godo, il cuore batte a mille, mi arriva in gola, la mia gamba si intromette tra il suo viso e la mia fica, lo devo far allontanare, non ce la faccio più… un momento di pausa…lui che era inginocchiato a terra e io distesa sul bordo del letto, si alza, con gesti dolci mi bacia l’interno delle gambe, per poi proseguire verso l’alto, arriva ai miei seni, prende i miei capezzoli, uno alla volta, li mordicchia inizialmente con le labbra, poi li morde, e una scarica elettrica arriva, passando per l’ombelico, al clitoride, poi li morde con i denti, fa male ma allo stesso tempo piacere, adoro sentire un po’ di dolore, mi eccita…le sue mani stringono le mie braccia, lentamente, dolcemente mi fa alzare, mi trovo in piedi, davanti a lui, mi bacia con passione, un bacio dolce, un bacio d’amore ! poi lentamente mi gira, mi trovo con la schiena contro il suo petto, mi afferra i seni da dietro, mi bacia sul collo, la lingua percorre il solco da un orecchio all’altro passando per la nuca, brividi lungo la mia schiena, porto la testa all’indietro, lui mi bacia, la sua lingua cerca la mia, posizione scomoda ma eccitante allo stesso tempo…una leggera spinta a cui non oppongo resistenza, e mi trovo sdraiata sul letto… lui non lo sento, non so coda stia facendo, non mi importa, qualsiasi cosa voglia fare mi piacerà sicuramente, aspetto , chiudo gli occhi e sento un calore che sulla schiena, poi un’altra, e un’altra ancora, è la cera delle candele, calore e piacere, vorrei mi girasse, che … e infatti, con una leggera pressione delle mani sui miei fianchi mi fa girare, la cera cade sui miei capezzoli, calore… piacere… poi il liquido caldo scende sulla mia fica, qui è un po’ più doloroso, e allo stesso tempo mi dà un piacere immenso, solamente che la cera si raffredda abbastanza velocemente , e allora lui mi rigira, mi allarga le chiappe, so quello che vuole, è quello che voglio anch’io. La cappella si appoggia al mio buchino, un piccolo tentativo di entrare, poi, si allontana, e un qualcosa di umido e caldo mi penetra, la sua lingua che mi umetta il buchino, entra un pochino per inumidirmi ancora di più, ma non è più necessario, sono bagnata anche nel buchino, la cappella ritorna a premere, questa volta trova un ambiente più consono, e infatti penetra un pochino, allargo le natiche per offrirmi meglio, e infatti penetra lentamente, senza ostacoli di sorta… entra tutto, finché le sue palle si appoggiano alla mia fica, allora rimane un attimo fermo per consentire al mio interno di adattarsi al suo cazzo, poi inizia il movimento, esce lentamente, poi rientra, sempre lentamente, ma ogni movimento successivo è sempre più accelerato, finalmente si muove all’interno facilmente e con la sua facilità aumenta il mio piacere, dai amore dacci dentro voglio diventare pazza per merito del tuo cazzo… mi sporgo meglio verso di lui, lo sento penetrare meglio, mi prende per i seni, mi fa alzare il busto all’indietro, e il suo movimento accelera, sempre più forte, sempre più bello, siii dai, mmmmm , dai, e allora inizia il sesso, inizia la goduta, mi inarco ancora di più e lui mi dà colpi sempre più forti, mi sta rompendo letteralmente il culo, mi prende i capelli, sono una cavalla che viene comandata dalle redini, “Dai amore, più forte, ancora, dai, sto venendo, dai, siiiii, si amore inculami, fammi sentire il tuo cazzone in culo, impalami siiiii, daiiii, mmmmm” I capelli mi fanno male, lui li tira come fossero redini, ma mi piace, mi piace il dolore, è bello, è eccitante, è godurioso, e il piacere, arriva, arriva, arriva, troppo bello, siiii, troppo bello, siiiii, mmmmm siiiiii godo, sì godo, il piacere è immenso, è il piacere che ti dà il tuo uomo, ed è un piacere diverso da quello che ti procura un qualsiasi altro, anche se ha il cazzo più lungo del mondo, anche se è il più dotato, il piacere di quando fai all’amore, di quando ti senti di appartenere ad un uomo e lui ti appartiene, è il piacere sublime. Io godo, godo, il suo cazzo entra ed esce dal mio culo, lo ha allargato ben bene, entra e mi dà sensazioni piacevoli, mi sento posseduta all’interno, mi sento di appartenergli, godoooooo, sì godoooooo, mio diooooo, godooooo, e lui continua, basta ti prego, basta e intanto continuo a godere così tanto che dalla mia gola esce solo un “rantolo” di piacere, mmmmmm, sììììììì, daiiii, sìììììì daiiiiii, godooooo, cerco invano di spostarmi in avanti, di far uscire il suo cazzo dal mio