HISTOIRE TITRE: Amori e metamorfosi - Prologo 
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Amori e metamorfosi - Prologo


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Amori e metamorfosi - Prologo

by Pattibullroma
Vu: 1075 fois Commentaires 7 Date: 29-10-2022 Langue : Language

Non mi ero accorta che lui mi guardasse con insistenza. Era stato mio marito a farmelo notare. Misi più attenzione. Non mi toglieva gli occhi da dosso. La cosa, a volte, mi imbarazzava, a volte, mi lusingava. Da alcuni mesi con mio marito frequentavamo una spa per ritagliarci dei momenti rilassanti e distensivi dallo stress lavorativo. Il centro wellness offriva sauna all'idromassaggio, vasche riscaldate e docce emozionali. Il fatto di rimanere in costume per fruire dei servizi di benessere psico – fisico offrivano le mie forme ai maschi. Sovente gli sguardi degli uomini seguivano il mio incedere e, come diceva mio marito, fissavano il culo. Oramai, ci avevo fatto l’abitudine e il loro atteggiamento , comune a tutti, non mi sorprendeva più. Il fatto di essere una donna propensa ai giochi sessuali con altri uomini con la complicità di mio marito mi portava a non dare troppo peso alla cosa. All’inizio, con mio marito ci divertivamo anche un po’ ipotizzando le fantasie che potessero fare con il mio culetto. Poi, mi fu tutto indifferente e non ci facevo più caso. Ma lui era diverso. Non mi guardava il culo. Mi guardava dritta negli occhi. E continuava a farlo spudoratamente incurante della presenza di mio marito. Era evidente che lui non mi voleva penetrare il culo come avevano fatto tanti uomini. Lui stava iniziando a fottersi la mia testa. Esattamente come i preliminari di un amplesso sessuale: lentamente ma con decisione. Lui era decisamente un bell’uomo. Qualche anno meno di me. Fisico asciutto e portamento elegante. Un pomeriggio noi eravamo in vasca idromassaggio. È arrivato lui, Dario. È sceso in vasca e si è messo proprio alla mia destra. Ha salutato tutti e ha partecipato alle varie conversazioni con i presenti. Da vicino ho potuto ammirare i suoi occhi azzurri, lo sguardo ancor più penetrante di un cazzo che ti scopa la fica, un sorriso malizioso e una inflessione dialettale siciliana decisamente arrapante. Da li è iniziato un corteggiamento continuo fatto di sguardi, sorrisi, battute. Stessa vasca , stessi posti, stesso desiderio di scoprire gli uni dell’altro. Lavoro, passioni, vita quotidiana. Un bell’uomo molto interessante. Parlo con mio marito e lui mi dà il consenso di approfondire. Inizia il nostro gioco. Lui era ignaro che a mio marito eccitasse il corteggiamento di altri uomini. Ancor più guardarmi fare la troia con loro. Il corteggiamento alternava fasi in cui Dario era più sfrontato con altre in cui la presenza di mio marito lo frenava. Da parte mia, mandavo segnali di apertura e allo stesso modo di chiusura. Un gioco di seduzione molto intrigante, paziente, intelligente, eccitante. Il fatto di vivere nella stessa città favoriva una migliore conoscenza. Un evidente interesse comune a tre cresceva e lo si intuiva dal fatto che era nostra cura darci appuntamenti in base ai rispettivi giorni ed orari lavorativi. Su sua richiesta un pomeriggio dopo la spa ci siamo recati a casa sua per prendere delle misure per fare un lavoro. Mi ha colpito l’ordine e la pulizia che si respirava a casa sua. Curata, arredo spartano, essenziale, funzionale e molto accogliente come è stato lui. Sul tavolo del soggiorno un aperitivo già pronto, sul mobiletto un’orchidea che mi ha donato chiedendo il permesso a mio marito. Un gesto galante, azzardato ma azzeccato. L’interesse da parte mia nei suoi confronti cresceva, il suo era già evidente. E pure quello di mio marito non era indifferente. Una volontà comune che mi portava a fantasticare come mai prima. Viaggiavamo tutti sullo stesso binario. Dopo pochi giorni arriva un invito a cena da parte sua per farci assaggiare alcune specialità siciliane fatte da lui. Bravissimo cuoco. Decido con mio marito di dare un’accelerata al nostro gioco. In questi mesi avevo immaginato le sue mani sul mio corpo, le sue labbra sulle mie, la sua lingua intrecciata alla mia, il suo cazzo promettente dal gonfiore del costume quando stava con me. Per l’occasione mi sono vestita molto sexy e provocante. La mattina avevo preso appuntamento con la parrucchiera. Il giorno prima con l’estetista. Indossavo una minigonna nera, autoreggenti, decolleté nere, una camicetta bianca che raccoglieva la mia quarta di seno con le spalle scoperte da cui era possibile vedere che non avevo reggiseno, una giacca nera sopra. Niente intimo sotto. Unghie smaltate e rossetto rosso aggressivo. Mentre mi preparo con cura si era avvicinato mio marito chiedendomi: “Ti prepari per lui?”. Lo guardo e con un sorrisetto molto eloquente rispondo: “Si, stasera me lo voglio scopare!”. Non lasciavo adito a conclusioni diverse e, come sempre, confidavo nella complicità di mio marito……

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