HISTOIRE TITRE: un week end di passione epilogo finale 
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un week end di passione epilogo finale


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un week end di passione epilogo finale

by Andreacp32
Vu: 825 fois Commentaires 5 Date: 10-11-2022 Langue : Language


Torniamo a noi. La passeggiata ed il rientro furono tranquilli, così come la notte. Entrambi eravamo soddisfatti. L’ultimo giorno avevamo la camera fino alle 14.00.
Dopo pranzo saremmo ripartiti, perciò decidemmo di passarlo nella spa dell’albergo. Bellissima e piena di ogni comfort, ma purtroppo per me senza alcun accenno al nudismo. Nelle saune e nel bagno turco ci si entrava con l’asciugamano a coprire.
Entrammo e ci dirigemmo in una zona relax molto intima anche se con la presenza di altre persone. Nel vedere che quasi tutte avevano qualcosa da bere, decidemmo di andarci a prendere qualcosa anche noi. Le mie passioni trasgressive si erano assopite ed ero già in modalità ritorno alla normalità, ma a volta la vita ti sorprende.
Arrivati all’angolo bar riconosco perfettamente il cameriere della sera prima e il mio cazzo inizia a sussultare. Al contrario né lui né mia moglie hanno idea di chi siano. A quel punto ancor prima di ordinare, chiedo di mettere il conto sulla nostra camera.
Nel momento in cui dico “stanza 128”, vedo lui che alza lo sguardo verso mia moglie e cambia di espressione. Era un mix tra imbambolato ed estasiato. Ero certo che avesse capito.
Ovviamente divenne gentilissimo e si offrì di portarcelo direttamente nella saletta. Tornati al nostro posto ed in attesa dell’ordinazione rimasi titubante sul da farsi e non dissi nulla a Silvia ma provai a provocarla con qualche battutina sessuale, ricevendo i soliti improperi in cambio ma vedendo che comunque era ancora in modalità gioco porco.
Arrivati gli spritz, portati con grandissima gentilezza dal cameriere che mi richiese per sicurezza il numero della stanza, ce li gustammo e forse anche complice la poca colazione o forse complice il fatto che mi sembravano abbastanza “carichi” (l’avrà fatto apposta il cameriere?!), sentii che mi facevano un buon effetto e che soprattutto lo facevano alla mia donna.
Nulla di che ma un po’ di allegria l’aveva pervasa. Fu così che decisi di dirle chi fosse il cameriere. Per fortuna la prese bene ed anzi mi propose “gli porto indietro i bicchieri e gliene ordino altri due e guardo la faccia che fa”. Era bella in costume e sapere che stava parlando con lui che l’aveva vista aperta e grondante di sborra mi faceva andare il cazzo in subbuglio.
La vidi tornare con quel sorriso tra il furbo e il brillo e dirmi “è stato gentilissimo e si offerto di portarceli e poi mi ha detto di non preoccuparci che li sarebbe venuto a riprendere lui”.
La situazione era intrigante e il fatto che Silvia fosse ben disposta mi lasciava divertito e pronto a qualche porcata. Ridevamo insieme anche dopo gli ulteriori due spritz e notammo che il cameriere era molto solerte nel venire più volte proprio nelle nostre zone a ritirare i bicchieri degli altri clienti.
Ed è lì che capisco perché amo la mia donna che mi guarda e mi dice “dai facciamolo impazzire ma senza dar nell’occhio”. Iniziai a pensare ogni tipo di possibilità e poi mi venne l’idea. Proposi a mia moglie di mettersi l’asciugamano in modo che le coprisse i seni e scendesse fino alle gambe e poi di togliersi tutto per andare a fare una sauna. Il bikini venne riposto in bella vista sul lettino in modo che se il solerte cameriere fosse venuto a riprendere i bicchiere avrebbe saputo che mia moglie sotto era nuda.
Entrammo in sauna e non so quanto il mio asciugamano mi coprisse il bozzo dettato dal cazzo duro. Mia moglie ridacchiava ma non essendo soli evitava di dire qualsiasi cosa. Dopo poco restammo soli e aprendosi un po’ l’asciugamano per mostrarmi il suo frutto mi disse “e adesso che si fa cornuto”. La guardai e le dissi “se incominci così finisce male”. Lei, ormai coperta rideva e rispondeva con “pensa se adesso entrasse e mi facessi scopare per bene da lui e poi tu lo aiutassi a schizzarmi tutta”. La guardavo con il cazzo di pietra e lei continuava “ti piacerebbe eh? Ma tu vorresti partecipare o guardare?”. Io non rispondevo mi massaggiavo solo il cazzo e lei proseguiva “ah già tu da bravo cornuto staresti a guardare ma non potresti fare nulla”.
Io le chiedevo “nemmeno segarmi?” e lei “si quella è l’unica cosa che potresti fare mentre noi ridiamo di te”. Ero certo che se mi avesse toccato il cazzo sarei esploso ma per fortuna o per sfortuna fummo interrotti da una nuova entrata. Decidemmo così di uscire e di rilassarci.
Arrivati al lettino, notammo che i bicchieri non erano più presenti e che il costumo di mia moglie era stato riposto sul tavolino.
Lei mi guardò e mi disse “cioè, mi ha messo a posto le mutande?” ed io le risposi “forse ci ha fatto capire che sa che sei nuda”. Lei minimizzò “ma no, magari è una cosa che di solito si fa”.
