HISTOIRE TITRE: i 5 sensi atto 1 
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i 5 sensi atto 1


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i 5 sensi atto 1

by il_Medico
Vu: 267 fois Commentaires 1 Date: 20-03-2023 Langue : Language

SESTO SENSO

Un locale non troppo affollato ed una carta di vini che impegna la mia presuntuosa e presunta indole di sommelier. Arredamento Essenziale, non troppo ricercato, frutto dell' influenza culturale newyorkese. Luci calde e un brusio di fondo destinato a svanire. Elementi collaterali a cui diamo un valore relativo. Fluttua sinuosa tra le nostre sinapsi una piacevole ed inspiegabile curiosità che vogliamo soddisfare, degustare, sedimentare, e dalla quale lasciarsi deliziare… il nostro calice DiVino….

So che ci sei, sai che ci sono. Due facce differenti per un'unica medaglia che non sappiamo se premierà l’essersi spostati per arrivare fino a qui. Il gioco è iniziato. Senza regole e con innumerevoli, anzi innumerate incognite.

Sono seduto in compagnia del mio riesling. Bevo distrattamente senza cogliere più di tanto le sfumature del retrogusto dolciastro che confortano il mio palato. Cerco con gli occhi gli indizi che mi hai fornito anche se ti ho promesso che non lo avrei fatto… SONO UN BUGIARDO. Non sono qui solo perché tu mi veda, per soddisfare almeno uno dei tuoi 5 sensi canonici, non sono così altruista, anzi NON sono UN ALTRUISTA.

Voglio soddisfare il mio ego esibizionista, lasciando che i tuoi occhi si posino su di me. Cerco la tua attenzione ancor prima della tua partecipazione, voglio il tuo interesse prima del tuo sesso.

Voglio che il wasa habi si trasformi presto in Anastasia.

Il contesto che mi circonda ha un valore a termine, so che quando il mio “sesto senso femminile” ed il mosaico degli elementi che tu mi hai “generosamente” fornito per riconoscerti si comporranno nella mia testa e identificherò, in questo bailamme, una DONNA in cui ti riconoscerò, tutto il resto scemerà.

Il chiacchiericcio da fastidiosamente isterico diventerà ovattato, le fisionomie di chi mi circonda sfumeranno in sottofondo, relegati al ruolo di comparse.

La protagonista, OGGI, anche solo per il tempo che Ci concederai, sarai solo tu. Tu Anastasia, tu DONNA, lo sai lo sai fin troppo bene, e te ne crogioli, soddisfa il tuo ego essere desiderata, cercata e ricercata, con tempi e modi che vorresti fossero scanditi dai tuoi desideri. Hai il comando innato delle emozioni: le inneschi e le disinneschi con una naturalezza dettata dalla tua femminilità.

Rivoluzionando un contesto colloquiale, hai lasciato lì su skype, sotto forma di pixel ”casuali”, il tuo CRAVATTINO NERO che scivola dal tuo collo come fosse un ciondolo. Lo indossi anche ora e dovrei ritrovarlo…. Un indizio si, che nella mia testa obbliga ad un lavoro esponenziale le mie povere cellule di Leydig. Mi affanno alla ricerca di una fisionomia magra e slanciata a cui i tacchi conferiscano un’altezza pari alla mia, tra le diverse figure impegnate nei tipici movimenti di chi si appresta a vivere un comune aperitivo.

Selezione e scarto, selezione e scarto, seleziono e scarto.

Scruto ogni minimo gesto, indumento, taglio di capelli. I colori sono sempre più vivi, le voci sempre più distinte. Corro il rischio di essere scambiato per un voyeur o, ancor peggio, per un pervertito. Ma ad un tratto si accende la luce e….

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