culo, e quando sembra sia riuscita ecco che mi tira i capelli e affonda ancora di più nelle mie viscere, mi sembra di averlo nello stomaco, e continua ad andare su e giù procurandomi folate di goduria, finché lo sento uscire, finalmente, ora respiro… la sua mano lascia i miei capelli, la testa cade in avanti, il mio corpo la segie, ma viene bloccato da due mani che mi afferrano il bacino, lo sollevano quel tanto che basta che la sua verga entri nella mia vagina:”Nnoooo, pietààààà, un attimo di tregua, ti prego amore, u secondo, sto impazzendo dal piacere, è troppooooo” Le mie preghiere rimangono inascoltate, il suo cazzo entra con un colpo deciso, poi sta per uscire per poi rientrare prepotentemente con un altro ancora più forte, siiii sfondami, arrivami fino in gola con il tuo cazzo, dai forza, sììììììììì, e godo, godo, godoooo, non ce la faccio più, il mio corpo è tutto un sussulto di piacere, ogni movimento del cazzo all’interno di me, è solamente piacere, piacere, piacere, sento che si sta inarcando, è prossimo a sborrare, finalmente, così posso terminare questa “tortura” fatta di godimento… e invece no, falso allarme, continua con altri due colpi che mi fanno raggiungere il paradiso…. Non ce la faccio più, è il colpo di grazia, il cuore batte a mille, e con forza mi divincolo dalla sua presa e cado bocconi sul letto, lui rimane nella sua posizione di prima, sto ansimando, continuo a godere per forza d’inerzia… un po’ alla volta mi calmo, il cuore comunque, continua a battere forte, Claud si distende affianco a me, una mano mi accarezza la schiena, parte dal collo, segue la sinuosità della colonna vertebrale, arriva alle natiche, si sofferma, poi , sempre accarezzandomi le dita seguono il solco e arrivano a lambire il mio buchino che ora è diventato una galleria per merito del grosso cazzo del mio compagno… un dito lo sfiora, so cosa sta tentando di fare, repentinamente, raccolgo le forze e mi giro di lato, ora sono viso a viso ci guardiamo negli occhi, la sua mano si appoggia sui miei fianchi, risale, ora è una carezza che finisce sulla mia guancia, poi passa dal palmo al dorso e leggermente mi sfiora le sopraciglia, passa agli occhi al labbro superiore, poi alle sue labbra, un bacio che mi viene riportato sulle mie di labbra, il suo viso si avvicina, un bacio casto mi si stampa sulle labbra, chiudo gli occhi, per assaporarlo meglio, li apro e davanti ho il suo volto, il volto del mio amore, è stupendo, sono questi i momenti che adoro, ho fatto all’amore e ho il mio amore che mi guarda con occhi dove traspare tutto il sentimento che prova per me. Alzo il mio braccio sinistro, lo piego e appoggio al testa sulla mano, continuo a fissarlo, vedo che mi vuole chiedere qualcosa, lo anticipo…” Allora amore, ti racconto del vecchietto?” “E’ quello che ti stavo per chiedere, ho notato che ti fissava e che tu gli sorridevi… cos’è successo?” “ Quando siamo arrivatti in albergo e tu sei sceso per andare nella hall, il vecchietto era davanti alla porta con altri tre..” “ Sì, ricordo” “ Era l’unico che guardava verso di me, io sono scesa, ma non ricordavo più che ero senza mutandine e ho aperto la portiera più del dovuto e la gonna è risalita e lui mi ha visto la fica, l’ ho notato subito dall’espressione che ha fatto, gli occhi quasi gli uscivano dalle orbite…poi ho prso la roba dal sedile posteriore e ovviamente gli ho mostrato anche l’altro lato di me…” Intanto la mia mano si era impadronita del suo cazzo e glielo stavo segando mentre raccontavo, anche perché a pensarci bene, ora mi eccita la scena a raccontarlo. “ Poi quando siamo entrati gli ho fatto l’occhiolino e l’ho eccitato ancora di più… e quando siamo andati in sala da pranzo, chissà come mai, ci hanno messo proprio vicino al suo tavolo…” La mia mano continuava a menargli il cazzo, cosa che Claud gradiva molto evidentemente, il cazzo che si era ammosciato ha ripreso la sua vigoria e ora, anche grazie al racconto, oltre, ovviamente alle mie doti di “ massaggiatrice”, ha assunto un volume sproporzionato, evidentemente è pieno di sborra…” E poi, in sala da pranzo, anche grazie a te che sei uscito , lui mi ha abbordato e pur gentilmente mi ha fatto capire che aveva visto tutto e che gli piacerebbe continuare ad osservarmi, magari in un modo migliore” E mi abbasso a prendergli il cazzo in bocca, ho voglia di leccarlo, di sentirmelo in gola, sentire le sue vene ingrossarsi fino a farlo