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by maturacoppia
Vu: 949 fois Commentaires 40 Date: 18-10-2022 Langue : Language

Erano i tempi di Fermoposta e di altri giornali simili di annunci. Io e mia moglie decidemmo di inserire un annuncio per la ricerca di altre coppie. In realtà fui io a proporre la cosa e mia moglie con finto timore, ma piena di curiosità, mi diede il consenso. Facemmo alcune foto al mare in una zona abbastanza isolata dove lei mostrò il seno mentre io scattavo. Man mano sempre più eccitati, visto che era una brutta giornata di mare con pochissimi turisti, accettò su mia insistenza, di togliersi le mutandine del costume e seduta a cavalcioni di un pedalò si fece fotografare a fica aperta. Terminata la seduta fotografica necessitava di sviluppare e stampare le foto. Come fare? Allora non esistevano ancora le fotografie digitali e necessariamente occorreva recarsi presso studi professionali. Mi recai allora con il rullino presso un fotografo di una città vicino, diedi un nominativo fasullo e lasciali li il rullino che lui avrebbe mandato ad una società di sviluppo sita in tutt’altra zona. Non è che questo impedisse che qualcun’altro vedesse tali foto e se ne prendesse una copia, ma la speranza era che nessuno avrebbe potuto risalire alla nostra identità. Comunque tutto filò liscio e non ci importò più di tanto, anzi in un certo senso ci eccitò, se qualcun altro avesse visto le nostre foto. Feci annuncio su FERMOPOSTA ed anche li usai la strategia di inviare le foto da un’altra città lasciando come recapito un ufficio postale di Roma, dato che oltretutto per lavoro almeno una volta alla settimana sarei andato in quella città. Con molto timore, ma accompagnati, ambedue, da tantissima curiosità, spedimmo il plico a Fermoposta. Aspettammo alcune settimane l’uscita del nostro reportage che avvenne un bel po’ di tempo dopo. Andammo tempo dopo alle poste per vedere se qualcuno avesse risposto all’annuncio e con sommo stupore (ma anche tanta contentezza) ritirammo decine e decine di risposte. Noi sull’annuncio cercavamo esclusivamente coppie, ma il rapporto singoli coppie era tra i 100 a 10. Tutti con accessori …. enormi, tutti pronti a far tutto ma solo durante gli orari di lavoro… molte foto di c…. inquadrati in modo tale da renderli quasi sovrumani…
Diverse coppie, che forse erano anch’esse alle prime armi, forse anche peggio di noi.
Dopo due o tre settimane dalla pubblicazione ci incuriosì un singolo di Roma, che senza elogiare le sue misure ci scrisse: …… vi aspetto alla fermata della metropolitana, (in un posto ben preciso) della stazione Ostiense. Lei deve indossare una gonna, con calze e reggicalze, ma senza mutandine. Se volete io sarò li ad accogliervi.
… che fare? Ma si può rispondere a qualcuno che neppure si conosce, che neppure ci ha inviato una sua foto… non del suo c… ma del suo viso/corpo?
Però la cosa era tanto trasgressiva e tanto curiosa per entrambi, sia per me che per mia moglie.
Dopo tanti, ma tanti ripensamenti decidemmo di accettare.
Ci recammo li, un sabato mattina alle ore 11 ed aspettammo l’arrivo del nostro amico sconosciuto.
Lei dopo un po’ si era quasi pentita di aver accettato, ma su mia insistenza, e sicuramente per la sua tanta curiosità, rimane ad aspettare.
Dopo una ventina di minuti ecco che arriva una auto e si ferma di fronte a noi. Alla guida un signore non elegantissimo, am ben curato che si presenta e che ci fa montare in auto, Lei sul sedile anteriore, io dietro.
Via si parte… dopo pochi metri, in pieno centro e traffico di Roma, solleva la gonna di lei per accettarsi che aveva ubbidito alle sue raccomandazioni ed indicazioni. La inizia a palpeggiare, sempre mentre guida, e sempre con la gonna sollevata e la fica ben in vista. Io da dietro un misto di eccitazione ma anche di gelosia. Ma l’eccitazione era di gran lunga superiore alla gelosia. Man mano si va verso la periferia esterna di Roma, in un a stradina sterrata circondati da campi coltivati. Io non sapevo neppure dove fossimo. Fermò l’auto, fece scendere me, e poi si dedicò solo a lei scopandola come non mai e finendo il tutto con un bocchino con mia moglie che ingurgitò tutto il suo sperma, senza sprecarne nemmeno una goccia. Io da fuori che vedevo tutta la scena, con un misto di (tanto) piacere, gelosia, ed anche tanta paura che nel frattempo potesse arrivare qualcuno in quella stradina sterrata. Eravamo appena appena fuori dal raccordo anulare di Roma. Come avrei potuto giustificare il tutto…? Sarebbe stato chiarissimo che io ero il marito cornuto che aveva portato sua moglie a scopare con un altro… ma d'altronde era la realtà.
Dopo ci riportò al punto di partenza ringraziando entrambi (e te credo…) dell’avventura avuta.
Non lo rivedemmo più, per svariati motivi.
Ma quella rimase la nostra (ovvero la sua) scopata più bella…
Spesso ci capita di ricordarla insieme…

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