Una signora perbene
by lig80Vu: 1096 fois Commentaires 4 Date: 02-10-2024 Langue :
Elena e Giovanni, entrambi di 50 anni, sono felicemente sposati senza figli da circa venti anni. Entrambi sono laureati ed hanno una buona cultura, hanno amicizie con persone di elevato ceto sociale, quasi tutte laureate, ed hanno una buona reputazione sociale. I due abitano in una città del nord Italia, in un appartamento spazioso e dotato di arredamenti pregiati, e tutti coloro che l'hanno visitato si sono sempre complimentati con loro per lo stile e l'eleganza.
Giovanni è molto impegnato in un lavoro che gli permette di ottenere alti guadagni, che gli consentono di garantire un elevato tenore di vita alla moglie, senza che la medesima debba andare a lavorare.
Elena, essendo molto istruita, dedica il proprio tempo libera alle letture, di vario tipo; inoltre è diventata anche una brava cuoca e prepara gustose pietanze per il marito, che alla sera quando torna dal lavoro, è felice di essere accolto con deliziose cenette.
La loro vita coniugale ed anche sessuale è, quindi, sempre stata serena e tranquilla, fino a quando Giovanni comincia ad avere problemi di erezione durante i rapporti. All' inizio, i problemi sono sporadici, poi sempre più frequenti, fino ad arrivare al punto che l'uomo non riesce più a penetrare la consorte. Elena cerca, comunque, di rincuorarlo e di non far pesare troppo all'uomo questa situazione dicendo di non prendersela troppo, ribadendo i suoi sentimenti verso di lui, a prescindere dalla penetrazione.
Giovanni è rammaricato e costernato per la sua impotenza e ogni sera dedica le proprie attenzioni lo stesso alla moglie toccandola, leccandola nelle parti intime, per farle raggiungere il piacere.
Per un po' di tempo le cose vanno avanti così, tuttavia, dopo qualche mese, Elena comincia ad avere sogni erotici, nei quali immagina di essere posseduta da altri uomini; la donna non ne parla col marito e cerca di non dare troppo peso alla cosa.
Una fredda mattina di inverno, dopo che Giovanni è uscito per recarsi al lavoro, la caldaia posta in cucina va immediatamente in blocco; la donna chiama urgentemente il servizio assistenza per segnalare il problema. In tarda mattinata, suona alla sua porta il tecnico incaricato: un giovanotto sui 30 anni, dalla pelle scura, probabilmente un africano, alto e con un fisico possente.
Elena, lo fa quindi entrare ed i due si dirigono verso la cucina, per effettuare la riparazione necessaria. Il tecnico, dopo aver effettuato qualche prova, dice alla donna che serve cambiare un pezzo e ci vuole un po' di tempo. Lei dice che non c'è nessun problema, in quanto non ha nessun impegno e non deve recarsi al lavoro. Il lavoratore incomincia ad effettuare le lavorazioni necessarie, ma ogni tanto comincia a guardare la donna, facendole i complimenti, poiché a lui piacciono le donne more e un po' alte come lei. La signora è un po' imbarazzata, non sa cosa dire e, dopo un po' di titubanze, lo ringrazia per l'apprezzamento, senza però dargli troppa confidenza. Dopo un po', però, Elena, nota che il giovanotto ha un notevole rigonfiamento dei pantaloni, e capisce che il tecnico ha una notevole dotazione ed è in corso una erezione di una certa rilevanza. A quel punto, la signora, inizia ad essere un po' turbata, non sa come comportarsi; il giovanotto lo capisce e, ad un certo punto, sfacciatamente si tira giù i pantaloni e le mutande, facendole vedere il grosso e lungo membro eretto per lei.
Il cuore di Elena inizia a battere a mille, il viso è arrossato, e, nonostante l'imbarazzo, sente che le se stanno bagnando le mutandine per l'eccitazione; dopo un po' di esitazione, la donna invita il giovanotto a ricomporsi, ma lui la invita invece a prendere in mano il membro. La donna, sempre più confusa, ma anche eccitata, in un momento di debolezza lo prende in mano e lo stringe un po': è caldo e duro, è più di 20 cm di lunghezza, il giovanotto sorride e le dice di succhiarlo un po'.
Elena, in preda all'eccitazione, si apre la camicetta per farsi toccare le morbide tette, e si china per prenderglielo in bocca.
Il tecnico, a quel punto, mentre lei succhia, le tocca le tette, e le toglie i pantaloni, infilando la mano sotto le mutandine, per toccarle la passera. Dopo un po' il giovanotto chiede alla donna se vuole andare a letto con lui, lei annuisce e lo invita ad andare nella camera da letto coniugale; appena arrivati il giovanotto succhia i capezzoli e le chiede quanto è che non fa l'amore. Elena, ormai in preda all'eccitazione, dice al trentenne che è da mesi che non ha rapporti ed invita il giovanotto a penetrarla. A questo punto, lui la invita a mettersi a pecorina, le tocca la passera tutta bagnata, ed inizia a penetrarla con colpi ben decisi, mentre lei inizia a gemere per il piacere. Dopo qualche minuto, all'improvviso, senza che i due se ne accorgono, il marito, torna a casa per prendere alcuni fogli per il lavoro; l'uomo apre la porta, sente dei rumori provenire dalla camera, chiama la moglie, ma lei non lo sente, è preoccupato teme si senta male, prosegue nel corridoio, giunge alla camera da letto e rimane pietrificato. Giunto all'ingresso della camera, Giovanni vede la moglie a pecorina che si fa sbattere dal nero e geme per il piacere, incitando il giovanotto a continuare a chiavarla cosi: il marito, invece di arrabbiarsi, non riesce a proferire parola, sente una piccolissima erezione nelle mutande e, ad un certo punto, mentre la moglie raggiunge l'orgasmo, gode anche lui con poche gocce di piacere nelle mutande, senza neanche toccarsi.
Terminato tutto, il giovanotto, che nel frattempo, aveva riempito di sperma la fica della signora, ringrazia per la piacevole chiavata e, dopo aver finito di aggiustare la caldaia, saluta con educazione la coppia.
Elena e Giovanni poi parlano tra loro di quanto accaduto e giungono alla decisione di cercare per lei, ogni tanto, qualche bel giovanotto di colore ben dotato e voglioso, per farla riempire bene, mentre il marito guarda e gode, a modo suo anche lui mentre vede chiavare la moglie. Siccome lei è una donna insospettabile, classica signora perbene, decidono di agire con molta cautela e concordano di andare a scegliere in altre città, tipo a mercati o negozi, ragazzotti neri dai venti anni in su per farla chiavare nel loro letto matrimoniale. La scelta si rivela indovinata: la signora riesce a prendere diversi bei cazzoni, da 20 cm in su, almeno una volta alla settimana, mentre il marito guarda e si tocca il pisellino, godendo mentre emette piccole gocce ed incita i bull a sbatterla bene. Elena, la signora perbene, in privato diventa una troia insospettabile, amante dei cazzi neri, duri e lunghi, pieni di calda crema per lei; diverse volte si fa anche venire in faccia e poi fa vedere al marito come è stata bene imbrattata. Amici e parenti, mai potrebbero sospettare che lei, possa fare certe cose, non potrebbero mai crederci, hanno sempre pensato che è una signora morigerata, di buone educazione.