La Gatta… finalmente con gli Stivali! – 2° parte
by LaGATTAcongliSTIVALIGesehen: 552 Mal Kommentare 4 Date: 11-01-2025 Sprache:
Avevo organizzato tutto nei minimi dettagli... compreso il mio look da Gatta...finalmente con gli Stivali...
Io e mia madre avevamo la stessa taglia, anche di calzature. Sapevo che in fondo al suo armadio c’erano un paio di contenitori con alcuni accessori 'intriganti'. Oltre a dildo e falli di varie forme e misure (mamma buongustaia!!), c’era un toppino in pelle nera borchiato che evidenziava il seno, molto sexy. Perfetto da abbinare alla minigonna nera, di pelle stretch, che a me stava molto corta, essendo un po’ più alta di mia madre. Misi al collo un cinturino di pelle con piccole borchie, che faceva pendant con il toppino. Avevo anche trovato delle belle calze autoreggenti, nere velate.
Ed infine il pezzo forte: gli stivali. Si, proprio quelli che da bambina non riuscivo ad indossare per giocare. Era un po’ che non li vedevo, mia madre non li aveva più messi da tempo, e temevo li avesse gettati. Invece erano in una scatola lunga, ben riposti, con la carta all’interno per non farli sformare. Erano più belli di quanto ricordassi. Aprii la lunga lampo all’interno coscia e infilai il piede. Calzavano perfettamente! Tirai su la zip fino alla coscia facendo attenzione a non pizzicare le calze. Prima uno e poi l’altro.
Erano molto ben rifiniti, la zip scompariva, ricoperta da una leggera aletta di pelle che gli si richiudeva sopra mano a mano che avanzava la chiusura. Erano morbidissimi e nonostante fossero aderenti mi davano una sensazione estremamente piacevole.
Misi un po’ di mascara, rossetto rosso fuoco sulle labbra, sciolsi la coda ai miei capelli, scuri, lunghi e mossi e li ravviai con la spazzola. Mi guardai allo specchio... ero fiera di me!! Ero proprio uno schianto!
Mi sentivo pronta a tutto, forte, decisa, disinibita, audace e con tanta voglia di scopare e godere.
Tornai in salone con passo lento preannunciando il mio arrivo con il ticchettio sordo dei tacchi che rimarcava il mio incedere sicuro, audace e ineluttabile (lo so, fa un po’ ridere detto in questo modo, ma quella sera, per la prima volta, mi sentivo proprio così!!).
I due maschi erano in piedi, con i bicchieri in mano. Non so se stessero parlando, ma al mio arrivo si girarono verso di me e ammutoliti mi guardarono come si guarda l’apparizione di una Dea, bella e potente, da adorare e temere al tempo stesso.
“Beh, che fate? State li impalati? Dov’è il mio drink?
“Cazzo! La tua ragazza è uno schianto!” disse Giorgio fissandomi con uno sguardo con il quale mi stava già scopando. Marco era letteralmente impietrito.
“Allora Marco? Mi fai bere qualcosa o mi lasci a secco” dissi fingendo un tono alterato. Marco riprese il fiato e mi porse il bicchierino del mio amaro preferito guardandomi estasiato.
“Bene, io e Marco volevamo vedere il film porno che abbiamo noleggiato da te, giusto per scaldarci un po’ e magari prendere qualche spunto interessante, che dici Giorgio, ti va?” “ma certo, volentieri… anche se non credo arriveremo a vederlo fino in fondo!” rispose Giorgio maliziosamente con quella sua voce calda e profonda che già mi stava facendo bagnare...
“Questo dipende da te, se sarai bravo a distrarre la mia attenzione su qualcos’altro… vero Marco?” dissi guardando il mio ragazzo con un sorriso malizioso e provocatorio… mi sentivo un po’ stronzetta, volevo mettere in imbarazzo Marco e al tempo stesso fargli capire come sarebbe andata la serata… mi sarei scopata Giorgio davanti a lui, come nelle nostre eccitanti fantasie e a lui niente…
“Si... si... ma in che senso?...” rispose quasi balbettando Marco. “Adesso ti dico cosa devi fare... e cosa NON fare, tu mi obbedirai e farai il bravo cornuto!”
Povero Marco, lo stavo letteralmente umiliando davanti ad un uomo sconosciuto, ma sapevo che la cosa, in realtà, gli piaceva e lo eccitava… “spogliati completamente, adesso!” dissi con voce perentoria che non ammetteva repliche.
Marco senza dire nulla si spoglio e rimase nudo in piedi davanti a me. Il suo cazzo aveva una mezza erezione. “ti piace come sono vestita? Mi trovi abbastanza porca? I miei stivali ti attizzano?” gli chiesi mentre prendevo in mano il suo cazzo che in pochi secondi divenne completamente duro. “sei fantastica… con gli stivali sei arrapante da morire… ti adoro” rispose Marco visibilmente eccitato.
