HISTOIRE TITRE: Ho fatto inculare mio marito dal mio bull. 
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Ho fatto inculare mio marito dal mio bull.


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Ho fatto inculare mio marito dal mio bull.

by pennabianca
Vu: 1462 fois Commentaires 5 Date: 13-03-2024 Langue : Language




Mi chiamo Elena ed ho, da poco, superato i quarant'anni. Sono una bella donna, alta, mora, cocchi scuri, un bel seno florido, un bel culo alto e sodo ed ho delle gambe lunghe e ben tornite. Da diciannove anni son sposata con Giulio, un bel quarantenne anche lui, ben messo fisicamente ed anche ben dotato dal punto di vista sessuale. Entrambi molto impegnati nel lavoro, ci siam resi conto che, negli ultimi dieci, eravamo come reciprocamente avvolti da uno stato di apatia sessuale. A me e Giulio occorreva una scossa decisiva, in grado di poterci evitare una crisi, oramai alle porte. La conferma che il pericolo era imminente, giunse quasi per caso. Avevo intenzione di passar con lui un bel weekend, in un B&B immerso in un vigneto, a rilassarci e, per festeggiare il nostro anniversario di nozze, ma lui che se ne era dimenticato e mi comunicò che avrebbe trascorso i prossimi quattro giorni partecipando ad un simposio sul cambiamento climatico, assieme a Piero, un suo amico e collega di lavoro. Ero furiosa! Inoltre mi infastidiva anche il fatto che, da un po’ di tempo, con questo Piero erano sempre insieme a giocare a padel, a tennis, a fare piscina o altro. Sempre insieme! Cazzo, lui era diventato più importante di me. Dovevo correre ai ripari o mi sarei giocata il matrimonio. Ho cercato di trovare una soluzione, ma ogni cosa mi sembrava non idonea. Anche in questo caso, sono stata aiutata dalla fortuna. Da qualche tempo ricevevo le attenzioni, non ricambiate, da parte di un bel ragazzo di circa venticinque anni che aspirava a scoparmi. Marcello faceva di tutto per raggiungere il suo scopo, ma io resistevo per il semplice motivo che lo reputavo troppo giovane: avrebbe potuto esser mio figlio! Durante una delle sue solite avances, mentre eravamo dentro un bar, davanti ad un caffe, vedo entrare Piero, che lo saluta non sapendo chi sia io. Non mi degna nemmeno di uno sguardo e questo mi insospettisce non poco. Appena andato via, mi rivolgo a Marcello e gli chiedo come mai lo conosce. Lui sorride dicendo che, in un certo ambiente, è abbastanza famoso. Incuriosita, chiedo maggiori spiegazioni.
«È un tizio molto irreprensibile, serio, e molto stimato nel lavoro, ma quando va giocare, a padel o a tennis, mentre fai la doccia con lui, non è raro che lui te lo succhi ed ingoi tutto! Ora io ho una bella dotazione, un po’ sopra la media e lui, quando mi vede nudo, non resiste. Mi risulta che ha un amico, cui lo succhia in continuazione.»
Lo guardo come se mi fosse stato fatto un regalo e gli chiedo se conosce l’altro, cui questo tizio lo succhia. Lui scuote il capo.
«No, non ho mai avuto l'occasione di incontrarli assieme. Dell’altro conosco solo il nome: Giulio. Ho sentito che glielo fa succhiare molto e che, quando gode, poi lo bacia in bocca, condividendo la stessa crema.»
Ho dei brividi lungo la schiena, al solo pensiero che mi sta frullano in testa. Lascio Marcello, dicendogli che a breve avrà due belle soddisfazioni: una di potermi scopare e l’altra è una sorpresa che desidero fare ad una persona.
Mi guarda incuriosito, ma io non aggiungo altro. Ho elaborato un piano davvero diabolico. Ho deciso che a Giulio, mio marito, gli avrei fatto una bella sorpresa: una sorta di punizione del tutto inimmaginabile da parte sua. Ho pianificato tutto con la complicità di Marcello. Il giorno stabilito, ho atteso il rientro di mio marito dal lavoro, inviandogli in precedenza un messaggio via smartphone, consigliandogli di risalire immediatamente le scale in direzione della nostra camera da letto. Sapevo che questo lo avrebbe incuriosito molto e ci contavo. Quando l’ho sentito entrare in casa, ho spento tutte le luci, lasciando accese solamente una serie di candele lungo le scale del soggiorno. Appena giunto in camera, io da dietro la porta, con abilità, l’ho bendato.
«Rilassati e lasciami fare. Ti voglio fare un regalo che non dimenticherai più!»
