Asta per la Puttana
by wolfmanVu: 694 fois Commentaires 1 Date: 02-09-2023 Langue :
Questo è un racconto di fantasia dedicato a Ginevra la mia schiava .. ma anche le fantasie si realizzano prima o poi....
….Bip bip il vibrare del tuo cellullare ti fa sobbalzare quando guardi in anteprima il mittente del messaggio subito sei presa da un fremito di piacere, le mani ti tremano mentre lo apri, le gambe hanno un sussulto, “Buongiorno Puttana, venerdì sera vengo a prenderti, sai sei molto richiesta dopo la tua ultima performance, a dimenticavo trova una buona scusa con il cornuto ti riporto a casa domenica pomeriggio, forse……”, è una vampata di caldo il mio messaggio, lo leggi più volte per vedere se hai capito bene, un intero fine settimana con me, e adesso che scusa trovi con lui? Non puoi certo dirgli che devi restare fuori due notti intere perché il tuo padrone ti porta a scopare, e poi dove e con chi? Hai ancora nella mente e senti ancora addosso le sensazioni eccitanti e perverse provate in quel club dove ti ho venduta per pagare i miei debiti di gioco, quel turbine di perversa lussuria, scopata da sconosciuti senza ritegno, oggetto dei loro desideri e dei tuoi, usata come una puttana, presentata come una puttana, e adesso questo messaggio un ordine e una decisione da prendere. “si Wolf d’accordo tutto quello che vuoi”, sai bene che non amo aspettare molto le risposte e che non amo risposte negative, la tua parte razionale vorrebbe fancularmi dirmi di no dirmi basta, allontanarmi da me, fuggire e farti rifugiare nel tuo mondo dorato e perfetto, dove sei la dottoressa, la signora, la moglie, invece no la parte che ho tirato fuori di te, la vera Ginevra vuole vivere emozioni, vuole sentirsi femmina, puttana, vuole godere e lasciarsi andare alle mie perversioni, nelle mie mani, come un agnellino che si consegna al lupo, lupo che non mangerà il suo corpo, si nutrirà della sua anima, nascosta, sopita per troppo tempo.
“ti prego Sara devi coprirmi ti prego ti prego non dirmi di no”, “ma Ginevra sai cosa mi stai chiedendo? E poi io dove vado? Cosa faccio?”, “dai dirai a tuo marito che sei con me andiamo a Firenze devo andare da un amica di università che mi ha invitato e non voglio andare da sola, ti pago l’hotel dai ti prego poi ricambio tutto quello che vuoi”, “sei una stronza ma sei mia amica ok ti copro ma poi mi renderai il favore”. Rassicurata dalla copertura della tua amica alla sera avverti tuo marito del falso programma, non fa una piega anzi ti augura buon divertimento.
Ore 19:00 di venerdì hai preparato la tua valigia, non ti ho dato indicazioni sul outfit da portare, ma tu hai scelto diversi capi di lingerie, autoreggenti molto sexy, ed un paio di abiti eleganti e sensuali, tre paia di sandali con tacco alto, tutto riposto con dovizia e ordine, ti guardi allo specchio ultimi ritocchi capelli legati nei tuoi eleganti chignon morbidi, rossetto ambrato alla labbra, manicure appena fatta, unghia viola molto aggressive, “sono al solito posto ti aspetto”, il cuore ti batte a mille saluti il cornuto ed esci dalla porta di casa, lasci la Ginevra di tutti i giorni dietro la porta nella sua stupenda casa accogliente, lasci li la tranquilla signora Ginevra e varcando la soglia esce fuori la Puttana, la gran troia o la zoccola come amo chiamarti.
