RACCONTO TITOLO: Non toccarti per una settimana e vieni dentro mia moglie 
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Non toccarti per una settimana e vieni dentro mia moglie


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Non toccarti per una settimana e vieni dentro mia moglie

by massimoduro1
Visto: 1471 volte Commenti 4 Date: 06-06-2022 Lingua: Language

Provo a raccontarvi di un incontro avvenuto tramite questo sito.

Qualche mese fa vengo contattato da Mario su telegram, il marito di una coppia di Salerno che bazzica sul sito ed è capitato diverse volte sul mio profilo. L’uomo mi dice che ha mostrato le foto a sua moglie, che ha molto apprezzato. Mi fa capire che la cosa che lo ha eccitato maggiormente è la quantità del mio seme. Mi dice che le immagini delle fighe strabordanti di sborra hanno allettato dapprima lui, e subito dopo la moglie.

Procede una conoscenza spassionata per chat, dove ci scambiamo foto del volto. Loro sono una coppia sui quaranta, dalle loro foto insieme noto i volti innamorati ed appassionati. Due belle persone. Il lui dalla faccia gentile, spalle larghe e capelli brizzolati. La lei, che apprendo chiamarsi Sonia, è una donna dalle curve generose ma al contempo dal corpo tonico. Il volto dolce di una madre, accompagnato da due seni importanti ed i fianchi larghi. Noto il culo grosso e sodo, di chi lo allena, e le cosce femminili e sensuali. Particolare interessante sono i capelli tinti di un rosso acceso.

Ci piacciamo, e capiamo che possiamo procedere con un incontro. Ma prima Mario vuole parlarmi al telefono per spiegarmi la situazione, dice.

La sua voce matura mi racconta che con Sonia desiderano creare delle fantasie erotiche, e che cercano un amico con la quale inscenare delle situazioni pornografiche. Non vuole dirmi tutti per non rovinarmi la sorpresa, ma mi chiede se quel fine settimana potessi raggiungerli a Salerno in un centro estetico, ad orario di chiusura. Concordiamo il giorno e l’ora. Sono decisamente divertito a questo punto, e noto nella sua voce l’eccitazione quando mi avanza una richiesta particolare:
“Fino a quando non ci vediamo, ti prego, non fare sesso e non toccarti… voglio che conservi tutta quella sborra per Sonia”.
Per me è un’impresa difficilissima, gli spiego, ma lui insiste:
“Tu resisti e ti giuro che ne varrà la pena… Sonia vuole sentirsi riempita”.
A queste parole, già mi sta diventando duro. Sebbene la richiesta sia difficile decido di mantenere la promessa.

Ci saremmo visti di lì a cinque giorni. Cinque giorni per me lunghissimi. Potevo evitare di organizzare incontri, questo si, ma il desiderio di venire era costante. Dopo i primi due giorni sentivo le palle piene, più pesanti. Ho evitato di incappare in qualsiasi immagine o video pornografico per non soffrire, ma navigando sul sito era impossibile evitarlo. Al quarto giorno avevo erezioni costanti, ero pronto a sborrare in qualsiasi momento. Quella notte ho avuto difficoltà a dormire, durante la notte mi sono svegliato con un desiderio enorme di scopare. Il giorno dopo, pensavo, avrei incontrato Sonia, e le avrei regalato la sborrata più grande della sua vita.

è sabato mattina, e Mario puntuale mi contatta dandomi il buongiorno e mandandomi la posizione.
“Vieni dopo le 18, a quell’ora il centro è chiuso… troverai la saracinesca mezza abbassata. Tu parcheggia in zona e chiamami quando arrivi”.
Quella mattina è stato difficile pensare ad altro. Avevo il cazzo che mi esplodeva e non riuscivo a distrarmi. Mi sono allenato, poi dopo pranzo mi sono fatto una doccia e depilato. Sono partito con largo anticipo perché non conoscevo la zona. Mentre guidavo volevo distrarmi con la musica, ma puntualmente finivo a pensare ai seni di Sonia, a come avrei voluto succhiarli, o a quel culone sodo. Ero già duro.

Arrivo nella strada del centro estetico, sono le 18:20. Noto la saracinesca mezza chiusa con la luce accesa all’interno. Mi parcheggio con calma, poi chiamo Mario.

“Sono arrivato”.
“Perfetto… adesso ti apro”.

Sono a pochi metri dal locale che vedo la saracinesca alzarsi. Compare un uomo sorridente, che mi offre una stretta di mano.
“Ma guardati, sei proprio giovane, sembri un ragazzino”, mi fa.
“è un problema?” dico io.
No, anzi, a Sonia eccita l’idea di un giovane che la prende”.
Ridiamo entrambi.