Non dissi nulla ma anche lei era consapevole che nessuno mai ha messo a posto il costume di un cliente. Ne approfittai e le dissi di lasciare li sul comodino in bella vista i due pezzi e di restare in accappatoio togliendosi l’asciugamano e che ci avrei pensato io ad andarlo a depositare nella cesta.
Non battè ciglio e io andai con gli asciugamani, ma prima di metterli nella cesta, feci un pit stop dal cameriere cercando di fare vedere che avevo due asciugamani in mano e ordinando altri due spritz.
Tornai il prima possibile da mia moglie dicendole che il nostro cameriere ci avrebbe portato altri due spritz e quindi il suo sorrisino mi fece propendere per un nuovo giochetto.
Ci accordammo in modo tale che lei fingesse di essersi assopita e lavorammo duramente sul come mettere l’accappatoio. Cercando di non farmi vedere mi misi nella posizione che avrebbe assunto il cameriere per farle modificare la posizione dell’accappatoio e il risultato fu che da quella posizione si riusciva a vedere perfettamente il suo pube. Per intenderci guardate la foto di lei pubblicata qui, quella in cui è sdraiata, e immaginatevi di essere dove lei ha il gomito: quella era la visuale per il cameriere (ovvio).
Non passò molto ed eccolo pronto a portarci da bere, quando lo vidi, gli feci segno con il dito di far piano indicando Silvia dormiente. Lui, come programmato da noi mise il vassoio sul tavolino e poi vi appoggiò un bicchiere, poi non potei che ammirare il suo sguardo prima furtivo poi fisso, verso il pube di mia moglie che, non so quanto incautamente, fece in modo di scoprire anche un seno.
Il cameriere poi fece il giro e mi diede il bicchiere, lo ringraziai e attesi che se ne fosse andato. Chiamai Silvia e i nostri sguardi erano pieni di voglia. Le proposi di bere velocemente tutto e di andare in camera. Non se lo fece ripetere anche se apprezzai che nell’uscire avesse salutato calorosamente il cameriere.
Il mio accappatoio tratteneva a fatica il cazzo e in ascensore lo sfoderai e Silvia ci si tuffò con la bocca. Arrivammo in camera gli accappatoi volarono. Mi buttai nel letto in attesa di lei che mi guardò e poi iniziò a guardarsi in giro, poi mi disse “segati piano e aspettami”.
Feci quello che mi aveva detto senza domande e la vidi andare in bagno. Tornò con in mano il deodorantesi mise in ginocchio sul letto e mi disse “bravo cornuto, segati mentre io mi faccio scopare da uno stallone”. Infilò il deodorante nella sua figa e iniziò a saltellarci sopra tenendolo per le mani.
Mi guardava e mi diceva “ti piace che ti scopino la moglie cornuto?!”, io annuivo e mi segavo ma sentivo la sborra salire e cercavo di rallentare ma lei, che mi conosce, mi ordinava di non fermarmi in tono perentorio “continua cornuto perché non puoi fermarti”. Le feci una smorfia come a dire che mi mancava poco e lei mi disse “che c’è?” e io le risposi “se continuo sborro”. Iniziò a ridere sguaiatamente e a dirmi “qui mi scopano come non mai e il cornuto sborra”. Poi si alzo e prese un bicchiere dal bagno e mi ordinò di sborrare lì dentro. Rimase in piedi facendosi scivolare dentro e fuori il deodorante e mentre riempivo il bicchiere diceva, come rivolgendosi ad un altr “guardalo il cornuto, noi abbiamo appena iniziato e lui ha già finito”. Poi mi disse di posare il bicchiere, si stese a fianco a me e mi disse di venire a leccare e aiutare lo stallone, mi guidava con le parole “bravo prendiglielo in mano e mettimelo dentro, aiutalo dai, lecca tutto”.
Avevo il deodorante in bocca e lo spingevo dentro la sua figa che rumoreggiava per quanto era bagnata. Andò avanti parecchio così: lei cambiava posizione e io aiutavo lo stallone a scoparla. Venne due volte ma non si fermò fino a quando non vide il mio cazzo duro e mi si mise sopra piantandoselo nel culo, mantenendo il deodorante in figa.
Mi guardava con lo sguardo stravolto che solo in certe occasioni ho visto e mi diceva “hai visto come mi scopano bene?, dillo che vorresti vedermi così”. Io ovviamente non facevo altro che seguirla in questa perversione.
“cornuto dillo che vuoi la loro sborra come ai bei tempi”.
Mentre diceva frasi del genere sentivo che godeva nel muoversi sempre più forte sul mio cazzo e che il suo culo era sempre più aperto.
Poi iniziò ad urlare ma davvero forte “vieni con me cornuto vieni con me” ed esplodemmo in un orgasmo all’unisono, le sue gambe non smettevano di tremare e piano piano il deodorante venne rigettato dalla sua figa. Mi lascia andare stremato a braccia aperte e chiusi gli occhi ma poi sentii lei.
“no no, non è finita”. Riaprì gli occhi e aveva il bicchiere in mano. “apri bene la lingua cornuto e goditi la sborrata dello stallone”. Mi versò il bicchiere in bocca, poi mi baciò e andò verso la doccia.
Rimasi lì, fermo senza forze e quando la vidi tornare, era come se fosse tornata la brava mogliettina.
Mi invitò a ripulirmi, scendemmo a mangiare e poi ripartimmo.
Finito il week end e finita la storia
Samu e Sil

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