“ciao Wolf buona sera”, “ciao tesoro ma quanto è bella la mia puttana oggi”, non finisco al frase che ti bacio appassionatamente sulla bocca, ti piace e ti eccita quando mi approprio subito di te facendoti sentire che ti desidero, senza chiederti nulla intrufolo subito la mia lingua nella tua bocca alla ricerca della tua che non aspetta altro che sentire sulle papille il mio sapore di maschio dominante. “bene partiamo ora abbiamo molto da fare, a proposito cosa hai detto al cornuto?”, “che devo andare a firenze da un amica, e che ci vado insieme a Sara, lei mi tiene il gioco”, “ a si la tua amichetta a proposito quando me la fai conoscere la tua amica troietta?”, “non ti basto io come puttana vuoi anche lei vero porco?”, “puttana vuoi l’esclusiva secondo me lei è troia quanto te forse un po' timida ci penso io a disinibirla come ho fatto con te”, “sei un porco Wolf un gran porco”, “sai che hai riscosso un gran successo l’ultima volta? Ora tutti mi chiedono di poterti scopare, tutti vogliono conoscere la mia puttana”, non dici nulla alle mie parole ma la cosa ti eccita parecchio subito senti bagnarti tra le gambe ed un piacevole formicolio allo stomaco, “ho ricevuto un sacco di messaggi e proposte per te”, “allora sono stata brava, sono brava come puttana porco”, mi dici questo accarezzandomi il collo e dandomi un bacio sulla guancia, sento le tue unghia da gatta carezzarmi piacevolmente il collo e questo mi eccita molto, “sei stata molto brava del resto tu sei nata per fare la troia, sei nata per il sesso, facciamo cosi mentre guido e ti spiego cosa accadrà ora tirami fuori il cazzo e fammi un lento pompino, dai troia inizia ad entrare nella parte”, “mmm porco, porco porco, io sono sempre nella parte quando sono con te, va bene padrone ma stai attento alla guida mentre la tua zoccola ti succhia il cazzo”, lenta con i tuoi occhioni da gatta che mi fissano mi apri la zip, sento le tue mani fredde prendere il mio cazzo già duro, tirarlo fuori dai boxer, stai diventando brava con la bocca, la tua lingua punzecchia la cappella sapientemente mentre con le mani accarezzi le mie gambe, lenta su e giù su e giù succhi il mio glande ingoiando le gocce di pre sperma che inevitabilmente escono dal prepuzio, poi affondi facendomi sussultare, “piano puttana sto guidando hhahah”, ti dico palesemente eccitato, sono costretto a fermarmi in una piazzola di sosta, abbasso un po' il sedile cosi da tirare fuori meglio il mio uccello e mentre tu mi succhi il cazzo poggiando la mia mano sulla tua testa attento a non spettinarti troppo dandoti il ritmo inizio a spiegarti la nuova situazione, “mmm allora svuota palle adesso andiamo in albergo che ho prenotato mmmm siiii, cosi ti cambi e ti tiri a lucido, ti voglio mhhhh cazzo che bocca, elegante e sexy, sei una puttanaaaaa ma di classe ricordalo, poi torniamo al club sii dai succhiamelo cazzo, e li verrai messa all’asta, il maggior offerente passerà mmmm il fine settimana con te, sarai a sua siii daiiiiiiii, completa disposizione e farai tutto quello dai dai succhia daiiiii, che lui vorrà, io sarò sempre vigile e discreto ma non ti perdo d’occhio siii sborro puttana siiiiiiiiiiiiiiiii”, mi lascio andare all’orgasmo pazzesco li in una piazzola di sosta, di un’anonima statale nel buio dell’abitacolo mentre la radio gracchia, ti sei cosi eccitata nel sentire il programma che ho messo in piedi per te che anche tu hai avuto un orgasmo mentre mi succhiavi il cazzo, senti la figa bagnata, il perizoma zuppo, ti sollevi dopo aver ingoiato tutto e sapientemente ripulito il mio uccello, un rivolo di sborra su lato del labbro, “tutto quello che vuoi Padrone sarò la tua puttana all’asta”, con le dita ti pulisco il rivolo di sborra sul lato del labbro, passionale lecchi le mie dita, lentamente, ci baciamo amo sentire il sapore della mia sborra nella tua bocca, passionali come amanti clandestini ci tocchiamo in auto intrecciando lussuriose le nostre lingue, “dobbiamo andare Ginevra adesso dobbiamo andare”.
Nella stanza dell’hotel che ho prenotato ti prepari mentre io steso sul letto messaggio con matteo, dopo una doccia rinfrescante mi chiedi quale abito indossare, voto per quello rosso, con bretelline lungo con due spacchi laterali, niente reggiseno è accollato sul davanti ma ha un ampia scollatura dul di dietro, ti chiedo di indossare il tanga di “Victoria’s Secret” che ti ho regalato, nero in pizzo con finamenti in perline bianche, autoreggenti nere con balza in pizzo rosso, un sandalo con tacco a spillo modello schiava che ti fascia la gamba fin sopra il polpaccio, “sei una troia di gran classe Ginevra”, ti dico mentre ti aiuto ad indossare la pelliccia corta di colore beige, “ti piaccio padrone? La tua puttana è pronta portami all’asta ……”.
Arriviamo dopo pochi minuti nell’anonimo parcheggio, noti subito decine di macchine parcheggiate, la cosa ti desta non poco timore, me ne accordo e ti tranquillizzo stringendoti la mano e strizzandoti l’occhio, usciamo dall’abitacolo e tenendoti per mano ti conduco verso l’ingresso, ti fermi un attimo davanti al portoncino, deglutisci, mi guardi, “ok sono pronta Wolf”, mi dici con voce flebile, e cosi entriamo.