Mario mi spiega che Sonia sta arrivando, e mi fa offre un caffè dalla macchinetta a cialde. Stiamo chiacchierando, gli racconto del mio lavoro quando bussano alla porta del centro. è lei. Mario va ad aprire, tutto allegro, e fa entrare questa donna dal sorriso radioso e vestita con un cappotto lungo. I capelli rossi accesi sono la prima cosa che salta all’occhio. Ci stringiamo la mano, mi studia tutto con lo sguardo, poi mi dice che sembro davvero giovane e ride. Io sorrido, e lei mi assicura che è un complimento. Io sto pensando a cosa nasconde sotto il cappotto lungo. Sono già eccitato.

Poi Mario mi dice di seguirlo. Mi accompagna in una stanza del centro con un lettino per massaggi. Mi dice che oggi avrò un trattamento speciale. Accende l’aria condizionata, l’atmosfera è calda, mi tolgo la giacca.
Togliti tutto, non ti preoccupare”.
“Tutto?”
“Si, nudo”

Capisco di che massaggio si tratta, e mi spoglio completamente. Sono un po’ teso a questo punto, disteso nudo sul lettino del centro non so cosa mi aspetta. Ho il cazzo a riposo, e guardo il soffitto. Poi l’uomo esce, e sento parlare fuori la porta. L’attesa mi innervosisce.

La porta si apre, e vedo Sonia, finalmente, indossare una camicetta bianca col logo del centro.
“Ciao Massimo, scusa l’attesa”
“Non ti preoccupare”
“Ora voglio che ti rilassi completamente”

La camicetta bianca è smanicata, e posso intanto ammirare le sue braccia sode. Aderente, la divisa non riesce a nascondere le sue forme, ed il petto prosperoso. La sua voce è dolce e calda, mi mette di buon’umore. Dietro di lei entra Mario, che si siede su di uno sgabello in un angolo della stanza, col telefono in mano.

“Chiudi gli occhi”, mi dice Sonia, mentre è vicina al lettino e prende un olio per massaggi. Nota la mia tensione. Detesto non essere in controllo, ma ubbidisco. La sento sospirare, un sospiro lento e caldo.
“Sono in buone mani spero”, le dico, scherzoso.
“Lo sei”, risponde Mario, dal fondo della stanza.

Le mani calde di Sonia toccano le mie gambe. Si muovono lente, spargono sul mio corpo l’olio profumato. I miei muscoli tesi prendono confidenza col suo corpo. Le mani delicate della donna scendono ai piedi, li massaggiano con vigore. Mi sento già meglio. E mentre mi rilasso, sento di nuovo quel peso alle palle, e mi ricordo che non vengo da cinque giorni.

Poi le mani salgono al ventre, evitando il cazzo, ed arrivando al petto. Sento le braccia, anch’esse calde, appoggiarsi su di me, sentire il mio corpo. Poi le punte dei suoi capelli sfiorano l’ombelico, sento il suono del suo corpo avvicinarsi. Il mio cazzo ancora a riposo viene travolto dal calore improvviso della bocca di Sonia, che gentile lo succhia e lo accarezza con la lingua. Sospiro. Mi sta diventando duro. Lei continua. Io ho paura di venire subito. Alzo la testa ed apro gli occhi. Eccola, questa donna meravigliosa, spompinarmi delicatamente mentre sono disteso sul lettino. Fa il mulino con la lingua attorno alla cappella tra un risucchio e l’altro, ed io godo tantissimo.
Fermati”, la interrompo. Lei alza lo sguardo, e mi guarda. “Vieni qua. Voglio fartelo io il massaggio”.