venire e riempirmi l bocca del suo miele…Claud si piega indietro apprezza la mia iniziativa. “ Cazzo che bello amore, ti sei eccitata a raccontarmi quello che ti è successo co il vecchietto!” E io gli lecco i coglioni, scendo e arrivo al buco del culo, la mia lingua lo lecca e lo penetra, lui apre le gambe, gliele sollevo in modo che mi offra in modo più comodo il suo sedere, gli spingo le gambe ancora più all’indietro, finché non ho il suo buchino a mia disposizione nel miglior modo che si possa volere, che voglia di penetrarlo, se avessi anch’io il cazzo glielo infilerei direttamente, lo farei godere come lui fa con me…un giorno vado in un sexy shop e acquisto uno strapp on, e con quello lo voglio violentare, voglio provare l’emozione di incularlo, gli lecco il buchino, poi introduco un dito, due tre, e inizio a “ scoparlo” con le dita, su e giù, su e giù, anch’io provo quello che gli altri fanno quando mi scopano, anzi mi sodomizzano… è un piacere “mentale” il mio, non potendo averlo corporale, risalgo verso l’alto con la lingua, le dita continuano il loro giochino su e giù e vengono agevolate dal movimento del bacino di Claud, il mio amore sa gustarsi il sesso, è anche per quello che mi piace, siamo fatti della stessa pasta, amiamo il sesso in tutte le sue sfumature e quello che piace all’uno piace all’altro.. gli lecco le palle, sono enormi, poi passo al cazzo: “ Sì dai amore, è bellissimo, dimmi ti piacerebbe leccare il cazzo al tuo vecchietto? Eh Troia, dai fai finta che sia il cazzo del vecchio, fallo godere” Le sue frasi mi eccitano, effettivamente, e ci do dentro ancora di più: “ Dai puttana, ti piacerebbe avere il vecchietto e farlo godere, dai domani lo facciamo impazzire e gli fai vedere la fica…poi lo portiamo in camera e vediamo come te lo lecchi! Dai Troia!” alle sue offese e al suo progetto mi sento invasa da un fremito e ci dò dentro, inghiotto il cazzo, lo lecco, lo faccio arrivare fino in gola, voglio sentirlo sborrare, mi immagino di avere il cazzo del vecchio in bocca e il mio amore che mi sta inculando. “ Dai muoviti, ecco sto per venire! “ MI prende la testa, si inarca “ Forza Troia che ti inondo, dai puttana…” Io eccitatissima, lo spompino sempre più velocemente, fino a quando mi sento soffocare dalla sua sborra. “ Siiii vengo, sto sborrandooooo, siiiiiii, siii siiiis siiiii” Ingoio tutto, gli pulisco il cazzo, non voglio perdermi nemmeno una goccia del piacere del mio amore… fino a quando il rubinetto è a secco, lui respira affannosamente, allora mi distendo vicino a lui e lo bacio, gli faccio sentire il suo sapore, il sapore del suo piacere…lui mi bacia appassionatamente, è il nostro connubio, pochi uomini accettano di essere baciati dopo aver sborrato nella bocca della loro compagna…E questo sta a dimostrare quanto ci amiamo e quanto ci piace il sesso. Mi abbraccio a lui, nudi sopra il letto, riscaldati dal nostro amore, abbracciati come fossimo un solo corpo… ci addormentiamo…Qualcosa di umidiccio mi sta svegliando, sono un po’ bagnata in mezzo alle gambe, sono in dormiveglia e non riesco a svegliarmi del tutto, mi tasto per sentire se mi sono fatta la pipì addosso, ma non riesco a raggiungere la mia fica, qualcosa me lo impedisce, qualcosa pieno di capelli, sììì una lingua mi sta facendo impazzire, ora la sento, mi sto svegliando, prendo la testa, la faccio aderire alla mia fica, siii dai , forza, eccooooo, godooooooo, vengooooo, e lascio la presa sulla testa per morsicarmi il braccio, non posso gridare sveglierei tutto l’albergo…lui si alza e non ho nemmeno il tempo di rendermi conto che vengo infilzata dal suo cazzo, mi prende di forza, mi sbatte come si sbatte una puttana, vengo, godoooo di nuovo, è bellissimo, mi stringe, mi cavalca, mi scopa, mi chiava….. FACCIAMO ALL’AMORE!!! Finché: “ Amore vengo anch’io!” “ Vieni, si vieni, riempimi la fica della tua sborra, fammi tua in tutto e per tutto” E finalmente, gode , si gode, come qualche tempo prima, non mi rendo conto dell’ora, anche la fica è riempita fino al massimo della sua capienza….poi si adagia sul mio corpo: “ Buongiorno amore!” Lo guardo, il suo viso è vicinissimo al mio, i nostri nasi si toccano. “ Buongiorno, amore, che ore sono?” “ Solo le sei, dormi ancora un po’, è che avevo voglia di te” “ Grazie amore, non sai quanto felice mi facciano le tue parlo!” “ Dormi allora, che tra poco ci divertiamo con il ns vecchietto!” E mi addormento ( Continua)