Le due rampe di scale che ci separano dalla grande stanza dove avrà luogo l’asta sembrano interminabili, le gambe ti tremano e ti sembrano pesantissime, senti la stessa sensazione dopo aver fatto chilometri di fondo sugli sci, il cuore ti pompa sangue all’impazzata, hai la sensazione che voglia farti scoppiare le tempie, sei tesa, mi fermo prima di entrare, ti abbraccio per darti sicurezza, ti bacio leggero sulle labbra rosse, non ti dico nulla ti basta il mio sguardo ed i miei piccoli gesti per rassicurarti, apro la porta entriamo e li annebbiata dal caldo e dal fumo senti un grande vociare, “eccola è arrivata.. cazzo che figa.. minchia che troia d’alto bordo, mmm ho già l’uccello in tiro”, tu a testa bassa eviti di incrociare gli sguardi di tutti i presenti che ti mangiano e scopano con gli occhi, Matteo ci viene incontro, mi saluta, ti saluta baciandoti sulle guance e mettendoti una mano sul culo, “signori vi prego un attimo di silenzio, facciamo un applauso a colei che stasera sarà oggetto dell’asta, alla stupenda Ginevra la puttana del mio grande amico Wolf”, scrosciano gli applausi ed i fischi mentre matteo ti offre un gin tonic da bere, lo deglutisci in un attimo e subito dopo ne bevi un altro, anche questo serve per rompere la tensione, cosa che avviene, mentre dispensi sorrisi e sguardi accattivanti agli arrapati presenti.
Lasci la pelliccia su di una sedia ma resti attaccata a me mentre parlo con Matteo, dopo circa dieci minuti matteo sale sulle pedane dove avevi danzato e ti eri spogliata l’ultima volta e attira l’attenzione dei presenti su di se chiedendo silenzio, tu intanto guardi questa varia umanità riunita n quella grande stanza, uomini di ogni età, dai giovani rampanti manager e avvocati molto hipster ad attempati professionisti, uomini di colore dall’aspetto inquietante, grassi, magri, affascinanti e ripugnanti, non puoi scegliere sarai di colui che offrirà di più. “bene amici non perdiamoci in chiacchiere, direi di iniziare l’asta per questa puledra, per questa assoluta amazzone del cazzo ahahah, per questa stupenda donna che ama dare piacere con tutta se stessa e con tutti i suoi buchi ahahahha, dai vieni qui accanto a me Ginevra”, ancora urla e fischi di gradimento mentre sali sulla pedana rossa in viso come il tuo vestito, “guardatela bene signori, una manza cosi quando vi capita? Alta, mora, bellissima e tanto troia” matteo ti fa girare lentamente su te stessa ti sculaccia rumorosamente, davanti a tutti e ti infila la lingua in bocca, “mansueta e accondiscendente ubbidisce come una cagnetta agli ordini del padrone, padrone solo colui che la comprerà stasera per una notte ed un giorno di sesso”, ti tocca i seni ora lasciando cadere una bretella del vestito scoprendone uno, sei rossa in viso ed eccitata allo stesso tempo nel vederti esposta allo sguardo eccitato dei presenti, ti senti un oggetto nelle mani di quel viscido di matteo, hai i seni duri i capezzoli turgidi mentre lui te li scopre e sei bagnata come un lago, non parli sorridi e ammicchi leccandoti le labbra con fare da troia, mi guardi chiedendo la mia approvazione che avviene con un gesto della testa mentre sorseggio un vellutato rum, “la base d’asta è di 1000 euro per avere la troia a vostra disposizione”, e cosi partono le offerte “1100, 1200, 1500…..”, in breve si arriva a 5000 euro, rido sotto i baffi pensando a quanto spenderebbero per averti mentre io ti scopo gratis e mi ringrazi anche quando ti sbatto come piace a te, matteo a fatto scivolare completamente per terra il tuo vestito, sei in tanga eccitante con le perline che ti accarezzano, autoreggenti e tacchi mentre continua a palparti selvaggiamente le tette, “5000 e 1, 5000 e 2” “6000”, è la voce di Amid, l’arabo che aveva partecipato alla gang, il circonciso lo avevi definito dalla cappella grossa che ti aveva presa analmente che aveva deflorato il tuo culo, e ti ecciti vedendo i suoi occhi neri ed eccitati, da gran porco, gli sorridi accarezzandoti i fianchi, “6000 e 3 aggiudicata la puttana ad Amid”, applausi e complimenti da parte di tutti mentre Amid si avvicina a me con le banconote in mano, pezzi da 100 euro, che uno ad uno mi da alta voce, tu guardi eccitata vedi il passaggio di denaro dalle sue mani alle mie e pensi tra te e te, “allora è vero mi sto prostituendo sono davvero una puttana, la puttana di Wolf”, Amid si avvicina a te ti porge la mano e ti invita a scendere dal palchetto, come un trofeo ti fa fare il giro della sala facendoti passare davanti a tutti che ti sbavano contro, poi vi avvicinate a me, “è mia Wolf adesso mi diverto con la tua puttana”, “hai vinto l’asta Amid puoi fare di lei quello che vuoi ma io devo essere sempre nei paraggi, sei sua Ginevra mi raccomando sii all’altezza”, “certo padrone non la deluderò padrone”, Amid tira fuori un collare in pelle con degli strass te lo infila, poi aggancia allo stesso una catenella, “vai giù cagna a quattro zampe”, ubbidisci ti metti a quattro zampe e seguendo lui come una cagnetta tirata per la catenella lo segui in un'altra stanza…