La moglie del mio migliore amico...
by zootVu: 471 fois Commentaires 1 Date: 06-04-2022 Langue :
Aveva l’aspetto di essere una serata come tantissime altre ce ne erano già state nel corso di tanti anni di amicizia e frequentazione. Infatti Chiara e suo marito Stefano trascorrevano molte serate con l’ormai amico di famiglia Francesco. Loro due, una coppia innamorata e consolidata, l’amico un marpione impenitente a cui il fascino femminile di certe donne non passa inosservato e che procura certi desideri, fantasie e voglie che poi spesso e volentieri si concretizzano in intimità non di poco conto.
Ma con loro era diverso. Stefano era un amico di vecchia data, avevano condiviso molte cose belle ma anche brutte insieme. Il rispetto, l’amicizia verso di lui e sua moglie non avrebbe mai portato Francesco a provarci con Chiara anche se, quella donna le faceva sangue e spesso turbava i suoi pensieri e sogni notturni.
Dal canto suo Chiara era affascinata da quell’uomo che, pur non essendo nulla di speciale, aveva un non so che di interessante. Nella loro frequentazione ci sono state notti vissute insieme, serate, vacanze al mare e in spa e quindi Chiara si era fatta vedere più volte in costume e a volte anche succinti, ma nulla era mai accaduto.
Quella sera era stata organizzata una cena a casa di Chiara e Stefano, Francesco sarebbe arrivato alle 20:00 con la sua maniacale puntualità. Stefano aveva delle commissioni da sbrigare nel pomeriggio, ma aveva garantito alla moglie che per le 19:00 circa sarebbe stato a casa.
Chiara aveva fatto la doccia e poi indossò una vestaglia di raso lucido, autoreggenti e scarpe con tacco dodici il tutto rigorosamente nero, le piaceva vestire così in casa e senza intimo sotto.
Si rimise ai fornelli per ultimare la cena, erano le 18:45 e da lì a poco Stefano sarebbe rientrato, Francesco sarebbe stato puntuale e quindi bisognava darsi da fare. Ascoltava musica, cantava e a volte ballava, la compagnia di Francesco era piacevole e le metteva allegria.
Passano 10 minuti e Chiara sente il suono del campanello del cancello, Stefano è arrivato pensa e in maniera automatica va al citofono, preme il pulsante di apriporta e del cancello, socchiude l’uscio di casa e ritorna alle sue faccende aspettando che Stefano faccia il suo ingresso.
“E’ permesso?” dice una voce. Chiara si volta incuriosita, Stefano che chiede permesso? E che voce ha?
Rimane impietrita, per un attimo lunghissimo l’imbarazzo la sorpresa, la confusione e lo stupore la pervadono. Era Francesco e non Stefano quello che era entrato in casa, che aveva chiuso la porta d’ingresso dietro di se, che la stava squadrando dalla testa ai piedi con un’espressione mai vista.
“Che ci fai tu qui in netto anticipo? Non è da te!” fu quello che riuscì a chiedere e ad esclamare Chiara con voce spezzata.
“Ero da queste parti e ho pensato di venire prima e magari darvi una mano” rispose Francesco senza toglierle gli occhi di dosso.
Chiara realizzò di essere vestita in maniera inusuale e subito replicò: “ vado a mettermi qualcosa addosso, scusami ma non ti aspettavo così presto. Francesco era davanti a lei e dietro c’era l’anta del frigo. L’amico sembrava averla ipnotizzata con il suo modo di guardarla, sempre più vicino le sussurrò nell’orecchio: “Sei incantevole Chiara, rimani vestita così, non ti ho mai vista così splendida” e nel frattempo le poggiò le labbra sul collo. Chiara viene pervasa da un brivido che sembrava essere una scossa elettrica. E’ in balia di quell’uomo che, pur se il miglior amico del marito non l’ha mai lasciata indifferente.
Squilla il cellulare, è Stefano che comunica alla moglie che arriverà per le 20:00 a causa di un imprevisto, tanto Francesco arriverà per la stessa ora conclude e mette giù. Chiara non dice che Francesco è già arrivato, non sa perché lo ha fatto e saluta anche lei. L’uomo le poggia le sue grandi mani sui fianchi, i brividi percorrono il corpo di Chiara, le labbra dei due sono vicinissime gli occhi non hanno smesso di cercarsi. “Non possiamo, Stefano è il tuo migliore amico ed è mio marito, ti prego fermiamoci subito” riesce a sussurrare Chiara quasi sillabando e con un filo di voce, ma in cuor suo ormai spera che lui non la ascolti.
