Al centro commerciale
by annaeantonioVu: 1116 fois Commentaires 34 Date: 19-12-2013 Langue :
Ciao sono Anna come mi chiamano in tanti su questo sito, è la prima volta che scrivo un racconto perché in verità non mi è mai successo qualcosa di “speciale”, cosi Antonio mio marito ha insistito perché lo scrivessi poiché stavolta e’successo. Dunque era un sabato Antonio mi disse preparati in modo “carino”andiamo al centro commerciale a divertirci un po’,mi preparai con una gonna, una camicetta nera trasparente sbottonata fino a vedere il reggiseno che a stento copriva i capezzoli,scarpe con tacchi alti,mi truccai e uscimmo. Arrivammo al centro commerciale tutto addobbato di luci natalizie e pieno di gente, incominciammo a guardare le vetrine dei negozi entrammo in una boutique scelsi un paio di vestitini, e gli dissi che sarei andata ai camerini per provarli, dopo poco entra dicendomi che nel frattempo andava al reparto uomini a scegliersi qualcosa, lasciando volutamente la porta socchiusa. Iniziai a spogliarmi dimenticando di richiuderla e quando uscii trovai fuori al camerino un uomo che mi fissava facendomi un sorrisetto malizioso, capii che mi aveva vista spogliarmi ma feci finta di niente, mi guardai allo specchio e notai che era un bell’uomo sui 50/55 anni, alto ben curato capello corto brizzolato, rientrai nel camerino per provare il secondo abitino e incuriosita dalla presenza di quell’uomo lasciai la porta un po’ più aperta in modo da vederlo e farmi vedere meglio, mi spogliai togliendomi il reggiseno in modo da provarlo senza, mi tirai su le calze appoggiando i piedi sullo sgabello, mi voltai verso la porta e lui era ancora fermo là immobile in quella posizione a guardare, mi portai verso lo specchio lui abbassò gli occhi facendo cadere la mia attenzione verso la sua mano: l’aveva nella tasca dei pantaloni e se lo toccava lentamente stetti al suo gioco, con le mani mi toccavo il seno e i fianchi in modo che l’abito aderisse alle mie forme,ci guardammo allo specchio e capimmo che il gioco ci piaceva. Rientrai nel camerino per rivestirmi facendo cadere volutamente a terra il vestitino per poi raccoglierlo cercando di perdere un po’ di tempo, uscii e raggiunsi mio marito pagammo e uscimmo dalla boutique, continuammo a fare shopping mi voltai indietro e notai che ci seguiva aveva sempre la mano nella tasca dei pantaloni e ci sorridemmo a vicenda; entrammo in un megastore d’elettrodomestici dove Antonio impazzisce per l’alta tecnologia, entrò pure lui, e mentre era intento a vedere tv, tablet ecc. gli dissi che sarei andata a dare un’occhiata verso altri articoli. Mi fermai davanti a degli scaffali facendo finta di interessarmi, lui si avvicinò e con aria indifferente mi disse: ”Ti piace essere spiata nei camerini dagli uomini, lasciare la porta aperta e far vedere i perizomi, le autoreggenti…sei proprio una troia, una gran puttana ma di classe”io a quelle parolacce non ero abituata a sentirle da uno sconosciuto, ma mi piaceva e tra un’articolo e l’altro lui continuava a chiamarmi puttana, ti piace il cazzo vero mi diceva, ti ho visto come guardavi la mia mano che si toccava il cazzo zoccola, mi hai fatto arrapare tanto che ho il cazzo che mi scoppia,finii di ascoltarlo e mi portai da mio marito, ero eccitata ma impaurita non mi era mai capitato una cosa del genere, e per giunta mi trovavo da sola,Antonio, infatti, non si era accorto di niente di tutto cio’ che stava accadendo,continuammo a percorrere il centro commerciale e lui continuava a seguirci mi fermai davanti ad una vetrina
Chiesi a mio marito di entrare, ma lui disse continua tu vado a comprare le sigarette, entrai in quel negozio di cui non mi interessava affatto lui mi seguii