“Grazie! Ed ora...” mi girai verso Giorgio e con un cenno lo feci avvicinare. Si mise dietro di me ed inizio a palparmi il seno, lentamente, con molta bravura. Slaccio il toppino, me lo tolse ed inizio a stuzzicarmi i capezzoli mentre mi baciava il collo e mi mordicchiava le orecchie.
Era molto bravo, ed io ero mi stavo eccitando sempre di più. “Adesso siediti sul divano e goditi lo spettacolo!” dissi a Marco lasciandogli il cazzo. Lui obbedì. Intanto Giorgio con le mani era sceso lungo i fianchi, fino alle mie cosce.
Il pizzo elegante delle calze autoreggenti lambiva l'orlo della minigonna rendendola ancora più sexy. Pochi centimetri più in basso iniziavano gli stivali. Le sue mani forti e sensuali scorrevano sugli stivali trasmettendo alla pelle delle mie cosce una piacevole ed eccitante sensazione. Poi salì sotto la gonna. “Ehi! Ma non hai le mutandine... e sei già tutta bagnata!!... che meravigliosa porca!!” esclamò Giorgio mettendomi una mano in fica.
“oh si, sono una gran porca e voglio godere...” replicai. Sentivo i fremiti di piacere attraversare il mio corpo, le sue mani esperte e voluttuose su di me e dentro di me. Giorgio mi stuzzicava divinamente il clitoride… la sua bocca sul mio collo… sentivo il suo respiro caldo ed eccitante entrare nelle mie orecchie, tra un morsetto e l’altro. Ero in preda al piacere, ma tra un fremito e l’altro cercavo con lo sguardo Marco .
Stava li, seduto col cazzo in mano, estasiato dalla visione della sua ragazza che si godeva un altro uomo… “ti piace vedere quanto sono porca, cornuto?!” riuscii a dirgli ansimando. Marco non disse nulla, fece un cenno di assenso con la testa, il suo sguardo parlava per lui.
Giorgio era fantastico, era proprio il genere di maschio che cercavo, sapeva stimolare i punti giusti seguendo perfettamente il ritmo delle ondate di piacere che attraversavano tutto il mio corpo. D’improvviso accelerò con le dita sfregando delicatamente ma con vigore il clitoride e contemporaneamente penetrandomi in fica e in culo… era fantastico, il piacere era incontenibile, mi lasciai andare ad un orgasmo lungo e profondo gemendo e urlando di piacere.
Ripresi fiato, guardai Marco che mi ammirava stupito ed estasiato al tempo stesso. Gli sorrisi mandandogli un bacio e mi girai verso Giorgio infilandogli la mano nei pantaloni e lo baciai lussuriosamente, con la lingua e con tutta l’anima.
Al tatto si sentiva che aveva un cazzo molto grosso. Mi abbassai e gli slacciai i pantaloni tirando giù le mutande dalle quali usci un cazzo enorme, grosso e largo, con una cappella molto ampia ed invitante.
Iniziai a succhiarglielo avidamente senza nemmeno dargli il tempo di spogliarsi. “Cazzo che porca la tua ragazza... succhia da dio...” disse Giorgio rivolto a Marco che non rispose. Ero troppo presa da quel meraviglioso ed enorme bastone per guardare Marco... continuai a succhiare, leccare e accarezzare quell’enorme membro su e giù, dalla cappella ai testicoli. Provai a metterlo tutto in bocca ma arrivò subito alla gola nonostante la metà fosse ancora fuori dalla bocca... dovetti fermarlo, preso dall’eccitazione mi premeva la nuca spingendomi ritmicamente verso il suo cazzo, cosa che a me di solito piace molto, ma con lui rischiavo di soffocare!!
Mi alzai tenendo in mano il membro di Giorgio, mi girai verso Marco. Anche lui era molto eccitato, il suo cazzo era bello duro, grosso, ma non arrivava alle dimensioni di Giorgio. Mi avvicinai al divano, sollevai un piede e con il tacco dello stivale accarezzai il cazzo di Marco, mettendolo tra suola e tacco.
Mi appoggiai schiacciandogli i testicoli con il tacco, ma più per non perdere l’equilibrio che per fargli male. Non sono sadica, mi piace dominare, mentalmente e fisicamente, ma non infliggere dolore. Contrariamente a quanto immaginassi, dopo un breve fremito di dolore, il viso di Marco cambiò espressione in una evidente sensazione di piacere. Prese con entrambe le mani il mio stivale all’altezza del polpaccio e inizio a spingerlo ritmicamente su e giù masturbandosi.
Trovai la cosa molto eccitante, il mio bravo fidanzato cornuto aveva capito quanto fosse piacevole avere una ragazza dominante e porca come me! Ma non era la sua serata! Marco doveva solo assistere al mio lussurioso piacere...
Tolsi la gamba e gli feci cenno di spostarsi di lato sul divano. Feci sedere Giorgio, mi inginocchiai e ripresi a succhiare il suo sontuoso cazzo, finché non fu talmente in tiro che lo sentii pulsare dal piacere.
