una sgualdrina al mare
by giula05
Anche quest’anno la snob di mamma aveva prenotato un ombrellone con due lettini in un lido al mare, ottimo per sfoggiare il mio bellissimo mini costume che dava molto fastidio a fidanzate e mogli, ebbene si attiravo troppo l’attenzione dei maschietti che erano al mare con le rispettive donne. Avevo tutte le intenzioni di divertirmi con ogni uomo sexy e porco nelle mie vicinanze, senza farmi scrupoli sul fatto se fossero o meno impegnati, vederli in costume mi facilitava il lavoro nel mio check! corpo, peli, cazzo e dimensioni delle palle. A causa del caldo forse, i miei ormoni avevano bisogno di maschio e quindi mi diedi da fare già dal primo giorno di vacanza, senza fare neanche tanta selezione. Il primo è stato l’incontro più scontato che si possa avere d’estate al mare, con il bagnino! Lui mi vede mentre vado in acqua e inizia a fare il provolone, lo zittisco in un secondo dicendo “vuoi scoparmi?” non si aspettava questa risposta secca e dopo un attimo di sconcerto rispose “si ma anche una conoscenza” io “sei gentile ma sarò qui pochi giorni, se vuoi scopiamo” penso che questa mia decisione l’abbia fatto arrapare perché iniziò a toccarsi lì sotto! 25enne ne dimostrava qualcuno in più, peloso, barbetta, abbronzato, in viso carino non sapevo però cosa mi aspettava dato che non conoscevo i suoi gusti e con i boxer non vedevo sotto, ho solo valutato positivamente il corpo possente e peloso, cosa strana per uno della sua età. Come da sua proposta mi faccio trovare vicino al deposito dell’attrezzatura del lido, per fortuna isolato e poco visibile agli altri, arriva lui mi sorride e con le chiavi in mano mi fa strada, entriamo in uno sgabuzzo lui senza maglietta si mette con la schiena contro il muro e tira giù il costume! Quindi era chiaro che dovevo andare giù di bocca, per fortuna aveva l’addome peloso, e lo era anche sul pube da non sottovalutare cosce grosse e pelose e il tutto mi eccitava, il pisello non era male già eccitato, bei testicoli grossi ed evidenti. Mi avvicino, lo prendo in mano lo inizio a toccare fino ad arrivare alle palle gonfie, lui inizia a gemere chiudendo gli occhi, mi inginocchio e inizio a gustare prendendo con la punta della mia lingua le prime gocce del suo piacere. Con la mano sinistra accompagnavo il cazzo alla mia bocca mentre con le dita della mano destra mi toccavo sotto, di solito non lo faccio mai ma avevo troppa voglia. Gabriele era duro come non mai e gemeva ad ogni boccone, la scena era piacevole e le mie dita erano piene dei miei umori, avevo voglia del suo cazzo dentro ma l’intuito mi diceva che lui voleva solo un servizio di bocca. Da lì a poco mi avvisò che mancava poco che non veniva da tempo, io continuai con la solita voglia, ad un certo punto lui “sborro…sborro…sborro” con alcuni getti caldi di sborra riempii la gola e per non affogare dovetti mandare giù. Alzò subito il costume mi aprì la porta e andammo via, mi recai subito in acqua in quanto nello slip del mio costume azzurro trasparivano tutti i fluidi che la mia vagina aveva prodotto. La mattina del giorno successivo mi ritrovai ad ascoltare le avance di uno dei gestori del lido che sotto l’ombrellone, mentre mamma era al bar, mi portò un cappuccino e un cornetto dicendomi che era un omaggio alla più bella ragazza del bagno. I suoi occhi però erano concentrati sul filo di costume che separava le labbra della mia vagina, ad un certo punto allargai un po’ le gambe con il sorriso per farli capire che mi era chiaro il suo scopo. Sorrise anche lui e mi chiese se volevo seguirlo nell’ufficio, check: over40 brizzolato abbronzato petto peloso possente, arrapato, ma con i boxer non potevo fare altri controlli, in viso non era un gran ché ma poteva promettere bene nell’aspetto sessuale. Il suo ufficio casualmente era lo sgabuzzino del bagnino, appena chiusa la porta disse “sei una troia eh? Ti piace il cazzo” non potevo dire di no, si chinò sulle ginocchia e affondò il suo viso sulla mia vagina spostando con le dita il filo del costume, sentivo la lingua caldissima e piacevole e allargai bene le gambe e sentivo sempre di più la lingua lui “ che sapore di fica sei uno spettacolo” chiesi di continuare era molto bravo e dimostrava una lingua flessibile, io ero già sul punto dell’orgasmo e lo incitavo a continuare, lui aumento il movimento della lingua senza stancarsi e io ebbi un orgasmo pazzesco, continuò a leccare gli umori frutto del mio orgasmo. Quando sentì che ero rilassata mi disse “piccola fatti scopare ho il cazzo che scoppia” si abbasso i boxer e vidi un bel pisello non lungo ma largo e durissimo, sputò sulla mano e poi lo passo sul pisello duro mi girò da dietro io mi misi in modo che potesse essere comodo ad entrare, lo mise dentro e lo sentivo tutto, era largo e duro come piaceva a me, iniziò subito a sfregare la mia vagina, poco dopo iniziò con il ritmo di un martello che di solito odio ma questa volta era piacevole inizio con dire ”alla faccia di quella puttana di mia moglie che non si fa scopare” io rimasi basita ma allo stesso tempo sentivo questo cazzone che mi sbatteva dentro, continuò a dire “mi scopo una giovane puttana visto che lei non si fa toccare” lo sfregamento era perfetto e il ritmo anche io stavo per avere un altro orgasmo mentre sentii una forte pressione dentro e lui disse “ si…siiii” anche io iniziai a tremare dalla punta dei piedi fino alle guance, ebbi un altro orgasmo intenso. Lui usci da dentro di me, mi sentii vuota per qualche secondo, mi chiese scusa dicendo che si era fatto prendere dalla goduria e non era riuscito ad uscire prima di venire. Premuroso prese un pezzo di carta e lo passò su la mia figa sporca di sperma, tornai di nuovo in acqua per togliere i residui. Il terzo giorno arrivò qualcosa di molto interessante, mentre prendevo il sole sul mio lettino notai che il vicino di ombrellone mi guardava. Ebbì un sussulto tra stomaco e gambe, alto, rasato, peloso, spalle larghe, muscoloso, e questa volta lo slip mostrava qualcosa di molto molto interessante, era accompagnato da una donna e da due bambini piccoli ma per me non era un problema lui era già mio! ....continua