Cercai di trovare un posto dove c’era poca gente, mi raggiunse strofinando il suo arnese dietro di me era durissimo barcollai un po’ dall’emozione, quando mi disse”ti sarebbe piaciuto se fossi entrato nel tuo camerino? Ebbi il coraggio di rispondergli e gli dissi”cosa avresti potuto fare in uno spazio cosi piccolo”lo vuoi sapere? Con un filo di voce gli risposi si!Ti avrei fatto inginocchiarti e ti avrei messo il cazzo in bocca, per poi sborrarti su quelle splendide tette che mi hai fatto vedere, tu saresti “arrivata”da sola tanto che eri eccitata!Non riuscivo a capire più niente, ma volevo andare avanti,continuare fino in fondo ero eccitatissima e presa da quel bell’uomo; mi venne in mente un’idea, ormai avevo perso il controllo di me stessa.Andai da mio marito e gli dissi che dovevo andare ai bagni, con passi spediti entrai e mi chiusi la porta alle spalle, fremevo aspettavo che bussasse alla porta, il cuore andava a mille, mi misi la mano negli slip erano bagnati del mio umore, aspettai un po’ma lui non arrivava,forse non aveva capito le mie intenzioni, cercai di rimettermi a posto e raggiunsi mio marito,lui non c’era più.Ci avviammo all’auto quando Antonio si fermò in un parcheggio un po’ isolato e mi disse”allora ti e’ piaciuto, ti sei eccitata?Ma di cosa gli rispondo incredula.. dai continuò lui, dimmi com’e’ andata; facendo finta di cadere dalle nuvole gli risposi ma di cosa parli… di quell’uomo fa lui quell’uomo che ci ha seguiti quasi per tutta la serata,ah.. faccio io quello…il solito che sbava dietro a una donna,Antonio mi mise le mani tra le gambe,e a palparmi le tette,a baciarmi sul collo,iniziai a perdere il controllo pensavo a quei momenti con lui,dai fece Antonio raccontami tutto mentre continuava a toccarmi le cosce raggiungendo gli slip,vedi come sono bagnati sono fradici,ti piaceva quel tizio.. siii gli risposi lasciandomi andare,Antonio capii il momento e iniziò toccarmi la fica, mi usci un gridolino di piacere e cosa vi siete detti? Mi ha chiamato zoccola, puttana, troia… e tu cosa facevi mi chiese, mi piaceva sentire quelle parolacce mi eccitavano,si toccava il cazzo dalla tasca dei pantaloni,me l’ha fatto sentire da dietro..…Antonio si sbottonò i pantaloni e tiro’ fuori il cazzo era duro la cosa eccitava pure lui,.. dai troia prendilo in mano,masturbamelo come faceva lui.…iniziai a toccarlo lentamente.. la sua cappella usciva e entrava dalle mie mani, mi mise un dito nella fica e lo muoveva lentamente ero in estasi, e come c’e’ l’aveva continuava a ripetere.. era duro durissimo,parlavo con mio marito come si fa con una grande amica avevo perso il ritegno ero un libro aperto,e mi piaceva confidarmi con lui raccontargli di quello era accaduto in quelle poche ore e per giunta in sua compagnia…e come ti avrebbe chiavato dai dimmelo..…voleva che mi inginocchiassi e lo prendessi in bocca,sborrando sulle mie tette.. e tu lo volevi.. continuava a interrogarmi tu lo volevi scoparlo…siiiiiiii gridai dal piacere, ero andata nei bagni apposta,ma quello stronzo non l’ha capito,volevo il suo cazzo in bocca nella fica in culo dappertutto,si lo volevo scoparlo!! Mio marito mi fece lasciare il cazzo dalla mano e me lo mise in bocca, dai puttana, zoccola, fammi un bocchino come l’avresti fatto a lui, ormai eravamo entrambi presi da quella situazione, iniziai il pompino con la lingua gli leccavo la cappella e lentamente salivo e scendevo con la bocca, lui con le mani continuava a metterle nella fica, come facevo il movimento con la bocca lui lo faceva con le mani,ad un tratto lo tolse dalla bocca mi fece stendere sul sediolino e mi sborro’ sulle tette,godi troia godi puttana ti e’ piaciuta la serata vero?? Siiiiii gridai arrivando all'orgasmo e’ stata magnifica!Ci riprendemmo e ci avviammo verso casa quando lui mi confessò: ”avevo notato quell’uomo alla boutique che ti mangiava con gli occhi, cosi sono arrivato e ho lasciato socchiusa la porta del camerino apposta,poi ho visto che ci seguiva e sono stato al vostro gioco, io ero sempre presente,ma tu eri cosi presa che non te ne accorgevi”!!
Questa e’ stata la mia “avventura”di qualche sabato fa, alla fine sono rimasta sorpresa pure io di quello che ho fatto, ma e’ stato bello, spero che vi sia piaciuto e vi abbia eccitato cosi com’e’ successo a noi, bacini da Anna.
Ps: ma secondo voi l’avrei fatto entrare nel bagno???? Attendo i vostri commenti e i vostri pareri ciaooooooooooo