Sorride, e si avvicina. Intanto mi accorgo che Mario sta riprendendo il tutto col suo cellulare. Il corpo di lei è più grande del mio, ma nonostante questo desidero possederlo. Le sbottono la camicetta, ed intravedo i seni enormi. Lei mi guarda, sorride, sospira di desiderio. Non ho ancora finito di sbottonarla del tutto che già le ho infilato una mano nella camicia per prendere il suo seno in mano. Lo sollevo e lo palpo con forza, grosso com’è. Sono pieno di voglia. Ci baciamo, prima piano, poi con passione. Ed ho il cazzo che mi esplode.
“Stenditi tu”, le ordino. Lei non esita, finisce di sbottonarsi e si stende nuda sul lettino.
Vorrei già fotterla ma sarebbe ingiusto non restituirgli quel pompino che mi ha regalato poco prima. Scendo giù con la testa ed inizio a baciarla tutta. Mi prendo il tempo necessario per arrivare alla fica. Prima passo per i seni e li succhio come un bambino. La sento gemere. è una sensazione fantastica. Le metto una mano tra le gambe e sento che è bagnata. Prima strofino il mio palmo contro le grandi labbra, mentre le succhio i capezzoli. Poi infilo due dita dentro ed inizio a masturbarla. La guardo negli occhi pieno di passione, e lei mi sorride mentre geme. I suoi liquidi scivolano lungo le dita e sento che potrei scoparla già. Ma decido di rimandare ancora. Scendo giù con la bocca ed inizio a leccare l’interno coscia, lei ha un sussulto. Lento ma deciso mi muovo verso il clitoride, e lo lecco con passione. Voglio sentirne il sapore, e darle piacere. Muovo la lingua lentamente sulla fica mentre la sento tutta gonfia, poi succhio il clitoride come ad emulare il suo pompino. Sta godendo, apre le gambe. Sono pieno di saliva, e la sputo sulla sua fica, che adesso è completamente fradicia di liquidi. Ho la bocca bagnata, ed i suoi umori mi colano lungo il mento. Mi sollevo e salgo su di lei. Ci baciamo appassionatamente.
“Mettimelo dentro”. Sonia mi sussurra all’orecchio. Ho il cazzo gonfio e tremante.
“Potrei venire subito” le confesso,
“Sarebbe bellissimo” mi risponde lei.
Non ne posso più. Le stringo la testa fra le mie braccia mentre lei mi apre le gambe per accogliermi dentro di lei. Il cazzo scivola subito nella sua fica. Ed insieme esaliamo un respiro di piacere. è calda ed accogliente.
“Sono cinque giorni che desideravo farlo” le sussurro.
Lei geme, e dice ad alta voce per farsi sentire pure da suo marito: “Voglio che mi riempi tutta”.
La stringo forte ed inizio a muovermi col bacino. La sua fica è meravigliosa come lei. Mi avvolge il cazzo in una stretta che mi fa impazzire. Mi muovo sempre più veloce, e la colpisco con forza entrando. Coi miei affondi faccio sbattere le palle sul suo culone, che adesso sento bagnato dei suoi liquidi. Continuo, sempre più forte, fino a quando non ce la faccio più. Vorrei tanto trattenermi, ma sento che non ne posso più, quindi esplodo in un’orgasmo fortissimo. Mentre vengo continuo a muovermi dentro di lei. Non so quanto sia durato, ma sentivo il mio cazzo schizzare una quantità enorme di sborra. Ed intanto lei ha iniziato a stringermi in un abbraccio caldo e dolce. Io mi muovevo sempre più lento, mentre dal cazzo spruzzavo violentemente. Il calore della sua figa e della mia sborra appena espulsa avvolgevano il mio cazzo in una sensazione mai provata prima. Avrei voluto durasse per sempre. Avevo finalmente svuotato le mie palle dentro di lei, ed ora stavo bene. Stavamo bene entrambi, mentre ci stringevamo stesi sul lettino del centro estetico.

Sonia mi guarda e scoppia a ridere. Dice che la sente tutta, calda, dentro di lei. La bacio. Poi Mario, dal fondo della stanza ci chiede se può vederla. Mi alzo dal corpo di Sonia, e lentamente scendo dal letto, ancora stordito dal piacere. Lei allarga la figa con le sue mani.
Notevole” esclama Mario, mentre si avvicina tutto eccitato col suo cellulare.
La mia sborra bianca e calda cola dal suo buco lentamente, ininterrotta. è un orgasmo anche il semplice guardarla. Mario scatta delle foto col telefono, ed io resto lì a fissare la scena. Sono compiaciuto. Si vedono tutti i cinque giorni di astinenza. Poi Mario ripone il cellulare il tasca e si avvicina alla sua fica. Inizia a leccarla. Sta bevendo la mia sborrata dalla sua fica. La ripulisce per bene. E Sonia continua a gemere, ancora calda dai miei fluidi.

Ci siamo rivestiti sereni e divertiti, senza l’imbarazzo iniziale. Saluto Mario e Sonia all’ingresso del locale, e ci ripromettiamo di restare in contatto.
“La prossima volta” dice Sonia, “Voglio che non ti tocchi per due settimane”.
Non saprei dove mettere tutta quella sborra” le rispondo ridendo.
Noi lo sappiamo bene invece” conclude Mario.
Ed a pensarci già sta tornando duro.

Fine. Ho evitato di aggiungere particolari per rispetto della privacy della coppia. Sono stato davvero fortunato ad averli conosciuti e di essere loro amico.
A presto :)

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