“Non arriverà prima delle 20:00 e oggi ti desidero come non ho mai desiderato nessuna donna fino ad oggi Chiara” ribattè Francesco che senza indugiare la baciò cingendole collo e fianchi con le mani per stringersela a sé. Chiara è ubriaca, le gambe le tramano dal piacere, il suo corpo è un continuo vibrare dai brividi che quell’uomo le sta facendo provare.
I baci che si danno spappolano il cervello dei due che si infuocano sempre di più. Le grandi mani di Francesco vanno dappertutto, i baci sono incandescenti le lingue si cercano, si uniscono, Chiara geme, ansima, il suo respiro è affannoso e irregolare, il suo petto si gonfia, si sente mancare la terra sotto i piedi.
Francesco fa scivolare la sua mano tra le cosce di Chiara, poi sale lentamente fino all’inguine la poggia sul sesso di lei che sente caldo e bagnato mentre le succhia, morde, lecca i capezzoli duri che sembra vogliano bucare la seta della vestaglia. Chiara allarga leggermente le gambe, ormai è in balia di quell’uomo che le dà piacere infilandole un dito dentro facendole scappare un gemito. Lui la stringe forte a sé, le poggia il suo inguine sul fianco e lei sente quel cazzo duro, gonfio, grosso che preme sulla sua carne, le sembra di sentirlo pulsare dalla stoffa dei pantaloni. Le dita dell’uomo entrano ed escono da quella figa che cola come un fiume in piena procurandole un piacere indescrivibile e mai provato, le mani di lei slacciano la cintura, i bottoni, si intrufolano nei boxer dell’uomo cercano e tirano fuori quell’affare che sembra enorme.
I due non capiscono più nulla, Chiara dice a Francesco: “E’ enorme” lui le risponde: “Ora te lo faccio sentire tutto dentro”. Le prende la mano, la porta vicino al divano, la fa appoggiare con la pancia alla spalliera, lei divarica leggermente le gambe che il tacco 12 e le autoreggenti rendono ancora più belle, lui da dietro inizia ad entrarle dentro lentamente facendole assaporare e gustare ogni millimetro di carne che entra in lei e la possiede.
Chiara geme, si dimena, gode, si bagna, Francesco ha le mani sui suoi fianchi e la sta scopando con dolcezza ma con fermezza. Il cazzo entra in lei fino alle palle, poi esce, la cappella si ferma sulle grandi labbra per poi entrare di nuovo lentamente, lei si sente morire di piacere, lui non molla, anzi si carica ancora di più, le dice che lo fa impazzire, che è la femmina che ha sempre sognato e desiderato, che mai nessuna lo ha fatto impazzire di piacere come lei.
Per Chiara è ormai un avere orgasmi uno dietro l’altro e i due non si accorgono che il tempo passa ma ancor più che Stefano è arrivato e che, entrato dalla porta sul retro si è fermato da un po’ a guardare i due che scopavano come dei matti.
Mentre si fermano per cambiare posizione, si accorgono della presenza del marito e amico. Un silenzio cala nella casa, Chiara tenta di dire qualcosa a Stefano ma Francesco la precede dicendo: “Ti chiedo umilmente scusa, lei non ha nessuna colpa, anzi mi ha pregato più volte di fermarmi, sono io il responsabile di tutto. Prendo subito le mie cose e vado via per sempre”.
Stefano li guarda negli occhi e immediatamente replica: “Non pensarci neppure caro mio, ora continuate quello che stavate facendo come se io non ci fossi perché vedere mia moglie scopata dal mio migliora amico invece di farmi incazzare mi ha eccitato un casino e visto che non ho mai sentito mia moglie godere come con te, datti da fare e farla urlare di piacere, poi magari mi unirò anche io.
I due si guardarono un attimo sorpresi, ma dopo un attimo Francesco prese Chiara dalla mano, si sedette su di una sedia della cucina, si fece salire la donna sopra e la scopò di brutto. Fu l’inizio di un’infuocata serata a tre che fu il preludio di moltissime altre.