HISTOIRE TITRE: Una serata strepitosa 3 
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Una serata strepitosa 3


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Una serata strepitosa 3

by cp_lollipop
Vu: 193 fois Commentaires 1 Date: 21-03-2015 Langue : Language

La proposta di Nicole, fece brezza nei 2 uomini, che si guardarono come per accordarsi, pregustandosi con gustoso dopocena.

La proposta, la situazione , l’evolversi della serata, aveva eccitato anche il sottoscritto, avevo ormai da tempo un’erezione prepotente, la voglia di prenderle, entrambe, piegarle a 90 sul tavolo e prenderle lì era a mille, ma la piega presa dalla serata era talmente erotica da non poter interrompere nulla, non potevo essere cosi “egoista” anzi dovevo assecondare e favorire i fatti, per far succedere le cose in maniera naturale.

I due accettarono ovviamente, sapevano con certezza della loro assenza d’intimo, i perizoma erano in bella vista sul tavolo, sapevano che sotto quel sottile strato di stoffa che le copriva, non ci fosse nulla, ma la voglia di vedere l’intimità, calda, bagnata dall’eccitazione, per ora, da loro, solo immaginata, provare a toccare nella speranza di riuscire a continuare il dopo cena, per assaporarle e penetrarle era sicuramente tanta.



La proposta di Nicole, mi lasciò alquanto sorpresa, non la credevo già capace, di prendere così l’iniziativa, in fondo con noi, nel mondo della trasgressione, era entrata da poco tempo, l’assecondai con piacere, nel frattempo cercavo lo sguardo dell’uomo, uno sconosciuto, seduto alla mia sinistra, mi mangiava con gli occhi, sentivo la sua mano, scorrere sulla coscia, senza salire troppo, sentivo la sua voglia si di me, immaginavo il suo membro crescere, indurirsi, costretto in quei jeans, la mia voglia era alle stelle, bastava una scintilla per far esplodere la voglia.

Vidi il mio Mattia farmi un cenno d’intesa, mi fece capire che andava tutto bene, che la cosa gli piaceva, quel cenno mi manda fuori di testa, è la scintilla che aspettavo.

Sì,ora potrei, alzarmi, sbottonare questo sconosciuto, mettermici sopra, a cavalcioni, impalarmi li davanti a tutti, godere di quel cazzo che mi desidera. Con l’approvazione del mio lui, non ho freni, immagino nel contempo, che anche la mente di Nicole, abbia pensieri impuri proprio come i miei, decido di attendere i fatti, l’evolversi della situazione e se ci fosse stato bisogno di una scossa, la mente perversa di Mattia avrebbe preso in mano la situazione sbloccando l’incertezza.



I 2 hanno accettato, era ovvio, Mattia chiama il cameriere chiedendo il conto, passa un minuto, dove la mano sulla mia gambe sale, senza esagerare, idem sulla coscia di Nicole, ed eccolo il cameriere, va per porgere il tutto a Mattia, ma lui, con sorriso malefico dice “ grazie, ma lo dia pure ai signori, hanno scommesso ed hanno perso”, il cameriere ormai più sciolto, risponde dicendo “ ah si ? Cos’hanno scommesso?” nel contempo uno dei 2, desiderosi di riscuotere la vincita, in modo provocatorio aggiunge “Non abbiamo ancora perso, dobbiamo ancora controllare “.



In quel momento Nicole, con grazia divina, si alza dal tavolo, restando in piedi a pochi centimetri dall’uomo , proprio affianco al cameriere. Mentre dice con modo malizioso la cameriere, “non credevano che fossimo nude sotto” nel dirlo prende la mano del uomo, seduto, se la porta tra le gambe, leggermente divaricate, facendosi toccare nella sua preziosa intimità, nel farlo sollevò leggermente la parte anteriore del vestito, che inequivocabilmente si sarà alzato anche dietro, per mostrare all’uomo e non solo ciò che stava toccando.

Avendo dietro di me il muro , ed avendo un tavolo riparato da occhi indiscreti, la visuale della fighetta, toccata e probabilmente violata, dal dito medio dell’uomo era panorama riservato solo a noi. L’attenzione ora subito si focalizzò su Veronica che quasi nello stesso istante, spostò la sedia verso l’esterno del tavolo, proprio affianco all’altro uomo, aprì in modo osceno le gambe, accarezzandosi da sola, con le sue dita, laccate di rosso, l’uomo subito allungò la mano x toccare quelle labbra tanto desiderate. Il tutto durò pochi attimi, ma furono di un erotico estremo.



Eccomi, sono qui, in fondo non aspettavo altro, volevo mostrarmi, in tutta la mia nudità, farmi desiderare toccare, vorrei mi leccassero, anzi vorrei che Nicole s’inginocchiasse, mi leccasse tra le gambe, con la passione che solo una donna può mettere, mentre i 2 sconosciuti, il cameriere, Mattia , tirano fuori i loro cazzi duri e che a turno riempissero la mia bocca, vogliosa di succhiare le loro aste, il tutto nel mentre uno di loro penetra Nicole, mentre con vorace passione mi lecca.

Purtroppo non si può, mi limito a sentire una mano, un dito , due, che entrano dentro me, per qualche secondo, finché Mattia non si alza dicendo “ Avete perso, sta a voi saldare, noi invece possiamo andare”. Peccato, mi sarebbe piaciuto osare di più, ma aveva ragione, avevamo già fatto scalpore, anche se eravamo un tavolo imboscato non si poteva far nulla.

Ci ricomponemmo, nel farlo bacio Nicole, le nostre lingue si toccano rapidamente, mi morde il labbro, l’adoro, nel mentre ed i 2 c’invitarono a proseguire la serata a casa di uno di loro, Mattia declina, ringraziando. ha altri progetti per noi per questa sera, in modo beffardo sorridendo ai 2 , dico “tenete i nostri perizomini, come ricordo di questa particolare cena, tanto a noi stasera non serviranno” , sorridono ed insistono a lasciare comunque il loro numero a Mattia nel caso ci ripensassimo o per qualche serata futura.

Salutiamo e scrutati, dagl’altri presenti nel ristorante, usciamo, dirigendoci verso il parcheggio.

Veronica e Nicole mi sono davanti , abbracciate, si sorreggono sui tacchi l’un l’altra, il terreno ghiaioso, non le aiuta, si sbaciucchiano, sono belle e sorridenti, sembrano due fidanzatine, quasi due santarelline. Precedendo le 2, arrivo all’auto , le attendo appoggiato alla portiera, rivolto verso loro,toccandomi la patta gonfissima ormai da tempo, quando arrivano all’auto, notando il mio gesto, ridono, consce dell’effetto che mi hanno creato, cosi le dico “E’ ora soddisfate me “

Le prendo per mano, facciamo il giro intorno all’auto, in modo da essere protetti dalla luce diretta, cosi mi sbottono il Jeans, loro si piegano sulle ginocchia, mi abbassano i boxer e cominciano un pompino incredibile, le loro lingue, giocano tra loro, vanno su e giù, sono abili, entrambe sanno cosa mi piace.

Sento delle voci, loro si fermano, ma il sguardo le fa capire che devono continuare, riprendono, si fidano e sono in ogni caso pronte a tutto, mi rende orgoglioso, si fidano di me.

Cerco di capire la situazione, sono i 2 nostri “amici”, non ci hanno ancora visto, ma m’ assale un’idea…

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