Mi alzai e montai sopra di lui a cavalcioni. Il suo cazzo era così grosso e lungo che feci fatica ad appoggiarlo sulla mia fica, dovetti sollevarmi leggermente con il suo aiuto. Sentivo la sua cappella grossa e larga pronta a penetrarmi… un po’ mi intimoriva, non avevo mai scopato un cazzo così grosso.
Mi girai verso Marco e gli dissi: ”adesso da bravo cornuto mettiti in ginocchio dietro di me e guarda come lo scopo. Non osare toccarti! Voglio sentire il tuo cazzetto che accarezza i tacci dei miei stivali mentre godo con lui”. Marco obbedì senza fiatare. Era completamente in balia dei miei desideri, che eccitavano palesemente anche lui. Sentii il cazzo di Marco che sfiorava il tacco destro dei miei stivali. “Bravo, così! Non dimenticare il tacco sinistro!” dissi con tono autoritario, con un pizzico di perfidia che in quel momento mi eccitava molto.
Soddisfatta di Marco iniziai a scendere sul cazzo di Giorgio che nel frattempo mi baciava e leccava i capezzoli stringendoli con la giusta forza per farmeli diventare turgidi e duri. Ebbi un brivido di dolore quando la cappella entrò… era veramente larga. Scesi ancora e iniziai a sentire la magnificenza di quel bastone che mi riempiva. Il dolore si trasformò rapidamente in piacere. Ero nuovamente bagnata e lubrificata, ma quel cazzo enorme lo sentivo molto bene… ed era un piacere incommensurabile.
Iniziai a cavalcarlo andando su e giù, lentamente. Riuscii a farlo entrare tutto, sentendolo così dentro che sembrava arrivasse allo stomaco. Era bellissimo. Giorgio mi accarezzava sapientemente il clitoride per aumentare il mio piacere, era bravissimo. Iniziai a godere sempre di più. Accelerai il movimento. Nonostante le notevoli dimensioni scorreva bene, lo sentivo tutto. Dalle pareti interne della vagina si sprigionava un brivido di piacere indescrivibile che si espandeva in tutto il corpo.
Giorgio accompagnava i miei movimenti perfettamente e Marco si prodigava strofinando il suo cazzo sui miei stivali… era tutto fantastico! Iniziai a sentire i fremiti di piacere che mi avvolgevano, ero completamente in balia dell’estasi dei sensi… godevo, godevo… ed eccolo, il secondo orgasmo, lunghissimo, intenso e profondo… urlai ancor più forte di prima e mi appoggiai a Giorgio stremata...
Impiegai qualche secondo per riprendermi dagli spasmi dell'orgasmo. Mi sollevai e mi resi conto che Marco era ancora lì a strusciare il suo cazzo sui tacchi dei miei stivali.
Bravo schiavetto cornuto! Adesso il dessert..!
dissi con rinnovata libidine, come se i miei due orgasmi fossero stati solo un aperitivo!
Mi alzai tenendo in mano il cazzo di Giorgio ancora bello duro e grosso. Mi sedetti sul divano, Giorgio di fronte a me in piedi. Feci sedere Marco ai piedi di Giorgio e gli misi un piede sul cazzo, spingendo con il tacco dello stivale alternativamente i testicoli e il suo membro che non accennava ad ammosciarsi. Non premevo forte, era solo un segno di dominazione, un modo per fargli capire chi stesse conducendo il gioco… e a me piaceva molto questo gioco!!
Gli sfilai il preservativo e ripresi il cazzo di Giorgio in bocca succhiandolo avidamente, con tutta la lussuria e il desiderio che mi avevano nuovamente assalito.
voglio la tua sborra, tutta in bocca...
gli dissi continuando a masturbarlo e succhiandolo sempre più voracemente...
sì maiala, te la do tutta...
rispose a mezza bocca Giorgio, preso dall'eccitazione cha saliva.
Mi sentivo la padrona e dominatrice di due splendidi cazzi, era una sensazione nuova, estremamente eccitante. Marco letteralmente ai miei piedi con il suo cazzo e le sue palle in balia dei miei stivali e Giorgio con l'enorme membro posseduto e dominato dalla mia bocca voluttuosa e dalle mie mani inarrestabili... ero... 'ineluttabile!!'...
Sentivo le pulsazioni del suo cazzo nella mia bocca, il corpo di Giorgio fremeva, eccolo, stava arrivando... ed ecco le contrazioni finali...
si così, vengooooo...
urlò e mi sborro in bocca mentre tenevo bel salda la sua cappella tra le mie labbra...
Mi inondò la bocca con un getto potente e copioso, seguito da altri due o tre schizzi. Il suo nettare era caldo e dolce. Lo ingoiai tutto e poi iniziare a leccargli il cazzo con dovizia per non sprecarne nemmeno una goccia.
Marco da seduto continuava a tenere il gambale dello stivale sul suo cazzo con le mani in segno di piacere.
Mi girai e lo guardai fiera e soddisfatta e gli mostrai la lingua, ancora imbiancata dallo sperma di Giorgio.
Gli sorrisi e gli mandai un bacio.
La Gatta con gli Stivali era finalmente pronta... a dominare