HISTOIRE TITRE: Mia moglie inculata a lavoro 
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Mia moglie inculata a lavoro


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Mia moglie inculata a lavoro

by vacanzieri
Vu: 4413 fois Commentaires 36 Date: 05-05-2023 Langue : Language

Il primo anale di mia moglie non lo ebbe con me. Nemmeno con un fidanzatino. Aveva 24 anni, in Italia da pochi mesi e a farle il culo fu un 56enne, figlio della anziana alla quale mia moglie faceva da badante. Sembra un cliché, la badante polacca che si fa scopare dall’italiano che le da il lavoro ma andò proprio così. Mi raccontò, tra l’altro, che non è pregiudizio o altro ma la verità, almeno secondo lei, che le badanti dell’est si fanno scopare tutte dagli italiani datori di lavoro. Del resto, come nel suo caso, ci si trova lontani dal proprio paese, pochi amici, sempre in casa con persone molto anziane: la scopata è un bel momento di svago; basta che sia almeno accettabile come uomo e gentile, non ci si formalizza molto e si prende il cazzo dentro; anche l’età conta ben poco, anzi, meglio maturi e sposati, riservati che non vogliono complicazioni.
Appena assunta lui si presentò in modo gentile e simpatico, sempre con qualche extra settimanale; ci teneva a dirlo, all’insaputa della propria consorte, quei 30,40 euro in più a mia moglie per comprarsi qualcosa di carino, regalati sorridendole e con lo sguardo fisso sulle sue tettone; poi le battutine piccanti e ci volle poco più di un mese per arrivare al bocchino. Il tizio andava dall’anziana madre, le solite chiacchiere e poi in stanza di mia moglie; palpata di tettone, ditalino e bocchino, rigorosamente con ingoio, come piaceva a lui.
Per la scopata non ci volle molto ed è grazie a lui che mia moglie iniziò a prendere la pillola. Lui non voleva andare in giro coi preservativi per non farsi beccare e riteneva rischioso anche che li tenesse mia moglie: almeno questo fu quello che le disse per convincerla a prendere la pillola e, naturalmente, per farsi scopare a pelle con venuta dentro. L’iter era spesso il medesimo: un sms per avvertire che stava arrivando, mia moglie che si “preparava” lavandosi e mettendosi l’intimo nero che a lui piaceva molto, e dopo i momenti con l’anziana si passava in camera del mio amore per scoparla a dovere.
Il culo fu una naturale conseguenza ma avvenne quasi casuale. Accadde il giorno del matrimonio di un loro parente; al pranzo andò anche l’anziana madre e naturalmente anche mia moglie. L’extra per l’abito fu un gentile regalo del tizio; fu la consorte ad esortarlo a riportare a casa mia moglie, la vedeva stanca. Non se lo fece ripetere due volte; finalmente poteva stare solo con mia moglie, senza stare attento all’anziana madre ne a non far troppo rumore; il vino bevuto aiutò molto a renderlo più disinibito e a chiedere al mio amore se lo volesse nel culo. Lei non ci pensò molto a dire di si (mia moglie diede la colpa al vino che, anche lei, aveva bevuto in abbondanza). Saliva e succo di fica lo aiutarono a sverginarla e fu la prima di una serie di inculate. L’iter cambiò di poco: l’sms per avvertire, l’intimo sexy, lavarsi per bene ed il gel nel culo per agevolare sin da subito la monta anale.
Circa 8 mesi, sino alla dipartita dell’anziana signora; qualche giochino aggiunto ogni tanto, la sborrata sul viso alternata alla venuta dentro, la spagnola o la lingua della mia futura moglie a solleticare piedi e culo del signore.
Una “confessione” sentita quando eravamo sposati da un po’ che mi fece capire che, forse, la spiegazione del suo ano aperto fosse conseguenza di una elasticità naturale, in fin dei conti non era vera ma frutto di reiterare dosi di cazzo che il mio amore prendeva, allegramente, nel culo.

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