Lui non ha opposto resistenza e si è fatto spogliare ed adagiare prono sul letto. Gli ho legato i polsi al letto e poi ho invitato Marcello ad uscire dal bagno e divertirsi con lui. Quando Marcello ha fatto la sua comparsa, Giulio è rimasto inizialmente sconcertato e persino impaurito. Il suo sguardo stupito mi ha fatto eccitare al punto da bagnare il tessuto in pelle della poltroncina su cui ero seduta.
«Ma che significa? Chi è questo? Che ci fa un altro uomo in casa nostra e per di più nudo?»
Ho deciso di rivelargli i suoi tradimenti con il suo caro amico del cuore e di volerlo vedere sottomesso al suo desiderio di esser inculato dal mio bull.
«Tu non lo conosci, ma lui conosce molto bene il tuo caro amico del cuore o, meglio, del cazzo, visto che te lo succhia fino a prosciugarti tutto. Adesso scopo con lui davanti a te e poi ti faccio inculare, così provi un po’ di dolore, lo stesso che ho provato io quando ho scoperto che il mio dolce marito si fa succhiare il cazzo da un altro uomo e non da sua moglie! Naturalmente puoi chiedermi di slegarti, andartene e fra di noi sarà tutto finito, ma, al divorzio ti assicuro che ti strappo anche la pelle! Decidi: ho esaudisci TUTTI i miei desideri e, da oggi, farai solo quello che voglio io, oppure te ne vai!»
Conoscendo mio marito, sapevo che avrebbe optato per la parte del sottomesso e, per non rompere il sacro vincolo della nostra unione, avrebbe accettato ad assecondare i miei desideri.
«Va bene, hai vinto tu. Mi sottometto ai tuoi voleri, ma, ti prego, non farmi inculare da lui. Hai visto che cazzo grosso che si ritrova? Mi spaccherà il culo!»
Gli ho rivolto un sorriso artatamente sadico.
«Certo che ho visto quant'è grosso: l’ho scelto di proposito! Ti deve spaccare il culo con forza e poi mi deve scopare: è questo che voglio. Dai, Marcello, fa il tuo dovere.»
Ho visto la rassegnazione negli occhi di mio marito. Era imbarazzato ed eccitato allo stesso tempo. Ha accettato di farsi slegare e di posizionarsi in ginocchio ai piedi del letto. Io lo fissavo e, quando Marcello gli ha messo il suo nodoso e grosso randello davanti alla bocca, lui, per un momento, ha girato il viso ma io sono scattata come una molla, gli ho afferrato la testa e gliel'ho spinta contro quel cazzo che doveva succhiare.
«Succhialo e bagnalo per bene, altrimenti ti farà più male! Non vorrai esser inculato a secco?»
Lui si è reso conto che non c’era via d’uscita. La mia punizione era arrivata senza alcuna replica da parte sua. Ha aperto la bocca ed ha cominciato a leccarlo e bagnarlo, senza infilarlo in bocca, ma solo usando la lingua. Dopo un po', Marcello lo ha fatto alzare ed inginocchiare sul letto. Ha afferrato con una mano il cazzo e glielo ha appoggiato alla sua rosetta grinzosa, per affondare all’interno del suo culo. Giulio ha fatto una smorfia, ma è rimasto immobile e in silenzio, mentre Marcello gli spingeva con decisone il cazzo tutto in culo. Giulio mi fissava, mentre Marcello, dopo averlo penetrato fino in fondo, è rimasto immobile. Io osservavo mio marito e lui me, mentre la mia mano è andata a degnare attenzione al mio clitoride. Le mie dita hanno preso a penetrare le labbra della mia fica fradicia e mi muovevo allo stesso ritmo e tempo di Marcello, che aveva preso a stantuffarlo con maggior veemenza. Ho visto Giulio che cercava di non godere, ma il suo cazzo durissimo lo ha tradito.
«Dunque, è così: ti piace? Non mi ero mai resa conto di aver un marito bisex! Sei un porco ed una troia, che, da ora, è anche ben rotta in culo. Porco, dimmelo che ti pace farti rompere il culo!»
Lui mi ha guardato e ho visto il piacere dipingersi sul suo volto e, nello stesso tempo, ho raggiunto anch’io il mio piacere, mentre Marcello lo sfilava dal culo di mio marito e gli schizzava sulla schiena tutta la sua semenza.
Giulio si è girato e lo ha preso in bocca, io mi son messa a ciucciarlo con lui. Un bel bocchino a due bocche ha fatto in modo che il cazzo del mio bull restasse ben duro e, poi, mi son fatta chiavare, mentre mi marito mi succhiava il seno e mi diceva che ero una magnifica troia ed era cosi che mi voleva da tempo, ma che aveva sempre temuto che non fossi d’accordo.
Da quel momento, la nostra vita è cambiata.
Adesso scopiamo insieme e spesso il toro che ci monta, ci sfonda entrambi; questo soddisfa tutti e due e Marcello viene spesso a trovarci e ci incula con gusto.

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